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Autore: Vahonica    03/05/2013    2 recensioni
Passa una settimana, prima che Liam si decida sul da farsi.
Nel frattempo Zayn ha cercato di parlargli, di mettersi in contatto con lui in tutti i modi possibili ma non c'è riuscito.
[...]
L'unica cosa di cui è sicuro è che gli manca Liam, da morire, e che così non può andare avanti.
E passano ancora cinque giorni, prima che Liam trovi il coraggio di mettere in atto ciò che ha deciso di fare.
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E' Ziam, dolcezze.
Che diamine aspettate ad entrare? Eh? E' il "seguito" di Senza titolo u.u
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*NdA* Salve! ^^
Questo è il "continuo" - se così si può chiamare - di Senza Titolo (che potete trovare qui ----> http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1797325&i=1 ).
Infatti si chiama Senza Titolo II (fantasia saltame 'dosso XD)
L'ho scritta perché Qualcuno mi ha minacciata di chiamare Peppa Pig se non l'avessi continuata LOL
Questo Qualcuno misterioso(?) sta sicuramente leggendo, quindi niente, spero che ti piaccia, te la regalo ^^
Ah, e ovviamente questa è anche per Lei, che... le ho promesso che le avrei dedicato tutte le mie ff. Nessuna esclusa. E quindi, ecco, anche questa è per Lei, in parte.

Volevo avvisare, per chi segue altre mie storie, che:
a) "Flows in you": sono momentaneamente bloccata çwç
b) "We will drive to the stars": sto. Finendo. Quel. Maledetto. Capitolo. Non. Odiatemi.

Domani - spero, sennò dopodomani - vi posterò anche l'ottava OS di "Fobie", una Ziam, tanto per stare in tema u.u (per chi volesse, "Fobie", la raccolta di OS, si trova qui ---> http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1567580&i=1 )

Per ulteriori informazioni, mi trovate qui, su Twitter -------> https://twitter.com/Vahonica
 
E... nothing else, credo :p
Buona lettura ^^
Very

P.S. credo di aver sbagliato la struttura della prima frase della storia, scusatemi :/
 
 

Quando è arrivato a casa di Zayn, non si aspettava certo di scoprire che il suo migliore amico è gay. Non così, perlomeno.
Liam, comunque, si sente tremendamente in colpa per averlo mollato lì senza nessuna scusa, senza neanche mezza parola.
Però l'aria fra loro si era fatta fin troppo tesa e Liam non era riuscito a sopportare la situazione, così era fuggito.
Sì, fuggito. Perché, in fondo, non era quello che aveva fatto?
E ora, con le lacrime agli occhi, sta camminando a passo sostenuto sotto il cielo cupo di Londra, con una sola meta in testa: la casa di Louis.
Potrebbe anche andare da Niall ma a) sicuramente, sta studiando - con quel Josh Devine, se tutto va bene, compagno di classe di Zayn, tra l'altro; b) Louis abita più vicino.
Non vuole disturbare nessuno, però ha davvero bisogno di parlare con qualcuno e... be', sa che Louis - assieme a Harry e Niall, quando ha bisogno -, il suo compagno di università, nonché amico stretto, non gli dirà di no.
Ha subito scartato l'idea di andare da Harry, perché sicuramente il riccio si trova a casa di Lou, e tanto basta.


Bussa, piano, forse in realtà non vuole essere sentito, non vuole disturbare, ma Louis lo sente comunque e la cosa lo stupisce un po'.
Nello stesso istante in cui: "Liam?" - chiede Lou, perplesso, Harry lo raggiunge, sbucando fuori dal salotto, gli circonda la vita con le braccia e posa il mento sulla sua spalla.
Solo in quel momento, Liam si accorge che sono entrambi in boxer, quindi realizza che - oh - ha interrotto qualcosa.
Arrossisce come un peperone, sfiorando il viola ciclamino.
"I-io... scusate, me ne vado, passo più tardi, okay?" - balbetta, ma Louis alza gli occhi al cielo e lo afferra per un braccio, tirandolo dentro casa. Ha notato subito i suoi occhi lucidi, ha capito immediatamente che c'è qualcosa che non va, e la sua faccetta da cucciolo bastonato gli impedisce di dirgli di no - arrivando persino a fare aspettare Harry. Maledetto Payne e i suoi occhioni dolci.


