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Autore: nemi15_    08/05/2013    1 recensioni
Piccoli momenti rubati a Harry e Louis appena svegli.
(Raccolta di drabble)
"L'improvvisa consapevolezza che Louis sia solo suo gli stringe il cuore e gli fa venire voglia di cantare e ballare e ringraziare tutti gli dei e uscire per strada e urlare che lo ama più di ogni altra cosa al mondo."
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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everything about us


 

Apre gli occhi e prova a muoversi piano, cercando di non svegliarlo; lo copre con le lenzuola, gli lascia una carezza leggerissima tra i capelli e si incanta così, incapace di muoversi, incapace di lasciarlo lì nel letto da solo, quando potrebbe passare giornate intere a guardarlo, senza fare nient'altro. Sospira e si stropiccia gli occhi, cercando di spostarsi i ricci dal viso per poterlo guardare meglio. L'improvvisa consapevolezza che Louis sia solo suo gli stringe il cuore e gli fa venire voglia di cantare e ballare e ringraziare tutti gli dei e uscire per strada e urlare che lo ama più di ogni altra cosa al mondo. Louis sbatte velocemente le palpebre, prima di spalancarle e guardare Harry, a pochi centimetri dal suo viso. Gli sorride, ancora intontito dal sonno e tende le braccia per attirarlo a sé e stringerlo forte.


"Smettila di fare casino," mugugna Harry, strappando le coperte dalle mani di Louis e coprendosi di nuovo fino alla testa, "vattene."
"Non dovresti bere così tanto, Haz," ridacchia Louis, scoprendolo di nuovo e affondando le dita tra i suoi capelli, cercando di placarlo un po' con qualche carezza, "ma devi alzarti, abbiamo da fare stamattina."
"Cinque minuti ancora, per favore," sussurra Harry, spalancando gli occhi per una manciata di secondi per fare sfoggio della sua migliore espressione da cucciolo ferito, e chiudendoli subito dopo, accocolandosi meglio contro Louis.
Si rimprovera mentalmente, dovrebbe essere più fermo con lui, arriveranno di nuovo in ritardo e se la prenderanno con lui perché è più grande e dovrebbe prendersi cura anche di Harry, dovrebbe trascinarlo fuori dal letto a calci e infilarlo sotto una doccia gelida. Ma non ha cuore di farlo, non quando le labbra di Harry tremano dopo un risveglio quasi traumatico, non quando Harry lo guarda come se lo stesse supplicando, solo per poter dormire una manciata di minuti in più. Louis sospira e abbassa la testa per appoggiarsi alla spalla del suo ragazzo. 




Le urla improvvise di Louis sono un qualcosa a cui Harry non riuscirà mai ad abituarsi, dovessero vivere insieme fino alla fine dei loro giorni. Non le sopporta già in condizioni normali, ma resiste stoicamente cercando di pensare che Louis è la persona di cui è innamorato, e che gli vanno bene anche i suoi strilli, ma quando è appena sveglio vorrebbe solo un po' di pace e il suo the caldo. 
Quasi sbatte la testa contro il tavolo, tanto il sonno che ancora gli pesa addosso, e si riscuote solo quando Louis è finalmente in cucina.
"Hai finito di urlare?"
Louis gli sorride tranquillo, come se il tono di Harry non facesse presagire un cruento omicidio, "Buongiorno," e il sorriso gli diventa automaticamente più ampio, quasi gli fanno male le guance quando si sporge a baciare Harry tra i capelli.
"Mi hai lasciato un po' di latte? Ho voglia di cereali, stamattina."
"Penso che anche Liam, e vorrei ricordarti che lui sta tre piani più sotto, abbia capito che vuoi cereali per colazione, sai?" Harry soffoca uno sbadiglio e trattiene una risata, giusto per provare a mostrarsi lievemente incazzato.
"Oh, Harreeeeeeh!" Louis quasi lancia per aria l'intero tavolo, giusto per lanciarsi tra le braccia di Harry, "smettila di essere meraviglioso!"
Harry solleva un sopracciglio e vorrebbe tanto capirlo, ma ci rinuncia in partenza e continua a bere il suo the.


"Hazza," soffia piano Louis, spostando un po' le tende per far entrare un po' di luce nella stanza, "ti ho portato la colazione."
Harry sente il letto inclinarsi di nuovo sotto il peso di Louis e tende solo una mano per prendere la propria tazza di the.
"E il bacio del buongiorno?"
"Te l'ho dato prima," ridacchia Harry, tirandosi su e accarezzandogli piano il collo, "Grazie," sussurra poi, indicando veloce la tazza di the.
Louis scrolla le spalle, "Ordinaria amministrazione," gli mormora sulle labbra, posando di nuovo le tazze sul comodino. Lo morde piano e Harry ride, rabbrividendo un po' e tirandoselo contro per poterlo stringere più forte.
"Il the si fredda," protesta dopo qualche minuto, mentre Louis gli pizzica i fianchi. Si ferma a guardarlo, sente il suo respiro addosso e decide che, sinceramente, non gli importa poi molto. Troveranno il tempo per fare colazione, ma dopo.




"Hai la mia maglia addosso," ride Harry, raggiungendolo davanti allo specchio e abbracciandolo, "lo sai cosa succede, lorocapiscono tutto."
Louis ride con lui, prima di voltarsi a dargli un bacio sulla guancia, "Ma sta meglio a me, è un dato di fatto."
Harry gli fa una linguaccia e gli accarezza la schiena, lisciando le immaginarie pieghe della maglia. Gli sistema un po' meglio il cappello e poi recupera le chiavi della macchina.
Lo abbraccia forte, prima di aprire la porta, più forte che può, e il cuore quasi gli scoppia. Louis si sposta di poco per guardarlo negli occhi. 
Gli accenna un sorriso quando vede la lieve tristezza sul viso di Harry e gli accarezza piano i ricci, prendendolo per mano e giocando con le sue dita per qualche minuto, mentre gli bacia piano le labbra.
Harry sospira, qualche minuto dopo, e si stacca a malincuore. Gli sorride, un po' più apertamente ora, ed escono di casa, per un'altra lunga giornata di menzogne davanti al mondo.

  
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