Anime & Manga > Majin Tantei Nougami Neuro
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Autore: Raanseur    03/05/2013    0 recensioni
Salve a tutti!
So che dovrei essere a spremermi le meningi per scrivere il 22° capitolo di New Gakuen Alice ma non ho ispirazione, così intanto ho scritto questa one-shot che inizia con l'anniversario della fondazione dell'Agenzia Investigativa Demoniaca che compie un anno! Questa festa finirà nel migliore dei modi, naturalmente! Spero che sia di vostro gradimento, fatemi sapere cosa ne pensate!
[NeuroxYako]
Leggermente OOC
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Neuro Nougami, Un po' tutti, Yako Katsuragi
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Erano passati già due mesi dalla battaglia contro il Ladro Fantasma Sai e quel giorno, un rumore strano, proveniva dall'ufficio investigativo demoniaco di Yako Katsuragi, mentre Neuro saliva le scale per arrivare alla sua meta ed aspettare sulla sua comoda poltrona rossa i suoi due servi. Arrivato davanti alla porta dell'ufficio, Neuro cercò di capire cosa stava succedendo lì dentro: sembrava che ci fossero dei cocci che si schiantavano tra di loro ed il mormorio di alcune persone. Tirò fuori dal suo guanto la sua mano demoniaca, pronto ad ogni possibile evenienza. Socchiuse lentamente e cautamente la porta di ferro, e sbirciò con i suoi bellissimi e sadici occhi color smeraldo, all'interno della stanza. A quell'ora non doveva esserci nessuno; Yako arrivava sempre dopo una piccola passeggiata con la sua migliore amica, e Godai veniva sì tutti i giorni, ma quando gli pareva. Invece, quel giorno, erano già tutti e due lì a mettere festoni per tutto lo studio e a posizionare sul tavolo cibi umani di cui il demone non voleva avere a che fare. Continuò a sbirciare e a cercare di capire cosa stava succedendo. Sentì parlare Yako:

 

<< Sicuramente non gli piacerà. >>

<< L'hai voluto fare! Ormai si va fino in fondo! Tra un po' quello psicopatico dovrebbe arrivare quindi sbrighiamoci! >> gli rispose irritato Godai.

<< E se non assaggia neanche la torta che gli ho preparato io? >>

<< Ho capito che te ne sei innamorata, ma farsi tutti 'sti problemi non risolve niente! Quindi muoviti e vai a prepararti! >>

<< Va bene...>> aggiunse Yako tristemente mentre posava al centro del tavolo una torta al cioccolato e si dirigeva in bagno.

 

Neuro aveva sentito tutto, e così si appoggiò con la schiena al muro, si rimise il guanto e si portò una mano sotto il mento pensando: “ Innamorata? Di chi? ”, che fosse geloso? Eppure un demone non dovrebbe provare queste emozioni. Cosa gli stava succedendo? In più si chiese nella mente: “ E poi, che cosa sta accadendo lì dentro? Mah! ”. Decise di entrare e chiedere al “ suo cane ” delle spiegazioni:

 

<< Tu! Sciavo numero due! Spiegami tutto questo! >>

<< Tsk! Ti spiegheremo ogni cosa al momento giusto. >>

<< Vuoi morire? >> chiese Neuro a Godai con il suo sguardo da pesce lesso mentre tirava fuori, per la seconda volta, la sua mano demoniaca e Godai si tirava indietro spaventato.

 

Nel frattempo, Yako, uscì dal bagno, sorprendendosi di vedere già lì il suo demone preferito impegnato a strozzare Godai per chissà quale motivo. Ma quando Neuro posò gli occhi sulla sua Yako lasciò cadere il “ quasi strozzato ” e spalancò gli occhi. Era stupenda. Aveva usato Akane per farsi allungare i capelli biondi ed invece della solita divisa scolastica, indossava un abito a stile impero, che le arrivava un po' più sopra delle ginocchia, fucsia, e che sotto il seno aveva legato un nastro nero, abbinato alle scarpe del medesimo colore, con tacco a spillo. Anche se mangiava, o per meglio dire ingurgitava e divorava, molto cibo, era davvero snella! Sembrava impossibile ma era così! Fu quella che Neuro considerava solo ed unicamente “ sua ” a risvegliarlo da quella specie di trance:

 

<< Ehm...Neuro? Tutto bene? >>

<< Certo! Chi credi che io sia? E comunque... cosa sta succedendo? >> chiese stavolta il demone ricomponendosi, mentre il povero Godai si era allontanato di circa tre o quattro metri.

<< Lo scoprirai tra poco! >> gli rispose una Yako piuttosto allegra ed eccitata.

