Anime & Manga > Detective Conan
Ricorda la storia  |      
Autore: SaraKudo    04/05/2013    5 recensioni
“Shin-chan? Shin-chan? Mi senti?” una voce allegra parlava dall’altra parte.
“Si ti sento benissimo! Che cavolo vuoi? E smettila di chiamarmi con quel nome da moccioso! Ti ricordo che oggi ho 17 ann-” non fece in tempo a finire la frase che Yukiko iniziò a parlare.
“Si caro! Da oggi hai 17 anni! Il mio Shin-chan! Ah quanto sei cresciuto in fretta tesoro! A me e a tuo padre spiace moltissimo non poter essere lì oggi, ma come sai c’è quella presentazione di cui ti avevo parlato! Se tu avessi accettato di venire qui in questi giorni dato che la scuola è chiusa, avremmo potuto passare una bellissima giornata tutti insieme! Ma come al solito hai voluto fare di testa tua!”
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa, Yukiko Kudo, Yusaku Kudo | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Buon compleanno Shin-chan!
Mattina del 4 maggio. Il fastidioso ronzio della sveglia svegliò il giovane nel bel mezzo della risoluzione di un caso.
Il colpevole è lei! Ora le spiego com’è andata.. La sveglia continuava a suonare finché Shinichi, con un agile colpo di mano, la spense.
“Dannazione, ma perché ogni volta questo stupido aggeggio deve fare tutto questo casino per svegliarmi? Soprattutto, mentre sto risolvendo un caso.. Bè, tecnicamente non è così.. Ma..”
Si scompigliò i capelli e gettò lo sguardo sul calendario.
“4 maggio. Sherlock Holmes muore nella cascata del Reichenbach durante lo scontro con Moriarty. “ Si alzò e si diresse verso la biblioteca. Cercò nel reparto di Arthur Conan Doyle, prese un libro e si accomodò nella poltrona per immergersi nella tradizionale lettura che ogni anno, il 4 maggio, lo trasportava nel suo “mondo parallelo”.

La tranquillità non era destinata a durare a lungo. Tempo cinque minuti, e il cellullare iniziò a squillare con insistenza.
“Ma che cavolo! Eppure lo sa benissimo che ogni anno a quest’ora sono immerso nella lettura!” Seccato rispose.
“Shin-chan? Shin-chan? Mi senti?” una voce allegra parlava dall’altra parte.
“Si ti sento benissimo! Che cavolo vuoi? E smettila di chiamarmi con quel nome da moccioso! Ti ricordo che oggi ho 17 ann-” non fece in tempo a finire la frase che Yukiko iniziò a parlare.
“Si caro! Da oggi hai 17 anni! Il mio Shin-chan! Ah quanto sei cresciuto in fretta tesoro!  A me e a tuo padre spiace moltissimo non poter essere lì oggi, ma come sai c’è quella presentazione di cui ti avevo parlato! Se tu avessi accettato di venire qui in questi giorni dato che la scuola è chiusa, avremmo potuto passare una bellissima giornata tutti insieme! Ma come al solito hai voluto fare di testa tua!”
“Mamma, non farmi sentire in colpa! Lo sai benissimo che da anni ormai ho il mio programma, e poi avevo già preso un altro impegno e non potevo assolutamente disdire..” Shinichi si stava annoiando, voleva solo tornare a leggere il suo Holmes.
“Ma Shin-chan! Sei cattivo! Così hai dato buca alla tua mammina che ti vuole tanto bene! E poi, cosa potrà esserci di più importante di passare il tuo compleanno con i tuoi genitori in una meravigliosa città come Los Angeles?” A quella affermazione, detta con tanta naturalezza e curiosità dalla madre, Shinichi arrossì.
“Bè, avevo già preso un impegno!” sbottò.
“Che genere di impegno?” Non andava bene. Quando sua madre ficcava il naso in situazioni del genere, si sentiva estremamente imbarazzato. Figuriamoci se avesse saputo con chi doveva incontrarsi oggi per un appuntamento.
“Ho un impegno e sono pure in ritardo! Quindi se non c’è altro..”
“Ah, sei tale e quale a tuo padre! Tantissimi auguroni da parte mia e di tuo padre, ti vogliamo bene Shin-chan e siamo fieri di te! Stai crescendo proprio bene” Yukiko sembrava quasi commossa.
“Grazie, salutami papà! E grazie anche per la telefonata..” Fa che non lo abbia capito, fa che non lo abbia capito..
Ciao figliolo! E divertiti oggi con Ran-chan!” Tum.
Ma come diavolo ha fatto? Troppo scontato che oggi dovevo vedermi con lei? Domani mi aspetta un'altra telefonata per sapere i dettagli della giornata..
Il ragazzo sbuffò e tornò a leggere, sperando che nessun’altro si intromettesse tra lui e il suo libro.


