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Verde
Il disappunto di Andromeda
Sull'isola
di Andromeda, mentre il sole alto si specchiava sulla superficie
cristallina delle acque in quella calda giornata d'estate, Shun era
legato ad una possente roccia con le catene proprie di quella
costellazione, come accadde ad Andromeda ai tempi del Mito; quello
rappresentava l'ultimo ostacolo alla conquista della Cloth. Doveva
liberarsi dalle catene da solo.
Non
ebbe aiuti da nessuno; poteva contare solamente su sé
stesso.
Facendo
appello a tutto il suo Cosmo, imparato a controllare in quegli anni,
riuscì a spezzare quegli spessi impedimenti di metallo,
liberandosi
completamente.
La
Bronze Cloth di Andromeda era sua. Adesso, come molti altri guerrieri
di Atena, anche lui poteva bearsi di essere un Saint.
Orgoglioso
e soddisfatto del suo operato, finalmente in possesso di un'armatura,
sfiorò con un polpastrello i ricami in rilievo del Pandora
Box che,
al suo tocco, si aprì con un fascio di luce posizionando la
Cloth a
Totem di fronte al ragazzo, che mostrò un certo tono di
disappunto.
<<
No! Ma l'è rosa! >>
Fine.
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Bene, benissimo, perfetto xD di
nuovo a scrivere sul demenziale O.o è più forte
di me! Ripeto sempre che io AMO i personaggi e se scrivo qualcosa come
questa fic è solo per ridere e non a scopo di lucro!
Spero abbia fatto
sorridere anche voi :P
Il: "Ma l'è
rosa" detto alla fiorentina è ripreso all'Andromeda de: "La
mamma di Crystal" (che mi fa sbellicare dalle risate xD)
Baci a tutti :D