 

Subito dopo fecero la loro entrata nello studio, Higuvhi e Sasazuka, che salutarono tutti i presenti con un cenno della mano. Detto questo la detective prese parola:

 

<< Bene Neuro, è arrivato il momento si svelarti ogni cosa. Io, Godai, Higuchi e Sasazuka abbiamo organizzato questa festa in tuo onore perché...bé è da un anno che sei comparso nelle nostre vite ed è un anno che abbiamo aperto la nostra agenzia investigativa demoniaca. Tutto questo è solo grazie a t, che anche se sei un demone ci hai aiutato come nessun altro ha mai fatto. Dunque volevamo ringraziarti con questo! >> disse Yako rossa in viso per l'imbarazzo che le aveva provocato quel discorso. Neuro rimase un attimo shockato, credeva di aver portato solo guai ed invece...comunque: era rimasto impassibile, in silenzio, e con le braccia incrociate al petto. Tutti i presenti aspettavano con ansia un suo commento, e questo non tardò ad arrivare:

 

<< Bah, chi gli capisce voi umani... >> disse mentre si girava indietro appoggiando la testa al muro e portando una mano alla pancia.

<< Neuro...che hai? >> chiese Yako preoccupata.

<< Scusami Yako, ma non ce la faccio... >>

<< Cosa stai dicendo? >>

<< Ah ah ah! Hai visto la tua faccia? Ah ah ah! >>, Neuro si stava letteralmente sbellicando dalle risate, era anche caduto a terra e da quanto stava ridendo gli vennero le lacrime agli occhi.

<< Tu.....brutto....Ridi ridi! Vediamo se così funziona...>>, Neuro era ancora a ridere, ma quando Yako posò un dito sul collo del demone, quest'ultimo scattò in piedi, sotto gli sguardi attoniti di Godai, Higuchi e Sasazuka. Un demone che soffriva il solletico? Non si era mai visto! O almeno fino a quel giorno!

 

<< Dove scappi è! Fermo lì dove sei! >>

<< Yako..Parliamone...Eh eh eh.... >> provò a convincerla Neuro leggermente impaurito e preoccupato per la sua vita. Il fatto è che il pizzicore proprio non lo aveva mai sopportato!

<< Parliamone un corno! Mi hai appena preso per i fondelli! >>

<< Perdonami! Fammi di tutto ma il solletico no! >>

<< Ti piacer- >>

<< Ehm..ragazzi? Potremmo cominciare? >> chiese con un gocciolone in testa, stile anime, Higuchi.

 

I due interpellati si guardarono e scoppiarono a ridere, poi raggiunti gli altri, cominciarono a mangiare, naturalmente tutti tranne Neuro che gli si rivoltava lo stomaco al solo pensiero di ingerire quelle che lui considerava schifezze. Yako stava cercando perdutamente di fargli assaggiare del ramen, e dopo svariati tentativi cedette. Prese la mano della detective, dove teneva le bacchette con un po' di ramen e se le mise in bocca. Yako arrossì di botto mentre gli altri si chiedevano cosa stesse succedendo al demone: non si era mai comportato così, soprattutto con Yako. Comunque, Neuro si sfilò lentamente le bacchette di bocca, dopo un po' che ebbe masticato, ancora con la mano di Yako nella sua, che aspettava pazientemente il suo verdetto, alla fine decise di soddisfarla:

 

<< Mhm...niente male! Certo...non è come un succulento mistero ma...può andare! >> dicendo questo, Neuro, sorrise alla detective, che ricambiò contenta del risultato.

<< Allora devi assaggiare anche la torta al cioccolato che ho fatto io! >>

<< Va bene ma....non è avvelenata vero? >>

<< Ehi! So cucinare bene io! >> disse Yako dando una leggera botta sulla spalla di Neuro che fece una piccola risata lasciando il contatto con la mano della ragazza che gli faceva provare emozioni mai comprese e mai vissute. La detective si diresse verso il tavolo e tagliò la torta, ne prese quattro fette e le distribuì ad ognuno di loro. Senza perdere tempo la assaggiarono, e subito dopo fecero un commento:

 

<< Buonissima! Ah.....veramente squisita! >> esclamò Higuchi con il solito entusiasmo che lo caratterizzava.

<< Molto buona. >> disse Sasazuka con il suo tono neutro.

<< Concordo. >> si limitò ad aggiungere Godai senza dare un minimo di soddisfazione, ma...sappiamo come è fatto...no?

<< Mhm...è deliziosa. Può arrivare quasi al sapore di un mistero. >> Yako, a quella affermazione, fece un sorriso a trentadue denti.

<< Grazie a tutti! >>

 

La festa continuò con scherzi a Godai e qualche bisticcio divertente tra Neuro e Yako, mentre Higuchi rideva a crepapelle e Sasazuka ogni tanto faceva dei risolini appena udibili. Quando le acque si placarono, Yako intimò Neuro ad uscire sulla terrazza, doveva parlargli. Il demone acconsentì. E poggiando le braccia sulla ringhiera, chiese alla detective:

 

<< Allora? Cosa volevi dirmi di così importante? >>

<< Bé...sai...mi sono innamorata e.... >>

<< Lo sapevo benissimo. >>

<< C-c-come?! Come l'hai saputo?! >>

<< Origliando mentre te e Godai preparavate la festa. Chi è il fortunato? >>

<< Ehi! Uff! Aspetta un attimo! Tira un po' i freni! Tra poco lo saprai! Allora....volevo continuare il discorso che prima ho iniziato e che non mi hai fatto finire! Vediamo....da dove potrei cominciare....prima di tutto grazie, grazie per essere entrato nella mia vita, grazie per avermi sempre risollevato il morale quando era a terra, grazie per essere stato la mia ancora di salvezza, grazie per avermi sempre salvato in ogni situazione e grazie....per avermi fatto scoprire un sentimento tutto nuovo per me, che non pensavo avrei mai potuto provare. >> confessò Yako con un sorriso.

