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Autore: Mamey    06/09/2004    2 recensioni
Un'ombra alle porte di Azkaban sola, con i suoi rancori. Non sa quello che troverà oltre quella porta, sa solo quello che si lascia alle spalle. Ed è pronta ad abbandonare l'affetto che mai gli è stato donato.
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Figlio Di Babilonia

Figlio Di Babilonia

 

I heard the sound of thunder

On the day that I was born,

I was blinded by the lightning

An’ baptized in the storm…

 

 

Voi lo sapete, cosa significa nascere? Cosa si prova vedendo la luce per la prima volta, distinguendo le ombre dei vostri genitori, aspettando con ansia di carpire i contorni indefiniti di questo nuovo mondo, che si apre davanti a voi? Un mondo a colori. Lo sapete?

 

Bene, allora spiegatemelo.

 

Perché io non ho mai visto niente del genere… mi è stata vietata la luce, mi è stata vietata la parola… mi è stato vietato l’amore. La mia culla è stato un macigno di insensibilità, il mio latte il disgusto di chi mi doveva donare affetto, i miei vestiti l’orrore di chi veniva a contatto con me.

 

Mi è stato negato tutto.

 

My father started crying

When he saw what he had done,

But, my mother started prayng:

Have mercy on my son,

He is a child of Babylon…

Lord, have mercy on a wayward son…

Nowhere to hide, nowhere to run

I am a child

A child of Babylon

 

Perché non sono nato normale? Perché non sono stato un bambino come tutti gli altri, perché ai miei genitori è stata negata questa possibilità?

 

Perché sono nato così…

 

Mia madre, lei mi ha mai amato. Come si può amare un mostro. Pregando, maledicendo il fato che l’aveva punita, lei e i suoi cattivi sentimenti nei confronti degli altri, sfogandosi su chi poteva.

 

Su di me.

 

Ma io sono un bambino, sono un semplice bambino, perché non lo capite? Un piccolo uomo bisognoso di affetto, di carezze, di cure e di fiducia. Solo un bambino. E invece No. Non sono un bambino. Sono un bambino di Babilonia, un figlio maledetto. Nient’altro che questo. Un mostro che non sa dove fuggire, non sa dove nascondersi.

 

Non ho il diritto di essere un bambino, perché a voi non sta bene.

 

I’ve fooled around so many times

When I’ve know it ain’t been right,

But, I paint it all in colours

When it really should be black and white…

I sail my ship through muddy waters,

Try to open every door,

When I saw the seven wonders

It left me wanting more…

I am a child of Babylon,

Lord have mercy on a wayward son…

Nowhere to hide, got no place to run,

I am a child

A child of Babylon

 

È stato inutile tutto quello che ho cercato di fare, per ottenere il vostro perdono. Tutto inutile. Scherzarci sopra, lasciarmi deridere… non ho mai cercato di nasconderlo eppure tutto ciò che ricevevo erano sguardi di commiserazione. E di odio.

 

È stato allora che ho sentito il bisogno di fuggire, di allontanarmi da chi mi disprezzava, cercare qualche cosa di migliore… ma non sapevo, cosa cercare. Nessuno mi ha mai aiutato, incoraggiato o apprezzato. Mi hanno lasciato sperare invano di trovare qualche cosa di più bello del niente che avevo, nessuno mi ha spiegato che non avrei trovato nulla.

 

Perché per quelli come me non c’è niente più del nulla. È la legge.

 

E nelle orecchie sempre quel maledetto ronzio, sempre quelle maledette parole: figlio di Babilonia. Non è vero! Non sono solo questo: io sono un bambino. Soltanto un bambino. Ma a voi non va bene, devo per forza essere un mostro, non posso essere altrimenti.

 

Avete già deciso voi del mio destino.

 

On my day of judgement

I know how  it will be,

I’m prepare to meet my maker

With no hope for charity…

I’ll stand alone and pay the price

For everithing I’ve done,

Cos’ there ain’t a guardian angel

For a child of Babylon…

I am a child of Babylon,

Lord Have mercy on a wayward son…

Nowhere to hide, got non place to run.

 

Ed è così, che voi avete già deciso. Sono un mostro. Sono un figlio di Babilonia. Non sono degno del vostro amore.

 

Ma neanche voi siete degni del mio.

 

Se è questo che volete, sarò quel mostro di cui tanto avete terrore, non mi aspetto grazia, non mi aspetto affetto, non mi aspetto niente da voi. Perché siete voi, i veri mostri. Voi che mi avete negato l’affetto di cui avevo bisogno, le carezze che sognavo, l’amore che non ho mai conosciuto... perché non è il mio volto, le mie mani, il freddo che emano, i sogni che rubo che fanno di me un mostro, ma quello che mi manca, quello che voi mi avete negato: quello che voi avete negato a questo bambino.

 

I am a child,

A child of Babylon.

 

E non è più il piccolo bambino bisognoso di amore, che varca i cancelli di Azkaban, ma il mostro che voi avete creato: il bambino di Babilonia, il figlio disgraziato

 

Un nuovo Dissennatore.

 

Child of Babylon - Whitesnake -

 

 

  
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