This is
my show
Benvenuti nell’eterno teatro, fatto di luci e ombre, dove burattini inconsapevoli di esserlo amano e odiano, piangono e ridono, mossi dalle fila dei suoi capricci.
- Evita di
dire queste idiozie. Niente di tutto questo avrà mai fine -
- So che
non è così…ma spero comunque che tu abbia ragione… -
- Non preoccuparti…Io
ho ragione –
Chi è lui? Semplice…lui
è il padrone, è colui che scrive le commedie e le tragedie, è colui che decide
quali burattini possono avere l’onore di recitare. Lui…è il marionettista.
E, nel suo teatro,
ciò che lui dice…è legge.
La ragazza
era seduta sul ciglio del torrente, con i piedi scalzi immersi nell’acqua
fredda. Teneva gli occhi semichiusi, intenta ad ascoltare i suoni più
impercettibili e a non farsi sfuggire nessuno degli odori agrodolci del bosco.
- Sasori…?
-
- Mmmh? –
- Perché
non bagni anche tu i piedi in acqua…? È bello sentire l’acqua fresca che scorre
calma, sai? –
Ino
abbozzò un sorriso, che si trasformò presto in una smorfia di disappunto.
- No, non posso saperlo. E, comunque, non me ne importerebbe niente -
Lui è l’unico che
conta. Le sue marionette sono solo semplici e inutili pezzi di legno,
sottomesse alla volontà del burattinaio, il solo capace di far provare loro uno
straccio di felicità.
Ma lui lo sa
benissimo, sa benissimo che quei sentimenti sono così instabili e mutevoli, e
sa anche che i suoi burattini non ne sono al corrente.
E lui che sa, ha
deciso di rinunciare a queste labili emozioni, che portano solo al dolore e
alla tristezza.
- Oh, già.
Scusami -
- A dire
la verità…non riesco a capire perché dovrei ritenermi offeso. E, comunque,
delle tue scuse non me ne faccio niente -
Ma le sue
marionette…loro no, loro non vogliono capire, non vogliono capire che i
sentimenti portano solo alla rovina.
Loro cercano sempre di vivere, di sentire, di
provare.
Si fanno trasportare
dalle emozioni e dalle passioni, e non riescono più a capire, a ragionare, a
comprendere.
Non riescono nemmeno a rendersi conto che, per
quanto si sforzino, tutto quello che costruiscono è destinato a sfaldarsi,
prima o poi.
- Oh,
beh…allora… -
- Quando
fai così sei ancora più deliziosa di quanto già non lo sia -
- … -
- Sei la
mia bambola preferita. I tuoi occhi sono più trasparenti di un cristallo, la
tua pelle più bianca della porcellana, i tuoi capelli più dorati dei raggi del
sole…tu…tu sei la cosa più bella che io abbia mai visto… -
- Sasori…
-
- Possiedi
una bellezza che sembra eterna…Nonostante il tempo passi…tu sei sempre
stupenda… -
- Io… -
- E sarai
sempre mia –
Tutte le sensazioni,
tutti gli affetti sono solo delle illusioni.
Nemmeno quando la
realtà si insinua davanti ai loro occhi di burattini capiscono.
Continuano a
imbrogliarsi, continuano a rimanere schiavi dei suoi inganni.
Restano sottomessi a
lui, al burattinaio, illudendosi di essere felici.
- Ora devo
andare. Mi attende una missione. Ci vediamo presto –
Ino
afferrò la manica della veste che Sasori aveva appena appoggiato sulle sue
spalle.
- Non te
ne andare. Ho paura. Ho paura che tu possa stancarti di me. Ho paura di non
essere alla tua altezza. Ho paura di deluderti, ho paura di essere troppo
sciocca, ho paura…tanta paura! Tu sei…sei l’unico che mi fa sentire veramente
felice, che mi fa sentire libera…che mi fa sentire
viva… -
- Ino… -
Sasori scattò
dietro le spalle della ragazza, stringendola ai fianchi. Le sciolse
delicatamente i capelli, che le ricaddero sulla schiena. Il ragazzo affondò il
suo viso tra quei fili dorati, sfiorandole il collo con le labbra, per poi
arrivare alla bocca rosea della ragazza. Un bacio. Sorprendente, appassionante.
Veloce.
Un soffio
di vento, e lui era partito di nuovo.
Un soffio
di vento, e lei era triste di nuovo.
Marionette, stupidi
pezzi di legno.
Perché soffrire per
qualcosa di così mutevole e sfuggente?
Le emozioni sono
difficili da controllare, impossibili da capire.
Allora perché
dipendere totalmente da esse?
Nell’eterno teatro si alternano commedie e tragedie, i cui protagonisti sono i suoi burattini, che credono di vivere una vita vera.
I giorni
passavano, ma lui non era ancora tornato. Da quella volta che era partito per
quella missione al Villaggio della Sabbia non l’aveva più rivisto.
Anche se
il ragazzo le aveva detto di non preoccuparsi, lei si tormentava sempre,
sperando che non gli fosse successo niente.
E così, anche
quel giorno, si era recata là, dove i due erano soliti incontrarsi segretamente.
Si mise
sdraiata supina vicino al torrente, con una mano che accarezzava dolcemente
l’acqua, riscaldata dai raggi del sole. Il cielo era così azzurro, e i dolci
suoni della natura e i colori del bosco così accesi avrebbero messo allegria a
chiunque. A chiunque, tranne che a lei.
Fu
assalita da una strana malinconia, e una lacrima le rigò il viso.
Ma il marionettista li controlla sempre, sono nelle sue mani: inutili esseri sottomessi a frivole favole.
- Stai
dormendo…? -
Quella
voce…Ino si girò di scatto.
