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Autore: Notteinfinita    05/05/2013    6 recensioni
Dal testo:
«Io l'amo ma lei si è messa con mio fratello! Perché, perché mi ha fatto questo!» iniziò ad urlare con la voce soffocata mentre si stringeva spasmodicamente alla ragazza in cerca di conforto.
«Mia madre diceva che le lacrime sono briciole di stelle inviateci per farci compagnia nei momenti peggiori» gli disse continuando ad accarezzargli i capelli nel tentativo di calmarlo. «Piangi, sfogati!»
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, Ginny Weasley, Hermione Granger, Luna Lovegood, Ron Weasley | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger, Luna/Ron, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Lacrime di sole,

sorrisi di luna.

 

«Ron, hai visto Hermione?» chiese una Ginny dallo sguardo sconvolto, subito dopo essere entrata come un tornado all'interno della camera del fratello. «Domani iniziano le lezioni e devo ancora finire un tema per Storia della Magia. Se non mi aiuta lei sono perduta!»

«Non ho la più pallida idea di dove sia, ma non è una novità, ultimamente.» rispose il ragazzo, senza riuscire a nascondere l'amarezza che velava la propria voce.

Ginny gli lanciò un'occhiata dispiaciuta mentre usciva dalla stanza.

«Ti do una mano a cercarla.» gli disse Ron, prima che lei si chiudesse la porta alle spalle, e, con uno slancio, si alzò dal letto su cui era sdraiato per avviarsi giù per le scale.

Mentre perlustrava le stanze della casa non poteva fare a meno di pensare allo strano comportamento di Hermione da quando quell'estate era arrivata alla Tana. Improvvisamente spariva per delle ore per poi ricomparire senza che nessuno sapesse dove fosse stata.

A volte Ron si era anche chiesto se non avesse anche lei un mantello dell'invisibilità e, nei momenti di maggior sconforto, si chiedeva se non cercasse di evitarlo.

Nel corso degli ultimi mesi aveva finalmente preso coscienza del fatto che i sentimenti che nutriva per lei non erano esattamente amichevoli e aveva deciso di parlarle quando fosse venuta alla Tana ma dal suo arrivo si era sempre dimostrata sfuggente e così le vacanze erano finite senza che lui avesse avuto occasione di parlarle.

Accompagnato da questi foschi pensieri, Ron finì di perlustrare la casa e, con un sospiro, decise di proseguire la sua ricerca in giardino, forse era andata a cercare un angolo tranquillo dove leggere.

Girato intorno al capanno degli attrezzi, si diresse verso un gruppetto di alberi posti al limite della recinzione la cui ombra poteva essere un luogo accogliente per un'amante dei libri come Hermione.

Appena si fu avvicinato, sentì l'aria abbandonargli i polmoni e il freddo attanagliargli il cuore, come se il sole fosse sparito di botto.

Davanti a lui stava Hermione, tranquillamente accoccolata tra le braccia di Fred, le labbra unite in un dolce bacio.

Quasi avessero avvertito di essere osservati, i due si staccarono e, volto lo sguardo, videro Ron che li fissava, sconvolto.

Immediatamente Hermione balzò in piedi, nel tentativo di dargli una spiegazione, ma, prima che lei potesse aprire bocca, Ron era già fuggito via.

Intanto Ginny, avendo finito di perlustrare il piano superiore, si affacciò sul cortile e, in quel momento, vide suo fratello passare di corsa.

«Ron cosa è successo?» chiese spaventata ma non ottenne risposta.

Subito dopo vide Hermione e Fred che tentavano di raggiungerlo, senza successo.

«Ron, ti prego, lasciami spiegare!» urlò la ragazza, nel vano tentativo di fermarlo, per poi stringersi a Fred in preda a singhiozzi incontrollabili.

Aveva deciso di rivelare a Ron della sua storia con Fred già da tempo ma non ne aveva ancora avuto il coraggio e adesso era troppo tardi, aveva ferito il suo migliore amico e rovinato per sempre la loro amicizia.

Sordo ai loro richiami, Ron continuò a correre fino a raggiungere il fiume al di là della collina.

Sulla sponda, una ragazza dai capelli biondi e a piedi nudi era intenta a pescare.

«Ron, sei venuto anche tu a pescare qualche Plimpo?» chiese.

Non aveva bisogno di voltarsi per sapere chi fosse, lui era l'unico la cui presenza le scaldava il cuore come un raggio di sole.

Non ricevendo alcuna risposta si volse e lo vide con lo sguardo basso e i pugni serrati.

Impaurita, gli si avvicinò e allora vide le lacrime che gli solcavano il viso.

«Ron!» disse mentre gli asciugava gli occhi con il suo fazzoletto.

Incapace di reggere oltre, il ragazzo si lasciò cadere in ginocchio nascondendo il viso in grembo all'amica, che lo strinse a se.

«Io l'amo ma lei si è messa con mio fratello! Perché, perché mi ha fatto questo!» iniziò ad urlare con la voce soffocata mentre si stringeva spasmodicamente alla ragazza in cerca di conforto.

«Mia madre diceva che le lacrime sono briciole di stelle inviateci per farci compagnia nei momenti peggiori» gli disse, continuando ad accarezzargli i capelli nel tentativo di calmarlo. «Piangi, sfogati!» lo esortò, guardandosi bene dal completare ad alta voce il suo pensiero.

Piangi amore mio, pensò mentre lo stringeva a se, adesso asciugherò le tue lacrime e forse un giorno raccoglierò i tuoi sorrisi.

 

 

 


 

  
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