Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
Segui la storia  |       
Autore: Sarakey    27/11/2007    11 recensioni
Allora, eccoci qui! Come promesso continuo la storia di Sara e Bil ( e certo mica poteva finire cosi). Il racconto parla del ritorno della ragazza in Italia e della sua travagliata storia d'amore con il fascinoso cantanta dei TH. Spero vi piaccia e vi anticipo fin da ora che (in alcuni punti) ci sarà da piangere.....Grazie a Tutti dell'attenzione, e se volete lasciatemi un commentino!!!
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CHANGE 2


FINALMENTE MI SONO DECISA A POSTARE!!!!
SPERO CON TUTTO IL CUORE CHE IL MIO PICCOLO "RACCONTO" VI PIACCIA....SONO CONSAPEVOLE DI NON ESSERE UNA CIMA A SCRIVERE, CI SONO PERSONE (ANCHE TRA LE MIE CONOSCENZE) CHE SCRIVONO 20000 VOLTE MEGLIO DI ME, MA VI ASSICURO CHE RICEVERE TUTTE QUESTE ATTENZIONI PER QUELLO CHE SCRIVO MI RENDE IMMENSAMENTE FELICE.
LA COSA CHE MI PIACE DI PIù E IL FATTO DI ESSERE RIUSCITA A TRASMETTERE QUALCOSA ...NON SO NEMMENO IO COME CI SIA RIUSCITA MA....è SUCCESSO!
SE VOLETE COMMENTATE, SE NON VOLETE FA LO STESSO IO NON MOLLO MICA MI DOVETE SOPPORTARE A LUNGO PERCHè ORMAI LA MIA MENTE (MALATA) HA COMINCIATO A VAGARE E ADESSO CHI LA FERMA PIù!!!!      : )
VI LASCIO ALLA LETTURA
A PRESTO
UN GROSSO BACIO





Il volo durò all'incirca due ore, durante le quali il ragazzo si era astenuto dal proferir parola.
Continuava solo a fissrala, sembrava veramente distrutta, ma doveva assolutamente cambiare atteggiamento se la madre l'avesse vista così.....
L'aereo atterrò senza nessun intoppo, i passeggeri scesero in modo ordinato e si misero ad aspettare accanto al rullo trasportatore dove avrebbero dovuto recuperare il loro bagaglio.
Anche Andrea e Sara si misero, sempre in silenzio, ad aspettare le loro veligie.
"Sara fa diventare quel broncio un sorriso alla velocità della luce, tua sorella si sta avvicinando pericolosamente!"
La ragazza non fece nemmeno in tempo a voltarsi che si trovò addosso la sorella ventiseienne che la strinse lasciandola senza fiato.
"Barby, lasciami non riesco a respirare!" disse Sara in un soffio divincolandosi in quella stretta morsa.
"Non sai quanto mi sei mancata Pity!" disse Barbara staccandosi per vedere meglio la sorella "Sei cresciuta, stai benissimo!"
"Guarda che sono stata via tre mesi non tre anni, com'è possibile che sia cresciuta!"
"E' possibilissimo!" disse la sorella alzando in aria l'indice, segno che stava iniziando una delle sue (non richieste) lezioni.
"Lascia stare, non lo voglio sapere e poi adesso che stai per diventare medico te la tiri troppo sai!" disse bloccandola in tempo.
"Io non faccio nulla del genere signorina!" ecco che prendeva a fare la "mamma" della situazione, tipico.
"Senti Barby, scusa, ma sono stanchissima..." disse Sara lanciandole uno sgurdo supplichevole "Possiamo prendere le valigie e andare non ce la faccio più!" ammise.
"Certo" disse Barbara passandole una mano sulla guancia per poi rivolgersi ad Andrea "I tuoi ci aspettano a casa mia!"
"A perfetto!" disse il ragazzo recuperando i bagagli che stavano passando proprio in quel momento.

Il viaggio verso casa non durò molto, in circa mezzora riuscirono a superare il traffico della cità e raggiunsero presto la piccola villetta di periferia dove vivevano le due ragazze.
Sara scese dalla macchina sforzandosi di sorridere, anche se dentro di lei soffriva come mai prima di allora.
I genitori di lei e di Andrea erano usciti, nel sentire la macchina fermarsi davanti a casa, ed erano corsi incontro ai figli che non vedevano da ben tre mesi.
"Sara" disse la madre sulla quarantina stringendola come in una morsa "Come ci sei mancata!"
"Anche voi!" disse la ragazza ricambiando quell'abbraccio, in fondo le era mancata casa sua, le discussioni , i suoi i momenti indimenticabili con la sorella, facevano parte di piccolo grande mondo del quale proprio non poteva fare a meno.
Anche i gentori di Andrea si erano catapultati sul figlio e dopo essere entrati in casa era cominciato il terribile e (purtroppo) inevitabile terzo grado.
Specialmente le due mamme  si erano cimentate in domande del tipo
-che avete fatto?
-cosa avete visto?
ecc ecc
Insomma quelle domande snervanti alle quali proprio non vorresti rispondere dopo due ore di aereo......
"Si, mamma ci siamo divertiti moltissimo" concluse Sara sorseggiando il suo terzo bicchiere di acqua ghiacciata, parlare tanto comportava svantaggi tipo quello di rimanere con la gola completamente secca.
"E ditemi, avete conosciuto nessuno di interessante?" ecco la domanda fatidica, la domanda alla quale era cosi difficile dare una risposta.
Rispondere a quella domanda significava per Sara ammettere , anche a se stessa, tutto quello che aveva perso, tutto quello che aveva lasciato in Germania: il suo unico amore e la voglia di essere felice ancora.
Andrea capendo al volo i pensieri dell'amica prese la parola cercando di distogliere l'attenzione dei presenti dal viso di Sara che lasciava ormai trasparire un velo di incontrastata tristezza.
"Si, abbiamo conosciuto un sacco di gente interessante ma se non le dispiace signora rimanderei questo interessantissimo racconto alla prossima puntata....siamo veramente molto stanchi vero Sara???" disse chiedendo con lo sguardo l'appoggio di lei che ormai aveva superato con la mente il confine Italiano per raggingere il suo Bill.
"Si si " disse dopo esseresi ridestata "Ti racconto un'altra volta mamma adesso disfo le valige e mi faccio un bel bagno, ne ho proprio bisogno!" e si alzò dirigendosi all'ingresso dove erano state abbandonate tutte le valige.
"Si si vai tesoro, hai una faccia.....riposati e se hai fame chiamami" disse vedendola andarsene.
"Grazie" rispose Sara voltandosi poi verso Andrea e i suoi genitori "Andrea noi ci sentiamo dopo, grazie della bellissima vacanza!" e si avvicinò per stampargli un piccolo bacio sulla guancia.
Lui ricambiò e, quando fu abbastanza vicino al suo orecchio per non farsi sentire dagli altri disse a bassa voce "Non ti preoccupare andrà tutto bene!" si staccò dalla ragazza sorridendole e poi si diresse all'uscita con i genitori che nel frattempo si erano occupati di raccogliere tutte le valige del ragazzo.

