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Autore: Alex1D    06/05/2013    1 recensioni
-Marylin...?-chiese avvicinandosi alla panchina.
La ragazza non si mosse nemmeno di un centimetro.
-Marylin che cazzo stai facendo qui,sotto la pioggia su quella panchina?-chiese mettendosi in piedi di fronte a lei.
-Sto aspettando...-disse non distogliendo gli occhi dal cielo nuvoloso.
-E cosa staresti aspettando?Uno dei tuoi clienti?-chiese per poi scoppiare a ridere.
Peccato che non era il momento giusto per una delle sue stupide battutine.
-Sto aspettando che lei mi venga a prendere...-
-Lei chi?-chiese Louis non capendo.
-Lei,Louis,la morte...-sussurrò con gli occhi colmi di lacrime.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"L'apparenza inganna.Non tutto è come sembra."

 

 

 

Maryline Grey era una ragazza di sedici anni.
Angela,sua madre,era una ex prostituta di 32 anni.
Era una donna alta e snella,i capelli erano lunghi e biondi e gli occhi erano neri come la pece.
Ed era anche molto simpatica e gentile.
Dopo che era rimasta incinta aveva deciso di smettere di fare quel lavoro per il bene della figlia.
Non voleva che lei crescesse in un ambiente così.
Suo padre invece non lo aveva mai conosciuto.
Sapeva solo che gli occhi azzurri che possedeva gli aveva ereditati da lui.
Fino ai 14 anni la vita di Maryline era stata abbastanza tranquilla.
A scuola andava bene,aveva dei buoni amici e l'amore da parte della madre non mancava.
Ogni sabato andava con lei a fare shopping e cose varie.
I problemi iniziarono quando Angela si sposò con Robert Tomlinson.
Tutte e due andarono a vivere insieme a lui e suo figlio Louis.
Si trasferirono a Bradford.
Maryline e Louis non andavano per niente d'accordo.
Ogni volta che i loro genitori erano presenti lui la trattava come se veramente le volesse bene,dopo però,quando rimanevano da soli iniziava il vero inferno per la ragazza.
Lui la continuava a insultare dandole della puttana,troia,mezza-orfana,e chi ne abbia più ne metta.
Louis a quei tempi era un ragazzo di 18 anni,aveva quattro anni in più della sua sorellastra quando i loro genitori si sposarono.
Era un ragazzo alto e muscoloso,i suoi occhi erano azzurri con qualche sfumatura verde e i capelli corti,lisci e castani.
Era una di quelle persone che amava ridere e scherzare.
Ma in compagnia di Maryline prorpio non riusciva ad essere simpatico.
La odiava.
Odiava lei e sua madre per averlo fatto andare via da Doncaster.
Odiava quelle due donne per averlo allontanato dalle sue sorelle e dai suoi amici.
Non che Maryline centrasse qualcosa,ma lui sfogava la sua rabbia su di lei.
Una volta l'aveva pure presa a sberle e l'aveva minacciata di fare di peggio se avesse detto qualcosa.
Ogni volta che i suoi amici venivano a casa sua la prendevano in giro e la trattavano come una serva.
Con il passare del tempo il suo corpo si era sviluppato,ed ora era una bella ragazza.
Gli occhi erano di un bellissimo azzurro metallico e i capelli li aveva tinti di rosa violetto chiaro,quasi bianco.
Ogni volta i suoi amici,sopratutto Zayn,facevano battutine sul suo corpo piccolo ma ben sviluppato.
Anche se era la sua sorrellastra,Louis non si faceva scrupoli a pensare come se la cavasse a letto.
Avrebbe voluto sbatterla fino allo sfinimento.
Sapeva poche cose sul conto di Maryline.
Ogni giorno usciva alle due dopo la scuola,ed andava chissà dove,poi ritornava alle sette di sera.
Lui si chiedeva se faceva la prostituta o qualcosa del genere.
Per questo la maggior parte delle volte faceva battutine del tipo "Quanto hai guadagnato oggi?" "Scopano bene i tuoi clienti?" "Quante persone hai spompinato oggi?" e poi scoppiava a ridere come un matto.
A Maryline non gliene fregava più di tanto,all'apparenza sembrava fottersene di quello che Louis diceva,ma nel profondo del suo cuore stava morendo.
Se la vedevi per strada pensavi subito che fosse una ragazza dura,fredda e forte.
Ma lei era l'esatto contrario.
Sembrava forte,ma era fragile come il cristallo.
 

 
***
 

 
Quella domenica Louis aveva intenzione di scoprire dove andava Maryline ogni volta che usciva.
Era da qualche giorno che pensava a lei in modo diverso.
La notte sognava di baciarla e di accarezzarla.
Si continuava a ripetere che fosse solo per colpa della droga o del fumo,o anche dei troppi film che guardava.
Ma nel profondo del suo cuore sapeva benissimo che non era così.
Erano le 14:09 ed Maryline era uscita di casa continuando a ripetere "Cazzo sono in ritardo cazzo!".
Louis si chiedeva sul serio perché da un anno continuava a uscire di casa ogni giorno.
Che cazzo faceva?
Quella cosa era davvero così importante per lei?
Attento a non farsi vedere,Louis uscì di casa ed iniziò a seguire la ragazza.
Fuori pioveva a dirotto e lei non aveva neanche l'ombrello.
Per non farsi notare fece a meno di prenderlo e corse il rischio di bagnarsi i capelli.
Camminava a qualche metro di distanza da lei.
Stavano camminando da qualche minuto.
Ora si trovavano nella parte "abbandonata" di Bradford.Lì non ci veniva mai nessuno e la maggior parte della case erano disabitate.
Un rumore,causato probabilmente da un gatto,fece spaventare Louis che si girò di scatto e perse di vista Maryline.
Perfetto,pensò sbuffando,ora chissà dove cazzo è quella lì.
Per qualche minuto camminò a vuoto tra quelle vecchie strade.
Zayn gli aveva detto che di solito nei vicoli che si trovavano in quelle parti,c'erano sempre drogati,alcolizzati,puttane,ex carcerati,ricercati,maniaci,pazzi psicopatici.
 
