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Autore: Ollieparawhore    07/05/2013    2 recensioni
Perfavore, non andartene ora.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hayley Williams, Josh Farro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cerco la sua chioma rossastra tra la gente.
E' inusuale che Nashville sia così affollata, sarà che è il periodo di Natale. Dopo cinque stressanti minuti passati sulle punte dei piedi alla sua ricerca, la trovo attaccata alla vetrina del negozio di dolci.
I suoi occhi sono puntati su un'allettante torta al cioccolato, cosparsa di cocco per richiamare la neve e qualche bastoncino di zucchero.
Porta una mano alla tasca e ne tira fuori un paio di monete, arriva a stento a cinque dollari e qualche centesimo. La vedo sbuffare e girarsi. Quando si accorge di avermi davanti fà un piccolo saltello all'indietro. Sorride.
'Hey'
'Hey anche a te, straniero' risponde prendendomi sotto braccio e trascinandomi via da quel caos di gente.
Il viale è costeggiato da imponenti alberi addobbati. Il nostro respiro si condensa davanti ai nostri volti.
"Sto scrivendo un nuovo pezzo, ma ho bisogno di una mano con le parole, ti và d'aiutarmi?" le chiedo.
"Seriamente? Beh è fantastico, quando si comincia?"
"Anche sta sera se ti và, mamma fà la pizza, casa Farro è sempre aperta per te, come sai bene."
"Oh, dopo quest'offerta di cibo non posso assolutamente rifiutare." Mi risponde con un sorriso enorme stampato sulle labbra.
L'atmosfera Natalizia è sempre stata una delle mie preferite. Quando te ne stai in casa al calduccio sorseggiando cioccolata calda, ed osservi dalla finsestra il giardino innevato, con le luci ad intermittenza appese alla staccionata.
Non siamo molto distanti da casa mia.
"Sto cominciando a perdere la sensibilità delle dita" mi informa Hayley.
"Dai, due isolati e ci siamo, ci aspetta un bel camino con un fuoco scoppiettante."
Mi son sempre chiesto come fà ad avere sempre quel sorriso meraviglioso, così sincero che ti spiazza, ti prosciuga la bocca di parole, perchè non ce n'è nemmeno una adatta, per descriverlo.
La strada è ghiacciata, e non possiamo far a meno di rischiare di scivolare ad ogni passo.
"Un giorno di questi ti porto a pattinare, sei buffo perfino sulla neve ghiacciata con un paio di scarpe, non oso immaginare quanto possa essere esilerante vederti su un paio di pattini."
"Come sei simpatica, voglio proprio vedere te come te la cavi!"
"E' una sfida per caso?"
"No, volevo soltanto dire che..."
"Hai paura di perdere ammettilo!"
Sbuffo, e ridendo scuoto il capo. Suono il campanello, e poco dopo, siamo già dentro, con mia madre che ci riempie di biscotti appena sfornati e thè caldo.
Appena finiamo di mangiare prendo la mia adorata chitarra, ed il blocco dell'ispirazione. Si chiama così perchè ogni volta che lo vedo, mi passa per la mente un'idea diversa. E' vecchio, rilegato alla vecchia maniera, foderato in pelle.
"Ecco qui, ora ti faccio sentire un pò cos'ho scritto."
Le passo il blocco, lei lo sfoglia e si ferma sull'ultima pagina. Inizio a suonare.
"I'm finding out that maybe I was wrong"
Il fuocherello danzante alla mia sinistra getta buffe luci sul suo volto, intento a contemplare il mio lavoro.
"That I've fallen down and I can't do this alone"
Sembra piacerle. Mi guarda con quei suoi occhioni verdi. E' così bella. Peccato che posso dirle quello che provo, solo scrivendole canzoni, indirettamente. Non avrei mai il coraggio di rivelare i miei sentimenti.
"Stay with me, cause this is what I need please"
Il suo sguardo sembra essersi perso nel regolare movimento delle mia mani che sfiorano le corde.
Sono sempre stato spaventato all'idea di stonare davanti a lei, ed ho voglia di tirarmi indietro in vista del ritornello. Prendo un respiro profondo socchiudendo gli occhi.
"Sing us a song, and we'll sing it back to you, we could sing our own but what would it be without you?"
Sembra essere andata bene, ed annuendo rosicchia un'altro biscotto.
"Che-che ne pensi?" storco il labbro inferiore.
"Non è per niente male, ha davvero delle belle parole, per non parlare della melodia, mi hai incantata."
I suoi complimenti mi tirano sempre su il morale, ci ammiriamo a vicenda come artisti, pur essendo solo agli inizi.
"Beh, qui è dove mi sono fermato, non saprei più cosa scrivere. E' come se ci fossero tante sensazioni aggrovigliate nel petto e non riuscissi a decifrarle."
"Dovresti continuare sempre sullo stesso tema, la caduta, una speranza a cui poi aggrapparsi, continua a riferirti alla persona a cui accennavi prima." le sue parole sono come una cascata che ti colpisce in pieno. Da dove prende tutte quelle idee?
"I am nothing now and it's been so long, since I've heard a sound, the sound of my only hope." Canticchia qualche minuto dopo, senza curarsene troppo. La sua voce è così dolce, e veste perfettamente sulla canzone.
"This time I will be listening" aggiungo.
"Funziona, alla grande. Piacerà un sacco ai ragazzi." E' entusiasta e non c'è nulla che possa rendermi più felice.
"Ragazzi!! La cena è pronta, venite ad apparecchiare!"
Mia madre riesce finalmente a farmi scendere dalle nuvole. Lasciamo le nostre cianfrusaglie sul divano e la raggiungiamo in cucina.
"Su, che aspettate? Datemi una mano, sapete dove stanno i piatti, quindi datevi da fare, sùsù! Vado un'attimo in bagno, e quando torno voglio vedere tutto pronto."
Scompiglia i capelli di Hayley e lascia la stanza. Lei ride. Ha sempre adorato quel fare di mia madre così vivace e sbarazzino. E' come se fosse sempre giovane.
"Mi passeresti le posate?" chiede.
I suoi movimenti sono così eleganti, e la sua espressione concentrata continuano a distrarmi. Piego accidentalmente tre tovaglioli insieme.
"Josh! Ma cos'hai?" inarca un sopracciglio e scuote la testa.
"Questo cuore batte solo per te."
Cosacosacosa? Cos'ho appena fatto? Mi sono dichiarato nel modo più idiota e meno romantico al mondo. Sono teso perchè non vedo la minima reazione sul suo volto. Sta ancora fissando un coltello. Forse sta pensando a come sgozzarmi.
Improvvisamente si gira, non curante dell'arma in mano, come se avesse appena capito qualcosa.
"Josh, sei un genio!"
Ora sono davvero perplesso. Credo di essermi perso qualche passaggio. Un grande punto interrogativo sta levitando sopra la mia testa. Poco dopo anche lei sembra non capire.
"Ti riferivi alla canzone, no?"
Mi ha appena salvato.
"O-oh, certo!" Balbetto, con le guancie ormai diventate rossastre.
Sorride e scappa via urlando sommessamente "Vado a scriverla!".
Perfavore, non andartene ora.



E' la mia seconda Joshley ed ancora non riesco a gestire bene il signor Farro.
Nell'ultimo periodo i Farro mi mancano da pazzi. Non posso farci nulla.
Spero vi sia piaciuta!
Grazie per la considerazione :3
Alla prossima!
//Oliver.
  
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