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Autore: LizDream    25/11/2007    10 recensioni
Capitolo 9 dedicato a Titty90!!!!----Allora, ragazze questa è la mia prima long- fic, anche se in realtà non so quanto lunga sarà! Ditemi che ne pensate! “Bene, le lezioni per oggi sono finite. Posso andarla a trovare “– si disse sollevato un ragazzo sui 18 anni, uscendo da quel liceo che ormai odiava tanto. Lo odiava perché lo teneva lontano da lei. Percorse velocemente il giardinetto compreso dall’istituto, fino ad arrivare al cancello. Lo passò e prese il primo autobus che conduceva al centro della città. Scese alla fermata più vicina all’ospedale Albuquerque Medical Ospital e una volta arrivato vi entrò. Raggiunse con trepidante emozione la ormai nota stanza bianca, numero 202. Sorrise spontaneamente nel vederla addormentata lì, in quel letto privo dei colori genuini e vivaci che si addicevano alla vita.
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gabriella Montez, Troy Bolton
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Allora, ragazze questa è la mia prima long- fic, anche se in realtà non so quanto lunga sarà! Ditemi che ne pensate! 

UNA SPERANZA NEL CUORE

“Bene, le lezioni per oggi sono finite. Posso andarla a trovare “– si disse sollevato un ragazzo sui 18 anni, uscendo da quel liceo che ormai odiava tanto. Lo odiava perché lo teneva lontano da lei.

Percorse velocemente il giardinetto compreso dall’istituto, fino ad arrivare al cancello.

Lo passò e prese il primo autobus che conduceva al centro della città. Scese alla fermata più vicina all’ospedale  Albuquerque Medical Ospital e una volta arrivato vi entrò.

Raggiunse con trepidante emozione la ormai nota stanza bianca, numero 202.

Sorrise spontaneamente nel vederla addormentata lì, in quel letto privo dei colori genuini e vivaci che si addicevano alla vita.

In quel momento sembrava proprio un angelo.  Ed era vero. Lo era, dentro e fuori. La sua bellezza era tale alla dolcezza e alla bontà del suo carattere allegro nonostante quello che aveva dovuto e doveva  ancora passare. Con quei morbidi boccoli neri che le arrivavano poco più giù delle spalle, il volto rilassato e sereno, il corpo voltato sul fianco sinistro, verso di lui. Come se inconsciamente lo stesse aspettando.

Prese una sedia e vi si sedette. Ci volle mezz’oretta prima che la ragazza aprisse gli occhi. Quegli occhi dolci e profondi,  scuri come l’oceano di notte.

Nel vedere che lui era lì, davanti a lei, una strana felicità le scosse l’animo, e le sue labbra sottili e rosse come le fragole si tesero in un raggiante sorriso.

- Sei venuto … anche oggi –

- Non potevo mancare e non lo farò mai, almeno non fino a quando sarai ancora distesa lì – rispose di rimando indicando con il capo il letto su cui era sdraiata.

- Troy … sai che le possibilità che io non mi riprenda … sono parecchie – insistette lei e a quelle parole le tremò la voce –

- Non dire così …  io sono sicuro che riuscirai a camminare di nuovo. Una persona meravigliosa come te non si può sprecare in un letto d’ospedale quando fuori c’e tutta una vita pronta ad accoglierla con i suoi problemi certo, ma soprattutto con le sue gioie e soddisfazioni –

Gli rivolse un altro sorriso. Questa volta di rassegnazione. Sapeva che quando si metteva in testa qualcosa non se la toglieva tanto facilmente.

- Dai, aiutami a sedermi –

Troy l’aiutò prima a sedersi e poi , prendendola tra le sue braccia, la posò delicatamente sulla sedia a rotelle posizionata di fianco al letto.

Una volta che si fu sistemata bene, Troy le si inginocchiò di fronte e le prese il viso tra le mani.

Lo studiò attentamente come se ogni giorno vi portasse dei cambiamenti, sfiorò le guance pallide e le labbra secche, poi guardò quegli occhi che tanto lo facevano sperare. Sperare in un futuro in cui loro correvano insieme, tenendosi per mano,  per arrivare in tempo a scuola,  e ridevano felici e spensierati.

Le sfiorò le labbra con un delicato bacio e staccandosi sorrise nuovamente fissando il suo sguardo in quello di lei.

- Non sai quanto mi manchi, ogni giorno a scuola vedo il tuo banco vuoto e non desidero altro che lasciare vuoto anche il mio per correre da te, per guardarti in quegl’occhi scuri e sfiorare le tue labbra candide con le mie. I miei pensieri sono completamente rivolti a te, a noi. Al nostro futuro insieme –

La ragazza lo baciò dolcemente e con passione al contempo. Ma lui capì che c’era qualcosa di strano in quel  bacio. Sembrava quasi … d’addio.

