05/05/2013
2 recensioniMoments… Diamante x Howl
Il piccolo Sasuke, era appena nato, ma già si notava la grande somiglianza con la sua mamma.I capelli neri li aveva indubbiamente presi da lei per non parlare dei suoi grandi occhioni neri, che al momento lo stavano fissando con molta curiosità.
-Sei tutto la mia Diamante.- gli disse Howl avvicinando il viso a quello del bambino, sfiorandogli il nasino con le labbra in un leggero bacio.
Il bambino cogliendo l’occasione, strinse tra le mani un ciuffo di capelli biondi, procurando al suo amato papà un dolore tremendo alla cute.
-Sasuke! E’ sì, sei tutto mia moglie! Lo stesso brutto carattere!- disse cercando di togliere i propri capelli dalla mano del piccolo cercando di non farlo cadere dalle proprie braccia.
Durante la dura operazione, un paio di mano s’intromisero e riuscirono a liberarlo dalla presa.
-Chi è che ha un brutto carattere?- disse la proprietaria delle mani prendendo in braccio il bambino che incominciò a ridere tutto contento.
-Eddai amore, lo sai che scherzavo!- disse Howl avvicinandosi alla moglie.
Lei sorrise e avvicinandosi anch’essa fece in modo che le loro labbra s’incontrassero. I baci che si scambiavano erano sempre dolci.
Il piccolo Sasuke, intanto, osservava la scena dalle braccia della madre.
Era molto incuriosito, tanto che i suoi occhi brillavano.
Così per richiamare i genitori, prese una ciocca dei capelli di Diamante e con un po’ di fatica una di Howl e tirò divertito con decisione.
I due a quel tirone improvviso si staccarono, posando lo sguardo arrabbiato sul piccolo che sembrava provare una sadica felicità nel procurare dolore ai propri genitori.
Diamante, come poco prima, provvide a staccare la presa delle forti dita di Sasuke dai loro capelli.
-Sul fatto che Lui abbia un brutto carattere non ho niente da dire! Ma che ce l’abbia io…- disse lei finendo con un broncio divertentissimo.
Tanto divertente che Howl scoppiò prontamente a ridere.
Diamante vedendolo, venne contagiata e si mise a ridere anch’essa.
Sasuke intanto, sentendosi abbandonato, iniziò a piangere gridando a squarciagola.
Lei sentendolo, smise subito di ridere seguita subito da Howl, che la strinse per la vita, facendo si che il piccolo fosse in mezzo a loro.
Iniziò a cullarlo e poco a poco, oltre ogni migliore previsione, riuscì a farlo addormentare.
Si staccò dalla presa dolce di Howl, andando ad adagiare il bambino nella sua culla.
Appena lo appoggiò, delicatamente gli sfilò il lenzuolino da sotto, per poi stenderglielo sopra, coprendolo.
Rimase a contemplarlo.
Howl vedendola la raggiunse, la avvolse in un abbraccio e le posò un leggero bacio sul collo.
Le sfiorò la testa con la propria in una carezza e si appoggiò delicatamente alla sua spalla.
-Siamo bravi eh?- le disse lui
-Che intendi?- gli chiese confusa lei, guardandolo con la coda dell’occhio.
-Questi tre sono bellissimi- chiarì lui.
A quell’affermazione, lei sorrise.
-Hai ragione. Deidara e Temujin assomigliano tutte e due a te…-
-E Sasuke è la tua copia sputata quando hai gli occhi neri.- la interruppe lui.
La strinse di più.
-Ti amo.-
-Anch’io.- rispose lei girandosi e portando le mani al suo viso, accarezzandolo.
Si avvicinò di nuovo ad Howl.
Si scambiarono un nuovo bacio.
Questo fu più languido, più bagnato: le loro lingue si sfioravano delicatamente quasi avessero paura di farsi male al troppo contatto.
Quando si staccarono, lei sospirò soddisfatta.
-Sei fantastico.- si complimentò lei
-Lo so.- disse lui con un ghigno divertito.
Restarono abbracciati ancora un po’, finchè non avvertirono il rumore di un paio di ancora incerti piedini che si dirigevano nella loro direzione.
