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Autore: erol89    03/05/2013    1 recensioni
- Noi siamo circondati da magnifici “Cristalli di luce”. -
- Cristalli di luce? - aggrottando la fronte il ragazzo provò nuovamente a guardarsi in giro.
- Certo! Magnifici cristalli che ti riscaldano il cuore con i loro bellissimi colori. - rispose raggiante e soddisfatta Luna.
- Luna, guarda che qui non ci sono cristalli… e tanto meno colori. -
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Luna Lovegood, Neville Paciock
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Arcobaleno di neve

ARCOBALENO DI NEVE

 

 

 

 

Neville Paciock ha sempre odiato il freddo.

L’inverno porta con sé le bellissime vacanze invernali da trascorrere con amici e parenti, niente lezioni terrificanti con Piton o brutte figure nelle altre materie per incantesimi non venuti correttamente.

Purtroppo però significava anche che la stagione più fredda dell’anno arrivava con i suoi “demoni”.

Molti suoi compagni di casa ridevano della sua definizione assurda, e non solo loro purtroppo, ma per Neville sarebbe rimasta per sempre la  miglior definizione.

La neve era il suo incubo peggiore, quando scendeva dal cielo si infiltrava sempre nei vestiti, una volta accumulata sul terreno diventava difficoltoso camminare, quando si ghiacciava correva sempre il rischio di rompersi il collo scivolando e quando finalmente iniziava a sciogliersi creava un pantano orribile che gli sporcava i pantaloni.

Se Neville aveva mai odiato qualcosa nella sua vita quella era proprio la neve.

Non capiva come i suoi amici si divertissero così tanto a giocarci, Seamus e Dean impazzivano letteralmente all’idea di una battaglia di neve, Harry e Ron si divertivano a costruire pupazzi di neve mentre Hermione e Ginny trovavano meravigliosa l’idea di fare angeli per terra… addirittura quegli scorbutici dei Serpeverde diventavano più amichevoli e meno maligni quando scendeva quella maledetta roba bianca dal cielo!

Proprio non riusciva a capirli e nemmeno ci teneva.

Quando tutti si tuffavano fuori nel parco a giocare, normalmente Neville era l’unico che rientrava tranquillo in torre per stare a scaldarsi davanti al fuoco, o almeno aveva fatto così nelle ultime due settimane…

Purtroppo quel giorno non aveva potuto evitare di uscire insieme a tutti i suoi compagni, la professoressa Sprite gli aveva chiesto la cortesia di curare alcune sue piante in sua vece, visto che per un brutto raffreddore non poteva uscire, quindi ecco che arrancava faticosamente nella neve per raggiungere le serre.

Di certo in quella giornata non si era fatto mancare nulla, prima una palla di neve vagante lo aveva colpito in piena faccia, poi Thor il cane di Hagrid aveva ritenuto divertente saltargli addosso e farlo finire in un cumulo di neve, se iniziava così la giornata non osava pensare a come si sarebbe conclusa.

Giunto nei pressi della serra numero tre notò in lontananza una figura avvolta nel mantello dirigersi con passo lento ma deciso verso la foresta proibita.

Anche da lontano non fece fatica a riconoscere in essa Luna Lovegood, la sua chioma bionda era distinguibile anche da quella distanza, quindi incuriosito dalla sua presenza decise di seguirla.

Quando si fermò in una radura andandosi a sedere su un tronco nel suo centro esatto decise di raggiungerla, il freddo e la neve lo infastidiva e non vedeva l’ora di tornare in sala comune, ma la curiosità di capire cosa ci facesse lì la ragazza era maggiore.

- Ciao Luna, cosa ci fai da queste parti? -

Girandosi verso Neville la ragazza gli rivolse un sorriso gentile facendogli segno di sedersi vicino a lei per conversare.

- Ciao Nev, bellissima giornata non trovi? -

Adombrandosi leggermente e sbuffando Neville iniziò a temere di essersi imbattuto in un altro adoratore dell’inverno e del “demone” bianco.

Incuriosita dalla reazione dell’amico la ragazza si prese un po’ di tempo per osservarlo con i suoi occhi azzurri, cercando di capire cosa lo potesse aver infastidito in quel modo, ma non vedendo nessun segno evidente decise di chiedere.

- Qualcosa non va? Per caso qualche Nargillo ti ha preso di mira oggi? -

Quella domanda riuscì a strappare un sorriso al ragazzo, la sua amica era davvero unica per il suo modo di vedere il mondo.

- Penso che si possa dire così, oggi sembra che non sia una giornata fortunata per me, avrei davvero preferito stare in torre… non vedo l’ora di tornare al caldo della sala comune. -

- Ma perché allora sei uscito oggi? Sono sicura di non averti visto molto spesso fuori dal castello da quando è iniziato a nevicare. -

- Vero ma oggi devo fare una commissione per la professoressa Sprite, quindi sono dovuto uscire per forza. -

- Capisco… ma perché sei così abbattuto, non ti piace la neve? -

Ecco il tasto dolente… la neve.

