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Autore: redRon    26/11/2007    14 recensioni
Vorrei parlare a quattrocchi con Ron, ma credo non ci sia migliore dimostrazione d’amore che urlare la mia relazione con Ginny a tutta la famigliola Weasley, riunita per ignoti motivi nel soggiorno della Tana.
La signora Weasley mi guarda e mi fa cenno di accomodarmi, dato che ognuno di loro è seduto a fare chi una cosa, chi un’altra.
“Harry caro, hai bisogno di qualcosa?”, mi domanda gentilmente.
“Avrei…bisogno della vostra attenzione”, dico con voce – stranamente – ferma.
Ok, è giunta l’ora di salire al patibolo. Il mio sguardo sfreccia per un breve istante su Ginny, che mi fa un cenno d’assenso con la testa per infondermi coraggio.
Ce la posso fare, ce la devo fare!
Inspiro profondamente e…
“PORCA PIOVRA, LA FORD ANGLIA STA VOLANDO VIA!!!”
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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HG

Alla dolcissima Celeste, in arte Edvige07,

nel giorno del suo compleanno.

A Harry Potter non piacciono le donne

“Ti vedo!”

No, non stiamo giocando a carte.

Questa voce non proviene nemmeno da Voi-Sapete-Chi.

È Ron.

Ron con la voce più demoniaca che abbia mai assunto.

“Attento, ti osservo sempre!”

Vi prego, fatelo smettere!

Apro di scatto gli occhi, la fronte leggermente imperlata di sudore…è come se mi fossi appena risvegliato da uno strano incubo.

Mi volto dall’altra parte e vedo Ron, o meglio, sento Ron russare come un trombone totalmente avvolto dalle coperte. Non so che darei per accorgermi che sotto quel piumone non c’è Ron, ma un incantesimo particolare per riprodurre il suo russare e che lui è andato a far compagnia a Hermione, lasciandomi campo libero…

Purtroppo per me, lui è davvero lì, il che significa che devo fare massima attenzione a scendere da questo dannato letto.

Mi rigiro un’altra volta e, come prevedibile, finisco a terra travolto da tutte le coperte. Spero almeno che abbiano attutito la caduta!

Riemergo dall’ammasso di stoffa e vedo Ron grugnire e rigirarsi dall’altro lato, dandomi le spalle.

L’ho scampata, almeno per ora!

Una volta raggiunta la porta, la maledico un’infinità di volte per il suo lugubre scricchiolio. Le porte scricchiolano sempre quando devi fare massimo silenzio!

Sono fuori dalla stanza, mi sembra un sogno!

Ancora mi pare di sentire la voce di Ron che mi dice Ti vedo oppure I miei occhi sono su di te oppure Guarda che ti ho visto e ti avverto che se non la smetti ti strappo le budella e le uso come cappio per impiccarti.

Terrificante…

Talmente sono preso da questo continuo pensare al mio migliore amico che non mi accorgo che qualcuno mi ha chiamato e, come conseguenza, sono andato a sbattere il naso contro qualcosa.

“Ahi…”

“Harry…tutto ok?”

No, cavolo!

No che non è tutto ok!!!

Se per disgrazia Merlino decidesse di lanciarmi addosso più sfiga di quanta io non ne abbia già, Ron si alzerebbe e mi vedrebbe in compagnia della sua bella sorellina nel cuore della notte!

Tengo ancora la mano sul naso, senza alzare lo sguardo su Ginny.

Poi però, quando lo faccio, mi accorgo di non riuscire a vederla bene…

Porca Puffola, ho scordato gli occhiali in camera!!! Ma come ho potuto essere tanto imbecille???

Non posso di certo ritornare là per recuperarli col rischio di svegliare Ron e di finire i miei giorni alla benemerita età di diciassette anni…!

Deduco che dovrò restare senza occhiali.

Riduco gli occhi a fessura per poter mettere meglio a fuoco e scorgo il viso preoccupato della mia Ginny.

“Harry, va tutto bene?”, mi chiede.

“S-si…”

“Sicuro?”

“No”

“Vuoi dirmi che c’è?”

“Ehm…”

“Queste risposte monosillabiche non sono molto sufficienti”

Mi sto rendendo molto idiota in questo momento.

Forza, Harry, esci il leone che è in te e dille cosa ti affligge!

“Questa notte ho avuto un incubo…uno dei peggiori che abbia mai avuto, persino peggiore di quelli che implicavano lo zampino di Voldemort…”

Mi guarda apprensiva, ma non ha la benché minima idea di cosa dovrò dirle. Mi fa cenno di seguirla giù per le scale, ma poi si ferma e mi tende la mano in modo che io possa afferrarla.

“Visto che sei senza occhiali, non vorrei non vedessi dove metti i piedi e finissi per ruzzolare giù”

“Spiritosa”

“Ma se poco fa hai anche sbattuto il naso contro il muro”

“Non c’entra questo. Io il muro l’ho visto!”

“E allora perché non lo scansavi?”

“Colpa tua”

“Mia???”

