Il Viaggiatore aprì gli occhi. Era notte. Ispezionò un attimo i dintorni e, certo di essere solo, lasciò cadere lo zaino a terra e iniziò a controllarne i contenuti. Tirò fuori un sandwich, dell'acqua, si sedette su una roccia e si mise a mangiare. Aveva fatto bene a vestirsi a strati: la notte era più fredda di quello che aveva pensato. Ed era solo a poca distanza dal deserto. Una volta giunto li, sarebbe di certo diventato più difficile andare avanti. Inghiottì l'ultimo pezzetto di pane e prosciutto, mise gli incarti dentro lo zaino e lo chiuse. Sotto la luce della luna, per un istante, l'ormai familiare marchio "invicta" divenne visibile e il Viaggiatore si lasciò scappare un sorriso. Alzò la testa e guardò in lontananza, in direzione del deserto. La sua destinazione era lì, al di là di quelle dune e di quella sabbia. Questa volta sarebbe arrivato in tempo, promise a se stesso.