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Autore: Fedegirl95    26/11/2007    4 recensioni
Sdraiata su questo letto,fisso il soffitto e troppo spesso qualche lacrima delicata solca le mie gote arrossate,scivola fino a quelle labbra che ho sempre sognato di appoggiare alle tue e si perde nel vuoto in questo momento infinito di disperazione. La dolce,piccola,tenera , sognatrice,romantica Bra ormai è solo un ricordo vago. Il dolore con le sue lame affilate è penetrato nel mio piccolo cuoricino che ha sempre battuto per te. Mio splendente raggio di sole,che infondevi del tuo calore ogni momento della mia vita ti sei perso nel buio della notte. Non sono mai riuscita a confessarti tutto quell'infinito amore che provavo per te. Avevo paura.
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bra, Goten
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Sdraiata

su questo letto,fisso

il soffitto e troppo spesso qualche lacrima delicata solca le mie gote

arrossate,scivola fino a quelle labbra che ho sempre sognato di

appoggiare alle tue e si perde nel vuoto in questo momento infinito di

disperazione.

La dolce,piccola,tenera , sognatrice,romantica Bra ormai è

solo un ricordo vago.

Il dolore con le sue lame affilate è penetrato nel mio

piccolo cuoricino che ha sempre battuto per te.

Mio splendente raggio di sole,che infondevi del tuo

calore ogni momento della mia vita ti sei perso nel buio

della notte.

Non sono mai riuscita a confessarti tutto quell'infinito amore che

provavo per te.

Avevo paura.

Troppa paura.

Paura di essere respinta,di non essere amata e compresa ,di essere

giudicata come una sciocca sedicenne alle prese con le sue cottarelle e

con i suoi tormenti amorosi ,intrecciati come un sottile filo di

ragnatela percorso dalla rugiada di prima mattina.

Forse un giorno te l'avrei detto,forse...un giorno...molto lontano.

Quando io sarei stata adulta e abbastanza matura,bella per attirarti

come l'ape col miele,per essere considerata finalmente una donna da

te...

Quell'essere donna ancora così; lontano ma vicino allo stesso

tempo.

Ne ero certa,ne ero convinta,io in te non destavo il minimo

interesse,tu,accerchiato dalle più belle donne,dalle

più sexy,dalle più dolci ma soprattutto meno

sgorbutiche di me,io cosa c'entravo nella tua vita?non avrei mai preso

il posto di quelle ochette nel tuo cuore,eh Casanova?

Forse un giorno sarei potuta essere un rimpiazzo nelle tue notti di

solitudine,e dopo?un gioco nelle tue mani.

Lo so,ti sto descrivendo come un gelido calcolatore che saggia le sue

vittime a poco a poco ma...sotto la tua faccia d'angelo,da bambino ,nei

tuoi occhi color pece,nella tua gentilezza c'era un vero uomo che

aspettava solo di uscire,aiutato e sorretto dalle braccia giuste,le mie.

Se anche solo ti fossi piaciuta un pochino,e non mi avresti considerato

come una sorella minore,non come la sorellina frignona del tuo migliore

amico ma come una ragazza pronta a diventare donna con te,ad amarti,a

adorarti...forse una speranza ci sarebbe stata.

Ma non ti preoccupare amore mio io ti amerò;

sempre,costudirò il tuo ricordo nel fondo del mio

cuore,chiuso a chiave e nessuno potrò; mai trovarti.

Dedicherò; la mia vita a te e mi ritroverò; su

quella lapide fredda ,senza vita dove sotto cui giace il tuo corpo

immobile a pregare per far si che la tua anima riposi in pace

Ancora alla mente durante la notte,guardando il soffitto come adesso mi

torna in mente il tuo volto gioviale ai piedi di quella cazzo di moto

maledetta.

Il sangue che ti deturpa il volto come dell'acido e i tuoi occhi

aperti,un sorriso stampato sulle labbra,il braccialetto

dell'amicizia che ti regalai da

piccola al polso,il nostro braccialetto !

Mi chiusi in un mondo parallelo,tutto mio,immersa nel dolore.

Come in ipnosi guardavo il tuo corpo freddo,ti accarezzavo, mentre urla

strazianti si insinuavano nei miei timpani,nella mia mente.

Urla di una madre rabbiosa,a cui la vita del figlio minore è

stata strappata troppo in fretta dalle sue fragili mani.

Chichi,colei che era stata sempre forte,dura,anche nelle situazioni

più; critiche,anche davanti ai continui abbandoni da parte

del marito per allenarsi.

Era vedendo proprio il dolce sorriso infantile della sua dolce

metà; che traeva tutta la forza necessaria per continuare a

vivere,per lasciare il passato alle spalle.

