Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Ricorda la storia  |      
Autore: 2P_Lover    03/05/2013    3 recensioni
Fa male.
La pioggia fa male.
Tutto fa male..
Altre gocce. E altre ancora..pochi attimi e la pioggia, incessante mi sta bagnando.
Non riesco a capire se il mio viso è bagnato dall'acqua o dalle mie stesse lacrime.
Genere: Dark, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: 2p!Hetalia
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sono qui, seduto a terra che osservo il cielo grigio e ricoperto di nuvole.
Perchè sento questo senso di vuoto dentro, che mi divora?

-La pioggia..- Mormoro, sentendo qualche goccia d'acqua bagnarmi i capelli biondi.
Fa male.
La pioggia fa male.
Tutto fa male..
Altre gocce. E altre ancora..pochi attimi e la pioggia, incessante mi sta bagnando.
Non riesco a capire se il mio viso è bagnato dall'acqua o dalle mie stesse lacrime.





-Oh..salve!- Le corro incontro, sorridendo allegro. Lei...la donna che ho sempre amato, che vorrei fosse mia per sempre.

-Ciao Oscar!- La sua voce.. nulla è paragonabile ad essa se non un coro di angeli.
La amo.
L'ho sempre amata..

-Come stai?- Continua, sorridendomi.
Osservo le sue labbra, cosi sottili e rosee..cosi perfette. Come tutto di lei.

-Bene..ho tanto lavoro, ma tengo duro!- Continuo a sorriderle, stringendo al petto il pacco di documenti dell'azienda.
Odio quel posto...odio quel lavoro d'ufficio.
Il mio sogno è sempre stato il pasticcere. Ma per seguire lei...per seguire lei ho abbandonato anche il mio più grande desiderio.
Avrei fatto questo ed altro pur di starle sempre vicino.
Proteggerla come posso, farle sentire quanto la amo con i miei gesti.
"Ti amo", le uniche due parole che cerco di dirle da quando andavamo al liceo insieme.
Le uniche due parole che non sono mai riuscito a dirle.

-Bravo, cosi si fa! Ci vediamo alla pausa pranzo!- Mi accarezza la testa. Sento le sue dita scompigliarmi i capelli biondi e non posso fare a meno di socchiudere gli occhi e sorridere tra me e me.
E' la donna più dolce che ho mai conosciuto...la donna più bella, più fantastica, più speciale..
Lei per me è sempre stato tutto.
Quando la vedo allontanarsi da me per andare verso altri amici, smetto di sorridere, osservandola.

Fa male..
Fa male amarla. Fa male ma resisto. Un giorno..un giorno saprà i miei sentimenti e mi amerà anche lei.
...Giusto?
La osservo qualche altro minuto, quasi imbambolato.
E' l'essere più bello che possa esistere.
Mi volto quando sento il capo rimproverarmi. Gli chiedo scusa e vado verso il mio ufficio.
Ma prima..mi volto.
Voglio guardarla ancora un attimo. Voglio essere in grado di ricordare ogni singolo dettagli di lei, cosi che, quando sarò nel mio ufficio grigio e spento, il suo ricordo porti colori e luce almeno dentro di me.
Lei mi vede e sorride.
Quanto amo il suo sorriso...quanto amo lei.
Le faccio un cenno con la mano e mi allontano, felice.

Oggi...oggi è il giorno giusto, me lo sento.
Una volta seduto sulla mia sedia girevole poso i documenti sulla scrivania e osservo il mio riflesso nello schermo del pc. E' spento..è nero.
Riesco a specchiarmici.
Rimango fermo per qualche minuto e poi inizio il lavoro che tanto odio...ma se penso a lei mentre sistemo i documenti, tutto diventa stranamente più piacevole e bello.




Esco nella pausa pranzo dal mio ufficio.
Non devo ancora andare da lei, no..
Corro fuori, per strada, verso il parco vicino all'azienda.
Ho il cuore a mille, non voglio farla aspettare. Prima di uscire l'ho vista bere un caffè da sola, nel corridoio.
Mi fermo in mezzo al prato e raccolgo delle margherite. Sono sempre stati i suoi fiori preferiti.
Perchè sono bianche. Lei ama il bianco.
Posso dire di sapere tutto di lei. In questi dieci anni...ho conosciuto tutto, tutto di lei.
E lei sa tutto di me. Meno che i miei sentimenti.

"Ti amo".
Oggi dirò quelle fatidiche parole, penso mentre raccolgo i fiori.
Non appena ho un bel mazzolino mi precipito nell'azienda; salgo le scale per arrivare al secondo piano e corro nel corridoio dove l'avevo vista prima.
Non c'è.
Sento il cuore battere a mille.
Devo trovarla...devo dirgliela.
Sono sempre stato cosi. Quando ho l'impulso di fare qualcosa...la faccio e basta.
Vado ovunque.
Nel suo ufficio, nella sala mensa, nella stanza dove c'è la macchina del caffè...nulla.
Sento le lacrime iniziare a bagnarmi gli occhi e poi un rumore.
Un ufficio..sento la sua voce.
Mi precipito li.
Sto per bussare, ma la porta è accostata.

Sbircio e la vedo.
E' semi nuda, tra le braccia d'un altro uomo.
Sta sorridendo a lui...sorride come non ha mai sorriso con me.
E in quel momento, per la prima volta, ho odiato il suo sorriso.
Lascio cadere le margherite a terra e corro via da quel posto.
Odio tutto.
Odio l'ufficio, odio il mio sogno infranto, odio quell'uomo, odio la mia vita.
Odio lei.
Lei che ha occhi per lui e non per me.
Perchè?



