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Autore: Sara_dragon92    03/05/2013    4 recensioni
Conosciamo il passato di ogni membro della ciurma ma cosa ha fatto diventare Sanji il migliore cuoco dei sette mari?l'amante delle belle donne e il difensore di esse?ecco come mi immagino sia stato il suo passato.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sanji
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il rumore delle pentole e il profumo di cibo riempiva l'aria, la donna continuava a spadellare senza sosta, i capelli biondi erano legati un una lunga coda e la divisa blu era decorata con mille pesci colorati di tutte le dimensioni.
I piatti uscivano dalla cucina con una velocità inumana, i camerieri faticavano a stare dietro a tutti quei piatti, il bambino seduto nell'angolo guardava la scena a bocca aperta.
I clienti uscirono dal risotrante con le pance piene, il personale ne aproffittò per pulire e riposare un pò.
Ci troviamo in un' isola nel mare settentrionale, in un clima caldo e allegro, il risotrante è il più famoso di questa zona del mare e la donna è lo chef più ricercato dell'isola.
Il bambino aiutò la madre a pulire la cucina, si dava da fare con lo straccio avanti e indietro per il pavimento, aiutava la madre anche a cucinare ma oggi c'era troppo lavoro da fare e per non esserle d'intralcio rimase a fissarla in un angolo, cercando di imparare comunque.
La sua divisa nera era ben tenuta, aveva dei piccoli bottoncini dorati, la madre gliela regalò per il suo quinto compleanno, il bambino aveva dimostrato un'incredibile dote culinaria e aveva deciso di fiancheggiare la madre nel suo lavoro.
Si era sempre occupata lei del bambino, il padre li abbandonò scappando con una donna più giovane quando Sanji aveva poco meno di un mese, tipico di quell'uomo.. Saira si rimboccò le maniche e portandosi il bambino al lavoro, tenuto legato dietro alla schiena riuscì a crescerlo e a mantenere entrambi con le sue sole forze.
Ecco spiegata la dote del piccolo cuoco, era cresciuto dentro la cucina tra profumi e puzze di bruciato, tra i calori dei fuochi e il freddo delle celle frigorifere. I suoi piatti erano al pari di quelli della madre, tutti volevano assaggiare il cibo del piccolo Sanji la mascotte del risotrante.
La sera, mettendo il bambino a letto Saira raccontava al piccolo Sanji di un luogo incantato, dove tutte le correnti del mare confluivano e facevano nascere i pesci più strani e magici, Sanji si innamorò dell'All blu, lo sognò per tanti anni.
<< Pesci grandi e grossi dai colori più vivi, pesci piccoli e trasparenti, serpenti di mare e crostacei di ogni dimensione!se mangiati quei pesci donano felicità e serentià, sono in grado di alleviare i dolori di ogni uomo. E solo i cuochi migliori sanno sprigionare queste loro particolari propietà magiche >> Saira tossì, si sistemò la giacca sulla spalle e si rilassò sulla sedia, non aveva mai nascosto nulla a suo figlio. Quando il piccolo le chiese dove si trovasse papà lei fu sincera con lui, Sanji la guardò in silenzio e giurò che lui non si sarebbe mai comportato cosi, avrebbe amato ogni donna come se fosse la sua mamma.
Ma Saira si era tenuta un segreto..
Sanji mostrando il suo più bel sorriso sdentato chiese alla madre:
<< Ci andremmo insieme vero mamma?e mi insegnerai a cucinare quei pesci cosi potrò cucinarteli e entrambbi saremmo sempre felici! >> baciò il figlio sulla fronte e si alzò
<< Certo piccolo mio, ma adesso dormi, domani sarà una giornata faticosa >> usci dalla stanza e si diresse nella sua camera.
