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Autore: JulyAneko    06/09/2004    7 recensioni
E' una piccola song-fic su Dominic Monaghan! Avverto, è molto sdolcinata.. ma anche no! ^-^ "Inclinò la testa da una parte come per osservare meglio quella ragazza. Lo stava incuriosendo. Era ormai da diversi minuti che non faceva che guardare quella foto esposta alla sua mostra. Si ricordava bene quando l'aveva scattata. Quel ragazzo l'aveva fatto ammattire! Era davvero un burlone e quando ci si metteva d'impegno era ancora peggio del solito!"
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dominic Monaghan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: Questa storia, che è il frutto della mia fantasia ed ha il solo scopo di divertire, è stata scritta con tutto il rispetto per Dominic Monaghan, attore che apprezzo molto. In più, la canzone citata (i pezzi in corsivo) è "Infinito" di Raf che ne possiede tutti i diritti.

Nota: Vorrai ringrazie innanzi tutto Mandy e il suo aiuto! E' anche un po' per lei che ora potete leggere questa storia e quindi.. un grazie anche a tutti gli avventurieri che proveranno a leggere questa mia piccola song-fic davvero molto sdolcinata! ^-^

*INFINITO*

Inclinò la testa da una parte come per osservare meglio quella ragazza. Lo stava incuriosendo. Era ormai da diversi minuti che non faceva che guardare quella foto esposta alla sua mostra. Si ricordava bene quando l'aveva scattata. Quel ragazzo l'aveva fatto ammattire! Era davvero un burlone e quando ci si metteva d'impegno era ancora peggio del solito!
Si decise, era curioso di sapere perché quella ragazza non faceva che fissare quella foto. Si portò accanto a lei e qualche attimo dopo parlò "E' una bella foto, non trovate?"
La ragazza sembrò destarsi da una specie di apatia nella quale era caduta. Spostò lo sguardo sull'uomo che le aveva parlato rimanendo vivamente sorpresa. "Oh... bu..buonasera.." balbettò. Di certo non si aspettava di vedere l'autore di quella mostra e ancora di più non si aspettava che le parlasse.
"Buonasera" sorrise lui osservandola con quei suoi occhi celesti
Rimase imbambolata a guardarlo ancora un attimo, era davvero un bell'uomo! All'improvviso si riscosse, ma che figura che stava facendo! "Mi scusi... ecco, io... non mi aspettavo di vederla..! Tutto qua.."
L'uomo sorrise ancora di più, teneramente "Allora una presentazione è d'obbligo! ...Viggo Mortensen" disse tendendole una mano che la ragazza strinse nella sua "Amanda Karson"
"Piacere, Amanda.." esclamò per poi rigirarsi verso la foto che prima la ragazza stava fissando "Dicevo, è venuta molto bene, non trovate?"

"Oh, sì..." mormorò lei abbassando lo sguardo "E' molto bello.. bella, insomma la foto.." arrossì
Viggo sorrise ancora una volta. Quella ragazza, non sapeva perché, gli faceva tenerezza.. "Penso tu l'abbia riconosciuto, è Dominic Monaghan.."
Lei si limitò ad annuire con un gesto della testa posando lo sguardo ancora una volta su quella foto ingrandita.
"Posso farle una domanda... Amanda?"
Istintivamente lo guardò sgranando gli occhi con un poco di paura "Certo..."
"Mi chiedevo come mai le interessa tanto questa foto.."
"Ah beh..." abbassò lo sguardo, lo riposò su Viggo, nuovamente sul volto di Dominic nella foto... in realtà stava solo perdendo tempo cercando di dare una risposta plausibile. Alla fine, tornando con gli occhi sull'uomo disse "Il fatto è che ho sempre visto quest'attore come un ragazzo... come dire, vivace, ecco! E... non sapevo come... una foto così bella... cioè..."
"Ah..." la interruppe Viggo vedendo che era in difficoltà, era davvero una persona gentile! "..ti devo confessare una cosa, mi ha fatto patire non so quanto per quello scatto!"
A quella frase Amanda rise seguita dall'uomo, liberando un po' della sua tensione.

L’ironia del destino vuole che io sia ancora qui a pensare a te
nella mia mente flash ripetuti, attimi vissuti con te.