- No la detesto. Il freddo, la sensazione di disagio quando si scioglie su i vestiti… senza contare che la mia goffaggine aumenta esponenzialmente quando nevica. -

Osservando bene il suo amico Luna non riuscì a trattenere un sorriso, - Ma ci sono anche un sacco di cose belle legate ad esse. -

Sbuffando per quella constatazione Neville temette nella solita arringa che i suoi amici gli facevano praticamente tutti i giorni per convincerlo a uscire.

- Si mi è già stato detto quanto può essere divertente giocare con la neve, ma io continuo a rimanere fermo sulla mia convinzione, io e la neve non siamo compatibili. -

Improvvisamente in tutta la radura risuonò la risata di Luna, la ragazza aveva trovato troppo divertente il discorso dell’amico e la faccia rassegnata che aveva fatto mentre lo pronunciava, ottenendo così che il ragazzo si esibisse in un broncio offeso.

- Scusa Nev se rido, ma ti posso assicurare che la bellezza della neve non risiede solo nei suoi giochi all’aperto. -

Osservando dubbioso l’amica si chiese se stesse per illustrargli una delle sue strampalate convinzioni, - A si? -

- Certo! E posso dimostrartelo adesso, guardati un attimo intorno, cosa vedi? -

Incerto sulle intenzioni della ragazza, ma rassicurato dal suo sorriso, iniziò ad osservare meglio quello che lo circondava.

La radura in cui si trovavano era deserta, gli alberi che li circondavano erano completamente spogli e dall’aspetto scheletrico alquanto inquietante, attaccati ai loro rami svariati ghiaccioli formatisi dal freddo davano una sensazione di desolazione, in generale quella radura gli dava la sensazione di una natura ormai morta e gelida.

Rabbrividendo ai suoi stessi pensieri Neville si girò verso l’amica per rispondendole in modo incerto.

- Alberi? -

- Certo ma a parte gli alberi? -

Il sorriso gentile di Luna invogliava a guardare con più accuratezza, ma anche in quel caso non vedeva niente di particolare quindi si limitò a scrollare le spalle.

- Noi siamo circondati da magnifici “Cristalli di luce”. -

- Cristalli di luce? - aggrottando la fronte il ragazzo provò nuovamente a guardarsi in giro.

- Certo! Magnifici cristalli che ti riscaldano il cuore con i loro bellissimi colori. - rispose raggiante e soddisfatta Luna.

- Luna, guarda che qui non ci sono cristalli… e tanto meno colori. -

- Si che ci sono, sta a guardare! -

Estraendo la propria bacchetta la ragazza usò un semplice Lumus per dare inizio a uno spettacolo meraviglioso.

Se prima gli alberi con i loro ghiaccioli su i rami potevano sembrare macabri, ora grazie all’incantesimo erano la cosa più bella che il ragazzo avesse mai visto.

La luce che si rifletteva sul ghiaccio assumeva le più svariate tonalità dei colori, dando al luogo un aspetto accogliente e “magico”, immergendo la radura in un magnifico arcobaleno.

Ancora scosso dalla visione paradisiaca che aveva davanti ascoltò solo di sfuggita le spiegazioni strampalate di Luna su perché avvenisse questo fenomeno, o quale strano animale immaginario lo provocasse, tutte congetture che se fossero state ascoltate da Hermione l’avrebbero portata al collasso per troppa fantasia e poca realtà.

- Allora che ne pensi? - domandò gentilmente la ragazza a spiegazione finita.

- Stupendo… -

Questa fu l’unica parola che Neville stordito riuscì a farfugliare, non aveva mai visto niente di più bello e non sapeva bene come descriverlo, per poi riprendesi bruscamente alla frase successiva dell’amica.

- Quindi la neve infondo non è così orribile. -

Riflettendo su quest’ultima affermazione, oltre che osservare ancora bene la radura illuminata, dovette infine ammettere che la ragazza aveva ragione.

Anche la neve aveva i suoi lati positivi.

- Vero… ma il freddo lo odio comunque! -

 

 

 

 

 

 

 

Angolo Dell’Autrice:

 

Questa decisamente è una delle mie coppie etero preferite in HP.

Insieme sono davvero troppo dolci!

Il periodo in cui è scritto non è preciso, sinceramente io non avevo pensato a niente in particolare, semplicemente mi è uscita fuori pensando alla neve.

Questa storia è nata per un concorso su Radio Potter, nel quale si doveva allegare un disegno che ritraeva un momento della storia… il disegno c’è, ma è davvero orribile quindi non credo che lo metterò. (a meno che non venga richiesto, in quel caso lo aggiungo in un secondo momento…)

Una piccola storia senza pretese che spero commenterete, non per forza in positivo, mi accontento di un vostro parere!

Un saluto dalla vostra Erol89 =3

 

 

   
 
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