Svegliarsi
di buon’ora non era mai stato un problema per lei.
Era
mattiniera di natura, dormire fino a tardi le era sempre sembrato uno
spreco, fin da bambina aveva fatto a
pugni con il letto, andando a dormire tardi, svegliandosi presto e
infischiandosene dei consigli della nonna che come rimedio numero uno per
prevenire le rughe voleva appunto il sonno.
Non
era un problema, ma a tutto c’era un limite!
Come
potevano pensare che alle quattro del mattino il suo cervello riuscisse a dare
le giuste coordinate al suo corpo per evitare che quelle stupide piroette e
quelle altrettante idiote giravolte non la facessero finire contro un muro.
-Hayden, concentrati
tesoro!-
gracchiò il coreografo raccogliendo i pom pom che la ragazza aveva lasciato
cadere dopo l’ennesimo scontro con la parete di destra, porgendoglieli e
ravvivandole allo stesso tempo la gonnellina rossa che le copriva a malapena il
sedere- Su… Hai già interpretato una cheerleder dovresti essere capace.-
-Sono le 4.11 del
mattino, io non so nemmeno come mi chiamo.-
-Su gioia non fare la
diva. Vedi..- l’uomo
indicò una vetrata dove Masi Oka stava provando alcuni passi di kendo con il
suo allentatore privato, un ometto piccolo come un giocattolo che assomigliava
tantissimo all’omino di Karate Kid , il sigor Miyagi “ metti la cera, togli la cera!” –Masi
mica si lamenta!-
Sculettando
in una maniera quasi grottesca, il ballerino tornò al mangia nastri, Hayden
chiuse gli occhi, respirò a fondo e non appena la musica invase la stanza iniziò a riproporre la coreografia imparata
il giorno prima.
-Su…Hayden muovi quel
culetto!- si
poggiò le mani hai fianchi e le mostrò come andava eseguito il movimento di
bacino che la biondina si ostinava a sbagliare, anzi a purgare, riducendo di
una metà l’effetto voluto- Su, riprova.-
-Sembro una ballerina
di night non una cheerleder.- brontolò la ragazza accontentando riluttante
il suo “ sensei ” per poi saltare su
imbarazzata quando avvertì un paio di fischi di apprezzamento levarsi dalla
porta socchiusa.
-CHI!? QUANDO? DOVE? – esclamò voltandosi
di scatto per poi arrossire fino alla
radice dei capelli quando incontrò la figura ancora mezza addormentata di Milo
e quella ben più vista di Zachary –PERVERTITI!-
Un
pom pom attraversò la stanza volando per andare a schiantarsi sulla faccia di
Quinto che scoppiò a ridere, sistemandoselo in testa a mò di parrucca, un
secondo “ destinato a Milo, ma evitato
da quest’ultimo” centro in pieno Greg Grunberg che stava passando di lì per
esercitarsi alle prove di tiro con la pistola, per non risultare un impedito
durante la registrazione.
-Beh?- esclamò quello
sfilandosi il pom pom dai capelli.
-Rabbia mattiniera.- sbadigliò
Ventimiglia stropicciandosi gli occhi con il dorso della mano.
-Anche voi due però a
fare i dispetti ad una ragazzina.-
-Ci annoiamo.- uggiolò Zachary.
-E poi non le stavamo
facendo i dispetti.- puntualizzò
Milo.
-Allora venite che
papà vi porta in un bel posto.-
La
ragazza, affacciandosi alla porta, seguì i tre con lo sguardo, sorridendo a
causa dell’ostentata nonchalanse con cui Zach sfoggiava la sua nuova chioma di
carta bianca e rossa e osservando l’andatura leggermente ingobbita di Milo.
-Su, lo so che sono
due visioni decisamente apprezzabili, ma noi abbiamo un lavoro da fare.- lo rimbrottò il
coreografo tirandola dentro per un braccio e chiudendo la porta alle sue
spalle, come per evitare qualsiasi tentativi di fuga da parte della ragazza.
Hayden
tornò al centro della stanza trascinando i piedi per poi esultare – MI MANCA UN POM POM!!!- senza dare il
tempo all’uomo di dire “ ne ho un altro
nello sgabuzzino!” si lanciò a precipizio fuori dalla sala prove urlando
che se lo sarebbe fatto ridare da Zachary e che sarebbe tornata presto.
In
realtà voleva chiudersi da qualche parte per fare un pisolino, girò per un paio di minuti per gli studios
finchè non trovò un ripostiglio piuttosto appartato, aprì la porta e senza
nemmeno accendere la luce si buttò a pesce sulla pila di materassi di cui aveva
riconosciuto il profilo nell’ombra.
