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Autore: gattina89thepest    23/11/2007    4 recensioni
....è una mia storia vissuta realmente...spero vi piaccia..
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le scuole ormai finite aprono le porte alle vacanze e Sara, con i suoi genitori, parte per un bel paesino dell'Isola d'elba nel mese di agosto. I primi giorni furono un dramma per Sara, perchè ancora si doveva abituare al posto anche se si sentiva sola e annoiata di stare dietro ai suoi genitori e non avere neanche un amicizia. Suo padre ebbe la grande idea di chiamare una ragazza della sua età a caso sulla spiaggia e chiedergli se voleva fare amicizia con lei e la presentò a sua figlia, ricoperta dalla vergogna. Le ragazze fecero subito amicizia con alcuni ragazzi del posto e i maschietti si divertivano troppo a giocare con i nomi inventati per confonderle; fino a che un ragazzo arrivò e si presentò a Sara, il suo nome era Edoardo, lei coppio a ridere perche pensava fosse un altro nome inventato invece era davvero il suo nome. Il giorno dopo, sul cellulare, trovò un messaggio da Edoardo che gli faceva molti complimenti e gli chiedeva se uno di quei giorni voleva uscire con lui. A Sara, a prima vista gli sembrava un pò bruttino ma decise lo stesso di uscire con lui e di fare due chiacchere con quel ragazzo anche se non era il suo tipo. Si trovarono dietro le scuole del paese e si raccontarono tutto, andavano d'accordo e Sara si rese conto che non era poi così tanto brutto come credeva anzi, era anche molto simpatico. Sara lo scrutava mentre, notava tutti i suoi particolari e a volte, distratta nel guardarlo, gli faceva ripetere quello che aveva appena detto perche non ascoltava. Aveva gli occhi scuri, capelli mossi, tre nei sulla guancia sinistra, era robusto e vestito con abiti larghi e con maglie del ''che guevara''. Sara notava che mentre parlava metteva la lingua fra i denti e con quel modo buffo di parlare qualche volta rideva facendo capire ad Edoardo che non era poi così tanto attenta a ciò che diceva. Come in ogni incontro con un ragazzo, cadde il silenzio imbarazzante che Edoardo utilizzò come tentativo di provarci e ci riuscì con nessuna reazione da parte di Sara. Imbarazzati dal loro primo bacio, si diedero una dentata e scoppiarono tutti e due a ridere a crepapelle. I due ragazzi si ritrovarono la sera nel loro gruppo, che lasciarono dopo poco per stare un po soli e non essere infastiditi dagli aaltri ragazzi che stavano insieme a loro. Edoardo prese per mano Sara e la portò nel posto del loro primo bacio e stettero li molto tempo, ridendo e scherzando con qualche pausa bacio. Si diedero una valutazione, Sara gli diede subito un dieci e mezzo e lui passo da un 7 a un nove e mezzo, con l'aiuto di qualche dispettino di Sara. La mattina seguente, Sara usci e andò a fare in pace una passeggiata sul molo da sola, lontada dalla sua sorella rompiscatole. Pensò a tutto quello che gli era capitato, al poco tempo con cui ha cambiato lo stato d'animo, da essere sola a ritrovarsi in un gruppo di piu di trenta ragazzi, uno dei quali era attratto da lei. Lungo la strada di casa trovò Edoardo e andarono a fare un giro insieme; lui gli chiese una cosa assurda, lei lo guardò con una faccia strana che gli faceva capire la sua risposta negativa ma lui non si arrese molto facilmente e riuscì a farsela prestare per il giorno, voleva che Sara gli regalasse la sua amata pinza arancione per i capelli che a lui piaceva troppo per la sua forma strana. Edoardo lavorava, a volte, e viaggiava con il suo ''ciak'' grigio metallizzato e Sara, come metteva il naso fuori casa, lo vedeva passare con il suo zaino da skater blu con la sua pinza arancione attaccata. Felice di vedere che la sua pinza per i capelli era sempre viva si vesti tutta bella per andare a vedere la regata con i suoi amici. Vinse ''Rio Marina'', la squadra il paese dove era in vacanza Sara, e andarono tutti a comprare qualcosa alla mitica Conad per festeggiare. Mangiarono e bevvero troppo, andando a girando per il paese e per concludere la giornata in bellezza andarono a fare una partita a biliardo in sala giochi. Sara e Edoardo uscirono insieme molte volte, sia il pomeriggio che la sera, il padre chiamava Sara ogni sera per sentire dov'era e con una bugia lei si salvava sempre. Tutte le cose che Sara non doveva fare, lei le faceva anche se suo padre si infuriava. Arrivò la festa del patrono e come ogni anno c'erano i fuochi d'artificio e Sara li ammirava da sola seduta su una scogliera rattristata perchè avrebbe voluto avere accanto a se Edoardo e guardarli insieme a lui abbracciati, ma lui era in un altro posto lontano da lei. Passò molto tempo e Sara e Edoardo si divertivano a farsi i dispetti e a giocare ogni volta che si vedevano. Un giorno Sara e i suoi amici andarono dietro la scuola con delle bombolette.Sara fece delle scritte con il divieto assoluto di scrivere o avvicinarsi all'opera d'arte di Edoardo, lei per dispetto andò proprio verso quella scritta fatta da lui rincorsa da Edoardo che la voleva ammazzare. Ogni giorno che passava Sara si divertiva sempre di piu ma era arrivato il giorno in cui doveva tornare a casa e tornare alla vita monotona di sempre,ma era difficile. Ormai sulla nave, pronta per partire, Sara salutava tutti commossa e soprattutto un ragazzo con cui ha apassato momenti splendidi e che non potra mai scordare quanto lo ha amato anche dopo mesi e anni da il loro ultimo bacio, il primo amore perfetto...Edoardo.
  
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