Le notti di novilunio possono sembrare tristi data l'assenza dell'astro, ma è proprio in queste notti prive della luce lunare che si possono vedere vive e lucenti perfino le stelle più piccole. Il cielo di Giugno poi, regala costellazioni meravigliose, le rose e la lavanda fiorite al massimo dello splendore riempono il giardino di meravigliosi profumi. L'aria è leggermente frizzante né fredda e né afosa, e il suo contatto con la pelle leggermente accaldata porta a rabbrividire in modo piacevole. Le bollicine del vino elfico salgono deliziosamente alla mente, lasciandola leggera e priva di pensieri.

L'abito di seta oro pallido di Asteria, le fascia dolcemente la vita sottile ed evidenzia la pelle diafana e la morbida cascata di ricci che le arriva alla fine della schiena, a ogni movimento della donna l'abito fluttua, allargandosi e restringendosi intorno alle sue gambe ceree e snelle. I suoi occhi verdi si perdono in quelli grigi del marito, le campagne inglesi mischiate al mare gonfio in tempesta. Un lieve sorriso increspa le labbra pallide di Draco mentre stringe più forte a sé la sua compagna di vita.

Nemmeno nei suoi sogni più arditi avrebbe immaginato che quell'anima candita avrebbe mondato la sua esistenza dannata, perdonato i suoi errori, affievolito i dolori e i rimpianti dalla sua mente e dal suo cuore. L'alterigia che mostra col resto del mondo, magico e non, sembra sparire dall'uomo quando varca la soglia di Villa Malfoy, gli basta vedere il sorriso della giovane moglie per sentirsi un altro, gli basta sentirla parlare dolcemente al loro bambino mentre lo allatta, coi lunghi capelli raccolti in una treccia per sentirsi l'uomo più fortunato dell'universo. Non gli sembra vera tanta gioia. Non gli sembra di aver fatto nulla nella sua vita per meritarsi tanto. Ma forse l'amore non si merita, l'amore lo si dà e lo si riceve senza poterlo chiedere o gestire.

Per questo, Draco, nel giorno del loro anniversario col bambino ormai sazio e addormentato e la deliziosa cena consumata, la prende per mano e la porta nel giardino. Una dolce musica proviene da un cespuglio poco distante, sono violini, chitarre, flauti e un pianoforte. L'uomo la guida nella melodia, come ogni Purosangue è stato educato nel ballo fin da piccolo, e per lui,aggraziato per natura i risultati sono stati stupefacenti. Stringe a sé dai fianchi, la moglie, guidandola in un turbine di emozioni, completamente immersi nell'ambiente circostante, incuranti di qualsiasi cosa non sia percepita dai loro sensi. Ride Asteria, mostrando i denti bianchissimi, annusando il profumo di fresco e di pulito emanato dal marito, stringendosi al petto dell'uomo mentre la musica continua e le canzoni scorrono:

“Tu, tu che sei diverso, almeno tu nell'universo!
non cambierai, dimmi che per sempre sarai sincero
e che mi amerai davvero di più, di più, di più.”

Lo conobbe ragazzino Asteria, vanesio e pieno di sé, ma vide sempre in lui l'enorme paura di non essere all'altezza, di non essere capito, amato, di non riuscire in quegli obiettivi che si prefiggevano per lui la sua famiglia, il Signore Oscuro, l'intero mondo magico. Ora è un giovane uomo sicuro di sé, che sa quello che vale e accetta i suoi limiti, non ha paura di dimostrare le emozioni, almeno non a sua moglie, a cui non nega la sua tristezza, il suo amore e i suoi pensieri, non ha paura a farsi vedere debole né a dimostrarle quanto la ama. E questo amore è molto, e non sembra diminuire, e Asteria lo sa, e sa che non c'è uomo al mondo perfetto per lei come lo è Draco.

Le note cambiano, diventano sensuali e incalzanti, sono le note di un tango, osa Draco mentre le movenze diventano più carnali e vive, osa avvolgerla con passione, attirarla a sé e allontanarla sono per riprendersela vicino qualche attimo dopo, e Asteria è all'altezza della situazione, maliarda e affascinante, attenta seduttrice, precisa e accurata nei movimenti, occhi negli occhi, le pelli che si sfiorano, i profumi che si fondono, lenta e melliflua la voce dell'uomo le solletica il lobo:

“Balla con me Asteria...”

E la donna si lascia andare completamente, succube e carnefice della passione, provetta ballerina, donna in tutti i sensi, innamorata, nel senso più grande e bello della parola.

I corpi si muovono sinuosi sulle lenzuola di seta blu notte,piccoli decori argentati spiccano sul tessuto scuro come le stelle nel cielo, dalla finestra proviene l'odore del gelsomino che cresce proprio lì sotto, Sirio è alta , perfettamente visibile dal loro letto. Sono i sospiri dell'uno e dell'altra a dire agli amanti quale ritmo tenere, le mani che si intrecciano, si rincorrono, accarezzano ogni centimetro di pelle, i baci si susseguono, sempre più appassionati e lunghi. Seguono la musica del loro corpo, del ritmo dei loro respiri, del fluire rapido del sangue e dei battiti dei loro cuori, perché dopotutto anche questo è un ballo.