-ARGH!-
Di solito i materassi non urlano!
Si
tirò su rendendosi vagamente conto di essere sdraiata su qualcuno e di avere la
faccia ad un paio di centimetri da lui –Scusami…-
Oddio che figura di cacca!
-E
poi sarei io il porco.-
No…Tutti,
ma non lui. Facendo luce con il cellulare la ragazza inorridì quando incontrò
un espressione decisamente divertita e un paio di occhi nocciola che la
fissavano birichini- NO! – esclamò arrossendo fino alla radice dei
capelli .
Cazzarola! MILO!
-
E
invece si…-
-
Non
l’ho fatto a posta.-
-
E
io che ho detto il contrario?-
-
Si!-
-
Hai
la coda di paglia!-
Hayden
si tirò su , rimanendo però seduta sul materasso, mentre Milo incrociava le
braccia dietro la testa e recuperava la sua aria da siesta. Lo fissò per un
attimo prima di chiedergli che cosa stesse facendo.
-Dormo.- rispose quello – O
almeno lo facevo prima che qualcuno mi volasse fra le braccia…- le scoccò
un occhiata malandrina inarcando leggermente un sopracciglio. cielo.-
Punto primo: Doveva smettere di guardarla a quel modo se voleva arrivare a fine riprese tutto intero.
Punto
secondo:
Era impossibile che un faccino così carino nascondesse un animo tanto bastardo.
E punto terzo… Ancora non lo sapeva, ma molto probabilmente avrebbe portato all’eliminazione fisica di quella creatura irritante che rispondeva al nome di Milo Ventimiglia.
- Dai non ti arrabbiare .- mormorò il ragazzo tirandola giù per la maglietta, facendola sdraiare vicino a lui- Sei decisamente troppo suscettibile ragazzina, sciogliti o in questo mondo camperai poco.-
Hayden gli scoccò un occhiata raggelante.
Milo
sorrise voltando il capo verso il muro.
-
Tu
mi hai frainteso .-
-
No…Io
ho capito benissimo .-
-
Dai…Sono
innocuo come un cucciolo, chiedilo a chiunque .-
-
Uhmmm…
Mi dai il numero della tua ex ragazza?-
-
Chi
Alexis? Ma se mi ha mollato lei!-
No… Maledizione testimone contro!
Milo ghignò notando l’espressione contrita nata sul volto della biondina, in realtà il rapporto era finito in maniera molto civile per volere di entrambi, tanto che erano rimasti persino molto amici, ma come si dice no? Meglio giocare con le carte che ti passano gli altri.
-Tasto
dolente?-
-Ci
sei saltata a piè pari .-
-Scusa.-
Oddio,
quello scricciolo era un amore.
Era così facile da intortare che quasi non ci provava gusto-Dai dormi…- le
disse sfilandosi la giacca e buttandogliela addosso, fra due ore iniziano le
riprese.
-Te
l’hanno mai detto che russi?-
Quando
Milo faceva qualcosa che glie lo faceva apprezzare ecco che ricadeva nel
baratro della bastardaggione, Hayden
aveva dormito due ore accoccolata sotto la sua giacca, domandandosi da dove
venisse quel buon’odore che sentiva nelle narici, pensando che forse, forse
Milo non era del tutto da buttare via che ecco…Ci risiamo.
-NO!
NON RUSSO.-
-Oh
si invece… La terra tremava, i vetri vibravano, per un attimo ho rischiato di
farmela sotto.-
La
bionda si alzò di scatto buttando la giacca addosso al trentenne ancora
sdraiato, quel tizio era in grado di mandarla fuori dalla grazia del signore
con due parole anche meno, urlando per la frustrazione uscì in corridoio dove
travolse e quasi uccise Zachary.
-Scusa.-
-Mi
devi un coccige nuovo.-
-Provvederò
quanto prima.-
Lo
aiutò ad alzarsi e lo guardò confusa quando lo vide spalancare la bocca in un
sorriso malvagio, si volse per incontrare Milo che stava uscendo dallo
sgabuzzino, sistemandosi poco elegantemente la felpa “ sembrava che si stesse
rivestendo” e i pantaloni che gli erano scesi giù.
-Stai
pensando male.-
-I
fatti parlano da soli.-
-Stai
saltando a conclusioni affrettate!
-E
brava Hayden, che disprezza compra eh?
Fine
capitolo 2