Sono un
super
eroe!
Jeff
aveva iniziato ad amare i super eroi da quando aveva visto
“Spiderman” in tv. La fantastica idea di far vedere
ad un bambino di sette anni
un uomo in calza maglia che si arrampica sugli oggetti più
impensabili con
l’aiuto delle sue ragnatele, era stata concepita dal padre
del biondo,che amava
a sua volta i super eroi. L’idea di per se non era male ma se
consideriamo che
il bambino in questione era Jeff cambiavano molte cose, infatti il
bambino, neanche
a dirlo, aveva iniziato ad arrampicarsi sui mobili facendo disperare la
madre
che dopo due giorni, esasperata dalla inesauribile energia del figlio,
aveva
deciso di invitare a casa loro il migliore amico di
quest’ultimo che aveva
accettato felice.
Nick
era un bambino calmo e ragionevole, praticamente il contrario
di Jeff, impulsivo e giocherellone e forse era per questo che erano
inseparabili. Appena arrivato, il biondo l’aveva
letteralmente trascinato in
giardino -Nicky sono diventato un super eroe!!- esclamò
contento iniziando a
saltellare da una parte all’altra
-Davvero?-
chiese l’altro un po’ titubante
-Certo,
e ora te lo dimostro- disse impettito il biondino
prendendolo per mano e portandolo davanti ad un grande albero.
-Jeff
sei sicuro? Non c’è bisogno che mi dimostri nulla,
lo sai-
disse l’altro guardando preoccupato l’albero e
stringendo un po’ di più la mano
dell’amico facendolo sorridere
-Tranquillo
Nicky sono un super eroe so quello che faccio- rispose
sicuro lasciando la mano di Nick.
Iniziò
ad arrampicarsi ma ad un metro di altezza, capendo che
sarebbe stato troppo difficile salire ancora,iniziò a
scendere lentamente ma,quasi
in fondo all’albero, gli scivolò un piede e cadde
nel vuoto. Per fortuna
l’altezza da cui cadde non era tanta.
Jeff si trovò
sdraiato
sopra Nick, con il fiato corto, gli occhi spalancati e le ginocchia che
bruciavano, anche il moro non era messo meglio infatti la paura che
aveva
provato vedendo l’amico cadere gli aveva fatto perdere
qualche battito.
-Non
farlo mai più- disse serio il moro ancora scosso,
prima di
abbracciarlo stretto
-I-io,
mi dispiace- balbettò il biondo stringendolo a sua volta,
dopo essersi separati Nick fece sedere il biondo.
-Ma
ti esce il sangue!- urlò allarmato cercando qualcosa per
fasciare il taglio al ginocchio
-Tranquillo
Nick non mi fa male- disse l’altro cercando di calmare
il suo amico che stava andando in iperventilazione, continuando a
guardarsi
intorno alla ricerca di qualcosa di utile.
-Nick,
Nicky- lo chiamò il biondo non ricevendo risposta
–Nick,
Nickiii, NICK- urlò prendendogli la testa tra le mani
-Sta
tranquillo- lo rassicurò, alzando le braccia per far capire
al moro che aveva bisogno di aiuto per alzarsi.
Camminarono piano, uno
accanto all’altro, fino a quando Jeff si fermò
improvvisamente, voltandosi.
-Nicky
sai che sei il mio migliore amico vero?- gli chiese senza
un motivo preciso, guardandolo insicuro
-Certo
che lo so Jeffy, anche tu sei il mio migliore amico. Perché
l’hai chiesto?-
Jeff
senza rispondere alla domanda gli schioccò un bacio sulla
guancia facendolo arrossire
-Nickiii
sei tutto rosso- rise il biondo facendo arrossire ancora
di più l’altro che
fece un dolcissimo
broncio, così per rimediare, si avvicinò per
dargli un altro bacio sulla
guancia ma il moro si girò di scatto facendo combaciare le
labbra con quelle
del biondo, allontanandosi subito dopo.
Erano entrambi rossi per
l’imbarazzo, a testa bassa ma per fortuna la madre del biondo
venne in loro aiuto, urlando che era pronta la merenda. Appena li vide
rimproverò il
figlio per aver fatto un gioco pericoloso e corse subito a
disinfettargli il
taglio, notando che il figlio era stranamente taciturno,mentre
sorrideva
tranquillo all’amico.La donna, prima di lasciare la stanza,
li guardò
sorridersi dolcemente e intrecciare le loro mani sopra al tavolo su cui
stavano
facendo merenda così sorrise dolcemente, pensando che Nick non
sarebbe uscito tanto presto dalla vita
del suo bambino . Da
quel giorno Jeff smise di
imitare l’uomo ragno, Nick venne invitato più
spesso a casa del biondo visto
che ,a detta della madre, riusciva a calmarlo e al padre di Jeff fu
severamente vietato dalla moglie, di far guardare a Jeff altri
film sui Super
eroi.