Fanfic su artisti musicali > Conor Maynard
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Autore: grelaria    01/05/2013    12 recensioni
La distanza li aveva separati. Ormai erano passati otto anni da quel 'Per sempre amici'. Eppure c'era qualcosa di più in loro, che li attraeva talmente tanto da farli ritornare come un tempo: amici. O forse qualcosa di più.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hilary, con un vassoio in mano, cammina in cerca di un posto libero, nell'enorme mensa stracolma di ragazzi.
Vede un tavolo libero in fondo alla mensa, si avvicina e si accomoda su una sedia rossa.
Da lontano provengono risate e risolini che risuonano nell’enorme sala da pranzo.
La ragazza alza lo sguardo e lo vede. Conor.
Due compagni di scuola, due persone rese diverse dagli altri, dalle loro critiche e dai loro pregiudizi.
E mentre lui le passa davanti senza nemmeno notarla, Hilary ripensa ad un fatto accaduto anni prima.

Due bambini di circa dieci anni, stanno giocando a rincorrersi.
Scherzano e ridono insieme, è come se intorno a loro non ci sia nessun altro.
La bimba inciampa e cade a terra, ma non piange.
Guarda l'amico avvicinarsi, chinarsi e porgerle una mano.
L'aiuta a rialzarsi, poi si avvicina e le sussurra – Tutto bene Hil?- la bimba lo guarda e annuisce dolorante.
-Menomale che ci sei tu Conor- il bimbo sorride, un sorriso che è carico d'affetto.
-Staremo sempre insieme, non ci divideremo mai Hil, resteremo per sempre bambini come Peter Pan per poter giocare insieme- Hilary sorride – Tieni!- così detto Conor porge alla bambina un braccialetto. Poi, il bimbo alza la manica della maglia e le mette sotto gli occhi il proprio braccio. Un braccialetto identico al suo, con due iniziali come ciondolo, gli avvolge il polso.
-Grazie! Ma... Sono le nostre iniziali!- Conor sorride spensierato.
-Già! Io ho un braccialetto identico al tuo… H&C!-
-Per sempre amici- grida Hilary.
-Per sempre amici- gli fa eco Conor.

Una promessa che era volata via col vento.
Una lacrima cade dal viso della ragazza, una lacrima carica di tristezza.
Alza il braccio e un braccialetto compare davanti ai suoi occhi, le due lettere, appaiono un po' sbiadite. Per tutti quegli anni, lei non si è mai dimenticata della loro promessa.
Invece lui, piano piano si era allontanato da lei. Era cresciuto, dimenticandosi completamente della ragazza.
Ed ora a diciotto anni, è come se non si conoscessero affatto.
Mentre sta per raggiungere il tavolo di fianco a quello di Hilary, Conor guarda nella sua direzione e nota il braccialetto.
Stupito si guarda il polso ed eccolo lì, un braccialetto identico a quello di Hilary, con le due iniziali a fare da ciondolo. Non gli sembra possibile che anche lei se ne sia ricordata per tutto quel tempo.
Si ferma di colpo ed indietreggia, sotto lo sguardo stupito dei suoi amici si avvicina alla ragazza che non si accorge di lui, finché non le si siede accanto.
Lei si gira sconvolta e lui le sorride, come quando le diede il braccialetto. E' un sorriso carico d'affetto uguale a quello di un bambino, un po' cresciuto, ma che è sempre dentro di lui.

 