Passarono alcune ore.
“Bene!” soddisfatto chiuse il libro e lo ripose nello scaffale. “Perfettamente in orario, come previsto.” Ad un tratto il suono di un campanello riecheggiò nell’intera casa.
Non può essere.. L’incontro era fra un paio di ore..
Il ragazzo si precipitò al citofono per vedere chi era. Fiu, è solo lui..
“Buongiorno professor Agasa! Aspetti, le apro subito!”
“Ti ringrazio Shinichi!”
L’uomo entrò a casa Kudo; “Buongiorno Shinichi! Scusa se ti disturbo..”
“Si figuri professore! Ha bisogno di qualcosa?” chiese il ragazzo.
“Mi spiace chiederti un favore del genere proprio oggi..  Innanzitutto, buon compleanno figliolo! Cresci proprio in fretta!”
“La ringrazio! Ma mi dica..” Shinichi voleva arrivare al punto.
“Bè ecco, ho bisogno che qualcuno vada a ritirare una serie di cose da vari posti.. Sto costruendo una nuova invenzione e mi servono alcune componenti.. Dato che io non posso muovermi di casa, volevo chiederti se..”
“Non si preoccupi, ho già capito tutto. Lasci fare a me! Mi dica dove devo andare” sorrise il ragazzo.
“Grazie mille Shinichi! Sei proprio un bravo ragazzo! Questa è lista, c’è scritto tutto ciò che serve e dove lo puoi trovare.” Gli occhi del liceale scorrevano la lista, e rimase sbalordito.
“Professore, che genere di invenzione deve fare? Perché qui c’è davvero un mucchio di roba!”
“Eh eh, mi spiace!” Agasa ridacchiava, mentre il ragazzo si grattava la testa.
“D’accordo; pranzerò, dopodiché farò queste commissioni, non si preoccupi. Spero solo di fare in tempo per dopo..”
“Per dopo? Hai già un altro impegno?” chiese sorpreso Agasa.
“Ah, non si preoccupi, posso rimandarlo anche di qualche ora.” Disse, fissando il cellullare quando questo cadde.
Fece per raccoglierlo, quando il professore Agasa fu più svelto e glielo porse.
“Allora grazie Shinichi! A dopo!” Detto questo, il professore lasciò la casa e fece una chiamata.
“Si, tutto secondo i piani. D’accordo. A dopo.” Perdonami, Shinichi-kun…

“Mi conviene pranzare subito e andare a comprare tutte queste cianfrusaglie.. Anche se rimando il polpettone che mi aspetta dopo al cinema con Ran non sarà un problema.” Ridacchiò, quasi contento di come le cose si stavano evolvendo.
“Però.. Meglio avvisarla..” Prese il cellullare e notò una e-mail.
Buongiorno detective! Tantissimi auguri! Non vedo l’ora che arrivi oggi pomeriggio! Mi raccomando puntuale! Ran”
Perfetto, ed ora che si fa?

Ciao Ran.. Ehm, grazie! Si, il film sarà una spettacolare noi- ehm, meraviglia! Ma non vedo l’ora anch’io.. A dopo!”
“Ma perché mi sono lasciato convincere di guardare un film del genere? Non era meglio un poliziesco?” ripensò al discorso che era avvenuto con Ran qualche giorno prima.