Liam, cercando di non affogare fra singhiozzi e sensi di colpa - per aver piantato in asso Zayn e aver interrotto Lou e Harry -, alla fine racconta tutto, miracolosamente senza venire interrotto, tranne alla fine quando inizia a ripetere: "che dovrei fare, secondo te?" a macchinetta.
Allora Louis gli prende il viso fra le mani e lo costringe a guardarlo.
"Liam, datti una calmata" - inizia e le labbra di Liam si sigillano come per magia. Louis prende un respiro profondo e guarda il suo amico dritto negli occhi, cercando qualcosa - nemmeno lui sa cosa di preciso - in quegli occhi color caffé.
"LeeYum..." - dice e sta per aggiungere qualcosa, quando Harry lo ferma. S'inginocchia ai piedi di Liam, scaccia le mani di Louis dal suo viso e "ci penso io, Boo Bear" - dice, con un sorrisetto rassicurante, e stringe appena le ginocchia di Liam fra le dita.
"Liam, a te piace Zayn" - afferma sicuro di sé e non è una domanda.
Liam sgrana gli occhi, ha smesso di piangere da un po', e scuote la testa.
"No. Non lo so. No, Harry" - biascica confusamente. Harry lo ignora.
"Ti piace, Liam. Solo, hai paura perché... be', è una cosa nuova per te. Ma andrà tutto bene, perché Zayn ci tiene a te." - lo guarda dritto negli occhi e - "Zayn ha bisogno di te" - conclude. Forse si è spinto troppo in là, forse avrebbe dovuto tenere la bocca chiusa, ma ormai ha parlato, quindi può solo attendere la reazione di Liam. Spera solo di non aver sbagliato.
Liam si stringe convulsamente una mano nell'altra, si martoria il labbro inferiore con i denti e si fissa le scarpe, cercando di trovare il filo logico di tutti quei pensieri chiassosi che gli ronzano in testa.
Alla fine, non risponde. Harry e Louis non insistono, non è il caso, e quando Liam dice di voler tornare a casa, lo lasciano andare, ma solo dopo essersi assicurati che "stesse più o meno bene". Sono entrambi un po' preoccupati, ma non possono dirgli cosa fare, è lui a dover scegliere e sanno che Liam farà la scelta giusta, lui sa sempre essere razionale e in fondo è vero che gli piace Zayn, anche se forse non l'ha ancora capito.
E poi, Harry e Louis vorrebbero riprendere da dove erano stati interrotti.
 




Passa una settimana, prima che Liam si decida sul da farsi.
Nel frattempo Zayn ha cercato di parlargli, di mettersi in contatto con lui in tutti i modi possibili - gli ha persino scritto una lettera, cosa che non ha mai fatto per nessuno -, ma non c'è riuscito.
Ha perso peso e non ha dormito - o, se c'è riuscito, l'ha fatto malissimo - e, quando arriva al mercoledì successivo, sembra uno zombie. Si fa schifo, non riesce a guardarsi allo specchio, ma che colpa ne ha lui? Ha fame, ma non riesce a mangiare; è stanco, ma non riesce a dormire.
L'unica cosa di cui è sicuro è che gli manca Liam, da morire, e che così non può andare avanti.
E passano ancora cinque giorni, prima che Liam trovi il coraggio di mettere in atto ciò che ha deciso di fare.