“Già!”

Non vorrei dirle che la sua presenza mi provoca tachicardia…

Andando a noi, siamo giunti in cucina, dove Ginny sta trafficando con pentole e pentolini al fine di preparare…

“Che stai facendo?”, le domando, dato che non so cosa abbia in mente.

“Voglio prepararti un po’ di camomilla, così avrai sonni più tranquilli”

“Guarda che non è a me che devi dare la camomilla”

“E a chi, allora?”

Mi rendo conto di essere finito in guai piuttosto seri.

Se io parlo a Ginny dei problemi che la nostra relazione causa a suo fratello Ron – evito di dire al mio amico Ron – che conseguentemente causano problemi di insonnia al sottoscritto, lei di sicuro mi rifilerà una serie di rimproveri del tipo: se ti decidessi a parlare con Ron sarebbe tutto molto più semplice! Siccome ho a che fare con dei bambini, la cosa mi sembra alquanto infattibile! Vado da Hermione, almeno lei mi capisce… E così via.

Ma come potrei mai dire a Ron sto con tua sorella??? Quello, come minimo, mi crucia per poi gettarmi fra i rami del Platano Picchiatore, tagliarmi in minuscoli pezzettini e darmi in pasto a Fierobecco.

Vado a sedermi sul divano del soggiorno, emettendo un sospiro di rassegnazione. Qualche istante dopo, Ginny appare dalla porta per venirsi a sedere accanto a me. Evidentemente ha lasciato perdere la preparazione della camomilla.

Mi prende il viso tra le mani e inizia a baciarmi dolcemente…

Qualche secondo dopo, apro gli occhi e mi rendo conto che il mal di schiena si è appena impossessato di me. Questo è accaduto perché mi sono risvegliato disteso sul divano ma senza accanto la mia pic…

“Che miseriaccia ci fai sul divano?”

“Buongiorno anche a te, Ron”, lo saluto, rigirandomi dall’altra parte.

“Ehm…ah, si, giusto…buongiorno.”

Sento i suoi passi da elefante allontanarsi verso la cucina, mentre io mi schiaccio un cuscino sulla testa.

Da un lato sono contento che Ginny non sia qui con me, non oso immaginare quello che Ron avrebbe avuto da dire sia su di me sia su di lei:

Harry, non sei altro che uno sporco, schifoso, viscido verme! Come hai potuto toccare la mia sorellina con le tue sudice mani??? E tu, Ginny, mi meraviglio che ti sia lasciata toccare…ti cancellerò dal mio testamento!!!

E via discorrendo.

“Posso sapere come mai sei venuto a dormire qui?”, mi domanda Ron, tra un biscotto e l’altro.

Mi libero dal cuscino e prendo fiato, “Perché russi come un trombone e non riesco a prendere sonno.”

“Potevi anche svegliarmi e dirmelo.”

“Per poi ricominciare da capo? No, lascia stare.”

“Ginny, tua madre mi ha dato una tazza colma di latte che sembra un bacile, lo divideresti metà con me?”

Ecco Hermione che spunta dalla cucina puntando lo sguardo verso le scale e facendosi puntare lo sguardo addosso da Ron.

Se loro due la smettessero di fare gli imbecilli e si decidessero a mettersi insieme, io avrei più possibilità di rendere più palese la mia relazione con Ginny. È vero che Ron l’ha accettata di buon grado quel giorno in cui ho baciato Ginny davanti a cinquanta e più persone, ma non l’ha ancora digerita del tutto.

E questo è il gran casino in cui mi sono messo.

“Se non ti alzi entro un paio di secondi, rimarrai digiuno”, mi avverte Ron.

Ed io non posso far altro che seguire il suo suggerimento.

Quando ci sediamo tutti a tavola – Ginny accanto a me, Ron di fronte a noi due – noto che il viso del mio migliore amico ha cambiato radicalmente espressione.

Adesso somiglia molto al Ron che ho sognato questa notte, quello che mi ripeteva in continuazione “Ti vedo!” e “Ti osservo!”.

“Harry, mi passi la marmellata?”, mi chiede Ginny.

Io faccio per allungare la mano, quando vedo Ron che mi leva il barattolo da davanti gli occhi e lo porge a lei con fare sgarbato.

“Ron, sei un cretino!”, lo insulta lei, strappandogli il barattolo dalle mani.

“Il barattolo l’avevo vicino io, non c’era alcun motivo di far scomodare Harry!”, ribatte lui.

Mi chiedo se Ginny stia escogitando un modo per chiedere a me qualcosa che stia lontano da Ron…che ragionamento complicato, meglio lasciar stare.

E forse Ron sta escogitando un modo per cambiare la disposizione di coloro che si siedono a tavola.

Non mi rimane altro da fare che godermi la colazione in religioso silenzio…

Ginny ha perfettamente ragione quando mi dice che in certi casi dimostro di non avere gli attributi.

“In certi casi dimostri davvero di non avere gli attributi!!!”

Che vi avevo detto?

