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Autore: chiocciolina79    27/11/2007    1 recensioni
ciao ragazze... a fasi alterne riesco a trovare frammenti di tempo x completare le mie storie.... mi è venuta in mente questa... ammetto che non è un granchè, ma avrei bisogno di aiuto su come andrà a finire.. nei commenti mi potete aiutare?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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C’era una volta un Principessa

C’era una volta un Principessa. Viveva nel suo palazzo dorato, dove tutto era ordinato e perfetto. La Principessa era sempre stata sola e aveva sofferto molto per questo: aveva un forte senso del dovere ed era molto responsabile. Per questo quando poteva aiutare gli altri lo faceva senza nemmeno lasciarselo chiedere: preveniva le richieste d’aiuto, perché voleva che la gente le volesse bene, per colmare la sua solitudine e il vuoto di quelle grandi stanze del suo castello.

 

Purtroppo però la gente iniziava ad approfittare della sua generosità e così le facevano tutte le richieste possibili, perché sapevano che non avrebbe mai rifiutato loro ospitalità e aiuto… E, infatti, lei non diceva mai di no. Metteva sempre le esigenze degli altri davanti alle sue, anche sacrificando i suoi sentimenti. Pensava che un giorno l’avrebbero capita. Che prima o poi il Principe Azzurro sarebbe arrivato a farle compagnia… ma di cavalli bianchi all’orizzonte nemmeno l’ombra.

 

E la Principessa era triste. Così capitava che la Principessa incontrasse un cavaliere ferito nella foresta e che volesse salvarlo: voleva curarlo e lo portava nel suo palazzo perché guarisse. Pensava che una volta guarito le sarebbe stato riconoscente e l’avrebbe amata, ma puntualmente questi cavalieri se ne andavano via, spaventati da tanto amore, quasi soffocati dalle attenzioni che la Principessa riservava loro. Partivano, talvolta senza salutare nemmeno: sarebbe stato troppo doloroso per tutti e non avrebbero resistito alla vista delle sue lacrime. Così di punto in bianco la Principessa si ritrovava sulla sua torre d’argento, affacciata alla finestra, fissando l’orizzonte lontano… vedeva il cavaliere di turno ancora lì, non molto lontano, non troppo vicino: non sapeva se andare o tornare… e lei non sapeva se chiamarlo o lasciarlo andare via. Succedeva, infatti, che spesso fossero proprio loro a tornare. Ma la Principessa non poteva più accoglierli perché nella stanza del Principe c’era un altro cavaliere da curare… e così, a malincuore, la Principessa li congedava. Con garbo e grazia, e con qualche lacrima soffocata nel cuore… aveva tanto atteso quel ritorno che ora, che finalmente era arrivato, non poteva accoglierlo.

 

Un giorno però, la Principessa era triste per un Cavaliere. Era stato molto gentile con lei, ma le aveva detto che non poteva ricambiare il suo amore: lui era ancora innamorato della Fata che gli aveva spezzato il cuore e se ne era portata via metà. La Principessa gli disse che a lei quella sola metà bastava, perché il suo amore per lui era più grande e che sarebbe bastato a entrambi. Ma non fu così. L’altra metà del cuore del Cavaliere era stata presa da una Strega Cattiva, che lo spezzettava o ne spargeva le briciole in giro per le strade. Tutte le fanciulle che ne raccoglievano un pezzo riuscivano a conquistare per un po’ le attenzioni del Cavaliere, che da quel momento iniziò a vagare da una casa all’altra di queste fanciulle per riprendersi il suo cuore e ritrovare se stesso.

La Principessa si sentiva così sola….

 

Un giorno decise di partire. Non aveva mai lasciato il suo Palazzo. Andò nella Città Magica, alla ricerca di se tessa e di un po’ di compagnia. Prima di partire affidò il suo Castello al suo Amico Gatto, l’unico amico che aveva e che le era sempre stato vicino: il suo mondo stava diventando troppo piccolo per la solitudine che le cresceva nel cuore e iniziava a sentirsi schiacciare da tanta solitudine.

