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Autore: shjne    02/05/2013    4 recensioni
Dimenticare Louis? Come avrei potuto? La sola idea di cercare un briciolo di felicità con qualcun altro sarebbe stata una menzogna, pensare di dimenticare Louis ed amare un altro era una pazzia.
Genere: Drammatico, Romantico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era notte fonda quando qualcuno entrò in camera. Sobbalzai allo scricchiolio della porta, sapevo chi era. Era lui, perché ogni notte veniva a farmi visita, a cercare di confortarmi, quando quello che doveva essere confortato era lui. Perché lui era un umile cocchiere che doveva lavorare giorno e notte per portare il pane a casa, dalla sua mamma e dai suoi fratelli minori. Il letto si mosse sotto il suo peso. Posai la testa sul suo petto mentre disegnava leggeri cerchi sulle mie braccia scoperte, procurandomi leggere brividi. Lo aspettavo ogni notte, sveglia, perché era l’unico momento nel quale eravamo Louis e Jorden.
“Mi sei mancata così tanto oggi. Dorothy sente la tua mancanza, dovresti venire a farle una visita”
Sorrisi e baciai le sue labbra: erano calde ed estremamente morbide. Pensai al mio cavallo, Dorothy, era più fortunata anche di me, era in costante contatto con Louis.
“Anche tu Louis, mi sei mancato tanto.”
Sfiorò la mia vestaglia e sentii le sue mani tremare, sorrise e strinse le sue braccia attorno al mio esile corpo. La sensazione più bella di sempre: il calore, la protezione e l’amore che riuscivo a percepire erano la cosa più bella e preziosa che avrei mai potuto desiderare.
“Ti amo”
Sussurrò al mio orecchio prima di baciarmi. Le sue labbra cercavano disperatamente le mie, e le mie, le sue. Non poter stare assieme distruggeva entrambi.
“Fa finta che sia pomeriggio, il pomeriggio di due anni fa, noi due stiamo galoppando”
Le sue braccia forti mi avvolsero in una stretta appassionata
“E ora siamo sull’erba”
“No, ancora a cavallo. Io ti sto osservando, sto pensando a quanto sei bella, a quanto sei delicata, a quanto sei lontana da me”.
“Io sto pensando a quanto sei bello, muscoloso, tenero, e lontano da me.”
Mi sollevò il mento e mi baciò. Quando riprese a parlare, lasciò che le sue labbra sfiorassero le mie.
“Ora siamo sull’erba, tu con quell’enorme vestito ed io con i miei calzoni sporchi. Io che ti osservo e tu che raccogli le margherite”.
Sorrisi ancora una volta, ripensando a quanto fosse stato impacciato nel baciarmi, a quanto fosse diventato rosso e a quante volte si scusò.
“Arriviamo al dunque, ora io mi avvicino a te e ti bacio, subito dopo mi scuso, tu mi ribaci”.
Mi baciò, accarezzandomi la guancia.
“Esatto”
Sorrise lui questa volta,  mostrandomi il suo bel sorriso dolce.
“Louis, il sole sta per sorgere, è meglio che tu vada, presto Annebelle sarà qui”
Sospirò e si alzò dal letto. Essere la futura regina d’Inghilterra e amare il cocchiere di corte non era piacevole, non ti faceva vivere a pieno l’amore. Era struggente, vederlo solo di notte per poche ore, con la paura di essere scoperti. Ma l’amore è più forte di tutto.
Rimise gli stivali e aprì piano la porta.
“Ti amo anch’io, Louis.”
Chiuse la porta alle sue spalle dopo avermi sorriso.
Annebelle fu lì poco dopo e mi annunciò che nel pomeriggio avrei dovuto incontrare re Roderic III, re di Danimarca, mio promesso sposo.


I patti erano stati fatti: un mese al matrimonio.
Dirlo a Louis mi risultò più difficile del previsto.
“Louis, ehy, ascoltami.”
Lo fermai, era intento ad accarezzare la mia schiena, dolorante per la caduta dal cavallo.
“Mhh”
“Louis, devo parlarti”
Tirai un respiro e dissi a me stessa che avremmo superato anche questa, perché noi ci amavamo.
“Un mese.”
“Un mese? Cosa?”
“Mio padre, i patti sono stati fatti. Un mese e mi sposo con re Roderic III.”
La sua risposta fu il silenzio totale. Non mi aspettavo di certo che accettasse il matrimonio, ma chiedevo al meno una reazione, un semplice movimento del corpo, qualsiasi cosa.
Ottenni solo un Louis immobile, che piangeva, silenziosamente.
Prima di andare via chiese di dimenticarlo.
 Dimenticare Louis? Come avrei potuto? La sola idea di cercare un briciolo di felicità con qualcun altro sarebbe stata una menzogna, pensare di poter dimenticare Louis e amare un altro era pura follia. Era impossibile anche immaginare una vita senza di lui, senza il suo amore, sarebbe stata una vita nera. Senza di lui vedevo solo il nero.
Le notti trascorrevano lente senza di lui al mio fianco, erano interminabili, buie, nere e tristi. Per un intero mese, Louis non varcò quella porta facendo addolorare il mio debole cuore e facendo si che non si riempisse più di gioia. Le giornate erano buie, nonostante il sole ad illuminare, tutto sembrava non avere senso.
Tornò da me la notte prima delle nozze. Venne a trovarmi e fu scoperto. Venne a trovarmi e mi diede l’ultimo bacio, disse per l’ultima volta di amarmi. Mi abbracciò per l’ultima volta perché le guardie lo scoprirono. Fu condannato. Fu punito con la morte. Fu decapitato nello stesso momento del mio giuramento di fede. Morì e io non potetti vederlo e dirgli di amarlo. Dovette subire quella condanna e io non potetti far nulla. Morì perchè amava. Ma come chiedermi di dimenticarlo?
Avvelenai il mio cibo.





Just give me a moment 

okaaay, mi sono superata, ho scritto taaanto. Non è vero. 
penso che faccia schifo, ma mi fanno sempre tutte schifo, è ormai una cosa normale AHAHHAH.
una reginaaaa :o e poi c'è il mio Lou hjkliu <3
sono strana. 
spero che lasciate una piccola piccola recensione, fatelo per me, e per Lou, daai, ci tengo c'':
alla prossima, 
shjne
p.s.
scusate per gli eventuali errori, ma non mi va di rileggere c:

 

 

  
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