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Autore: CuroNeko_chan    03/05/2013    1 recensioni
Questa è una piccola raccolta di aneddoti sulla famiglia Barton, specialmente su Zaina la figlia di Clint e Natasha
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clint Barton/Occhio di Falco, Natasha Romanoff/Vedova Nera, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Il regalo dei regali

 
In casa Barton si festeggia: Zaina compie cinque anni!
Un via vai di parenti, amici e, ovviamente, taaaaaaanti regali.
La bambina saltellava contenta tra i grandi pacchi colorati e ne scrutava alcuni con i suoi occhi grigi quasi fosse in grado di poterne vedere l’interno.
:”Zaina vieni che è pronto; non sia mai che tuo padre ti rubi il posto a capo tavola, dai corri”
:”Eccomi mamma, arrivoo”
Una tavolata occupata dagli Avengers al gran completo non si vedeva dalle riunioni fatte allo S.H.I.L.D. per la salvaguardia della Terra, ma oggi non si parla di strategie e perdite oggi solo risate, racconti e aneddoti.
La torta di compleanno era una cosa gigantesca, quasi più alta della festeggiata; ovviamente un “insignificante pensierino” da parte di Nick Fury.
:”mammapapàmammapapàmammmapapàmammapapàregaliregaliregaliandiamoadaprireiregaliregalireglai
Clint e Natasha si guardarono e sorrisero: era proprio l’ora dei regali.
Tutti si spostarono in salotto: Thor prese possesso di una poltrona, Banner si ricavò un angolino per terra spostando un po’ di regali, Fury restò in piedi appoggiato allo stipite della porta, Rogers con Barney e Tony si contendevano il divano, Clint si abbandonò sulla poltrona di pelle e Natasha si sedette sulle sue ginocchia permettendo così all’arciere di cingerle la vita con le braccia e di appoggiare il mento sulla spalla di lei.
“Zey, tieni, apri il mio regalo per primo”
  “dammidammizioBarneydammi”
In pochi secondi la carta da regalo fu ridotta ad atomi.
“Un set completo di arco, frecce, faretra e bersagli; chissà perché fratellone non sono affatto sorpreso”
“Clint…”                  si intromise la Vedova       “l’importante è che piaccia alla festeggiata”
Il Falco sorrise e, rivolgendosi alla figlia:” E a te piace tesoro di papà?”
“Siiiiiiiiii. Ziozioèbellisssimograziegrazie”       disse saltando in braccio a Barney per stritolarlo in un abbraccione.
L’opera di distruzione verso i pacchi regalo procedette senza tregua e così, nel giro di venti minuti, Zaina si ritrovò con un set di arco e frecce, due pistole a pallini, freccette con bersaglio, quattro giochi d’intelligenza e tanti vestiti, accessori, scarpe da potersi rifare l’armadio.
“Bene bene piccola Zaina, adesso tocca al magnifico regalo dell’altrettanto magnifico Tony Stark, ovvero me”            
Stark posizionò un pacco enorme, alto poco meno di lui di color rosso e oro, davanti alla piccola che stava fremendo per dilaniare la carta e scoprire il suo ultimo regalo.
Vedendo quella creaturina sovraeccitata al Dio del tuono non poté non trattenere una risata mentre Bruse era ansioso di vedere il regalo e incitava la festeggiata ad aprirlo.
La carta venne strappata brutalmente e, pezzo dopo pezzo, prese forma una gabbia spaziosissima con decorazioni in oro e argento e dentro un piccolo mucchio di piume bianche e nere  cha guardavano la piccola rossa con occhi grigi tali e quali ai suoi.
Clint si alzò di scatto dalla poltrona facendo quasi cadere Natasha per terra gridando
“STARK SEI IMPAZZITO!? VUOI REGALARE UN FALCO PELLEGRINO A MIA FIGLIA??   E’ UNA DELLE SPECIE PIU’ AGGRESSIVA E PERMALOSA TRA I RAPACI E TU VUOI DARLO A UNA BAMBINA DI CINQUE ANNI?!?!”
“Barton Barton stai tranquillo, tra pochi giorni questa piccola falchetta sarà accolta in una struttura d’addestramento, ovviamente di mia proprietà , dove resterà per il tempo necessario per l’addestramento e quando ne uscirà allora..”    “La addestro io”
Tutti i presenti si girarono verso l’artefice di tale affermazione: Zaina.
Natasha si sedette di fianco alla figlioletta che non aveva ancora tolto gli occhi dal piccolo rapace.
“DEvochka moyA* non è una buona idea, nessuno qui ha le capacità per ..”
“Mamma lo voglio fare. Se non ci riesco la manderò dove ha detto lo zio Tony”   Il tono era fermo e convinto.
Natasha cercò con lo sguardo la risposta nel volto del marito, bastò solo il suo sorriso per farle capire la sua opinione. “Va bene”
“ E come vuoi chiamarla Zaina?”   
“ Diana. Ecco come si chiama” 
 
 
 
 
 
 
*Vuol dire bambina mia
 
 
 
  
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