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Autore: Fuuma    05/05/2013    2 recensioni
Sam è cambiato. Si è perso. E' impazzito.
Sam non c'è più.
Puoi continuare a guardarne gli occhi cercandolo in quei pozzi profondi in cui ha gettato se stesso, per non dover più soffrire, Dean, ma non lo troverai più.
Sam si è ucciso con le proprie mani e al suo posto ha lasciato un mostro.
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest | Contesto: Quarta stagione
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Titolo: The good man died, the bad man thrives
Character: Sam Winchester, Dean Winchester
Pairing: Dean/Sam {wincest}
Rating: Nc-14
Genre: Introspettivo, Angst
Warning: slash, incest

Words: 706


Sam Winchester è cambiato.
Lo guarda negli occhi e vede la disperazione, il baratro in cui è caduto e in cui lui -Dean, suo fratello maggiore!- lo ha trascinato poco per volta, senza rendersi conto di quello che gli stava facendo.
Lo ascolta parlare e legge solo rabbia nella sua voce, ritrova le parole di suo padre, la stessa sete di vendetta, la stessa inarrestabile follia omicida che ha distrutto un'intera famiglia.
Lo abbraccia la notte, stretti in quel letto singolo che puzza di sigarette e birra e lo sente tremare contro il proprio corpo, trattenendo a forza le lacrime, fino a non riuscire a respirare per il dolore con cui le ricaccia indietro.
C'è qualcosa di completamente nuovo in suo fratello, qualcosa di diverso che gli fa paura e non è sicuro che riuscirà a farlo tornare quello di un tempo.

Sam Winchester si è perso.
Si è perso nel sangue di demone, che gli imbratta la faccia quando affonda i denti al collo di una donna posseduta.
E beve, si disseta, lo sente scorrere nella gola, bagnargli il palato e scivolare sulla lingua. Beve a sazietà, come un animale, come il mostro che tutti sapevano sarebbe diventato. Anche suo padre {se dovesse cambiare, Dean, uccidilo}. Anche suo fratello {se non fossi mio fratello, ti darei la caccia}. Anche Dio e i suoi angeli.
Si è perso tanto tempo fa. Non i quattro mesi passati senza Dean, dopo averlo visto morire davanti ai propri occhi, supplicando Lilith perché lo risparmiasse, piangendo sul suo sangue versato. E' accaduto molto prima, nel giorno del patto, quando Dean lo ha riportato alla vita, ma una parte di sé era già morta; un'altra parte di sé è morta sapendo cos'aveva fatto e l'ultima briciola di umanità è stata fatta a pezzi quando non è riuscito a salvarlo.
{Badare a te è il mio compito!}
Qual era, allora, quello di Sam? Quale? Quale?! Quale...
{Ti ho dovuto seppellire Dean! Io ho dovuto seppellire mio fratello!}
E, da allora, ha perso tutto quello che lo faceva stare a galla.

Sam Winchester è impazzito.
Non c'è più il bambino dolce che guardava suo fratello come si guarda un eroe, ha abbandonato la misericordia, i dubbi, i "Dean, non possiamo. Io non posso" per accogliere invece una forza figlia delle tenebre, che o sta corrompendo e lo porterà lontano da suo fratello. Troppo perché le sue mani possano di nuovo tornare a toccarlo, le sue labbra a sfiorarlo e il suo corpo a stringerlo.
{Chi sei?} gli urlano gli sguardi delusi di Dean, che non sa più come amarlo, non può più proteggerlo e non riesce più a stargli accanto.
Non sono più loro due contro il mondo.
Sono uno contro l'altro.
Sono estranei in una lotta troppo grande, infestata da demoni ed angeli e maledetta da Dio.
{Ti prego, smettila, Sammy. Fermati. Fermati...} lo implora in silenzio, guardandone la mano tesa ad intrappolare le anime dei demoni, uccidendole con la propria rabbia.
Ha smesso anche di sorridere, Sam, sorridere veramente, con quel poco di spensieratezza che gli era rimasta e che Stanford gli aveva riacceso, con la bontà di un cucciolo di lupo, che può diventare pericoloso, ma che aveva ancora voglia di giocare alla lotta con suo fratello, mordergli le orecchie e poi addormentarsi contro di lui.
E' rimasta solo colpa e accusa sul volto di Sam.
La colpa di non aver salvato suo fratello, di non essere stato abbastanza forte, di essere un mostro, di non essere degno neppure per dei fottuti angeli.
L'accusa a Dean per averlo abbandonato, per averlo lasciato solo ad affrontare le conseguenze della sua morte, per non averlo lasciato andare quando era il momento - se solo Dean sapesse cos'ha dovuto fare, quanto ha sofferto, come si è ridotto e che razza di inferno sia stato per lui, forse rimpiangerebbe il proprio.
Ma Dean gli ha chiesto della sua amicizia con Ruby, gli ha chiesto se avesse usato i suoi poteri, gli ha chiesto anche di smetterla, eppure non gli ha mai chiesto come stesse veramente.
Ed ora, quando il cacciatore guarda suo fratello e al suo posto vede il mostro che è divenuto a causa sua, è troppo tardi.

 
...Sam Winchester non c'è più...

 

 

Note: Sam Winchester e la quarta season. Mi hanno lasciato agonizzante e ancora non ho ancora avuto il coraggio di vedere le ultime due puntate, quindi non so fino a che punto Sam si stia autodistruggendo (o lo farà dopo per i sensi di colpa). In ogni caso non riesco a biasimare nulla delle sue scelte (un po' perchè col potere che ha, sarebbe stato stupido non provare ad usarlo, checchè tutti gli siano andati contro), ma rimpiango il Sam ragazzino delle prime due serie, quello ancora convinto di poter avere una vita normale dei tempi di Stanford, che andava contro suo padre e non si era ancora trasformato in una macchina di guerra. Tutto per la morte di Dean... bohooo, davanti a questo amore cieco anche il mio amore per la sastiel s'inchina T_T
Il titolo della flashfic è preso dalla canzone Farther Along di Josh Garrels

   
 
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