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Autore: Margherita Dolcevita    07/05/2013    1 recensioni
Il primo incontro fra Astoria e Draco, secondo me.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astoria Greengrass, Draco Malfoy, Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy | Coppie: Draco/Astoria
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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                                    The Love That Has Illuminated The Darkness Inside You
 
 

Sono chiuso in camera mia da ore ore ormai,come ogni giorno da allora."Non posso credere di averlo fatto" continuo a ripetere dentro di me, sentendo bruciare, ancora adesso, il marchio sinistro o quel che ne rimane sul mio avambraccio sinistro, come se Lui mi stesse chiamando.

Sono steso sul letto a guardare il soffitto, braccia e gambe distese, immobili. Ad un occhio estraneo posso anche sembrare morto, se non fosse per il mio petto che si alza e si abbassa ad un ritmo regolare.

Non è passata una notte, in cui io non abbia visto il suo viso nei miei incubi. E non è passato un giorno, in cui, dopo aver aperto gli occhi e dopo aver riconosciuto la familiarità della mia camera, il sollievo per non essere più in guerra ed il senso di colpa non mi attanagliano lo stomaco. 

-Draco?- Una voce limpida e angelica, che mi distoglie dai miei pensieri, mi arriva alle orecchie attraverso la porta, seguita subito dal rumore di una mano che picchietta delicatamente sulla porta.

-Un momento!-Rispondo a mia madre, alzandomi in piedi e andando verso il bagno per osservare allo specchio le profonde occhiaie, grigie come i miei occhi, che solcano il mio viso pallido e provato.

Apro il rubinetto del lavandino, mettendo le mani a coppa, per raccogliere un pò d'acqua lavarmi la faccia, in modo da ripulirmi un po dalla stanchezza e dall'angoscia per evitare di far preoccupare troppo mia madre.

Mi guardo un'ultima volta allo specchio, costringendomi a piegare le labbra all'in su, in un surrogato di un sorriso.

-Cosa c'è?- Chiedo a mia madre, andandogli ad aprire la porta. I suoi lunghi capelli  biondi sono raccolti in uno chignon, alcune ciocche però le sono sfuggite ed ora le incorniciano il volto, ormai rovinato dal tempo e dalla paura passata.

-Tesoro, poi scendere un attimo, tuo padre ed io ti vorremmo parlare- Mi chiede dolcemente mia madre. Il suo viso è tranquillo, felice. Ora.

-Sì, mamma- Lei mi prende per mano e iniziamo a scendere le scale, per andare nella grande e sontuosa sala.

Sono sinceramente curioso di sapere di cosa mi vogliano parlare. Quando arriviamo in sala troviamo seduto al tavolo, Lucius, mio padre, che ci sta aspettando. Mia madre ha lasciato andare la mia mano, per sedersi accanto a mio padre. Il viso solare e sorridente di mia madre è in forte contrasto con quello serio e composto di mio padre.

-Siediti, Draco- Mi dice semplicemente Lucius, fissandomi con uno sguardo intenso così simile al mio. Gli ubbidisco, continuando a guardarli interrogativi, sedendomi davanti ai miei genitori.

-Cosa sta succedendo?- Chiedo leggermente irritato.

-Vedi Draco, la scuola è finita da più di un anno, sei un uomo ormai e...- è mia madre a prendere parola per prima, sospendendo poi la sua frase a metà, iniziando a fissare mio
padre, stringendogli la mano, che teneva unite sul tavolo, per incitarlo a continuare.

-Pensiamo che tu sia pronto per sposarti- Dice mio padre senza mezzi termini.

-Sposarmi?- Chiedo, strabuzzando gli occhi, stupito e infuriato allo stesso tempo.

-Sì- Conferma mia madre continuando  a sorridere, anche se riesco ad intravedere una nota di preoccupazione negli occhi.

-Perchè volete obbligarmi a fare una cosa del genere?- Chiedo esasperato, passandomi una mano fra i capelli e sul volto.

-Tesoro, nessuno vuole obbligarti a fare niente solo...Ti vediamo così solitario, non mangi mai niente, non parli, non esci più con nessuno. Noi pensavamo che avere qualcunovicino ti potesse aiutare a dimenticare...A dimenticarlo- Dice dolcemente mia madre, allungando una mano, prendendomi la fra le sue.

-Ho già voi- Dico esasperato, con un tono di voce acuto ed infantile, ritirando la mano dalla presa di mia madre.

-A volte ci sono di cui è meglio parlare con persone che sono al di fuori dei fatti accaduti- dice mio padre con voce diplomatica e fredda.

-Siamo solo preoccupati per te Draco- Mi dice mia madre sull'orlo delle lacrime. Non riesco a sopportare la vista di Narcissa scoppiare in un pianto disperato, non posso sopportare di vederla soffrire a causa mia.

-Bè non dovreste- Rispondo duro, alzandomi dalla sedia, iniziando a camminare verso la mia camera.