“Ginny, abbi pazienza…”, le dico, mentre faccio avanti e indietro per tutto il perimetro della sua stanza, “Tuo fratello è uno da prendere con le pinze…e se tu davvero tieni alla mia incolumità, devi lasciare che il tempo faccia il suo corso.”

“Sono secoli che continui a ripetermi questa frase, ma ormai non ci casco più! Adesso vai da Ron e gli sbatti in faccia come stanno realmente le cose!”

Cavolo, Ginny ha più che ragione!

Questa sarà la mia prova d’amore, e non m’importa se ne uscirò morto o, peggio, con un bastone conficcato nel…

Quando capisco che è giunto il momento di chiarire una volta per tutte questa situazione, mi viene voglia di affogarmi nello stagno.

Vorrei parlare a quattr'occhi con Ron, ma credo non ci sia migliore dimostrazione d’amore che urlare la mia relazione con Ginny a tutta la famigliola Weasley, riunita per ignoti motivi nel soggiorno della Tana.

La signora Weasley mi guarda e mi fa cenno di accomodarmi, dato che ognuno di loro è seduto a fare chi una cosa, chi un’altra.

“Harry caro, hai bisogno di qualcosa?”, mi domanda gentilmente.

“Avrei…bisogno della vostra attenzione”, dico con voce – stranamente – ferma.

Adesso tutti gli occhi sono su di me, tranne quelli del diretto interessato, impegnato a sfogliare una rivista sul Quidditch.

Ok, è giunta l’ora di salire al patibolo. Il mio sguardo sfreccia per un breve istante su Ginny, che mi fa un cenno d’assenso con la testa per infondermi coraggio.

Ce la posso fare, ce la devo fare!

Inspiro profondamente e…

“PORCA PIOVRA, LA FORD ANGLIA STA VOLANDO VIA!!!”

L’urlo oltre i limiti dell’umano del signor Weasley fa scattare tutti in piedi. Io rimango immobile esattamente dove sono, cercando di fare mente locale.

Non posso assolutamente sprecare l’occasione di avere tutta la famiglia riunita in una stessa stanza!!! Al diavolo la Ford Anglia, poi gliela ricompro nuova!

“LA VERITA’ E’ CHE…”, inizio il mio discorso urlando.

Tutti si bloccano e lasciano perdere la Ford, per girarsi verso di me con aria sconvolta. Forse pensano che sia stato io a farla evadere?

Inghiotto il vuoto e proseguo, “…AMO ALLA FOLLIA UN COMPONENTE DELLA FAMIGLIA WEASLEY!!!”

I presenti mi guardano sbalorditi, compresa Ginny.

Ok, forse avrei dovuto specificare a chi mi riferivo.

“Fred e George sospettavano che tu avessi gusti sessuali differenti, Harry”, dice Ron sconvolto.

Bene…

E adesso chi glielo spiega a questi come stanno realmente le cose?

A me non piacciono le donne, è questo che hanno capito.

La situazione è decisamente catastrofica: tutta la famigliola sarà rimasta sconvolta dalla scottante verità sui miei gusti sessuali, Ron si tiene a benemerita distanza da me ed io non posso far altro che prendere tutto ciò in modo positivo, se non altro non mi sta più attaccato per via di Ginny.

“Non ho motivo di preoccuparmi, giusto?”, mi domanda scherzosamente Ginny, mentre siamo entrambi distesi sul suo letto.

“Dovresti”, rispondo io con altrettanta ilarità.

Lei stacca la testa dalla mia spalla per guardarmi dritto negli occhi, “Spero tu stia scherzando!”, mi dice seria.

“Ovviamente si.”

“Beh, meno male…”, sospira, ritornando a poggiarsi a me, “Saresti sprecato.”

“Sprecato?”

“Si…non mi chiedere in che senso!”

Sto ancora a rimuginare sulla parola sprecato, quando sento le sue labbra posarsi sulle mie. Posso dire addio alle mie funzioni cerebrali.

Ricambio appieno il bacio e faccio in modo di ribaltare le posizioni. Adesso, però, sorge un piccolo problema dal mio cervello che non ha ancora fatto il biglietto per le Bahamas.

“Ginny, senti…”, le dico, staccandomi da lei, “E’ meglio che io vada. Non vorrei che entrasse Ron e ci cogliesse in flagrante.”

“Non verrà.”, mi rassicura lei, strappandomi un altro bacio.

“Come fai ad esserne così sicura?”

“Per due ragioni: la prima è che lui ormai è convinto che a te non piacciano le donne…”

“E la seconda?”

“Beh…diciamo che ho detto a Hermione di tenerselo buono…”

Mi sorride maliziosa ed io rispondo con un medesimo sorriso.

Credo che non avremo più bisogno di parole all’incirca fino a domani mattina.

Fine

Ok, questa è la mia prima Harry/Ginny e capisco che non è un granché…se al fatto che non le so scrivere ci aggiungete la totale mancanza di ispirazione, vedrete che bel cocktail ne viene fuori XDXD

Voi che ne pensate?

Bacini^^

  
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