-Mammaaaaaa!- Un grido invase la stanza. Deidara, di appena due anni, si fiondò, piangendo, addosso a Diamante che prontamente lo prese in braccio iniziando a dondolarlo.
-Che cos’è successo al mio piccolo dolce Deidara?- disse lei, posandogli un bacio sulla fronte.
-Te… Temushin mi ha rubato…la mia algilla.- si lamentò il bambino, tirando ogni tanto su con il naso.
Diamante sorrise dolcemente, vedendo il faccino arrabbiato del biondino. Lo baciò nuovamente.
-Su…- iniziò sistemandoselo meglio in braccio.- Andiamo a vedere dove l’ha messa.- gli rispose.
Camminò lentamente, cullando il piccolo Deidara, verso la stanza che lui e Temujin, di un anno, condividevano.
L’altro bambino, anch’esso biondo ma dagli occhi verde smeraldo era bellamente sdraiato nel suo lettino, intento a coccolarsi uno dei suoi pupazzi.
-Tesoro?- lo chiamò la madre. –Dov’è l’argilla di Didi?- chiese poi.
Temujin staccò l’attenzione dalla propria attività e fisso negli occhi Diamante.
Inizialmente aveva intenzione di non rivelarglielo ma, vedendo negli occhi della donna una nota d’impazienza, non si arrischiò a farla arrabbiare.
-E nel vacio in cucina.- rispose il bambino mettendo il broncio.
Lei si avvicinò al piccolo e gli baciò la punta nel naso.
-Bravo il mio cucciolo.- gli disse.
Temujin sollevò le braccia, toccandole le guancie con le piccole dita.
La mora si riavvicinò al biondino che le lasciò un piccolo bacio su un labbro.
Deidara, intanto, guardava la scena con un po’ di gelosia e iniziò a tirare una ciocca di capelli alla donna.
Questa si allontanò dall’altro bambino e fulminò il piccolo che aveva in braccio con lo sguardo.
-Non devi essere geloso Didi.- gli disse, incamminandosi verso la cucina.
Arrivata, mise il bambino per terra e prese in mano il vaso in questione.
Vi infilò il braccio, cercando l’argilla.
Quando la trovò la tirò fuori e la porse al biondino.
Il piccolo tese le mani e, felice come non mai, la prese e corse nella sua cameretta.
Diamante tornò con calma da Howl, sicura di trovarlo ancora intento a fissare Sasuke.
Passando dalla camera degli altri due bambini li vide stesi nel letto del più piccolo intenti a giocare amabilmente tra loro con l’argilla appena recuperata.
Sorrise a quella vista.
Rientrò nella stanzetta del nuovo nato e trovò il marito beatamente addormentato sulla sedia a dondolo vicino alla culla.
Prese un lenzuolo dall’armadio alla sua destra e andò a coprire il biondo.
Gli lasciò un bacio sulle labbra e gli accarezzò i capelli per riservare lo stesso trattamento al bambino.
Howl era del tutto stravolto dal momento che, quel giorno, Sasuke non ne aveva voluto sapere di restare tranquillo un solo secondo.
Lo lasciò, perciò, dormire tranquillo, vicino al bambino.
Uscì con passò lento dalla stanza e tornò dagli altri due.
Questi erano anch’essi addormentati. Andò a sfilare l’argilla dalle manine dei due, posandola sul comò a fianco al lettino.
Gli sistemò il lenzuolo e li baciò sulla fronte.
Era incredibile come un attimo prima fossero pimpanti e infermabili e un attimo dopo li trovassi a sonnecchiare.
Spense la luce e fece lo stesso con le altre ancora accese in giro per la casa.
Si assicurò che tutto fosse a posto e, finalmente, si andò a stendere nel proprio letto.
Appoggiò la testa sul cuscino e si accarezzò la pancia.
Quanto amava quei momenti tranquilli, non avrebbe rinunciato ad essi per nulla al mondo.
Amava Howl e i loro bambini e non li lascerà, qualunque cosa accada.
Dia's Time
Allora come vi è sembrata questa One-shottina?
Lasciatemi pure una recensione e, se ci sono errori, non esitate a scriverli.
Spero che via sia piaciuta! X)
Un bacio a chiunque leggerà e due per chi lascierà pubblicamente una traccia del suo passaggio! X* X* X* X*