Midnight
Dawn
Prologo
Phoenix
“Passo
a prenderti domani mattina,allora” disse il ragazzo,
sorridendo.
“Okay”
rispose lei. Si avvicinò a lui per dargli un ultimo bacio di
saluto.
“Ci
vediamo domani”mormorò lei a fior di labbra.
Lui
annuì, perdendosi a guardarla. La osservò allontanarsi da lui e sistemarsi una
ciocca di capelli castani dietro l’orecchio. Sorrise, tra sé. La
adorava.
Lei
si accorse che la stava fissando.
“Che
c’è?”gli chiese.
Lui
sorrise ancora di più.
“Ti
ho mai detto che sei bellissima?”
Lei
fece una risatina imbarazzata, arrossendo fino alle punte dei
capelli.
“Almeno
novantasei volte, stasera”
“Bè,
allora arriviamo a novantasette.”si avvicinò a lei, sfiorando la guancia
arrossata con la punta del naso.
“Sei
bellissima”mormorò contro i suoi capelli, annusandone il
profumo.
Gli
diede un bacio sulla guancia e lui ne approfittò per posare di nuovo le labbra
sulle sue.
“Devo
andare”sussurrò lei, parecchi secondi dopo-
Lui
annuì appena, lasciandola andare.
“Ci
vediamo domani”disse, poi scese dall’auto.
“Sogni
d’oro, principessa” le disse lui, prima di mettere in moto e
allontanarsi.
Lo
guardò sparire dalla sua visuale, poi si strinse nel cappotto e aprì la borsetta
in cerca delle chiavi.
“Ciao,
Christine”
La
ragazza si voltò spaventata, richiamata da quella voce glaciale che aveva detto
il suo nome.
“Non
mi riconosci?” le chiese la voce.
Christine
cercò di capire chi avesse davanti, ma non era facile, a quell’ora di sera e con
quel buio. La osservò meglio: aveva i capelli neri, lucidi, lunghi e lisci, che
le arrivavano alle scapole. Pelle bianca, fisico asciutto. Immancabili jeans
strappati e Converse nere ai piedi. Christine comprese. Sorrise, riconoscendo in
quella strana sconosciuta la sua amica di sempre. Portò l’attenzione al viso,
aspettandosi di rivedere quegli occhi azzurri che conosceva da sempre sorriderle
di nuovo, dopo tanto tempo. Ma non li trovò. Al loro posto un paio di occhi neri
la fissavano con odio.
Christine
si guardò attorno, confusa.
“Helena?”
le chiese “Sei tu?”
“Certo
che sono io” rispose la ragazza, con lo stesso tono glaciale di
prima.
Christine
tirò un sospiro di sollievo, sebbene la ragazza non la convincesse più di tanto.
Presentarsi così, dopo settimane che nessuna la vedeva più, sotto casa sua, alle
11 e mezzo di sera e per di più con un aspetto e un modo di fare che erano ben lontani dalla Helena che
conosceva le davano un po’ da pensare. Christine cercò di
tagliare.
“Bè,
se vuoi salire…”
Gli
occhi scurissimi di Helena ebbero un guizzo.
“No,
grazie” rifiutò secca.
“Sai
dirmi per caso dov’è Bella?” le chiese poi, di punto in
bianco.
“Bella?”
Christine era sempre più confusa.
“Ma…lo
sai anche tu che è a Forks da suo padre. È passato più di un anno,
ormai”
“L’hai
sentita di recente?” le chiese ancora.
“No…”rispose
Christine “Senti…se vuoi salire a mangiare qualcosa, vieni pure, possiamo finire
di parlare dentro, io però devo salire. È tardi, i miei saranno preoccupati.
Sali, gli farà piacere rivederti.”
“No,
non ho fame” rispose Helena con una strana intonazione nella voce “Ho solo
sete”
“Oh…ok.
Allora vieni, c’è un sacco di roba a casa mia”
“So
già cosa voglio”
“Ah,
si? E cosa?”