Che Marylin si drogasse?
Nah,non sembra una drogata.
 
Pensò Louis.
 
Allora fa la puttana...
Tale madre tale figlia no?
 
Questi erano i pensieri che faceva mentre cercava la sorellastra.
Dopo un po' la trovò seduta su una panchina a fissare il cielo.
Era in posizione eretta,le mani erano sulle ginocchia,i capelli raccolti erano tutti bagnati,il trucco nero le era colato e gli occhi erano rossi.
Sembrava,ma non ne era sicuro,che la ragazza stesse tremando.
-Maryline...?-chiese avvicinandosi alla panchina.
La ragazza non si mosse nemmeno di un centimetro.
-Maryline che cazzo stai facendo qui,sotto la pioggia su quella panchina?-chiese mettendosi in piedi di fronte a lei.
-Sto aspettando...-disse non distogliendo gli occhi dal cielo nuvoloso.
-E cosa staresti aspettando?Uno dei tuoi clienti?-chiese per poi scoppiare a ridere.
Peccato che non era il momento giusto per una delle sue stupide battutine.
-Sto aspettando che lei mi venga a prendere...-
 
Lei?
Lei chi?
Ora è lesbica sta quà?
 
-Lei chi?-chiese Louis non capendo.
-Lei,Louis,la morte...-sussurrò guardandolo finalmente,con gli occhi colmi di lacrime.
In quel momento Louis si paralizzò.
 
La morte?
Ma che cazzo?
 
-Cosa?-le chiese scandalizzato,non se lo aspettava proprio.
La ragazza non disse una parola ed inizio a piangere.
Non c'erano parole per descrivere Louis in quel momento.
Si sentiva strano,non l'aveva mai vista piangere.
Non sapeva che fare,era come paralizzato,quella risposta da parte sua lo aveva come bloccato,in un certo senso.
-La aspetto da un anno ma lei non viene Louis,non vuole venire...-piangeva a dirotto ormai,sembrava che non ci fosse niente che potesse farla smettere.-Io vengo ogni giorno quì aspettando che mi venga a prendere ma lei non lo fa,non so perché...-
-Perché dovrebbe venirti a prendere?- le chiese con un groppo in gola.
-Perché di si Louis!-rispose-Sarebbe meglio per tutti!Toglierei un peso dalle spalle di mia madre,tu non odieresti più nessuno,tuo padre non dovrebbe più preoccuparsi di niente così avrebbe mia madre tutta per se.Sono un peso per tutti,tutti mi odiano.Lo hai detto pure tu che dovrei morire,che dovrei sparire dalla faccia della terra,che mi dovrei uccidere...-
Si aveva ragione,lo aveva detto,ma questo era successo un anno fa...
In quel momento Louis capì.
Un anno fa le aveva detto quelle parole,un anno fa lei ha iniziato a fare questo suo "rituale" del venire ogni giorno lì.
Che la colpa fosse stata sua?
Che Maryline avesse preso sul serio quelle parole?
-I-io...stai facendo tutto questo per colpa mia?-le chiese lui.
Marylin fece di sono con la testa.
-Non è colpa tua se sono nata Louis,non è colpa tua se sono un errore...-disse facendo un piccolo sorriso.-Non è colpa neanche dei miei genitori,tutto quì.La colpa è solo mia che sono cos'...così inutile e patetica...-sussurrò.
-No,non è vero...-disse Louis abbassandosi per poterla guardare meglio negli occhi-Non sei patetica,non sei un errore,non sei inutile.Il problema sono io che me la sono presa con te senza un motivo,ho sfogato per anni la mia rabbia su di te facendoti soffrire e mi dispiace.Sono stato uno stronzo,uno stupido egoista,non pensavo di ferirti,non ragionavo,non so perché lo facevo.Mi dispiace Maryline,mi dispiace tanto...-
Con sua grande sorpresa la ragazza lo abbracciò.
Si alzarono tutti e due in piedi e lui iniziò ad acarezzarle la schiena per calmarla dal pianto,che era iniziato di nuovo.
-Shh...tranquilla piccola...non piangere...-le sussurrava all'orecchio.-...sei una persona stupenda,la migliore che io abbia mai incontrato.-
Si staccarono dall'abbraccio e lui la guardò negli occhi.
Era più bassa di lui di qualche centimetro.
Iniziò ad accarezzarle la guancia e lei sentì subito le farfalle nello stomaco.
-Ora ho capito una cosa...-sussurrò lui.
-Cosa?-chiese Maryline.
-Ho capito di averti sempre amata...-disse prima di far combaciare le loro labbra.
Finalmente l'aveva baciata.
Le loro labbra si muovevano lentamente,con dolcezza e con tutto l'amore possibile di questo pianeta.
Quella era la sensazione più bella che Louis e Maryline avessero mai provato.

 
  
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