- Troy … lo sai come la penso. Non possiamo avere un futuro insieme, perché le nostre vite sono troppo diverse per procedere sullo stesso cammino. Io probabilmente rimarrò su questa sedia a rotelle e vedrò il mondo attraverso i tuoi occhi, attraverso le tue parole, attraverso i tuoi pensieri. Ma tu quel mondo lo puoi ancora toccare con le tue mani, percorrere con le tue gambe, e assaporare ogni momento che la vita ti offre. Non posso tenerti legato a me per sempre, sarebbe come mandare a monte tutti i tuoi sogni. E per quanto io desideri stare con te in ogni istante, questo non è giusto. Non è giusto per te. Dovresti trovare una ragazza da amare con tutto il cuore, che ti faccia sentire libero. Si, libero, senza restrizioni, senza dover essere rinchiuso in una stanza d’ospedale ad osservarla nella sua impotenza. Devi cercare una ragazza che ti meriti e che ti possa offrire tutto quello che io non sono in grado di darti, ne adesso e probabilmente mai, perciò smetti adesso quello che stai facendo. Non venire più qui, smettila di sprecare il tuo tempo con me, smetti di passare intere giornate imprigionato da queste quattro mura che ti impediscono di annusare i profumi della vita. E soprattutto smetti … di amarmi. Amandomi distruggerai tutti i tuoi progetti, perché non potrai vivere la tua vita se dovrai occuparti di me. Perciò, basta ti prego. Vattene –

Lo sguardo dapprima confuso, poi addolorato di Troy, si trasformò in uno sguardo arrabbiato, anzi, furioso.

- Come puoi solo lontanamente immaginare che io possa fare una cosa del genere?Ma allora non capisci? Non capisci che la mia vita non esiste senza di te?Il profumo dei fiori, la brezza leggera del vento, il gusto dolce del cioccolato … saranno inesistenti senza di te. Il resto del mondo non mi interessa minimamente se tu non ci sei. Sarebbe come vivere in una realtà parallela, dove il tempo scorre ma per me tutto resta uguale, invariato, senza soddisfazioni, senza gioia, senza emozioni.

Io ho bisogno di te per vivere. Se stare su quella sedia a rotelle a vita sarà davvero il tuo destino, allora va bene. Non correremo insieme per arrivare a scuola, sarò io a portare te, ma saremo sempre NOI. Non IO e TE, ma NOI.  E poi la storia di trovare un’altra ragazza, quella si che è davvero la cavolata più grande che hai detto nel tuo discorso! Discorso che non ha raggiunto il suo scopo. Cioè farmi allontanare da te, mi dispiace dirtelo ma non ci riuscirà nessuno.

Io non smetterò mai, MAI, di amarti. Mettitelo bene in testa, perché è quello che ti ripeterò ogni volta che mi  dirai che non possiamo farcela e che in questo modo sto uccidendo il mio futuro.

Ho lottato per averti e non rinuncerò a te tanto facilmente.

Perché ti amo, Gabriella. E’ questa semplice motivazione che porterà avanti le mie speranze anche quando tutto e tutti cercheranno di abbatterle – il tono di voce si fece di nuovo addolorato e gli occhi del ragazzo si inumidirono – Ti prego, non chiedermi di lasciarti, non ce la faccio -

A quel fantastico discorso, Gabriella non poté che scoppiare a piangere. Lacrime di commozione, lacrime di gioia, ma anche lacrime di dolore. Le era costato enormemente dirgli quelle parole.  Era come se ad ogni sillaba il suo cuore perdesse un battito.

Non era riuscita a convincerlo ad andarsene, a lasciarla lì, a portarsi via una parte fondamentale di lei che non le avrebbe più restituito.

Ma questo più che dispiacere le provocava sollievo. Si sentiva un’egoista a incatenarlo in quella storia troppo complicata per la loro età, ma era felice che lui fosse rimasto lì con lei.

Lo abbracciò, mentre le lacrime diventavano sempre più veloci e numerose, dando libero sfogo a quel dolore che per troppo tempo aveva tenuto dentro di si. Non aveva ancora pianto da quel fatidico giorno dell’anno prima. Nemmeno di notte, quando era sola e nessuno poteva vederla. Voleva essere forte, DOVEVA essere forte, per  il ragazzo che amava, per sua madre,per i suoi amici e per se stessa.

Ma in quel momento non era proprio riuscita a trattenersi, la tentazione era stata troppo forte.

Troy la strinse forte a  sua volta, immergendo il volto tra i suoi capelli e rimanendo inebriato dal suo profumo.

- Sfogati, Gabriella. Era ora che tu liberassi queste lacrime, è da un anno che le trattieni – le disse dolcemente.

- Scu … scusami … no … non ce la … faccio … a trattenermi – rispose tra i singhiozzi la ragazza .

-  Non scusarti, piangi. Piangi quanto vuoi, io sono con te –

E così Gabriella si lasciò andare e per un tempo indefinito non si slegò da quell’abbraccio.

***

TA-DAAAN!Fine del primo capitolo, che ne pensate?Commentate!
Siate sincere e ditemi se fa schifo, così la tolgo!
In questo primo cappy non si è capito perchè Gabry è costretta su una sedia a rotelle, ma nel secondo vi spiegherò un po' di cose!
Kiss
by
LizDreamer
  
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