Heart Attack
Era li,distesa su quel maledetto letto.
Ricordo ancora le sue grida e poi..il buio.
La guardavo attraverso un vetro...non vedevo più la sua luce splendere ormai da ore.
“Hei Louis” disse una voce,proveniente dalle mie spalle. Mi volto e trovo i miei migliori amici,tutti tristi per quello che è successo solo 5 ore fa.
Io,ancora scosso,mi volto di nuovo verso il vetro,dove lei sta ancora li,immobile.
“Come sta?” mi domanda Peter,con la sua voce profonda.
“Spero bene..” risposi malinconico.
“Vedrai” iniziò Tom “finirà tutto bene”.
“Perché non ci sono io li..” sussurrai a me stesso,chinando il capo e serrando i pugni. Le lacrime iniziano a scendere come una cascata,mi mordo il labbro inferiore cercando disperatamente la forza di fermarle.
Pochi secondi dopo,mi accorgo che sono tutti li ad abbracciarmi,a sostenere il mondo che mi sta crollando addosso.
Ma il mio mondo è li,disteso su un maledetto letto d'ospedale,lottando per la vita contro la morte. Ed io non posso fare niente per aiutarla.
I ragazzi vanno a prendermi qualcosa da mangiare,mentre io mi distendo sulle piccole sedie dell'ospedale. Chiudo gli occhi,e mi ritorna tutto in mente.
* flashback *
“Quindi?” dissi ridendo verso di lei,tenendo d'occhio la strada.
“E quindi niente...non abbiamo fatto niente.”
“Pff,non ci credo” dissi sorridendo.
“Ah no?”. Mi tirò un leggero pugno sul braccio.
“Ahia,mi hai fatto male!”
“Non esageriamo. La mia forza è pari a quella di una lumaca”
“Lumachina:d'ora in poi ti chiamerò così”
“No ti prego” disse ridendo.
Lei si voltò velocemente..
“LOUS! ATTENTO! NO!”
..e poi il buio.
* fine *
Il labbro superiore fa male,dalla forza con cui i miei denti lo mordono. Le lacrime scivolano sulla pelle,per poi cadere a terra.
“Dottore si sbrighi!” urlò una donna.
Mi alzai di scatto,avvicinandomi all'infermiera.
“Che sta succedendo!?”
“Penso si stia per svegliare”
Cosa? Lei..lei è tornata da me.
“Si sposti,mi lasci entrare,la prego!” implorai la donna.
Lei si scansò,permettendomi di avvicinarmi a lei.
“Louis..” sentii chiamarmi. Era lei.
“Oddio,come ti senti?”
“Ho vinto Louis,ho vinto” disse,sorridendo debolmente.
In un attimo le lacrime di dolore,tristezza e malinconia si trasformarono in lacrime di felicità,gioia.
“Brava lumachina,ce l'hai fatta” dissi,sorridendo debolmente anche io.
“C'è una cosa che devo dirti..” continuai.
“Dimmi pure”
“Non sono mai stato bravo con le parole..ma con i gesti posso dimostrartelo,se me lo permetti”
“Fai con comodo” mi rispose semplicemente.
Mi avvicinai a lei,col calma. Le accarezzai la guancia,le spostai i capelli dalla fronte. Con lentezza mi avvicinai a lei,per poi sfiorare leggermente le sue labbra,quelle labbra che ho desiderato per tanto tempo.
“Vuoi una risposta?” mi chiese. Mi limitai ad annuire,ancora scioccato dal mio coraggio. Mi indicò con il dito di avvicinarmi,e sorrisi mentre assaporai di nuovo quelle labbra morbide.
“Sapevo che ce l'avresti fatta” le dissi all'improvviso.
“Tu mi hai dato la forza. Eri li con me,lottavi con me.”
“Posso dirtela una cosa?”
“Certo”
“Appena ti ho vista piena di sangue,pensavo fossi...morta.”
“Amore,non parliamone più. E' successo,ora è passato.”
“Come vuoi. Ora riposati,recupera le forze”
“Ci vediamo dopo” e si accoccolò.
15 anni dopo..
Tutto va per il meglio: ci siamo sposati,abbiamo una bellissima bambina di soli 3 anni.
Lei è ancora con me,glielo ripeto ogni giorno da quel giorno.
“Non so cosa farei senza di te amore”
“Ma cosa farei io senza di te. Mi hai salvata Louis”
“Ma la forza di vincere era tua.”
Le sorrisi,mentre le sue labbra erano attaccate alle mie.
Ero innamorato di lei,e adesso lo sono ancora.
E' tutto perfetto.
E lei non sa che quel giorno ho avuto un attacco di cuore.