“Né Shinichi..”
“Hm..?” sbuffò il ragazzo, appoggiando la testa sul banco.
“Il 4 maggio mi accompagni a vedere un film?” chiese tutta elettrizzata.
“Mh” lui era ancora addormentato, e volendo continuare a riposare e zittire l’amica rispose “Si, va bene.. Ma ora lasciami dormire un po’ che ieri non ho chiuso occhio!”
“Perfetto! Ran non parve dar peso alle parole di Shinichi “Ci sarà un bellissimo film romantico! Si dice che sia uno dei migliori dell’anno! Una storia d’amore stupenda..”
Il resto Shinichi non lo sentì, perché piombò in un sonno profondo.


“Così impari a leggere fino a mattina presto, Shinichi! Te la sei cercata.”
Pranzò, si cambiò e uscì di casa.
“Tutti questi posti sono uno più distante dell’altro non ce la farò mai!” sbuffò desolato.

La caccia agli acquisti iniziò; alcuni negozi erano chiusi, altri si erano trasferiti altrove e il ragazzo dovette chiedere informazioni per trovarli.
“Dannazione professore! Ma non si è informato se questi negozi erano ancora nelle vicinanze?” borbottò, continuando il tragitto.

Esausto, e con un paio di borse in mano, adocchiò l’ora.
“Che cosaaa?” prevedeva guai, e grossi. “Ran mi ucciderà questa volta, ne sono sicuro! Ma che strano, non ho sentito il cellullare squillar-“ Lo tirò fuori e si accorse di avere 20 chiamate perse e una dozzina di e–mail.
Deglutì “è la mia fine..” Si chiese come diavolo fece a non sentire la suoneria, quando si accorse che il cellullare era silenzioso.
“Ma come? Io non l’ho mai messo in silenzioso!” il ragazzo era in panico. “Aspetta.. Prima mi è caduto.. Professore? No, non può essere!”
Il ragazzo iniziò a correre, digitando il numero di Ran. Avanti rispondi…
Ciao!”
“Ciao Ran, perd-“
Questa è la segreteria telefonica di Ran Mouri! Se avete bisogno lasciate un messaggio. Grazie
“Dannazione!” stava per riattaccare quando
P.s. Shinichi sei tu, sappi che non sono arrabbiata.”
“Come, non è arrabbiata?” si arrestò sorpreso.
No, tranquillo, sono solamente.. FURIOSAAAA!” Il furiosa ruppe i timpani del povero detective.
“Ecco, lo sapevo. La mia vita è finita.” Chiuse la chiamata, e sconsolato si diresse a casa del professore Agasa.
Nella porta c’era un biglietto “Scusami Shinichi, sono dovuto uscire per una commissione urgentissima! Lascia pure qui il materiale, e ti ringrazio. Agasa.”
“Fantastico!” appoggiò le borse vicino alla porta, uscì dal cancello e fece capolino di fronte al portone di casa sua.
“Come glielo spiego a Ran.. Sai, il cellullare mi è caduto e non so come si è messo in silenzioso? Ho il sospetto che sia stato Agasa, non è una scusa! Giuro! Patetico Shinichi.. L’unica cosa positiva è che non mi subirò due ore e mezza di Oh ti amo Oh cara Oh caro e bla bla; quel genere di film non li sopporto” sentenziò, sorridendo amaramente.
“Sarà un miracolo se Ran mi perdonerà; un ritardo di 2 ore non è neanche da un fanatico di gialli come me.. Anzi, non era..” continuò, aprendo la porta per poi lasciarla dietro di se.
Si diresse in biblioteca, e non fece in tempo ad accendere la luce che
“SORPRESAAAAAAA!”
Il ragazzo rimase basito. “Ran? Mamma? Papà? Professore?” scosse la testa e chiuse gli occhi. Ma che diavolo?... Ero stato chiaro!
Yukiko si avvicinò al figlio per abbracciarlo “Il mio piccolinoooo! Quanto sei cresciuto Shin-chan!”  affermò mentre gli tirava le guance.
Ran osservava la scena in disparte con il professore Agasa.
