23 marzo, Come al solito stavo rinchiusa nella mia cameretta,davanti al pc.. Non ero molto entusiasmata dal mondo che mi circondava,preferivo passare il mio tempo da sola, ma avevo anche degli amici ed era l'unica cosa di cui mi importava davvero. I miei viaggiavano molto per lavoro e quindi io mi trovavo sempre in un assurda città in giro per il mondo, in un anno ero stata in ben tre posti diversi,non nè potevo davvero più. E quando sembrava tutto 'normale'..arrivò il giorno in cui dovevo andarmene di nuovo,speravo di non dover mai più sentire uscire dalla bocca dei miei genitori quella dannata parola'ci trasferiamo',speravo che quella fosse l'ultima volta. Questa volta la destinazione era : 'Los Angeles',l'unica cosa positiva era che la città non fosse un vero e proprio deserto,dove di solito ero abituata a stare. - - - - - - - - - - - - - - - - Ore 9:00 di mattina..era ora di lasciare anche quel posto..non ero felice. *Scendi Jenna è ora di andare,ricordati di prendere tutto* gridò mia madre. Il tempo di farmi una doccia,mettere le ultime cose in valigia ed ero pronta,ma non nel vero senso della parola. Arrivammo a Los Angeles nel pomeriggio,faceva molto caldo, così chiesi a mia madre di accompagnarmi a Malibù,volevo prendere un pò di sole. Scesi dalla macchina,sentii delle urla e davanti a me comparvero una ventina di ragazze che correvano e piangevano. non ci feci molto caso e continuai a camminare dirigendomi verso delle sdraio da mare,stesi il telo,misi gli occhiali da sole e cominciai a non pensare più a nulla...quando finalmente tutto sembrava tranquillo e nessuno mi disturbava.. *POSSO SEDERMI QUI* disse qualcuno. Io annuì..non avevo intenzione di distrarmi,ma i miei occhi non potevano che finire a guardare quel ragazzo,molto strano aggiungerei, indossava un paio di pantaloncini a quadri bianchi e blu,dei grossi occhiali da sole che gli coprivano il viso e un grande cappello che non lasciava intravedere la fronte,l'unica cosa che si poteva notare era il suo sorriso..che era davvero bello. Non sembrava avesse voglia di scambiare due parole con me o con qualsiasi altra persona,a dire il vero nemmeno io ne avevo voglia, ma perchè non cominciare a stringere amicizia con qualcuno del posto? mi sarebbe stato d'aiuto. *Piacere Jenna* dissi molto imbarazzata. *io sono Drew* accennò dopo qualche secondo voltandosi subito dall'altro lato,come per nascondendo. Si alzò e si diresse subito verso il parcheggio,mi voltai, e vidi che il suo cappello era rimasto sulla sdraio, senza pensarci due volte lo presi al volo e lo raggiunsi. Jenna: ehi,hai dimenticato il tuo cappello. Drew: oh,ti ringrazio..... Continuava a guardarsi intorno senza sosta,sembrava preoccupato quando ad un tratto gridò: *Sali in macchina di cosa* Per quale motivo? continuavo a ripetere tra me e me. Drew: cosa stai facendo ancora li? sali prima che ci scoprano. Salì,evitando risposte. Tirò fuori le chiavi dalla tasca,schiacciò il piede sul pedale e uscì rapidamente dal parcheggio. Jenna: Potresti rallentare un pò? dove mi stai portando? Sapevo di sembrare un pò troppo assillante,ma volevo delle risposte,in fondo ero in macchina con un ragazzo che non conoscevo. Drew:'Non preoccuparti'mi disse,e sulla sua faccia comparve un piccolo sorriso. Jenna: Potresti portarmi di nuovo in spiaggia? devo farmi trovare li,o mia madre mi uccide..e poi non so come tornare a casa. Drew: Non sai come tornare a casa? Non sei di qui presumo,vero? Jenna: Esatto,quindi perfavore adesso portami in spiaggia. Drew: Che ne dici invece di visitare un pò la città? Jenna: no grazie,risposi con un tono alto di voce,mi stava facendo davvero arrabiare. Drew: come vuoi........ Ecco finalmente che arrivammo in spiaggia,scesi dalla macchina.. e in quel momento arrivò mia madre. Non ci potevo credere mi ero salvata,sarebbe bastato solo un altro secondo di ritardo e mi avrebbe scoperta. CONTINUA..