02/05/2013
8 recensioniEra sera oramai. E come al solito , Mello si ritrovava nella sua stanza. Una gamba piegata mentre l’altra distesa sul suo comodo letto e la sua gustosa barretta di cioccolata alla sua mano. Guardava il soffito. La sera in quella casa c’era sempre da annoiarsi. Per un attimo gli passò per la mente di andare a rompere le scatole a Matt , ma sicuramente si sarebbero ritrovati a fare sempre le stesse e solite cose , tipo giocare con i videogames. Matt faceva questo quando si annoiava. Uscire sarebbe stato perfetto , peccato che non glielo avrebbero permesso dato che era sera e lui , non aveva ancora quindici anni. Optò per l’ultima opzione. Sarebbe andato da Near , dopotutto , per lui era un divertimento rompere le palle al suo acerrimo nemico.
Si alzò apaticamente con un sorriso alquanto malizioso stampato sul suo viso e si diresse verso la stanza del moccioso. Neanche bussò , entrò semplicemente come se la stanza fosse la sua chiudendo la porta lievemente , senza far casino. Nel giro di pochissimi secondi , in un movimento velocissimo , Mello chiuse a chiave la porta dietro le sue spalle. Near semplicemente si prestò a fissarlo. Non era sorpreso , anzi , sembrava di non esserlo vedendo il suo sguardo indifferente , come sempre. Mihael del resto , lo guardò esattamente con lo stesso sguardo.
- “ Mello. “
- “ Near. “
Silenzio. Il tono di voce con cui i due pronunciarono il loro nome , era dello stesso tipo dei loro guardi.
- “ Che ci fai qui. “
Chiese implicitamente il nano che , oramai , aveva distolso lo sguardo dal biondo ritornando a guardare il suo puzzle mentre cercava di risolverlo.
- “ Mi annoio. “
Non ricevette nessuna risposta in cambio. Near lo faceva sempre , era odioso , lo odiava. Era lì , seduto a terra come sempre con i suoi soliti abiti e i suoi odiosi puzzles.
- “ Ma non ti annoi a fare sempre le stesse cose e perdere tempo con quei inutili puzzles , Nate? “
- “ No. “
Risposta secca e apatica , come il suo solito. Poteva giurare di odiarlo sopra ogni cosa al mondo e si chiedeva anche il perché lui era andato proprio da quel moccioso per far scappare la noia. Matt. Era meglio se sarebbe andato da lui.
Lo fissò mentre riordinava i pezzi di quel gioco alquanto stupido mentre con l’altra mano arricciava i suoi chiari capelli. Near. Sapeva che Mello lo stava guardando senza muovere una ciglia , eppure lui non mosse una virgola dal suo gioco. Si sentiva solo il vento freddo che soffiava al di fuori della finestra. Ed ecco , quel piccolo coso aveva risolto per l’ennesima volta il puzzle. E solo a quel punto , rivolse lo sguardo verso il biondo in quanto , quest’ultimo accennò un sussulto per la sorpresa. Dopodiché , ritornarono alla situazione iniziale. Continuavano ad osservarsi . Near aveva gli occhi grandi decorati con delle profonde occhiaie , aveva sempre pensato fossero inquietanti. E poi perché si vestiva sempre di bianco? Bah. Ma chi lo avrebbe mai capito a quel coso. Eppure , nonostante ciò , Near aveva fascino. Poteva risultare strano , ma per gli occhi di Mello era così. Anzi , credeva davvero di esserne attratto. E al solo pensare che quel nano fosse più grande di lui di tre anni , gli venne quasi da ridere.
Sbuffò. Si avvicinò poi a quella pulce , inginocchiandosi per arrivare alla sua altezza.
- “ Sai Near , penso che a volte la noia faccia commettere delle cose assurde. “
- “ Lo penso anch’io. “
Di poche parole , come sempre. Era un vero peccato però. Near aveva una voce particolare , attraente. Così la definiva Mello. Assunse un altro sorriso malizioso mentre si avvicinò maggiormente al più grande fino a sentirne il respiro. Del resto , quest’ultimo non si spostò di un millimetro.
Un secondo , le loro labbra erano unite. Ma era strano , mello trovò quelle morbide labbra piacevoli. Near non si oppose , al contrario , cominciò a seguire i movimente della lingua dell’altro.
Bel modo per passare la noia , Mello. Dovresti farlo più spesso.
Peccato solo che , il passatempo fu interrotto dal bussare della porta. E a quel suono i due separarono le loro labbra in uno scatto.
Probabilmente , la cena era pronta.
Il giorno dopo , Mello si svegliò più prima del solito. Uscì dalla sua stanza con il suo solito atteggiamento arrogante , a quell’ora nessuno era in piedi nella Wammy’s House , tranne lui. Sapeva benissimo , aveva sempre saputo che Near si svegliava presto , tutte le mattine. E forse era per questo che anche lui lo aveva fatto quel giorno.
Camminò lungo il corridoio mentre cercava di mettersi un guanto di pelle nero. Una volta esser davanti la porta di quel nano la porta si aprì , rivelando quella esile figura che conosceva fin troppo bene.
- “ Mello. “
Sicuramente stava per chiedergli spiegazioni. Solamente sospirò fermandosi davanti quella figura davanti a lui.
- “ Mi annoiavo. “
Dopotutto aveva detto la verità ,no?
- “ Allora dovresti annoiarti più spesso. “
Quasi non credeva fosse vera la risposta dell’altra. Sorrise divertito , anche se più che un sorriso sembrava esser uscita una smorfia con tanto di malizia.
- “ Lo farò. “
- “ Mello. “
- “ Cosa vuoi. “
- “ Non dimenticarti che siamo nemici. “
- “ Non dimenticarti che ti odio. “
- “ Non dimenticarlo , neanche tu. “