Dolce Sogno
“Nel
buio della notte, senza età
Tra dolci trame, cerco il mio mare
blu...
I sogni sanno, cos'ho nel cuore,
Avvinta, tra il loro
andare io sarò...”
Camminavo
avvolta in quella semi oscurità mattutina, dove i dolci
raggi del
sole iniziavano a brillare sulla città, cullandola nel suo
risveglio.
Mentre
camminavo lasciavo oscillare la mia cartella, forse troppo pesante
quel giorno e con la mente assorta nei pensieri, continuavo a seguire
la via che mi avrebbe portata a scuola.
Strano
come, a distanza di così tanti anni, pensai ancora lui..
“Dischiude
le sue grandi ali e poi,
Il
sogno mio con se, mi porterà
Ed
un destriero per me sarà,
O
dolce sogno tu non devi finir mai!”
Chiusi
gli occhi per un momento, quell'interminabile momento in cui
rimembrai le sue candide ali che mi avvolgevano in un abbraccio,
forse l'ultimo. Anche le sue braccia, in forma umana, erano
così
morbide che sembrano fatte di piume.
Spero
solo che, anche se un sogno, non debba finire mai.
Riaprii
gli occhi, convinta che oramai attaccarmi al passato non mi avrebbe
portata da nessuna parte, quindi, con un sospiro forse troppo
rassegnato, mi accinsi a raggiungere la mia classe.
“E
adesso, vola vola e va!
Il
mio destriero, sempre a se mi stringerà
E
fra i pianeti e lune, splende già,
Quel
dolce sole che, i miei ricordi e miei pensieri
avvolgerà.”
La
professoressa parlava ma io, ovviamente, non ascoltavo; quella
mattina ero così intenta a guardarmi indietro, che spostai
lo
sguardo perso verso il cielo blu che si intravedeva dalla finestra
accanto al mio banco. Giocai di fantasia, immaginandomi di nuovo sul
dorso di Pegaso. 'Vola lontano' gli avrei voluto dire quel giorno,
invece fu solo un semplice addio.
Sospirai.
Richiusi
gli occhi di nuovo, dopo essermi beata della visione del cielo
sgombro da nuvole, così azzurro come erano i suoi occhi.
Di
nuovo immaginai di essere sulla sua groppa mentre sorvolavamo Tokyo e
tutto sembrava così piccolo da lassù. Le persone
erano come dei
puntini per via dell'altezza.
Sorrisi
al pensiero.
Aprii
gli occhi in direzione del sole, seppur impossibilitata a tenerli
aperti.
Lui
era il mio sole.
“E
ancora, vola vola e va!
Il
canto dolce della mia libertà
Assieme
a te io scoprirò che so,
Volar
d'incanto già,
Con
le mie ali azzuro cielo, viaggierò!”
Quando
uscii da scuola, andai sulla riva del fiume per schiarirmi le idee.
Non volevo tornare a casa, non in quel momento.
Volevo
rimanere sola con i miei dolci ricordi.
Mi
rispecchiai nell'acqua cristallina di quella giornata, quasi sperando
di vedere il riflesso di me da piccola. Purtroppo, un moto di
delusione si impadronì di me quando mi accorsi che, quella
donna che
faceva capolino fra le increspature delle ondine provocate dalla
brezza calda, ero io. I rosei capelli legati come mia madre, i
lineamenti del viso più tirati ed il corpo oramai da donna,
mi
ricordavano ancora una volta che non ero più l'Usagi di un
tempo;
quel tempo, quando mi bastava pensarti per vederti arrivare, in quel
tuo volo così regale e maestoso che mi faceva battere il
cuore.
Ovviamente
non posso volare, sennò avrei già dispiegato le
mie azzurre ali e
sarei volata da te.
Perché
azzurre?
Non
lo so, forse perché i tuoi occhi azzurri mi stavano fissando
dall'altra sponda del fiume.
Fine.
“Non
ho dispiegato le ali perché ne sono priva, ma mi sono
buttata a
capofitto nel fiume pur di raggiungerti.
Helios.
Saresti
qui con me se non lo avessi fatto?”
...
Salve a tutti ^^ Sono nuova in questa sezione, è
la prima volta che scrivo di Sailor Moon e spero di non aver fatto un
disastro D:
L'idea mi è venuta riascoltando questa canzone (Dolce Sogno
appunto) che trovo molto carina!
Spero mi facciate sapere cosa ne pensate!
Un bacio a tutti!