Sono quasi le undici e mezzo di sera, è tardissimo e Zayn, stranamente, sta per appisolarsi sul divano, mentre alla tv danno un film stupido che non ha minimamente seguito da quando si è rannicchiato fra i cuscini, avvolto stretto in una coperta, tanto da sembrare un involtino primavera.
Ha gli occhi semichiusi, le palpebre pesanti e sente che sta davvero per addormentarsi, quando suonano al campanello e il trillo è come una secchiata d'acqua gelida: ora Zayn è più sveglio che mai.
Si alza dal divano, con la coperta ancora sulle spalle, e maledice chiunque si senta in diritto di disturbarlo a quell'ora, mentre va ad aprire la porta.
Si rimangia ogni maledizione, non appena i suoi occhi incontrano quelli di Liam Payne, suo ex migliore amico ormai, e la stretta che sente alla bocca dello stomaco sembra direttamente collegata con il nodo che gli si forma in gola.
"Ciao" - mormora Liam, insicuro e un po' goffo sulla soglia del suo appartamento. E' questo suo imbarazzo che, malgrado tutto, lo fa sorridere appena.
Liam prova a ricambiare il sorriso, ma tutto ciò che gli esce è una smorfia non meglio identificata e tremendamente tenera.
Zayn si fa da parte, senza ricambiare il saluto, e lo invita ad entrare. Liam esita, ma poi accetta.
Il silenzio si fa sempre più denso e pesante, mano a mano che il tempo scorre, ma nessuno dei due apre bocca. Zayn fissa Liam e Liam guarda a terra.
Poi, proprio quando Liam pensa di stare per esplodere a causa di tutte le parole che gli premono sulle labbra ma che lui non lascia uscire, Zayn parla.
"Come mai qui?" - gli chiede, cercando di risultare gentile, non arrabbiato, né scocciato. Ma la sua voce rimbalza fredda e atona fra le pareti, colpendo Liam come uno schiaffo, solo perché fino a due ore prima credeva che non avrebbe mai più sentito quel timbro basso e soffice che gli piace tanto.
Aspetta un po', quasi un minuto intero, Zayn non gli mette fretta. Poi: "Io... sono venuto a chiederti scusa" - dice infine, dopo aver scelto le parole che gli sembravano più adatte.
Zayn sgrana gli occhi, incredulo, e fa una smorfia di disappunto.
"Sono io quello che ha sbagliato, ricordi? Sono io che... mi devo scusare" - ribatte, la sua voce si affievolisce sempre più ad ogni parola pronunciata.
Liam scuote la testa, si morde le labbra e non dice niente. Non sa cosa dire, perché si era preparato un discorso che ora risulta completamente inutile.
"No. Scusami perché sono sparito così, senza dirti niente. Non ti ho mai richiamato, né ti ho risposto. Ti ho deliberatamente ignorato Zayn, perché credevo... di poter aggirare il problema. Ma non è così..." - si sente dire queste parole, ma Liam non ha pensato affatto prima di dirle.
Zayn, in tutta risposta, inarca un sopracciglio, s'inumidisce le labbra, a disagio, e sposta il peso da una gambra all'altra. Aspetta che Liam continui il suo monologo improvvisato.
"Non lo posso aggirare, il problema, e sai perché? Perché non sei tu il problema, ma sono io. Cioè, quello che provo. Oddio, non so come spiegarti. E' che mi piaci, ok? E non ci capivo un tubo fino all'altro giorno, anzi, non ci capisco niente nemmeno adesso, ma non potevo rimandare ancora, perché mi mancavi e..." - s'interrompe bruscamente e aggrotta le sopracciglia, accorgendosi di aver solo creato un sacco di confusione nelle teste di entrambi. Fa un respiro profondo, e riprova: "Zayn, volevo solo dirti che mi dispiace di essere scappato così, la settimana scorsa... due settimane fa... e che in fondo lo volevo anch'io, quel bacio, e mi è piaciuto, perché tu mi piaci... e, ti prego, oddio, fermami, non so nemmeno io che diamine sto dicendo!" - lo implora, mettendo su un broncio dolcissimo.
Zayn non sa fare altro che sorridere.
Nel giro di cinque minuti, Liam Payne ha ripetuto per ben due volte "mi piaci", riferendosi a lui, quindi sorridere è il minimo che possa fare - deve darsi un minimo di contegno, ma se potesse farebbe i salti di gioia, correrebbe giù in strada e lo urlerebbe a tutto il vicinato.
Invece, lo prende per i fianchi e, questa volta anche lui un po' insicuro, lo bacia.
Liam sgrana gli occhi e si lascia sfuggire uno squittio da ragazzina - imbarazzante -, mentre le sue mani volano a stringere le spalle magre di Zayn, quasi senza accorgersene.
Poi chiude gli occhi e si abbandona completamente contro il corpo del suo migliore amico - amico? Ragazzo? Quel che è.


Finisce che quella sera parlano tanto, per recuperare la settimana e mezzo che hanno perso, e si baciano tanto, per poi addormentarsi rannicchiati l'uno sull'altro in divano, con la tv accesa, avvolti nella stessa coperta come un enorme involtino primavera.


(Zayn, s'intende, riprese a mangiare e a dormire regolarmente, da quella sera, soprattutto con Liam sempre affianco.)
   
 
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