-Draco Malfoy non ha bisogno di nessuno-
 
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Sono in piedi, appoggiato allo stipide della porta, ad osservare la moltitudine di perosne che hanno invaso casa mia, più precisamente la sla di casa mia. ALcune sorridono, intrattenendosi a chiacchierare con i miei genitori, altri si congratulano con me per il fidanzamento, altri ancora preferiscono danzare al centro della sala, dove prima c'era il tavolo, a ritmo di musica.

Ma io lo so.

Lo so che tutte le risate, i sorrisi sono falsi, così come le parole che escono dalle loro bocche di serpi. Nessuno di loro vorrebbe veramnete essere qui: nello stesso luogo in cui Lui si riuniva insieme ai suoi seguaci.

Nella confusione generale, riesco comunque a vedere una ragazza che, con un semplice vestito nocciola pallido, spicca fra gli altri invitati, con la sua carnagione lattea e con i suoi lunghi capelli scuri e ondulati.

La vedo camminare aggraziata, sicura, ma quando si sposta dal viso una ciocca di capelli, mettendosela dietro l'orecchio, permettendomi di vedere i suoi occhi, simili a smeraldi, riesco a leggere in essi il panico che prova..

Smetto di fissarla, quando mi passa accanto, andandosi a sedere su una delle sedie a vicine alla porta.Con la coda dell'occhio la spio, guardandolamentre si toglie le sue scomode scarpe col tacco e massaggiarsi con una mano i piccoli pide, prima uno poi l'altro emettendo, di tanto in tanto, quache sopsio di sollievo.

-Ridicolo- Mi volto totalmente verso di lei, aggrottando le sopracciglia cnfuso. Sentendosi osservata, la ragazza alza lo sguardo dai suoi piedi per puntarli su di me. Per un secondo sprofondo dentro i suoi occhi verdi, ma mi costringo a riemergerne quasi subito.

-Tutto questo è ridicolo. Festeggiare un matrimonio di convenienza fra due persone che neanche si conoscono- Specifica la ragazza, vedendo, probabilmente la confusione nei miei occhi.

-E che non si vogliono sposare. O meglio lo sposo non vuole farlo- Gli occhi della ragazza brillano di un'improvvisa curiosità.

-Conosci lo sposo?- Chiede ingenua, non sapendo di avercelo davanti. Questo suo deficit mi fa nascereun sincero sorriso di superiorità, dopo mesi. E di questo le sono segretamente grato.

-Sono il suo testimone- Rispondo cercando di sembrare il più sincero possibile, scrollando le spalle, riaquistando un po della mia vecchia spavalderia.

-E lui com'è? Lo sposo, intendo, com'è?- Chiede con una nota di nervosismo nella voce, iniziando a a mordicchiarsi il labbro, facendo diventare le sue delicate labbra ancora più rosse.

-Come mai tutta questa curiosità? Sei forse tu la sposa ?- Le chiedo con voce acida, non smettendo mai di sorridere.

Vedo gli occhi della ragazza palancarsi, disgusatata. Benchè sia lo stesso sentimento che provo io all'idea di sposarmi, non riesco ad evitare di chiudere le mani a pugno dalla rabia. Son un Malfoy, appartengo ad una, se non alla famiglia purosangue più importante nel mondo magico.Questa stupida ragazzina non ha il dirittodi essere disgustata da me, anche se non sa che sono io lo sposo.

Senza degnarla più di uno sguardo, un passo dopo l'altro, mi allontano da lei lasciandola sola e confuda. Sono quasi arrivato alle scale che portano in camera mia, quando mia mare mi viene incontro dicendomi di volermi far conoscere la mia futura sposa e i suoi genitori. Al nome "sposa" il mio corpo si irrigidisce automaticamente, e mia madre avvertendo la tensione, mi prende sotto braccio conducendomi fino ai miei futuri suoceri.

-Signori Greengras, che piacere rivedervi- Li saluta mia madre cordiale, sorridendo.

-Anche per noi lo è, Narcissa- Risponde quella che deve essere la madre della mia futura sposa.

-Draco, l'ultima volta hce ci siamo visti eri poco più di un bambino, sei molto creciuto- Si complimenta con me il mio futuro suocero, posandomi una mano sulla spalla. Fisso intensamente quella mano, come se con il solo sguardo potessi inceerire lei e il suo proprietario.

-Draco, vorrei presentarti la tua futura moglie, Astoria- Dice prendendo la mia mano sinistra.

-Astoria, vorrei presentarti il tuo futuro marito, Draco- Dice prendendo la mano della figlia, che poco prima era nascosta dietro di lui. I miei occhi si spalancano dalla sorpresa, riconoscendo l'abito color nocciola e quegli occhi che sono riusciti a strgarmi. Mio suocero lascia cadere, nella mia mano, quella delicata e morbida di Astoria.

-Piacere- Dico, chinandomi con il volto fino a baciarle la mano, continuando ad osservare i suoi occhi stupiti e imbarazzati.

"Astoria". Ripeto il suo nome nella mia mente. "Davvero un bellissimo nome."











Note dell'autrice:
La mia prima fanfiction su questa coppia magnifica, mi scuso in anticipo per eventuali errori di battitura. Spero che deciderete di farmi sapere cosa ne pensate con una piccola recensione. Un bacione a tutti/e,
Margherita 
   
 
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