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Autore: Wolfgirl93    03/05/2013    0 recensioni
Quando il destino ci fa un dono poi qualcosa deve andare storto.
Dal testo "... il destino ha fatto sì che i due si incontrassero, vivessero la vita assieme e poi morissero assieme guardandosi l'un l'altro..."
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Destino


 

Shou non aveva paura della morte, sapeva che a breve sarebbe giunta la sua ora, eppure l'idea di smettere di esistere non lo spaventava. Quella che stava vivendo non poteva essere considerata vita, la madre tossicodipendente non faceva altro che spendere quei pochi soldi che lui riusciva a guadagnare, sua sorella se ne era andata ormai da tempo lasciandolo da solo a badare alla madre; suo padre era morto quando lui era piccolo, non ha ricordi di lui e non le vuole avere: non vuole avere nessun ricordo, vuole andarsene in silenzio senza che nessuno pianga la sua scomparsa.
Lo ha scoperto da pochi mesi, era svenuto molte volte mentre lavorava e quando il suo capo lo aveva portato al pronto soccorso ecco che ciò che gli dissero cambiò totalmente la visione del ragazzo: aveva un tumore, un tumore in stadio avanzato al cervello.
Da quel momento aveva iniziato a vedere le cose da un punto di vista diverso: aveva capito che le persone feriscono, che quando dai tutto a qualcuno lui ti sorriderà e poi se ne andrà senza nemmeno ringraziarti, aveva capito che i ricordi facevamo male; e come ultima cosa aveva capito che una sola “persona” avrebbe pianto per lui: il suo cane.
Quando era piccolo aveva trovato un cagnolino, un piccolo beagle con una zampetta mancante, lo aveva portato a casa e da quel momento quella piccola palla di pelo lo aveva seguito ovunque.
Lo aveva chiamato Unmei, destino, sapeva che era stato il destino a farli incontrare, lo aveva sempre saputo. Quel giorno ritornò a casa e subito fu accolto da un piccolo batuffolo di pelo nero e marrone che zampettava attorno a lui guaendo felice. “Sono a casa.” Disse sorridendo al cucciolo che, anche se senza una zampa, riusciva a saltare quasi in braccio a Shou.
Il ragazzo camminò lentamente verso la propria camera e dopo aver fatto entrare il cane si chiuse la porta alle spalle, subito si lasciò cadere sul letto esausto; dopo pochi secondi sentì le molle del letto cigolare per avvertirlo che qualcuno era salito sul letto assieme a lui: Unmei trotterellò felice vicino a lui e gli si accoccolò fra le braccia.
“Sai Unmei, ho ringraziato il destino per averci fatto incontrare, tu saresti morto se non ti avessi preso con me; adesso però lo maledico, adesso sarò io a morire e ti lascerò solo.” La voce del ragazzo si incrinò lievemente, stava lottando con le lacrime che prepotenti cercavano di uscire dai suoi occhi azzurri.
Il cane alzò i muso verso il suo padrone e ascoltò quelle parole piegano la testa di lato, non capiva il significato di quegli strani versi, però capiva il dolore del suo padrone. Strusciò dolcemente il muso contro la guancia del ragazzo e guaì triste, avrebbe voluto fargli capire che non c'era niente di cui avere paura, anche usando le sue parole non poteva farsi capire.

Shou non pianse più nei giorni seguenti, si era ormai arreso al destino che prima lo aveva aiutato e poi lo aveva tradito.
Fu proprio in quel giorno di primavera che tutto accadde, il ragazzo non sentì altro che un forte dolore alla testa; tutto si fece scuro e le sue gambe cedettero, Unmei gli corse incontro preoccupato, sapeva cosa stava succedendo.
“U...Unmei... A...Arigatou.” Quelle parole sussurrate a fatica furono le ultime del giovane ragazzo, che cadde a terra e rimase a fissare il suo migliore amico fino alla fine.
Alla vista del corpo senza vita del padrone il cagnolino sentì qualcosa dentro di lui rompersi, sentì il cuore battere sempre più velocemente finché ad un certo punto smise totalmente di battere. Il beagle si accasciò a terra senza respiro, cercò con tutte le forze di mantenere gli occhi aperti per poter vedere il suo padrone fino all'ultimo.

Quando la madre di Shou tornò a casa trovò il figlio morto nella propria camera, accanto a lui il suo cagnolino; sia il ragazzo che il cane avevano gli occhi aperti, entrambi aveva lo sguardo puntato l'uno sull'altro.
Quello che Shou non seppe mai era che Unmei soffriva d'infarto, il destino ha fatto sì che i due si incontrassero, vivessero la vita assieme e poi morissero assieme guardandosi l'un l'altro.

   
 
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