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Autore: Choccolate_Powa    02/05/2013    1 recensioni
Una lettera, un ricordo.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Rodolphus Lestrange, Sturgis Podmore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Rodolphus tormentava la penna d'oca con la bocca chiedendosi cosa poteva scrivere.
Cosa si scrive quando stai per finire a vita in prigione a colui che hai sempre amato?
All'improvviso si ricordo del loro primo bacio.
"Caro Sturg,
ti chiederai perché ti sto scrivendo.
Era in quella stessa situazione, non sapeva cosa scrivere.
Solo che era nella biblioteca di Hogwarts, al suo quinto anno, e quello che doveva scrivere era un tema di pozioni e non una lettera d'addio.
Vedi, mi hanno permesso di scrivere un'ultima lettera prima di finire a marcire ed a impazzire.
Ed io ho deciso di scriverla a te.
-Hai bisogno di aiuto,Rod?- Sturgis era spuntato dal nulla e lui era rimasto a fissarlo per un minuto buono.
Era così bello.
Perché?Forse te lo stai chiedendo ma conoscendoti non credo proprio.
Non bruciare questa lettera adesso.
Non giudicare,leggi e basta.
Quando si era riscosso si era accorto che l'altro lo fissava incuriosito.
-Tutto bene?- gli aveva chiesto e lui aveva annuito, incapace di parlare.
Cosa poteva andare male con lui vicino?
Forse ti sei chiesto perché sono passato dalla parte dei "cattivi".
Forse hai pensato l'avessi fatto perché amavo Bellatrix oppure per onorare la famiglia.
Sinceramente credo di averlo fatto solo per te.
Sturgis gli aveva tolto il foglio dalle mani e aveva detto:-Dammi la penna. Te lo scrivo io.-
Lui gliel'aveva data, ancora muto.
Sì, per te.
Probabilmente ti sembra incomprensibile.
Perché non ti ho seguito, allora?
Non lo so neanch'io ma la mia mente contorta ha fatto un ragionamento strano in cui c'erano un bacio,un amore,
Sturgis aveva scritto qualcosa molto velocemente, gli aveva ridato la pergamena ed era corso via.
due ragazzi e una guerra.
Forse ho pensato che se avessimo vinto ti avrei salvato e che se aveste vinto voi tu mi avresti salvato.
Evidentemente non è successo.
Ed io ho perso tutto.
La mia famiglia, la libertà,la vita...l'amore.
Sono stato uno stupido.
Lui aveva scorso ciò che l'altro aveva scritto e tenendo stretto il foglio in mano era corso via.
Non lo sto dicendo per farti sentire in colpa.
La colpa è tutta mia.
Mi sono fatto prendere la mano, ho perso il controllo delle mie azioni, delle mie decisioni.
Aveva capito dov'era andato e lo aveva seguito.
Lui era lì.
Fissava il lago.
Non posso giustificarmi, lo so.
Non con te.
D'altronde, ormai c'ero dentro, che potevo fare?
Sai, per non guardare quello che stavo facendo, mentre torturavo o uccidevo qualcuno, io pensavo a te.
Ai tuoi occhi, al tuo viso, alle tue labbra.
Per questo tutti pensavano fossi pazzo come mia moglie.
Perché sorridevo, pensando a te.
Quando aveva sentito i suoi passi si era girato.
Lui gli si era avvicinato.
Stringeva ancora quel foglio in mano.
Chi non sorriderebbe, pensando a te?
Probabilmente passerò i prossimi anni a farlo, cercando di non dimenticarti.
Quando ormai erano vicinissimi, lui non aveva resistito.
L'aveva baciato.
Dimenticarti...come potrei?
Anche ora, mentre ti scrivo, l'unica cosa a cui riesco a pensare sei tu.
Non so se tu pensi mai a me e ai momenti che abbiamo vissuto insieme.
Prima che restassimo entrambi soli.
Lo voleva fare da tempo, ormai.
Sentire le labbra dell'altro sulle sue, il suo profumo così intenso e così vicino.
Soli. Proprio così.
E tu lo sai meglio di me che la solitudine si paga in lacrime.
E così l'ho pagata io,consumandomi nel pianto ogni volta che riuscivo a passare qualche ora da solo.
Non più amici, solo gente che mi conosceva.
Tutti coloro a cui avevo voluto bene, scomparsi.
I loro respiri che si fondevano, i battiti uniti dei loro cuori.
Mi mancano, sai, Sturg?
Ma più di tutti mi manchi tu.
Un enorme voragine nel petto che non mi permette di vivere, perché tu sei la mia vita, tu sei il mio respiro, tu sei la mia anima, tu sei tutto ciò di cui ho bisogno.
E, mentre respiravano, un' illuminazione improvvisa lo colpì e dalle sue labbra usci un "Ti amo" soffiato, sussurrato, spedito dal suo cuore per colpirne un altro.
Scusa se ti amo,
                           Rod.
P.S.:Per sempre."
Rodolphus chiuse la busta e dopo aver scritto l'indirizzo la consegnò all'avvocato.
Due guardie lo afferrarono e lo portarono verso la sua nuova realtà.
Una realtà vuota. Senza di lui.
Un ultimo sorriso amaro si disegnò sulle labbra di Rodolphus Lestrange.
Sturgis finì di leggere la lettera e la riguarò.
Quella scrittura, meravigliosa e disordinata al tempo stesso, l'avrebbe riconosciuta dovunque.
Anche lui aveva una voragine nel petto e, per quanta gente gli volesse bene,non accennava a riempirsi.
Un ultimo sorriso amaro si disegnò sulle labbra di Sturgis Podmore.
Rod, scusa, ma ti amo,
                                     Sturgis.
P.S.:Sai dove trovarmi.
 
 
 
A.A.:Ed eccomi qui, con una nuova storia la prima su Sturg e la mia prima storia in questo fandom.
Non se questo pairing sia stato mai utilizzato o se l'ho inventato io, comunque lo adoro.
Ci sto scrivendo una long che non credo pubblicherò mai.
Spero che la storia vi sia piaciuta e vi chiedo di lasciarmi una recensione, mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensate!
Beh, alla prossima (spero che sarà presto)!
  
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