“Cara, non ti sembra di esagerare? Comunque auguroni figliolo!” disse Yusaku, tendendo con la mano un pacchetto.
Il ragazzo si liberò dalla presa della madre e osservò il pacchetto, per poi accettarlo. Lo guardò con curiosità, finché non si decise di aprirlo. Oh mio-…
“Oddio, questo è l’ultimissimo libro della serie che adoro! So che sono uscite pochissime copie in tutto il mondo per ora… Come diavolo avete fatto ad averlo?” era su di giri. Ammirava contento il libro, sfogliando le pagine e desideroso di “divorarlo” subito.
“Non sottovalutare le conoscenze di tuo padre, figliolo” affermò Yusaku, girandosi di spalle. “So che ci tenevi moltissimo ad averlo, quindi regalo migliore non poteva esserci, no?”
“Ma come facevate a saper-“ Distolse lo sguardo dal libro per posarlo sulla ragazza “Ran!”
La ragazza divenne paonazza “Ehm, ecco, so che… Bè… Me ne parlavi sempre.. Sapevo che io non avevo la possibilità di acquistartelo perciò… Ecco..”
Shinichi si diresse verso di lei “Ti sono debitore Ran! Non so davvero come ringraziarti! Adoro questa serie! E tu te ne sei ricordata.. Grazie” sorrise, emozionato come un bambino.
“Figurati Shinichi” sorrise a sua volta, felice di aver contribuito a quel regalo.
“Ma si può sapere che ci fate qui? Non avevate degli impegni voi due? E lei professore? Non pensa di dovermi delle spiegazioni?” sentenziò, scocciato.
“Ecco, vedi Shinichi..” iniziò Yukiko.
“Si, era tutto un piano. Agasa doveva tenermi occupato così voi avete agito indisturbati.. Avevo espressamente richiesto no feste o altri eventi.. Poi credevo che Ran mi volesse uccidere!” affermò spaventato.
“Scusami Shinichi..” bisbigliò Ran, abbassando la testa.
“E chi ti ha detto che faremo feste o altro, zuccone! Fra un po’ dobbiamo partire.”
“Siete venuti qui per fermarmi cinque minuti e poi ripartire? Voi siete pazzi.”
“Signorino, ti abbiamo già preparato la valigia; l’aereo parte fra 3 ore. Destinazione Hawaii.” Yukiko sorrise, per poi tirargli il naso.
“H-Hawaii?” rimase scioccato. “Così, su due piedi? Voi siete peggio dei pazzi!”
“Qualche giorno di vacanza in famiglia ci farà bene figliolo”
Il ragazzo deglutì. Ma perché mai dovrei andarmene via con loro?  Poi l’ultima volta che ci sono andato, anche se mi scoccia ammetterlo, ho sentito la mancanza di una certa persona e mi sono annoiato a morte.. Non voglio che si ripeta!
Si guardò attorno in cerca di una buona scusa da rifilare quando notò una cosa assai strana
“Scusatemi, ma da quando io viaggio con un trolley fucsia?..” chiese sconcertato.
“Ah- ecco.. Quello è mio!” rispose timidamente Ran.
“Come? Aspetta.. Vuol dire che tu..”
“Ovvio Shin-chan! Anche Ran-chan verrà con noi questa volta… La scorsa estate anche se sei stato con noi per pochissimi giorni ti sei annoiato a morte perché eri solo, quindi ci siamo accordati con Eri e suo marito e-“ La donna non fece in tempo a finire il discorso che il ragazzo, una volta trovata e presa la sua valigia, si affrettò ad avviarsi verso la porta.
“Ehi Shinichi ma che-“
“Non l’hai detto tu stessa? C’è un aereo che ci aspetta! Andiamo Ran, aspettiamoli fuori.” Disse, facendo segno alla ragazza di seguirlo.
Uscirono così dalla casa, lasciando i due genitori soli.
“Avevi indovinato, quella volta si era annoiato perché non c’era Ran-chan” sorrise
“Un uomo non può stare distante più di un giorno dalla sua donna senza sentirne la sua mancanza e annoiarsi a morte. Dovresti averlo imparato Yukiko”