Ma in questo caso era diverso,troppo diverso.

Era morto suo figlio...IL SUO GOTEN e Goku era bene partecipe nel

dolore generale,non riusciva a reagire,solo a gridare disperata e a

invocare il nome disperata di suo figlio.

Alle nostre spalle tutti gli amici,Crillin,18,Marron,Muten,Yamcha,Puaal...tutti gli amici di un

tempo,di una vita.

In coda c'erano anche i miei genitori,mia mamma piangeva a

dirotto e mio padre...beh mio padre guardava quella salma posta solenne

a terra e cercava di ricacciare quelle goccioline insidiose che gli

veniva da gettare in quelle collettive.

Aveva visto crescere quel ragazzo,da bambino a un bel ragazzo fino a

uomo ,un ventiduenne ,nel fior della giovinezza.

Ripensò; a suo figlio,mio fratello,e a come si sarebbe

sentito se ci fosse stato lui al posto di...(una lacrima)Goten.

Mise da parte quel rancore che sempre portava dentro e avvolse una mano

attorno al collo muscoloso del suo "peggior amico",lo

consolò; biasimandolo,pensò; a quanto fosse umano

quell'uomo,faceva intravedere il suo dolore,non come lui,non ricacciava

le lacrime,piangeva come un vero eroe in battaglia,in silenzio,un vero

cavaliere.

Non riuscii a guardare in faccia mio fratello,Trunks,il suo migliore

amico.

Compagno di giochi fin da piccoli,due birbantelli allo sbaraglio

così; si definivano i due quando qualcuno glielo chiedeva.

Avevano passato la fase critica dell'adolescenza insieme,dolori,fine di

amori,tutto,erano come anima e corpo e adesso l'anima se ne era andata

,Goten se ne era andato,era rimasto solo Trunks,solo il corpo di Trunks

e la sua anima divisa in pezzettini.

In bocca soltanto il retrogusto amaro di un filo conduttore spezzato

troppo presto.

Arrivarono anche Gohan e famiglia che era stata fuori città;

per tutta la giornata e al ritorno avevano sentito della tragica

notizia.

Non riuscivano a crederci...NO, impossibile,non

 lui,continuava a dire il fratello maggiore e Pan con lo

sguardo sbarrato guardava lo zio sorridente.

Fu una notte terribile.

Cominciò a piovere.

Chiesi alla mia famiglia di andare,non ce la facevo più,non

riuscivo più; a guardare questi occhi così

incredibilmente vivi e penetranti,salii in macchina e rivolsi un ultimo

sguardo al mio amato.

Dopo pressapoco dieci minuti arrivarono i miei genitori mentre Trunks

rimase ancora lì a guardare il suo migliore amico e a dargli

il suo penultimo saluto prima del funerale mentre un poliziotto lo

copriva con un telo bianco.

Chichi gli bacio le mani con adorazione e il viso sporcando le labbra

di sangue.

Papà con voce roca mi chiese dove volessi andare...ormai non

provavo più nulla,solo un vuto incolmabile.

"Da qualunque parte,mi è indifferente,basta che non sia

quella prigione chiamata casa."

L'auto parte; lasciando dietro se solo una scia di fumo e

tante,tante lacrime.

Era quella che chiamavo una "falsa partenza",credevo di andare lontano

per dimenticare tutto e ricominciare tutto da capo,ma mi illudevo,mi

rimase tutto dentro.

Ed adesso mi ritrovo a guardare il soffitto e a pensare a te amore mio.

Sono passati solo 5 mesi da quel maledetto giorno e dai tuoi

funerali,giorno ancora più doloroso,perchè; ultimo

addio.

"C'è una melodia ,che sento adesso scorrere ...nella mente

mia..nel cuore e nelle viscere,ma rimane  ,darle voce io

non so,ma rimane  ,e darle luce non so...caro amore mio

non tormentarti più  per me ,sono stata anche io sul punto di

morir per te e se vado via ,non mi chiedere perchè;

,c 'è; una melodia che forse dice così; ,quello

che, avrei voluto vivere ,quello che vorrei esprimere ,quello che tu

non sai ,e forse mai...saprai" cantavo disperata,in memoria tua,ti

amo,non ti scorderò, mai...rimarrà; solo un bacio

al cielo e il tuo volto a dipingere i miei sogni.

                              Fine.

Scusatemi ma non sono brava nelle storie triste,mi sono cimentata

però.

Stavo per piangere,oddio,ho fatto morire il mio

Goten...NOOOOO,povera  Bra...che dolore...nonmi chiedete da

dove derivi questa ispirazione perchè proprio non lo so.

Adesso scappo,vi lascio alla censura e ditemi se vi piace

  
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