Gli
occhi de Helena luccicarono famelici.
“Il
tuo sangue” sibilò.
Christine
sgranò gli occhi, allibita.
“Co-cosa?
Lennie, sei sicura di stare bene?”
Helena
sorrise diabolica, mostrando una schiera di denti
bianchissimi.
La
ragazza urlò, quando vide Helena avventarsi su di lei. Cercò di divincolarsi,
invano. Sentì distintamente qualcosa di gelido premerle sul collo, seguito da un
dolore lancinante. Cercò di urlare, ma Helena la teneva bloccata per terra,
ancora attaccata al suo collo. Chiuse gli occhi, sentendo le forze venirle
meno.
Poi,
il buio.
Forks
“Bella?”
Apro
gli occhi, confusa.
“Cosa?
Hai detto qualcosa, Jess?” E soprattutto perché mi stai fissando
così?
“Sei
sicura di stare bene, Bells?”
“Uh…certo
che si. Perché me lo chiedi?”
Alzo
lo sguardo verso di lei, giusto in tempo per notare che mi sta fissando come se
fossi un alieno particolarmente disgustoso. E Mike e Angela non sono da meno. Ma
si può sapere cos’hanno tutti oggi?
“Insomma,
perché mi guardate così?” sbotto irata, alzandomi dalla
sedia.
“Bè…”
Mike fa una risatina nervosa. Jessica rotea gli occhi,
esasperata.
“Ti
sei di nuovo addormentata a lezione” mi butta lì.
“Ah”
sono perplessa. Come ho fatto ad addormentarmi a quest’ora? Anzi, no, lo so il
perché. Solo che non lo ammetterò mai con Jess davanti. Mai.
Noto
che Jessica mi sta fissando ancora. Ma ha cambiato sguardo. Ho capito, vuole
delle spiegazioni.
“Non
è da te”incalza.
“Già…è
solo che…mi sono addormentata tardi, ieri sera. Sai, c’era così tanto da fare,
in casa, con Charlie che lascia tutto in mezzo ai piedi…”
Lascio
la frase in sospeso, sperando che se la beva. Ho come il sospetto che non ci
abbia creduto e che stia cercando il modo migliore per estorcermi qualche
informazione. Sembra pensarci su, poi, per mia fortuna, si
arrende.
“Sarà…”dice
“bè, ci vediamo dopo pranzo”
Tiro
un sospiro di sollievo “A dopo”
Comincio
a raccogliere i miei libri, sollevata.
Da
quando tutta la città ha saputo che io ed Edward stiamo insieme, questo posto è
diventato invivibile. Mi sento addosso gli sguardi di tutti, ancora di più di
quando sono arrivata qui: quelli dei ragazzi, gelosi e furiosi con Edward, e
quelli delle ragazze, in collera, invidiose e, raramente, di ammirazione.
Persino i professori non riescono ancora a crederci.
Ma
soprattutto Jessica è diventata, se possibile, ancora più stressante di prima. È
convinta che io ed Edward passiamo tutte le notti insieme a fare solo lei sa
cosa e non vede l’ora di sentire qualche particolare piccante da divulgare al
più presto a tutta la scuola.
L’altro
giorno Edward ha sentito Jessica pensare che spera di beccarci in bagno durante
le ore di lezione, quando nessuno può vederci.
Sono
scoppiata a ridere.
Sarebbe
un bel pettegolezzo.
“L’imprendibile
figlio del dottor Cullen e la figlia dell’ex moglie dell’Ispettore Swan sorpresi
nel bagno della scuola….”
Mmh.
Credo
che emigrerei immediatamente in Nuova Zelanda, dopo una notizia del
genere.
E
comunque, Jessica, non è la sola a pensare certe cose su di
noi.
E
devo dire che sono andati molto vicino al vero motivo per cui io mi addormento
quasi tutte le mattine da più o meno un mese.
