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Autore: I am a carrot    08/05/2013    1 recensioni
-Biondo! Sono qui, dimmi.
-Tutto bene? Sembri un pomodoro…
-C..che? Certo che sto bene, perché mi cercavi?
-Mi ha mandato Harry- mise le mani in tasca
-Oh-oh..- di nuovo? Sul serio era l’unica cosa che riuscivo a dire?!
La porta del bagno si spalancò e ne uscì Zayn.
-Sei fissata con questo “Oh-oh”. Che succede?- Disse ridendo.
Incotrò lo sguardo di Niall, ma stavolta fu lui a non avere parole.
-Oh-oh…- disse
-Già. Prima che possa fraintendere tutto, esigo una spiegazione!- rispose il biondo chiaramente irritato.
Eravamo fottuti!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
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-Again-
 

Di nuovo. Ancora! Perché non riuscivo ad uscirne fuori? Maledetto quel giorno… maledettissimo!
Per l’ennesima volta mi ero svegliata a casa di Malik. Dovevo smetterla di darmi alle feste, finiva sempre così. Il peggio? Ero fidanzata!
Mi catapultai giù dal letto e raccolsi le mie cose mentre il ragazzo ancora addormentato mugolava. Mi vestii e mi lavai la faccia: sembravo un panda depresso. Legai i capelli in una coda alta e afferrai borsa e cellulare.
Ma dato che a me non può mai andare bene niente, inciampai nel paio di jeans ai piedi del letto e caddi.
-Hope?- sussurrò il ragazzo.
-Porca trota- mi arresi e ancora sdraiata per terra lasciai cadere la testa sulle braccia incrociate al suolo.
Lui si mise seduto sul letto dalla mia parte. Potevo percepire il suo sguardo che, dandomi sui nervi, mi diede la spinta per alzarmi da terra e procedere verso la porta.
-Dove vai?
Mi voltai.
-Via! Vado a casa mia, non ce la faccio più con questa storia! Te lo ripeto un’ultima volta: stammi lontano!
Dissi scandendo bene l’ultime due parole.
Lui si alzò e mi venne davanti. Ringrazio Dio che avesse i boxer.
-Non è facile, lo sai. E poi non mi pare che la mia presenza ti dia molto fastidio- disse allungando una mano per accarezzarmi. Mi scostai andando a finire contro la porta. Portai una mano dietro di me e girai la maniglia.
-Fanculo Zayn.
Dissi uscendo dalla sua stanza e dalla sua casa. Misi le cuffiette e mi incamminai verso casa mia.
Era un mese che andava avanti! Dal compleanno della mia migliore amica. Eravamo in una discoteca e ci siamo ubriacati. Ricordo solo di essermi svegliata in una stanza per niente simile alla mia, senza vestiti e con quello stronzo accanto. Volevo uccidermi per quello che continuavo a fare al mio ragazzo, Harry. In un mese sarà successo più o meno cinque volte… ma dove lo trovavo il tempo per ubriacarmi?! Con tutti i compiti che ci davano e con tutto il sonno arretrato di chi non riesce a dormire per i sensi di colpa… basta. Mi sarei tenuta lontano dalle feste. Mi ero stufata. In quel momento ebbi una fitta di dolore alla testa. Eh già: dovevo proprio smetterla. Sentendo “When I was your man” di Bruno Mars, misi piede in casa. Mio fratello mi venne incontro.
-Hooooooooooooooooooope!!!
Oddio e ora? Cavoli miei come sempre. Levai le cuffiette e le infilai con l’ MP3 nella borsa, mentre entravo e mi dirigevo in camera mia.
-Buongiorno anche a te.
A metà scalinata mi prese il braccio e mi fece girare.
-Dove sei stata?
-…Da Sheryl- Bugiarda!!!
-Mi devi avvertire prima di andare a dormire dagli altri! Mi fai preoccupare anche troppo!
-Scusami fratellone.
-Non ti preoccupare… per adesso. Ma se risuccede saranno guai- mi avvisò.
Sbuffai e tornai a salire le scale verso la mia precedente destinazione.
-E dai Niall, che sarà mai se ogni tanto dormo dalla mia migliore amica?
-Non so, è che in questo mese ci sarai andata si e no una decina di volte.
Aprii la porta della mia stanza.
