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Autore: j4efp    03/05/2013    0 recensioni
Rapimento e terrore
Il gorgogliare dell’acqua nei tubi era il solo rumore che spezzava il silenzio.
Solo il dolore gli confermava che era vivo.
Il buio lo circondava, lo soffocava, gli stringeva il petto in una morsa lancinante.
Ormai era talmente abituato al buio che neanche ricordava come fosse fatta la luce.
Il suo mondo era nero adesso.
Genere: Suspence, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dan gironzolava al buio giusto per non far si che le sue gambe restassero a marcire sul pavimento putrido.

Le gocce ticchettavano malinconiche e lui non ci faceva neanche caso.

Un passo, respiro profondo, un altro passo.

Era una sensazione terribile quella che stava provando.

Il buio non lo disturbava più.

Il silenzio non era un fastidio.

L’aria non gli mancava come prima.

Stava davvero accettando il fatto che lui era lì e non ci poteva fare niente.

La speranza scorreva via come l’acqua nei tubi sospesi sopra la sua testa.

Rimase sorpreso quando la silenziosa figura di Volpe entrò nella stanza.

Restò in silenzio ad ascoltare il suo respiro in attesa che parlasse, e finalmente lei ruppe il silenzio.

<< Stai bene? >>

“Stai bene? Ma che razza di domanda è! Sei la mia rapitrice e mi domandi se sto bene! Non riesci a intuirlo da sola?” pensò quello

<< Mai stato meglio di così, in effetti potrei inscenare un musical per quanto mi sento pieno di energie >> disse con un marcato tono sarcastico.

<< Che diavolo vuoi? >> aggiunse poi con veemenza.

Lei non rispose subito e, non vedendo il suo viso, Dan non capì se il suo era un silenzio sorpreso oppure se fosse semplicemente seccata.

<< Volevo constatare se eri ancora in condizioni decenti. Da morto non servi a niente. >>

<< Condizioni decenti? Hai uno spiccato senso del giudizio. >> Intervenne lui sempre con sarcasmo.

Lei si avvicinò tanto che lui riuscì a distinguere un naso dritto e due grandi occhi che lo scrutavano interessati.

<< Il tuo tono non mi disturba minimamente. Sai, sono una persona paziente, non come Corvo. Posso continuare ad annoiarti all’infinito. >>

<< Vedo che sono degno della tua attenzione. >>

<< La mia vita non è piena di cose molto più interessanti di un ragazzo sudicio intrappolato in un seminterrato. >>

Dan si stupì di quella strana confessione. Come mai era così confidente? Chi era quella donna? Era davvero malintenzionata come Corvo, l’altro rapitore?

Chi sei Volpe? Cosa vuoi da me?

Glielo disse.

Lei si prese il suo tempo per rispondere, come al solito.

<< Non voglio niente da te. >>

<< Da mio padre? >>

<< Nemmeno >>

<< Ti dispiacerebbe degnarmi di una risposta? >>

<< Non voglio niente da te, da tuo padre o da chiunque altro. Niente di questo mi interessa. Vorrei che tu non fossi qui a dire il vero >>

<< Siamo in due >>

<< Aiutami a scappare >> aggiunse poi, speranzoso.

Lei si ritrasse come se si fosse scottata.

<> sussurrò, e scappò dietro la porta.

  
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