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Autore: J o e y    06/05/2013    0 recensioni
"Salice piangente" è una storia nata qualche anno fa a fine estate dopo i tre giorni più brutti della mia vita.
Questa storia è ispirata ad un fatto realmente accaduto: la perdita di mio padre.
E' una storia scritta con anima, cuore e lacrime.
Lacrime che non hanno cessato di scorrere da quel maledetto giorno.
Molte persone dicono che il tempo rimargina le ferite.
Non si rimargina un bel niente.
Ci si abitua a vivere senza un pezzo del nostro cuore.
Sopravvivenza.
Eh si, questa si chiama sopravvivenza.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Morì così all’improvviso.
Non ci fu nemmeno il tempo di sentirlo ridere ancora.
Morì sotto il sole in sella alla sua bicicletta durante una corsa amatoriale.
Per fortuna la famiglia riuscì a convincere il Sindaco a riportarlo per l’ultima volta a casa.
D’altronde dinanzi una tragedia così dolorosa il Sindaco cosa avrebbe dovuto rispondere?
Lo riportarono a casa con gli occhi chiusi.
Sembrava stesse dormendo.
Adorava dormire e riposarsi la sera sul divano.
Ogni sera, quando non era impegnato, si coricava verso le nove e mezzo.
Non riusciva mai a finire di vedere un film.
Quella giornata sembrava un film.
Avete presente quei film drammatici, dove una figlia perde il padre e accecata dal dolore crede di riuscirne a vedere il fantasma?
Ecco, sembrava uno di quei film.
Non è più riuscita a vederlo da quando fu portato a riposare per sempre al cimitero.
Quel giorno lei vide qualcosa.
Credeva fosse lui.
Almeno così pensa.
Chissà se era veramente lui che voleva abbracciarla l'ultima volta.
Lei non era in sé in quei tre giorni.
Rideva e piangeva nello stesso momento.
Sembrava morta anche lei.
Non riusciva a realizzare.
Tuttora non realizza.
Lei crede ancora che ogni giorno alle cinque e quaranta del pomeriggio lui apra la porta di casa.
Lui tornava sempre a quell’ora.
Ridevano, scherzavano, parlavano, giocavano e discutevano.
Tutto è morto.
Tutto è finito.
La realtà è questa ma a noi piace fantasticare.
Ecco, proviamo a pensare che lei gli abbia scritto una lettera e che l’abbia imbucata nell’apposito contenitore che ogni mattina i postini svuotano.
Che cosa gli avrebbe scritto? E lui gli avrebbe mai risposto?
Proviamo a pensare che tutto questo possa accadere in un mondo parallelo.
Proviamo a pensare che lui abbia veramente ricevuto questa lettera.
Noi tutti sappiamo che queste cose non accadranno mai, ma cerchiamo di andare un briciolo aldilà della realtà.
Voi grandi, cercate di estraniare la vita reale e quotidiana e volgete la vostra mente a qualcosa che potrebbe accadere in un mondo parallelo dove tutto è possibile.
 
  
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