Sono nel letto. E' tardi...non ho sonno.
Fisso il soffitto mentre ho voglia di sparire.
Voglio sparire..voglio morire.
Voglio non provare più nulla...voglio smetterla di piangere per lei.
Fa male..
Il mio cuore fa male.
MI sento ridicolo.
Ridicolo perchè ti ho sempre amato..e ora voglio vederti morta.

TI amo a morte.

Ho paura di me stesso....



-Hey Oscar..sai, sei la persona più speciale che conosco!- Sento quelle parole e il mio cuore..il mio cuore sento che sta per esplodere.

-Sei un ragazzo cosi dolce e mi capisci sempre!- Continua a parlare e io sto zitto, non sapendo cosa dire.
Mi sento il ragazzo più felice del mondo.



Mi sveglio di soprassalto, spalancando gli occhi e urlando.
Vivo da solo..nessuno può sentirmi.
Nessuno può aiutarmi.
Mi metto seduto, iniziando ad ansimare.
Fa male..troppo male.

Voglio che smetta.

Voglio di nuovo stare bene.

"Perchè non la uccidi?"
Sento questa voce riecheggiarmi in testa..fa male, anche lei.
Il mio cuore batte forte. Tanto forte.
Fa male.

"Uccidila..starai meglio"
Urlo di smetterla, lanciando il cuscino a terra. Non ce la faccio..fa male.
Fa troppo male.
Non posso resistere a questo nuovo impulso.



"Incontriamoci nella sala dove prendiamo il caffè dopo il lavoro, quando saremo soli..devo parlarti in privato.
-Oscar"

Ho finito di scrivere queste poche parole.
E' mattina e quasi tutti gli uffici sono vuoti.
Poso il biglietto sulla sua scrivania, sorridendo.

"Starai meglio". Ancora quella voce..perchè le do retta?




-Che dovevi dirmi, Oscar?- Mi volto, tenendo il coltello saldo tra le mie dita. Lo tengo nascosto dietro la schiena, lei non può vedermi.

-Una cosa importante..- Mormoro, iniziando a sorridere.
Mi avvicino a lei e le giro intorno.
Non sembra spaventata o preoccupata...

-Mi ami?- Domando, di punto in bianco, fermo dietro di lei.
Le avvolgo il collo con le mani, accarezzandole i capelli.
La sento preoccupata..è tesa mentre si volta verso di me per guardarmi.

-Oscar...io..cosi, di punto in bianco.- Sento le sue stronzate e continuo a sorriderle.
Ora ha paura.
Sento che ha paura di me perchè quasi trema.
Perchè ha paura?
Perchè la mia presa attorno al suo collo si è fatta più forte e lei ha visto il coltello.
Lo ha vicino al viso, ora.
Non sento più nessuna voce mentre le taglio la gola.

Sono felice..non sento nulla.
Ne' voci, ne' dolore.
La lascio cadere a terra e mi metto sopra di lei, fissandola mentre muore.
Il mio riflesso nei suoi occhi mi fa paura, mi spaventa.

-Ti amo..- Sussurro, accarezzandole la fronte.



Fa freddo.
L'unica cosa che vedo è rosso.
Sulle mie mani, sul coltello, sul pavimento...su di lei.
Non può essere.
Solo sangue...c'è solo sangue.
Rimango seduto vicino a lei e la guardo.
Gli occhi spenti, la gola che ha smesso di sanguinare.
Il suo sorriso...è morto.
Morto come lei.
Mi avvicino e l'abbraccio, stringendola a me.
I miei vestiti si sporcano, ma non m'importa.

-Ti amo...ti amo..- Sussurro, iniziando a piangere.
Premo le labbra sulle sue, chiudendo gli occhi.
Sono fredde..non calde come le ho sempre immaginate.




Non riesco a smettere di pensare a lei..a ciò che ho fatto.
Stringo il manico del coltello, continuando a piangere.
E' notte e nessuno mi vede, nascosto in quel vicolo e sporco di sangue.
Ho la mente offuscata, non so cosa fare.
La voce..è scomparsa.
Chi mi guiderà ora?

Che ne sarà di me, ora che la mia ragione di vita è morta?
..appunto.
Non ho più ragioni per vivere.
Lei è morta...lei non c'è più.

Non potrò mai sentirle dire "Ti amo anche io".
Reclino la testa all'indietro, poggiandola sul muro.
Avvicino il coltello alla mia gola, spaventato.
Sto tremando, ma non importa.
Posso ancora cercarla..posso ancora dirle che la amo e farla innamorare di me.
Basta raggiungerla, no?
Sorrido, sperando di incontrarla ancora. Sperando di poter mai coronare il mio sogno d'amore.
Sperando che anche lei possa amarmi, proprio come continuo a fare ora io..nonostante tutto.

Sorrido.
Premo il coltello sulla mia gola e non sento più nulla.
Il dolore che provavo prima...non c'è più.
La rabbia, la paura, il dolore...niente.
Ma anche la gioia, la felicità e l'allegria che i suoi sorrisi scaturivano in me non ci sono più.


Sono stato un illuso.
La morte cancella tutto...e non potrò mai più incontrarla.

"Ti amo...e continuerò a farlo per sempre"



-----

Bene.
Sono soddisfatta e.e
E questo è anche perchè credo che 2p!Arthur non sia pazzo cosi, a scazzo.
Serve qualcosa per dare "l'impulso" :3
SPero vi sia piaciuta, una recensione mi farà piangere dalla giuoia ;A;
Vi loVVo tutti! <3
Un bacione e grazie solo per aver letto! <3
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: 2P_Lover