-
Sei…sei…? -
- Ino…non
piangere…sono qui ora… -
- Ho avuto
tanta paura di perderti…! Io…io…io non voglio che questo accada…mai!!! -
Eppure, lui non riusciva a fare a meno di quelle stupide storielle interpretate dalle sue belle marionette.
- Ino…io non ti abbandonerei mai…sappilo… -- Sasori…io… -
- Non dire niente…lo sai…tutto questo sarà eterno…non permetterò mai a nessuno di portarci via questi momenti -
- … -
- Non fare così. Te lo prometto: il tempo non riuscirà a cancellare questa fiaba -
Ogni giorno sentiva il bisogno di vederle recitare, sentiva il bisogno di vederle gioire e soffrire, sentiva il bisogno di avere tutte per sé.
- Tra poco
dovrò ripartire -
- Di…di
già…? -
- Mi
dispiace -
- Non puoi
aspettare ancora un po’…? Sei appena tornato… -
- È una
missione della massima importanza al Villaggio della Sabbia… -
- Più
importante di me…? -
- Ino…! -
La ragazza
abbassò gli occhi, mentre nella voce di Sasori si percepì un lievissimo tono di
rimprovero e delusione.
- Ino!
Piantala…! -
- Cosa…?!
-
- Non lo
hai ancora capito…? Beh, allora te lo spiego io: tu sei l’unica che riesce a
farmi sentire vivo! Ed è per questo che…ho bisogno di te… -
Ma, soprattutto, sentiva il bisogno della sua marionetta preferita.
- Sasori…
-
- … -
-
Scusami…scusa per aver dubitato di te…perdonami -
- Ino…non
devi sentirti in colpa. Sono io che non ho mai dimostrato niente nei tuoi
confronti. Non ti ho mai rivelato le mie emozioni, non ti ho mai parlato, non
ti ho mai detto anche un semplice “ti voglio bene”…e me ne pento, mi pento di
non averti trattato con il dovuto affetto, mi pento di averti considerata una
come tante altre...perchè tu, tu sei semplicemente unica -
-
Un’ultima cosa, prima che io vada in missione…dimmi, perché ti piace così tanto
startene seduta vicino al ruscello, senza farti sfuggire una singola cosa…? –
- Perché,
eh…? –
- Già… -
-
Perché…perché se tutto questo dovesse mai finire…io…ogni volta che sentirò quel
suono, ogni volta che l’acqua mi accarezzerà in quel modo, ogni volta che il
vento soffierà così, ogni volta che il sole splenderà così tanto, ogni volta
che vedrò quei colori…potrò riprovare queste stesse emozioni. Potrò riviverti.
In ogni gesto, in ogni sguardo, in ogni suono. Potrò rendere questo sentimento
eterno -
Un bacio.
Semplice. Dimostrazione d’affetto ineguagliabile. Un bacio. Un bacio che aveva
sostituito un miliardo di parole.
- Devo
andare… -
- Lo so… -
- Tornerò…
-
- Lo so… -
- Non lo
dimenticherò…-
- Cosa…? -
- Penserò
costantemente al vento, al sole, ai fiori, all’acqua, al cielo…penserò a te… -
Ed eccolo, il
burattinaio, intento a creare l’intreccio giusto per la storia.
Ma, ironia della
sorte, intreccia e intreccia, i fili si aggrovigliano.
E tutto per lui
diventa complicato, è difficile da gestire questa situazione, è pericoloso
lasciare troppa libertà ai burattini.
Ma lui deve, è il suo
capriccio muovere quei fili, vuole, ne sente il bisogno.
Ed è un bisogno
irrefrenabile, così travolgente da catapultarlo nella sua stessa storia.
E si trova
imprigionato nelle sue creazioni, assieme alle sue marionette.
Ha paura, paura di
poter provare emozioni, fa di tutto per starne lontano.
Ma lui aveva osato
già fin troppo, ora è caduto nella sua trappola.
Eppure…eppure le
emozioni non sono così terribili…anzi…
È così bello ridere,
piangere…gli piace! Sì, ormai non ne può più fare a meno…!
È stupefacente, è
incredibile, è meraviglioso!
Ecco cosa vuole dire vivere!
Ma, forse, se n’è
accorto troppo tardi.
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secret ending dopo i titoli di coda
...ovvero il mio spazio, lo spazio dell'autrice...
innanzitutto, Sasori e Ino non mi appartengono, ma sono proprietà di Masashi Kishimoto.
ed eccomi qui...! è vero, lo so...scusate per i miei ritardi...ma in quest'ultimo periodo avevo veramente pochissimo tempo...scusate ancora! per Fragments of Summer non temete, posterò il prossimo capitolo quanto prima!
comunque...per
quanto riguarda questa fic...uhm, spero sia venuta bene, diciamo che la
coppia è strana, però mi piace molto...!
beh, comunque sia, questa fic la dedico a Rael, che mi ha dato
l'ispirazione per una fic su di loro! quindi...è tutta per te,
Rael! ^^
e ora passiamo a ringraziare...
pinkcrystal: grazie mille dei complimenti...spero ti sia piaciuta anche questa fic...!
_Rael_89: ciao rael!!!
naturalmente le tue recensioni sono sempre fantastiche! XD grazie dei
complimenti e degli apprezzamenti sulla storia...! sei sempre
così gentile! hihi... *me felice* cavolo, poi mille grazie per
avermi inserito fra le tue autrici preferite...! non sai come sono
felice...! naturalmente, grazie anche per avere messo la fic tra i
preferiti...! ci sentiamo! tante fusa!
...che mi hanno lasciato un commentino a "True Friendship Never Fades"!
naturalmente, ringrazio anche tutti quelli che leggeranno questa fic, e ancora di più chi mi lasceà un commento...!
un salutissimo
furetta