Sanji sorrise felice, eccitato, si sforzò di dormire, aveva programmato di alzarsi molto presto, l'indomani sarebbe stato il compleanno di sua madre e aveva deciso di prepararle la più buona torta di compleanno che avesse mai mangiato. Prese da sotto il cuscino il regalo che con tanta fatica aveva procurato con i suoi soldini. Una bellissima bandana per non far sporcare a sua madre i bellissimi capelli durante il lavoro.
Il sole splendeva all'orizzonte, era l'alba da pochi minuti e Sanji si diresse in cucina con la sua bellissima divisa, si impegnò a non fare rumore per non svegliare la madre e inziò la preparazione della torta.
Abitavano nel risotrante insieme agli altri colleghi e al poropietario.
Avevano programmato una bellissima festa di compleanno, finita la torta Sanji la portò nel salone decorato a festa. Erano passate due ore e ancora la madre non si presentò.
Sanji andò a cercarla, a quanto pare Saira non era ancora scesa, stava ancora dormendo, Il vecchio Alberto gli disse di andarla a prendere cosi avrebbero potuto iniziare i festeggiamenti. Il piccolo Sanji prese il suo pacchetto e salì le scale, bussò ed entrò.
<< Mamma mamma!buon compleanno! >> balzò sul letto della madre ridendo, lei non si mosse.
<< Mamma?presto dai apri gli occhi, dobbiamo andare di sotto ci stanno aspettando e devi aprire il tuo regalo >> la scosse ma lei ancora non si svegliava.
Sanji continuò per un paio di minuti, ma vedendo che lei non reagiva iniziò a chiamarla sempre più forte, le sue urla giunsero in tutto il ristorante, tutto il personale corse su per le scale, il vecchio Alberto prese Sanji e lo portò via dalla stanza, si oppose chiamando piangendo Saira e allungandosi verso di lei nella speranza di vederla alzarsi e prendergli le mani.
Saira si era ammalata molto gravemente, ma non era riuscita a trovare il coraggio di dirlo al piccolo Sanji, non voleva che il figlio potesse spaventarsi e preoccuparsi. Pensava che avesse avuto tutto il tempo necessario per farlo.
Passò una settimana dalla morte della madre e il piccolo Sanji decise che era giunto il momento di partire, avrebbe trovato lui l'all blu. Lui avrebbe visto quel mare per entrambi, ci vollero molte settimane prima che trovasse una nave disposta a prenderlo a bordo come cuoco, era solo un bambino di sette anni infondo.. ma la sua bravura colpì il capo di una nave.
Lavorò duramente fino al giorno dell'attacco della nave, conobbe Zef e ne divenne l'apprendista, imparò a diventare più forte, si sentiva in colpa per non essere riuscito a proteggere la madre, ma cosa avrebbe potuto fare?era solo un bambino e i suoi calci non sarebbero serviti a nulla contro la malattia della madre.
Quando qualche cliente rimandava indietro o lasciava nel piatto le ricette della madre SAnji usciva dalla cucina e faceva dei grandissimi casini. Saira gli aveva insegnato che il cibo non andava spercato, perchè non tutti potevano permettersi quello che a loro non era mai stato negato, e le ricette di sua madre non potevano essere lasciate li o criticate.
Soltanto ora, dopo tante avventure e tanti anni, riusciva a pensare a sua madre con affetto. Si tolse il fazzoletto dalla tasca della sua giacca nera e lo legò alla piccola croce di legno nel terreno, la bandana che avrebbe dovuto regalargli era sempre rimasta con lui, decise che era giunto il momento di donarla alla madre.
Non una lacrima e ne una parola, si alzò accendendo una sigaretta e si incamminò alla Sunny dove il suo capitano lo stava aspettando, erano passati per quel'isola per pure caso e SAnji si sentì in dovere di salutare Saira degnamente. Perchè lui non andò al funerale e ne mai si presentò al cimitero del villaggio.
<< Quando ritornerò ti porterò un ragalo dall'all blu mamma, ti cucinerò il miglior pesce che il paradiso possa offrirti, perciò aspettami. >>.

  
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