#Hilary

Suono il campanello. Sono agitata, inutile negarlo. E' da tempo immemorabile che non entro in casa sua. Ripenso alle ultime settimane e non posso fare a meno di sorridere. E' incredibile come le cose cambino in poco tempo. Sono talmente assorta nei miei pensieri che non mi accorgo nemmeno del rumore prodotto dal chiavistello. La porta si spalanca ed io rimango impietrita.
- Ciao Hil!- esclama Conor con un sorriso a trentadue denti. Ripeto, non riesco ad emettere suoni, figuriamoci a contraccambiare il saluto. Senza fare domande sul mio silenzio, mi fa accomodare in casa. E' la stessa di anni prima, non è cambiata di un centrimetro. Resto sorpresa nel vedere un mia foto con lui, tra le tante appese al muro.
- Sono io.- dico semplicemente. Che fantasia! Come se non lo sapesse. E invece resto stupita perché lui si ferma di colpo, come se lo avessi scoperto a rubare qualcosa.
- Già... Ecco, sai com'è... - ma non finisce la frase, e ne comincia subito una nuova - Vieni, stavo incidendo una cover, sai ormai è da un po' di tempo che le posto su youtube.- gli sorrido.
- Lo so, non me ne perdo nemmeno una. Non so se lo sai, ma sono stata una delle prime ad iscrivermi al tuo canale.- rispondo, però me ne pento immediatamente. Non avrei mai dovuto dirglielo, ora cosa penserà di me?! Sono una stupida.
- Non sarai mica... Ma sono proprio un rimbambito. Perché non l'ho capito subito! H&C... Eppure ho sempre avuto il braccialetto sotto il naso!- beccata! Bene, ora posso anche nascondermi su un'isola deserta oppure ritirarmi in convento, forse meglio la prima opzione.
- Tranquillo, davvero non è niente. Emh... Mi stavi dicendo della cover che stavi incidendo.- ci dirigiamo verso la sua camera. E' l'unica parte della casa che è cambiata, sembra un vero e proprio studio di registrazione. Mi accomodo sulla piccola poltroncina posta di fianco al letto, lui si posiziona davanti ai microfoni e fa partire la telecamera.

I've been roaming around,
I was looking down at all I see
painted faces,
fill the places I can't reach

You know that I could use somebody...
you know that I could use somebody..

Inizia ad intonare le prime note ed io mi scolgo completamente. Sento il cuore battere a mille e le "farfalle" rivegliarsi di colpo. Non posso credere a quello che mi sta succedendo. E' da troppo tempo che reprimo questo mio sentimento, ma per lui sono solo un'amica appena ritrovata, niente di più e niente di meno. Perciò cerco di ricacciare indietro questi sentimenti, seppur inutilmente. Intanto lui va avanti a cantare, come se nulla fosse. La sua voce è dolce e arriva dritta al cuore, specialmente al mio che non la smette di battere all'impazzata.
 

#Conor

Finisco di cantare e spengo la telecamera. Sono soddisfatto, eppure mi rendo conto che è stato molto difficile cantare davanti ad Hilary. Primo perché ho lo stomaco in sobbuglio e secondo... Beh, non so spiegare il perché del primo punto, figuriamoci descrivere il secondo. La sento applaudire e mi volto verso di lei. Rimango folgorato dal suo sorriso... Ma che caspita sto dicendo?! Ricaccio indietro tutti quei pensieri e mi siedo di fronte a lei.
- Che ne pensi?- le chiedo. Non mi esce niente di meglio, figuriamoci.
- Perfetto... Emh, volevo dire grande come sempre.- è in imbarazzo, lo sono anche io. - Sono contenta che tu mi abbia invitata a casa tua, è da tanto tempo che non ci vedevamo e soprattutto che non parlavamo. E' bello essere ancora... Amici...- amici, già siamo solo amici. Eppure...Per tutti questi anni sono stato solo un vigliacco. E adesso lo sono ancora. Quando ho scoperto di vederla come qualcosa di più di una semplice amica, mi sono allontanato da lei. Ho pensato che avrei rovinato la nostra amicizia, invece ho peggiorato le cose e piano, piano abbiamo preso strade diverse. Ho sempre pensato che lei mi odiasse, invece è sempre stata lì, dove l'ho lasciata. Non se n'è mai andata ed ora è il momento che io torni indietro. Probabilmente sono passati parecchi minuti, perché la vedo alzarsi di scatto.
- Forse è meglio che vada.- mi risveglio dal mio stato di trance e le afferro il braccio. Siamo a pochi centimetri l'uno dall'altra. E a quel punto, so esattamente cosa fare. Perciò prendo coraggio e mi avvicino a lei, poi faccio l'unica cosa che avrei sempre voluto fare. La bacio. A quel punto il Mondo intorno a noi scompare e rimaniamo solo noi due, e nessun altro.

   
 
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