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Autore: Doddo    04/05/2013    1 recensioni
La mia vita è come un puzzle di mille pezzi. Io cerco sempre, tutti i giorni di comporlo ma manca sempre, incessantemente un pezzo, quello principale.
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tutti muoiono per un motivo. Questo almeno è quello che pensavo quando Jessica era ancora viva. E’ morta lo scorso Agosto in un incidente stradale. Lei era in un taxi e stava tornando a casa dal lavoro. La vettura si è schiantata contro un’altra, poco più grande. Tre su tre sono le vittime registrate. Ormai sono passati quasi sei mesi dall’accaduto ma da allora non sono più lo stesso. La mia banca è sull’orlo del fallimento per colpa di molti affari andati male e, nella maggior parte dei casi già persi in partenza. La mia vita sociale è miseramente diminuita tutta d’un colpo. Non esco quasi mai se non per andare a lavoro la mattina, il pomeriggio per la spesa e stop. Non ho praticamente amici e quindi l’unica persona che contava nella mia vita era la mia ragazza, oramai prossima alle nozze che,purtroppo non ci saranno mai. Per lo più ho conoscenti o colleghi ma con loro non voglio avere un rapporto. Più che non volerlo è la fiducia che mi manca. La fiducia negli altri, la sicurezza e quel minimo di coraggio che fa fare il passo avanti, quello che cerca di dare una svolta alla vita quando si è a pezzi. Infatti la mia vita è come un puzzle di mille pezzi. Io cerco sempre, tutti i giorni di comporlo ma manca sempre, incessantemente un pezzo, quello principale: Jessica.
Non solo la vita sociale è diminuita ma anche il mio peso inizia a scarseggiare. Ho cominciato a mangiare di meno, saltando quasi sempre o il pranzo o la cena. La colazione la faccio solo nei fine settimana e, mangiando in questo misero modo sono dimagrito di dodici chili, arrivando a pesare cinquantotto. Essendo alto poco più di un metro e settanta centimetri si vede come la mia pancia è diventata piatta, al contrario di qualche mese fa, in carne e senza che si vedessero ossature, come adesso.
Anche l’umore è cambiato: prima vedevo le cose da un punto di vista razionale ma comunque ero fiducioso delle mie capacità nel parlare e nel farmi ascoltare, senza dimenticare il fatto che ho fatto carriera in poco tempo anzi, pochissimo; adesso invece ho una visione più pessimistica della vita che comunque mi fa svegliare ogni mattino con la volontà inferiore a quella di un ghiro. Ogni tanto mi assento troppo di continuo dal lavoro mentre, alcune giornate non varco nemmeno l’entrata della banca. Ho paura di fare un passo in avanti e contemporaneamente un salto in un baratro senza  fine.
La mia vita non ha uno scopo se non c’è lei, la mia amata. L'ho conosciuta una mattina di pioggia di dieci anni fa e da quel giorno è stata il mio punto di riferimento, sempre. Ora che non ho lei non riesco a fare nulla, a combinare niente. La voglia di vivere è pari a zero.
Ci ho pensato, non a lungo ma quanto basta per prendere una decisione. Credo sia la scelta migliore che io possa fare. In fondo la mia vita già è terminata sei mesi fa e adesso è giunta l’ora di raggiungere, forse, il mio unico grande amore. Magari potrò rivederla e stare con lei in eterno oppure mi sbaglio e rimarrò solo, nel buio, finché tutto l’universo scomparirà.
 
  
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