Finalmente sola!!!!!
Sara si diresse con passo spedito verso la sua camera, verso quel suo piccolo mondo che per tre lunghi mesi era stato abbandonato a se stesso.
Tutto era esattamente come lo aveva lasciato.
C'erano ancora i peluches di topogigio sul letto, i poster di Haudrey appesi alle pareti e la giganografia di Marylin che la fissava dall'alto.
Lei invece era  cambiata dall'ultima volta che aveva messo piede in quella piccola stanza.
Non fece in tempo a formulare quel pensiero che il cellulare si mise a squillare.
Numero sconosciuto.
Accettò la chiamata e una voce, fin troppo, famigliare risuonò dolcissima nelle sue orecchie.
"Ciao Bellissima!"
"Ciao Bill!" la voce le tremeva, come mai????
"Allora, com'è andato il rientro a casa?" chiese apprensivo.
"Meglio del previsto!" rispose la ragazza "Non sono ancora scoppiata a piangere, se è questo che ti stavi chiedendo!" aggiuse sorridendo appena.
"Bene......indovina dove sono?" chiese dunque, non aspettava altro che fare quella domanda.
"MMM non lo so!"
"Dai che ce la puoi fare!!!!"
"Dai Bill non mi va di giocare.....dimmi dove sei sono curiosa!"
"Ok" ormai era rassegnato, ma allo stesso tempo non ce la faceva più a tenersi tutto dentro "Sono nel negozio di tatuaggi......sto parlando con il mio tatuatore!"
"Allora non era uno scherzo...alla fine ci sei andato davvero?" chiese Sara.
"Certo, cosa credi che mi sarei tirato indietro? Nemmeno per sogno, quando dico una cosa la faccio IO!!!!!" disse con un pizzico di orgoglio nel tono della voce.
"E quindi che avete deciso?"
"Ancora nulla, mi sta facendo vedere diversi tipi di scrittura per scegliere lo stile!"
"Bene...."
Silenzio, la voce le si era smorzata in gola.....
"Sara....ci sei????" chiese Bill allarmato.
"Bill....." ok piano piano ce la poteva fare "mi manchi!" disse con un filo di voce.
Il cantante sorrise malinconico fissandosi le Adidas logore.
"Lo so, anche tu mi manchi!" ammise contro ogni previsione "Ma dobbiamo farcela! Verrò a trovarti il prima possibile e ti chiamerò tutti i giorni, più volte al giorno!"
"Le chiamate possono aiutare ma......io voglio abbracciarti!" qualche lacrima cominciò a scedere prepotentemente, alla fine non ce l'aveva fatta.
"Piccola non piangere ti prego, lo sai che ci sto male se so che paingi! Guarda che ti rovini i tuoi begl'occhi! E ricordati che è di quelli che mi sono innamorato per primo!"
Sara sorrise di cuore, alla fine lui riusciva sempre a farla sorridere, era impossibile rimanere seri se dall'altra parte della cornetta avevi Bill Kaulitz che ti sussurra dolci parole nell'orecchio.
"Io prometto di non piangere se tu prometti di venire presto!"
"Il più presto possibile, prometto....!"
"Ok"
"Adesso ti lascio, c'è di la Georg che mi aspetta e fra un po' si mangia il book dei tatuaggi, non abbiamo ancora mangiato!"
"Allora vai, noi ci sentiamo presto!"
"Prestissimo, Ciao ti voglio bene!"
"Idem! ciao" e chiuse la chiamata.
Rimase li a fissare il cellulare per più di mezz0ora, come se quel piccolo oggetto racchiudesse in se una piccola parte di Bill.
Alla fine si decise, era ora di reagire, di prendere la situazione di petto, di ricominciare da zero.
Una bella doccia calda avrebbe segnato un nuovo inizio.........


TUTTO QUELLO CHE HO SCRITTO è FRUTTO DELLA MIA IMMAGINAZIONE.
QUELLO CHE HO SCRITTO NON è  ASSOLUTAMENTE A FINI DI LUCRO
.
  
Leggi le 11 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel / Vai alla pagina dell'autore: Sarakey