-Emh… abbiamo passato dei momenti difficili ultimamente e stiamo cercando di recuperare il tempo perso inutilmente a litigare- Bugiardissimaaaaa!!!
-Certo… emh io vado a pranzo con i ragazzi. Vieni con noi?
Mi voltai.
-Chi c’è?
-Io, Harry, Liam, Louis e Zayn.
-No grazie. Non lo sopporto proprio quel pakistano.
-Da quando sei razzista?
-Da adesso!
-E perché ce l’hai con i pakistani?
Gli sorrisi da finta bambina innocente.
-Non ce l’ho con i pakistani, ce l’ho con gli asfissianti-stronzi-psicopazzi-donnaioli-spacciatori di nome Zayn Jawaad Malik. Quanti ce ne saranno? Non mi sembra poi così grave…
Mio fratello rise, e questo mi sollevò un po’.
-Certo, certo. Io vado allora. A dopo!
-A dopo.
Finalmente entrai in camera mia e mi spogliai. Mi misi comoda e mi buttai di schiena sul letto. Fissando il soffitto iniziai a pensare a cosa fare per uscire da quella situazione schifosa in cui mi trovavo. Il telefono mi vibrò. Lo presi e lessi il messaggio appena arrivato.
Zayn: Hai dimenticato il giacchetto. Ad essere frettolosi qualcosa si dimentica sempre. Passo dopo a portartelo, un bacio bellissima ;)
-Cazzo!- quasi urlai.
Chiamai immediatamente Sheryl.
-Pronto tesoro?
-Shè, mi servono rinforzi.
-Zayn?
-Già, viene tra poco…
-Sono da te fra cinque minuti con film, gelato e mazza da baseball.
-Mazza da baseball?! Sheryl?
Aveva attaccato. Istintivamente mi venne da ridere. La adoravo. Sapeva tutto della mia “situazione sentimentale”, ogni piccola sfumatura. Mi diceva almeno venti volte al giorno che dovevo cercare una soluzione e alla svelta, ma non mi considerava una puttana “Non ci riesco proprio. Forse è perché ti conosco troppo bene” mi disse quando glielo chiesi, il giorno dopo il suo compleanno.
Giusto cinque minuti e suonò alla porta. Senza perdere un secondo ci sistemammo sul divano con gelato, coperta e “Io & Marley” in tv. Quant’era bello quel cagnolone oddio!
Passò un’ora fra chiacchere e risate finchè non suonarono nuovamente il campanello. Entrambe sapevamo chi fosse. Ci guardammo negli occhi e con uno sguardo capii che voleva andare lei ad aprire. Prese la mazza che, sì, aveva portato sul serio ed aprì. Riuscii a sentire la conversazione.
-Hey Malik.
-…emh, ciao… che cosa…
Non riuscì a finire.
-Dammi quello che mi devi dare o ti do la mia compagna qui, dritta dritta sui denti.
Si capiva che stava sorridendo, pregustandosi la scena di lei che lo prendeva a mazzate.
-…emh, sì. Sì, ecco il giacchetto di Hope.
-Grazie babe. A mai più rivederci.
Sbattè la porta in faccia al moro prima che potesse rispondere e mi raggiunse tutta trionfante con un sorrisino malefico e il mio giacchetto. La mazza la teneva sulla spalla.
-Beh, che dire? Ho stile.
La guardai male ma non appena raggiunse il mio sguardo sbottammo a ridere come due sceme.
-Non voglio essere noiosa o ripetitiva ma dovresti…
-Lo so, Sheril. Lo so-la interruppi diventando d’un tratto triste. Non ce la facevo più.
Sheryl mi venne vicina e mi abbracciò.
-Sono con te, tesoro.
Ricambiai l’abbraccio.
 
 
Sono Hope Horan… Hope, che nome adatto alla mia situazione. Riesco sempre a ficcarmi nei guai. Sono la tipica ragazza che si vede in giro: mora, occhi marroni, con una migliore amica e tante cose nascoste che solo lei conosce. I miei sono continuamente via per lavoro. Vivo con mio fratello Niall. Lui al quinto anno di liceo, io al quarto; sono fidanzata con uno dei suoi migliori amici e sono finita a letto con un altro di questi. Adesso è ufficiale: sono incasinata. Questa è la mia stupida, stupidissima vita.


Hello!!
Salve a tutti ^^
Mi chiamo Elettra, questa è la prima fan fiction che scrivo… cioè no, è la prima che pubblico.  Spero vi piaccia e a presto ;)
Kisses :D

 
  
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