<< Tsk! Hai finito? Perdonami ma non voglio ascoltare il nome della persona che ami. >>

<< E...per quale motivo...? >>

<< Non lo so neanche io....mi sento strano. >>

<< S-strano? >>

<< Penso che...stando a contatto con gli umani stia diventando simile a loro...come dire...sto provando dei sentimenti umani. Mi sono documentato sulle varie emozioni che attanagliano il cuore delle persone e sono arrivato ad una conclusione, che ce n'è una in particolare che provo per te. >>

<< C-cosa? E-e quale sa-sarebbe? >> gli chiese una Yako un po' sorpresa balbattando.

<< Si chiama: amore. Ma tu non mi ricambi a quanto pare... >>

<< Non ti ho ancora detto chi amo quindi non arrivare a conclusioni affrettate! Anch'io ti amo! >> gli urlò tutta rossa in viso facendo invidia ad un pomodoro o ad un peperone.

 

A quella affermazione Neuro, spalancò i suoi stupendi occhi color smeraldo. Era rimasto davvero colpito: come poteva un'umana innamorarsi di un demone come lui. E poi...proprio lui: sadico, masochista, menefreghista, egoista e quant'altro; ma anche lui non era da meno! Solo che...Yako era riuscita a tirare fuori i sentimenti e le emozioni che erano con un lucchetto nel suo cuore, se ce l'aveva un cuore ovviamente, ma a quel punto sia Yako che Neuro, sapevano che dentro di lui non c'era il nulla. Comunque: l'affascinante demone si avvicinò lentamente a Yako che era a testa bassa colta da un improvviso imbarazzo provocato dalla confessione, ancora con il rossore che le imporporava le guance lattee. Le carezzò delicatamente una di queste e con l'altra mano la prese per la vita e la avvicinò a sé, poi posò le sue labbra su quelle morbide di lei. A quel contatto, i due innamorati, vennero pervasi da tanti brividi di piacere che si diramavano in tutto il corpo ed un dolce fastidio allo stomaco gli invadeva. Avevano perso ormai la cognizione del tempo, c'erano solo loro due, si erano isolati; era come se fossero stati racchiusi in una bolla in cui esistevano solo loro in tutto l'universo. Il bacio si approfondì, diventando passionale. La lingua di lui pressava la bocca di lei che accettò molto volentieri di farla entrare a contatto con la sua di lingua. Le solleticò il palato e ciò le provoco tanti piccoli brividi di piacere. La lingua di lui vagava indisturbata nella bocca di lei. Le loro lingue si intrecciavano per calmarsi solo pochi secondi per riprendere fiato e ricominciare quella danza passionale e ricca di amore. Dopo svariati minuti si dovettero staccare, tutti e due avevano il fiatone, che faceva concorrenza a quello di quando si va una corsa senza sosta lunga minimo due chilometri. Subito dopo si guardarono teneramente negli occhi, poi Neuro la cinse in un caldo abbraccio, trasmettendole tutto l'amore che provava per lei.

 

<< Ehm ehm...potete fare queste cose non davanti ai nostri occhi? >> chiese un po' infastidito Godai ai due.

<< C-cosa?! Ma non eravate dentro voi?! >> disse Yako imbarazzata il massimo aggiungendo i seguito << va bé...tanto ora entriamo dentro... >> ma Neuro la interruppe.

<< Eh no! Loro girano gli occhi e non guardano! >> esclamò.

 

Tutti si soffermarono sulle parole di Neuro spalancando gli occhi. Sicuramente le loro orecchie erano molto, molto difettose!

 

<< Quindi ora filate dentro! >> aggiunse Neuro con tono minaccioso, accendendo di luce propria quei bellissimi pozzi verdi.

 

Quando gli “intrusi” tornarono all'interno dell'agenzia investigativa, l'affascinante demone tornò all'attacco: prese per i fianchi Yako e si riappropriò delle sue labbra. Il loro bacio fu interminabile e quello era il segno che il loro amore amore sarebbe durato per l'eternità.

 

(Ah! Giusto! Stavo per dimenticarmi Akane! Era stata tutto il tempo buona buona ad osservare la scena naturalmente dalla stessa visuale di Yako. Sicuramente quando quei due avrebbero finito di fare i piccioncini non si sarebbe risparmiato un commento imbarazzante!)

   
 
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