È
una fortuna che i professori non se siano ancora accorti.
Effettivamente,
io ed Edward ci vediamo tutte le notti.
Parliamo,
semplicemente. Di tutto quello che ci passa per la testa. E alla fine- molto tardi- mi
addormento.
Con
l’unico risultato che mi sveglio stanchissima, di malumore e con due occhiaie da
predatrice notturna.
Non
va per niente bene.
Prendo
la mela rimasta dal mio vassoio del pranzo e la addento,
soddisfatta.
Non
mangiavo da ieri sera.
Lancio
uno sguardo divertito al tavolo dei ragazzi: Jessica sta studiando attentamente
le mie mosse e quelle di Edward; Mike continua a lanciare sguardi omicidi a
Edward, così come la maggior parte dei ragazzi di questa scuola. Povero Mike.
Alzo lo sguardo verso Edward, curiosa di sapere quello che stanno pensando e lo
trovo a fissarmi…divertito?
“Bè?
Che c’è da ridere?” gli chiedo, senza ottenere risposta.
Una
rapida occhiata al tavolo mi basta per constatare che tutti e cinque i Cullen -
tutti, senza eccezioni, perfino Rosalie- mi stanno osservando un po’
incuriositi.
Alzo
un sopracciglio, in attesa di spiegazioni.
“Che
avete tutti da guardare?”
“Niente,
tesoro”risponde Edward, languido. “è solo che sembri un po’…affamata,
stamattina.”
“è
vero” interviene Alice “Di solito mangi si e no un terzo di quello che hai
mangiato oggi.”
“Oh”abbasso
gli occhi sul mio vassoio.
“Bè,
è normale.”ribadisco sulla difensiva “Non mangio da ieri sera. Stamattina mi
sono alzata talmente tardi che ho dovuto saltare la
colazione”
Insomma,
questi vampiri non capiscono proprio niente di noi umani. E dire che lo sono
stati anche loro.
“E
qual è il problema?” mi chiede Emmett con una risatina “Io non mangio da una
settimana e sto alla grande”
Roteo
gli occhi, esasperata.
“è
diverso! Tu non …”
“Cosa?”
“Insomma,
hai capito!”
Faccio
un eloquente gesto della mano, come a sottolineare quello che voglio dire. Non
posso certo dire “tu non sei umano, voi vampiri non avete bisogno di mangiare
come noi” davanti a mezza Forks.
Lui
fa un’altra risatina,annuendo.
Io
finisco la mia mela e guardo Edward.
“Soddisfatta
del pranzo?” mi chiede.
“Altrochè”
è la mia risposta. Mi sorride e io sto per fare altrettanto, quando un suono
indistinto fa sobbalzare tutti.
“Che
diavolo…”
“è
il tuo cellulare.”mi informa Alice “nello zaino”
Il
mio…
Oh,
già.
Il
cellulare che mi ha regalato mamma da quando sto con
Edward.
Per
chiamarmi quando le pare e magari sorprenderci in
flagrante…
Ma
insomma, possibile che non sappiano pensare ad altro?
Prendo
il cellulare, annoiata, e leggo il display: numero
sconosciuto.
E
ora chi è?
Oh,
al diavolo!
“Isabella
Swan” rispondo, molto professionale.
“Bella?
Sei tu?” dall’altra parte mi risponde una voce di ragazza,
singhiozzante.
“Si…”
E tu chi sei?vorrei chiederle.
“Sono
Kerry. Ti ricordi di me?”
Sono
in stato di shock: non può essere proprio quella Kerry…non la sento da un sacco.
“Kerry
Brown, Bella” mi ricorda.
Accidenti,
è proprio lei.
Una
delle mie migliori amiche (e anche uniche) che avevo a
Phoenix.
“Kerry,
ciao! È bellissimo risentirti, dopo tanto tempo! Come hai avuto il mio
numero?”
