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Autore: Helevorn    07/05/2013    0 recensioni
Quando qualcosa dentro di te si rompe, fa casino e vuole uscire. Quando tutto ti sembra troppo banale e in quella banalità trovi gli occhi che da sempre cercavi.
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Autore: Helevorn
Rating: Rosso
Genere: Angst, Introspettivo, Slice of life
Capitoli: 1 - Drabble 

 

                                                                                                                                                                                                     CAOS


Vorresti scrivere il suo nome ovunque e saper disegnare il suo sorriso in ogni angolo di questo buco grigio e spento.
Un raptus ti prende e ti scuote.
Vorresti gridare al mondo intero quello che senti, che non capirebbe perchè distratto da cose futili e insignificanti.
Quindi resti in silenzio.
Resti sola.
Tu.
Non un solo suono, non un solo gemito né un sussulto smuove le labbra. Le mani tremano e restano ferme mentre lasci cadere la matita che avrebbe scritto il suo nome e disegnato il suo volto.
Nulla si muove, semplicemente scorre, come gocce di pioggia sui finestrini delle auto.
Tutto é silenzio, mentre viene accompagnato dal caotico frastuono di mille passi mossi verso il nulla.
In un secondo tutto si ferma, il tempo rallenta e i secondi non sono mai stati così violenti: graffiano e scarnificano il tuo corpo, divorando velocemente ciò che resta nella tua mente, mentre impetterrita continui a far girare tutto come stava girando.
Immobile ed instabile allo stesso tempo, ti chiedi se realmente uno sguardo possa valere più di mille parole.
Uno schiocco di dita ed un lieve sbatterre delle palpebre.
Il mondo riprende forma.
I visi troppo pallidi di ragazzine anoressiche risultano purtroppo ciò che sono, malati;  gli alberi di un verde stentato, morenti.
Ciò che era nero, era nero e ciò che faceva schifo continuava a far schifo.
Nulla era cambiato.
Una sola cosa era diversa, lievemente ed in modo quasi impercettibile: il suo viso aveva cambiato espressione.
Era il momento giusto, dove tutto era in perfetto equilibrio e dove il tempo accarezzava i sospiri.
Freman avrebbe scattato una foto se solo ci fosse stato, avrebbe imprigionato quel momento in cento fotogrammi per poter avere la perfezione di ciò che già di suo era perfetto.
Attorno quei due regnava il caos più improbabile, di quelli che ti fanno pregare di non essere mai nato.
Tutto era devoto alla più completa follia, ma nella traettoria dei loro occhi che si guardavano meravigliati, come un bambino al parco, c'era un fermo immagine: quell' unico istante della storia d'amore più breve ed intensa mai esistita al mondo.
Un respiro ed un sospiro, prigioniri tornati liberi.
Le piccole cose non erano mai state così belle...Un solo secondo, un solo sguardo ed un solo bacio dato con l'anima.
Nulla poteva essere più perfetto.
  
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