Nel frattempo i due giovani..
“Sai.. Prima pensavo che la mia vita fosse finita.” Sbottò ridacchiando.
“Intendi per il messaggio, vero? Scusami, forse ho un po’ esagerato.. Ma volevo che risultasse credibile!” sorrise scusandosi con capo.
“Credimi, sei stata molto convincente!” scoppiò in una fragorosa risata.
“Ne sono contenta!” sorrise.
“Da quanto sapevi della scappatella alle Hawaii?” chiese curioso.
“Segreto!” fece la linguaccia. “Non lo saprai mai!”
“Ah si?” Posò la valigia a terrà e si avvicinò pericolosamente.
“Shinichi, che vuoi fare?” chiese spaventata la ragazza.
“Ran, ti devo ricordare che so tutti i tuoi punti deboli?” sghignazzò.
“No, Shinichi…” indietreggiò.
Il ragazzo si avvinghiò alla giovane, e le fece il solletico; Ran tentò di dimenarsi e liberarsi grazie a qualche mossa di karate, ma tutto fu vano. Anzi, peggiorò le cose: entrambi persero l’equilibrio e caddero a terra. Ran era atterrata sul morbido, e per morbido s’intende il suo amico d’infanzia. Subito l’imbarazzo scese tra i due, non solo per la posizione “scomoda” in cui erano finiti, ma pure per la pochissima distanza che separava i loro visi.
“Ops, forse ho esagerato..” bisbigliò il giovane, arrossendo.
“Anche io..” I loro sguardi erano incatenati. L’attrazione aveva ridotto ulteriormente la distanza fra loro; ora potevano sentire uno i respiri dell’altra.
Che mi sta succedendo.. è come se… Se.. volessi porre fine alla distanza..
Il giovane non sapeva ciò che gli stava accadendo; voleva solo posare le sue labbra su quelle delle ragazza che aveva di fronte o meglio, sopra di lui.
Ran era immersa negli occhi di Shinichi, ma desiderava qualcosa di più; non voleva limitarsi ad ammirarlo, voleva.. Baciarlo.
Entrambi mossero il volto per eliminare definitivamente la distanza, quando la porta si aprì e i genitori di Shinichi videro i due giovani avvinghiati in una posizione equivoca.
“Oh cielo” Yukiko parve sconvolta, ma poi sorrise.
Ran si alzò in fretta e furia, seguita a ruota da Shinichi, che senza proferire parola si diresse fuori dal cancello.
“Mi sa che abbiamo interrotto qualcosa, Yukiko” sentenziò Yusaku, ridendo.
“Si, il primo bacio di nostro figlio”
“Chi ti dice che non l’abbia già dato o.. ricevuto?” domandò il marito.
“Shin-chan me l’avrebbe di certo detto! Perché- Aspetta! Sai qualcosa che non so?” chiese alterata e con un tono di gelosia.
“Cara, faremo tardi in aeroporto” e si allontanò, lasciando delusa la povera Yukiko.
“Shin-chan, confidati con la tua mamma” disse singhiozzando in un finto pianto.
Si riprese subito “Non mi arrendo! In questi giorni scoprirò tutto ciò che ancora non so! Shin-chan, ti conviene stare in guardia! La baronessa della notte riuscirà a smascherarti! Hawaii stiamo arrivando!” e raggiunse gli altri, per intraprendere una vacanza tranquilla e ricca di divertimenti, proprio in stile “famiglia Kudo”.






Salve a tutti! ^^
Nuova OS in occasione del compleanno del mio detective liceale preferito *-*
Shin-chan, TANTISSIMI AUGURI dalla tua sorellona <3
Non è il massimo, ma ho voluto scrivere qualcosa ugualmente :D

Spero vi piaccia! *^*
Se mi lasciate un commento con scritto ciò che ne pensate ve ne sarei grata T__T
Ringrazio tutti coloro che leggeranno, recensiranno ecc.
Un saluto a tutti e
Peace, Love and ShinxRan 4ever
  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Detective Conan / Vai alla pagina dell'autore: SaraKudo