Il villaggio era ancora silenzioso, l'unico rumore era quello dei passi di Usop.
Era volato giù dalla nave, non aveva nemmeno lasciato che attraccasse, aveva mollato le sue invenzioni e si era fiondato sulla terra ferma.
Portava dei fogli con se, alcuni tenuti male, con la velocità della corsa rischiavano di volare via.
Aveva voglia di urlare, come faceva una volta ma la voce non gli usciva.
Arrivò alla villa, tre ragazzi stavano in piedi davanti al cancellò, immaginò subito chi fossero
<< Peperone! Carota! Cipolla! sono io! ma quanto siete cresciuti! >> i ragazzi lo guardarono increduli con gli occhi spalancati
<< CAPITANO USOP!! >> si gettarono sopra di lui piangendo, lasciando che i fogli volassero non molto distanti da loro
<< Siamo cosi felici di vederti! >> << Cosa fai qui?! >> << Sei cambiato parecchio! guarda che muscoli e che capelli!>> lavoravano come guardie del corpo di Kaya, erano diventati muscolosi e strane armi erano attaccate alla loro vita
<< Tutto quello che vi raccontavo io l'ho fatto davvero! sono diventato forte, sono il più abile cecchino dei sette mari! Ma adesso non posso fermarmi a raccontarvele! >> raccolse i fogli e si gettò su un albero, uno dei ragazzi si era offerto di aprire il cancello ma lui preferiva il vecchio stile.
Scese dentro il giardino e andò a cercare Kaya, come stava? Come era cambiata? Tra poco l’avrebbe scoperto, tra poco l’avrebbe riempita di chiacchere.
Arrivò alla finestra della sua stanza, non aveva dimenticato la villa e ne il villaggio, non era cambiato nulla.
<< Kaya! >> la ragazza stava in piedi accanto al comodino, si stava pettinando i capelli corti, si era allungata e aveva le giuste curve nei posti giusti, la ragazza era rimasta letteralmente a bocca aperta con la spazzola ferma.
<< …usop… >> scoppiò in lacrime e si gettò sul ragazzo che nel frattempo era entrato gettando i fogli sul letto
<< USOP! USOP! >> lo abbracciava e lo stringeva con una forza che Usop non si sarebbe mai immaginato.
<< Kaya! Come sei diventato bella! E ti vedo in forma! >> nessuna tosse interruppe la ragazza, non cadde e non si sentì mancare. Che Kaya fosse guarita?
<< Dove sei stato? Che cosa hai visto? Come stanno gli altri? E la Going Marry? >> Usop la fece sedere e con tristezza le raccontò del funerale della loro nave, le raccontò della terribile battaglia che la Going Marry dovette affrontare e del suo grosso malanno, Kaya rimase in silenzio ad ascoltare commuovendosi, non credeva che per quella ciurma strampalata la nave potesse essere cosi importante. Il sorriso tornò sul volto di Usop e iniziò a raccontarle tutto quanto, tutto le sue battaglie e Kaya rise nel vederlo cosi euforico, le mostrò le nuove armi e dei bozzetti dei nemici battuti da quel piccolo bugiardo partito anni prima all’avventura tornando trionfante.
Andarono avanti a ridere a parlare per tutta la mattina, Kaya gli mostrò il volantino con la scritta wanted appesa sul muro davanti al letto:
<< Sei diventato l’idolo del villaggio sai? Il bugiardo e fifone Usop è diventato un terribile pirata >>
<< Sai Kaya come vice capitano ho una certa reputazione da difendere.. >>
<< USOP! razza di cretino patentato chi ti ha dato il permesso di scendere come una furia!?! >> l’urlo di Nami echeggiò per tutto il villaggio
<< Strega! Mi hai rovinato il momento di gloria! >> urlò alla finestra sperando che la navigatrice non avesse sentito, l’intera ciurma si presentò al cancello e Kaya fu cosi felice di poterli rivedere e di conoscere i nuovi arrivati, passarono cosi la giornata tra risate e chiacchere. Kaya era guarita, non aveva più avuto attacchi e ora lavorava per il bene del villaggio, si occupava di piccole mansione con l’aiuto degli abitanti, non volevano che comunque si affaticasse.
Alla sera prima di partire Usop si fermò un pochino con lei sulla spiaggia, i tre piccoli guardiani si erano allontanati per lasciarli soli.
<< Chissà quali altre fantastiche avventure ti aspettano! Prometti che tornerai a raccontarmele? >> il sorriso di Kaya si allargò al massimo delle sue possibilità
<< Come hai fatto a capire che non si trattassero di bugie? >>
<< Sei cambiato Usop, te lo leggo negli occhi, tuo padre sarebbe fiero di te per non parlare di tua..>>
<< Mamma.. già lei.. sarebbe contenta.. >> non aveva avuto il coraggio, era partito anche con la speranza di poter trovare suo padre ma purtroppo non era riuscito, voleva farlo per sua madre.
<< Kaya >> disse con fare solenne Usop indicandosi con il pollice
<< La prossima volta che ci vedremmo sarà per farti partire all’avventura con me, tornerò a prenderti >> Furono le ultime parole dei due, Kaya con le lacrime agli occhi sorridendo felice annuì, non ci fu un bacio come saluto, tornò sulla nave e partì, voleva che Kaya conservasse il ricordo di un uomo forte e non di uno che si lasciasse trasportare dai sentimenti e l’imbarazzo era un’altra ragione per il mancato gesto.
Kaya rimase in attesa del ritorno di Usop, ogni giorno camminava sulla spiaggia per poter vedere la Sunny all’orizzonte e quando ritornava al villaggio gridava con tutto il fiato che aveva in corpo, nella speranza che quel desiderio potesse realizzarsi
<< Sono Arrivati i pirati! >>