Arrivata nella Città Magica la Principessa era meravigliata da tante meraviglie: luci, suoni, colori, profumi… tutta quella gente! Quella musica… le parole della gente, che parlava una lingua diversa dalla sua… le sembrava così musicale e dolce! Quel giorno aveva vagato tanto, in giro per le strade, e quando stava tornando nella sua nuova casetta, una piccola capanna nel bosco, vicino a un ruscello, vide due cavalieri che stavano facendo la guardia a un palazzo. Fu colpita dallo sguardo di uno di loro… Quel Cavaliere aveva tante cicatrici nel cuore, troppe paure da sconfiggere, e lei lo capì subito. Si sorrisero e i loro sguardi si incrociarono e fu come se le loro anime si fossero ritrovate. Il sogno che si avverava, pensò la Principessa! Aveva spezzato il cuore di tante fanciulle quel Cavaliere: era spesso partito lasciandole a casa ad aspettare il suo ritorno, ma non era mai tornato. Ogni volta una città nuova, un porto nuovo, una nuova missione, una nuova meta. E tante volte era stato lui ad andarsene col cuore spezzato. Molti amici persi in battaglia, molti amori dimenticati e sofferti. Ma per lui l’incontro con la Principessa fu diverso. Si sentiva in pace. Per la prima volta. Anche se il pensiero che non sarebbe durato per sempre lo spaventava. E, infatti, fu così: venne il giorno in cui la Principessa dovette ripartire: il suo Gatto la stava aspettando, non poteva lasciarlo solo. C’erano ancora tante persone da aiutare nel suo Reame e così salutò il Cavaliere, promettendosi che si sarebbero scritti ogni giorno. E per qualche tempo fu così: i piccioni viaggiatori andavano e venivano, ma poi, pian piano, i loro viaggi diventarono sempre più radi e la Principessa piangeva quando vedeva che il suo piccione ritornava senza alcun messaggio per lei…

 

Un giorno la Maga X, una vecchia maliziosa e gelosa, le disse che il Cavaliere l’aveva ormai dimenticata, perché si era innamorato di una bella fanciulla della stessa città e la Principessa scoppiò in lacrime. Non voleva crederci, ma la Maga le fece vedere nel suo specchio fatato le immagini del Cavaliere con la bella ragazza e la Principessa decise di dirgli per sempre addio.

Il Cavaliere si arrabbiò tanto con la Principessa, perché non era vero quello che la Maga le aveva detto: lei però aveva creduto a quelle bugie e non alle cose che le aveva detto lui. Così capì che non la meritava e che aveva sbagliato a ritenerla la “sua principessa”. Così partì lontano, senza più cercarla, senza più rispondere ai suoi messaggi.

 

Ma la Principessa era testarda: aveva capito che doveva difendere il suo amore e così partì anche lei alla ricerca del suo Principe, che oramai era andato lontano.

 

La principessa aveva camminato a lungo alla ricerca del cavaliere dallo sguardo triste: invano l'aveva chiamato e aveva chiesto di lui in giro... lui si era nascosto. Non voleva vederla. Mai più: era molto deluso e amareggiato poiché lei aveva dubitato di lui e dei suoi sentimenti. O forse aveva solo bisogno di tempo per pensare, per perdonarla... Lei intanto lo cercava con insistenza, tanta da diventare persino fastidiosa... Un bel giorno lo trovò: stava in una caverna, buia e scura, per pensare a quanto era successo. Al buio... non voleva vederla: aprirle avrebbe significato far entrare la luce e lui voleva rimanere all'oscuro, così era più semplice pensare. Rivedere il suo sorriso gli avrebbe riaperto delle ferite e non voleva correre il rischio. Così lei lo implorava da fuori la porta e lui non rispondeva... alla fine la cacciò via bruscamente, facendola piangere. Non voleva andarsene, ma alla fine si allontanò, passo dopo passo, fino a scomparire. Si voltò solo un'ultima volta per un veloce sorriso e un dolce ricordo e, piangendo, disse a se stessa: "Queste sono le ultime" riferendosi alle lacrime che le rigavano il volto. Proprio in quell'istante si accorse che uno scoiattolo su un ramo la stava osservando: "Principessa, perché piangi? Dovresti attaccarti un po' meno alle cose che fanno male al cuore...". E riflettendo, la principessa capì che quel simpatico animaletto aveva ragione: doveva mettere da parte i ricordi, perché fino a quando fosse rimasta voltata indietro a guardare quello che si lasciava alle spalle non avrebbe potuto vedere che cosa c'era ad attenderla nel futuro... Così iniziò il suo cammino, lasciandosi alle spalle un po' di zavorra accumulata nel corso degli anni. Sul suo cammino incontrò un albero che parlava e che la incoraggiò: "Ti impegni in curare i cavalieri che sanno solo montare i cavalli, ma TU VOLI! e quello li spaventa... perche loro non riescono a staccarsi dal loro bianco destriero... allora: continua a volare e allontanati dai cavalieri feriti che ti trascinano e ti fanno fermare sulla terra".. Facendo tesoro dei consigli appena ricevuti la principessa se ne andò dal bosco e arrivò in una collina verde.

 

Oltre la siepe si vedeva l'orizzonte e decise di raggiungerlo.

 

  
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