Nulla Da Dare
Prologo
Lentamente, sempre più lentamente…
Il ritmo della pioggia battente stava rallentando sempre di più, presto, l’acqua avrebbe lasciato il suo posto a un tiepido sole estivo che avrebbe tristemente colorato il grigiore di quel giorno. Si, tristemente, perché per Scorpius ultimamente era triste tutto, anche il suono delle risate non era più lo stesso, non riusciva più ad essere contagiato dalle risa, non riusciva più a trarre piacere dalle cose di tutti i giorni che fino a quel momento avevano accompagnato la sua vita.
Insoddisfazione forse…si, probabilmente era proprio quello.
Si sentiva totalmente insoddisfatto di quello che le sue giornate scolastiche gli proponevano, in due anni aveva tormentato tutti i Tassorosso possibili, aveva vinto partite di quidditch nei modi più scorretti e violenti, aveva sedotto tante di quelle ragazzine che ormai non ricordava neanche più i loro nomi e, adesso, tutto era diventato noioso. E la scuola sarebbe iniziata tra pochi giorni.
Reclinò la testa all’indietro sulla morbida poltrona di pelle della sua camera, teneva le gambe stese e i piedi malamente appoggiati sul tavolo basso che ospitava la scacchiera e le conseguenti pedine, le quali adesso stavano prendendo a calci le scarpe in vernice nera del biondissimo Malfoy che, noncurante dei fendenti del re, vagava perso nei suoi pensieri. La pioggia smise, come previsto, il sole fece capolino da dietro una grossa nuvola infastidita da quella comparsata, ma a riscaldare il cuore del giovane Scorpius fu la voce della madre, Astoria, che lo chiamava dal piano sottostante.
Sorrise, un sorriso sincero, di quei sorrisi che dedicava solo a lei, alla candida Astoria che tanto gli aveva insegnato, che tanto lo aveva amato e per cui nutriva l’amore più puro che un Serpeverde possa provare. Purtroppo, il sorriso fu immediatamente sostituito da una smorfia di disgusto, quando la motivazione del richiamo della madre gli sovvenne: la festa di fine estate. Da qualche anno, il Malfoy Manor ospitava una buona parte di personalità importanti del mondo magico per una festa conclusiva della stagione estiva e che, in qualche modo, celebrasse una (adesso velatamente accennata) classe sociale agiata. Ovviamente tutto questo prevedeva vestiti da cerimonia, buffet servito su piatti d’argento, famiglie piene zeppe di piccoli e indiavolati bambini pronti al devasto delle rose di Astoria.
Si aggiustò la cravatta e portò indietro i crini biondi, un’aria a metà tra l’eleganza assoluta e il trasandato che lo faceva sembrare molto più grande della sua età. Al piano inferiore, un’eccitatissima Astoria faceva gli onori di casa, mentre uno sconsolato Draco se ne stava appoggiato al corrimano in legno delle scale, come se dovesse riprendere le forze:
- I Potter. Tua Madre, si, tua madre perché al momento NON è mia moglie, ha i invitato i Potter. Dimmi, Scorpius, ho fatto qualcosa di male ultimamente? Le ho fatto mancare qualche attenzione? Ha incontrato Ginevra in giro per Diagon Alley, mi ha detto, si sono fermate a parlare per ore, mi ha detto…..AAAARGH!
Ascoltò le lamentele del padre, quel giorno più pallido del solito, si limitava ad annuire e sospirare in risposta a quei lamenti sconsolati del povero Draco che, a quanto pare, ancora non aveva ben superato la rivalità con il salvatore del Mondo Magico.
- Ginevra! Cara, benvenuta…
Il cinguettio melodioso di Astoria annunciò l’arrivo della famiglia Potter al completo.
Il suoi occhi gelidi, si incrociarono con quelli caldi e verdi di Albus.
I due amici sorrisero all’unisono e si strizzarono l’occhio.
Un istante dopo quell’amichevole gesto che sigillava il legame tra i due ragazzi, una macchia rossa si frappose tra il rampollo di casa Mlafoy e l’unico Serpeverde della famiglia Potter. Una nuvola di filamenti ramati che venivano dolcemente sollevati dalla brezza estiva che preannuncia l’arrivo di un autunno mite, una nuvola tagliata al centro da un sorriso vivace e cosparso da piccole lentiggini. Lily Luna Potter stava beatamente sorridendo ad Astoria, sfoggiando le buone maniere impartitele da una severa Ginevra che, in quel momento, fissava orgogliosa la figlia fasciata in un vestitino rosa confetto. Quell’anno, anche l’ultima figlia dei Potter sarebbe entrata ad Hogwarta, una Grifondoro di sicuro, a giudicare dalla faccia. Scorpius non la conosceva bene, l’aveva vista solo un paio di volte alla fermata dell’espresso e quelle poche volte gli erano bastate per provare un pizzicante fastidio nei confronti della micronanica rossa. – Mamma mia… - Pensò - ma quanto è bassa?! - La osservò per qualche secondo, mentre lei, Albus e tutta la famiglia si apprestavano a varcare l’immensa porta in vetro del lussuoso Malfoy Manor. Si, era bassa, magrissima e rossissima, un rossore che veniva ancor più accentuato dal colore di quel vestito, un mix esplosivo che, con ottimo tempismo, fece scappare a Scorpius una risata divertita e canzonatrice, proprio mentre la Potter passava di fronte a lui. Si portò una mano davanti alla bocca, nel tentativo di frenarsi…ma ormai la piccola Lily Luna lo stava già fissando con occhi fiammeggianti, pronto a divorarlo da un momento all’altro:
- Cosa c’è che ti fa tanto ridere?
- Oh…nulla, mi chiedevo dove hai lasciato i confetti, Potter.
- I- i confetti?
- Si, di solito le bomboniere accompagnano i confetti…e con quel vestito, o sei una bomboniera… o sei un copriteiera! Ma in quel caso…ti mancherebbe il manico.
Non riuscì a trattenersi, quella battuta acida gli uscì dalla gola con la spinta di qualcosa di più forte che gridava e tifava come ad una partita di Quidditch, gli salirono addirittura le lacrime agli occhi. D’altro canto, la rossa Lily diventava ancora più roffa, sentiva le guance ardere e il fumo uscire dalle orecchie, la gola le si era seccata dalla rabbia e tutto quello che seppe fare per ribattere…fu scagliare un calcio alla massima potenza nel ginocchio del povero Malfoy, che quel giorno aveva scelto proprio la persona sbagliata da prendere in giro:
- Idiota!
La ragazza se ne andò stizzita e Scorpius iniziò la scuola con un livido gigantesco sul ginocchio.
Ma aveva riso. Aveva riso di gusto.
Saaaaaaalve! Questa è la mia prima Scorily, non so come mi sia uscita dalla testa e non so neanche se mi verrà bene, vi dico solo che questo è solo il prologo di una cosuccia interessante che mi volteggia in mente! Spero che la lettura vi sia piaciuta e....RECENSITEEEE XD
Greens