“Ho
chiamato tuo padre e me l’ha dato” fa una pausa, singhiozzando ancora di più.
“Bella, è successa una cosa…”
“Cosa?”
chiedo. Il suo tono mi ha mandato in allarme.
“Christine….”
“Kerry,
parla chiaro, per favore”
“Te
la ricordi Christine, no? Christine Marshall”
“Certo
che me la ricordo. È successo qualcosa?”
Christine
era un’altra delle mie poche amiche nella grande città.
“Oh,
Bella…Chris…è morta!”
Scoppia
a piangere, mentre io rimango muta a fissare il vuoto.
Edward
mi scruta, preoccupato.
“Bella?
È tutto a posto?”
Non
posso crederci. Christine non è morta. Non può essere
morta.
“L’hanno
trovata ieri sera, verso mezzanotte. Era davanti casa sua, appena tornata a
casa. Alex è distrutto.”
“Alex?”
“Il
suo ragazzo. L’aveva accompagnata a casa dopo che erano usciti insieme. Non
riesce a capacitarsi…l’aveva lasciata lì, stava per
entrare…”
Non
riesce a continuare. E neanche io. Una lacrima mi sfugge al controllo e scivola
giù, facendo allarmare Edward ancora di più.
Non
può assolutamente
essere.
“Come…come
è morta?” riesco a chiederle, con la voce incrinata per le lacrime che reclamano
di uscire.
“Non
si sa…l’hanno trovata stesa per terra…dissanguata,
dicono.”
Scoppio
a piangere anch’io.
Com’è
possibile una cosa del genere?
Tutta
la scuola mi sta fissando.
“Aveva
una ferita al braccio…e una al collo…è terribile!” continua
Kerry.
Un
campanello d’allarme comincia a suonarmi incessantemente nella testa, nonostante
stia ancora piangendo.
Dissanguata…una
ferita al collo….
Oh,
no….vi prego, no….
Guardo
d’istinto Edward e gli altri: mi stanno tutti guardando
preoccupati.
“Hai
detto…dissanguata con una ferita al collo?” chiedo, e tutti e cinque i Cullen da
preoccupati diventano incuriositi.
“Si…ma
devono ancora fare l’autopsia…”scoppia a piangere di
nuovo.
Io
sono ancora scioccata dalla notizia, ma qualcosa mi dice che devo vederci chiaro
in questa storia.
“Senti,
ti ho chiamato anche per sapere se ti andava di venire…per il funerale…saremmo
tutti felici di rivederti, anche se le circostanze non
sono…sai…”
“Ecco,
io….non so…”
“Ti
prego, Bella. Anche Chris ne sarebbe contenta…”l’ultima frase la dice in un
sussurro.
Mi
vengono di nuovo le lacrime agli occhi. Sento che devo
andare.
“D’accordo…verrò,Kerry.
Fammi sapere quando”
“Okay.
Allora ti chiamo. Ciao, Bells!”
“Ciao”
Riattacco,ancora
intontita.
Può
essere vero quello che ho appena sentito?
“Bella?”
mi chiama Edward. “Si può sapere cos’è successo?”
Lo
guardo, assorta.
“Non
lo so, Ed. Una mia amica di Phoenix è…morta…”
“Oh…mi
dispiace…”
“L’hanno
trovata dissanguata…con una ferita al braccio…e una al collo….”continuo io, marcando bene le
parole.
“Oh…bè…”Edward
guarda gli altri. Sono tutti confusi.
“Ma
chi può essere stato?” chiede Alice.
“Non
lo so, Al”rispondo io “C’è qualcosa che non quadra”
Buongiorno
a tutti!!!!!
Questa
è una storia che avevo in mente da un pò e solo ora ho deciso di
pubblicarla…siate clementi!! Ci terrei davvero a sapere cosa ne pensate e
soprattutto se è il caso di continuarla o meno. Mi fareste davvero piacere. Ci
posso contare??? Baci!
LauraJ