Era disteso supino sul letto con le braccia incrociate dietro la nuca, da non so ormai quanto tempo. In realtà avrebbe avuto mille cose da fare. Non gli importava. Non più ormai. Da quanto tempo non sentiva quella strana sensazione che ora invadeva il suo corpo? Forse troppo... ma sapeva che tutte le volte riapriva una ferita rimasta aperta, troppo aperta, mai chiusa...
Una fresca musica stava riempiendo con le sue note quella camera vuota.. Il cd stava continuando a girare imperterrito, inconsapevole che ogni canzone che vi era registrata sopra era come una pugnalata al cuore di Dominic.
Nella sua mente ormai stava rivivendo momenti... momenti che ormai gli sembravano così lontani...
D'improvviso si sedette sul letto e con una botta della mano spense la radio. Basta. Basta. Si maledisse per aver messo quel cd anche se era solo per sapere di cosa fosse... per colpa di quelle canzoni troppi ricordi gli avevano occupato la mente! Ricordi che non voleva avere. Ricordi che si era sforzato così tanto di mandare via.. Ma la ferita era ancora aperta.
Si passò le mani sul volto stanco, rimanendo così per qualche secondo. Alla fine si decise. Con una mano aprì il cassetto del comodino proprio accanto al letto e con l'altra prese l'unico oggetto che vi era dentro: una cornice con dentro una foto che lo ritraeva abbracciato assieme ad una ragazza. Chiuse gli occhi, si portò l'oggetto al cuore, poi, con un sospiro osservò la foto. Un'altra pugnalata. Ma questa volta che affondava e si contorceva nel suo cuore. Gli faceva male. Molto male. Non erano bastate tutte quelle avventure con mille ragazze differenti a fargli scordare lei. Non erano bastate. Che lui volesse o no, lei era sempre rimasta nel suo cuore. E lo sapeva. E gli faceva male.

"Potrei fotografare anche lei, sarebbe un'ottima modella"
Amanda lo guardò stupita "Come?"
Viggo sorrise "Non è una proposta, ho moglie e figli! Era solo un invito.. mi piacerebbe farle qualche scatto"
"Oh.. io non credo di essere all'altezza.."
"Sono io che glielo ho chiesto, lasci giudicare me"
Amanda sembrò pensarci qualche attimo ancora per poi rispondere affermativamente. Era pericoloso per lei, lo sapeva bene... Avrebbe potuto incontrarlo... lui e Viggo si conoscevano, era vero, ma.. ma voleva rischiare! O forse... sperava solo di poterlo rivedere, perché per quanto facesse finta di niente sapeva che i suoi sentimenti non erano cambiati. Ma non voleva crederci. Gli faceva male ricordarlo e soprattutto ricordare quello che LEI aveva fatto, spinta dalla decisione che LUI aveva preso.

Ma il fatto era che in quei pochi istanti che aveva avuto per rispondere a Viggo nella sua testa erano passati mille ragionamenti, tutti pensieri in vivo contrasto tra di loro. La prima cosa che le era balzata in mente era stata la possibilità di poter rivedere Dominic, dopotutto era quello che aveva inconsciamente sperato andando a vedere quella mostra, e così la prima decisione era stata quella di accettare subito. La sua testa però aveva rilasciato subito un altro pensiero: come avrebbe reagito vedendo Dominic? E poi, voleva davvero rivederlo? E per fare cosa? Per vedere che magari era felicemente fidanzato o, peggio ancora, che magari non si ricordava nemmeno di lei?? No, lei non poteva affrontare questo, avrebbe sofferto troppo. Ma subito un'altra domanda spuntò tra i suoi pensieri: e se Dominic, invece, provasse ancora qualcosa per lei? No, stop, questo pensiero venne subito cancellato da Amanda per il semplice fatto che per lei questa era una cosa inconcepibile, impossibile. E allora? Cosa doveva fare? In quell'istante aveva alzato lo sguardo su Viggo che le sorrideva. Beh, dopotutto se accettava non lo faceva solo ed esclusivamente per Dominic... Sì, molto era per lui, lei non aveva mai sognato di diventare una modella, ma.. poteva essere qualcosa di diverso, poteva essere divertente, no? Insomma, sarebbe stata un'esperienza piacevole. E così aveva accettato anche se in cuor suo Amanda sapeva bene che la causa principale di quel semplice "sì" che era uscito dalla sua bocca, era Dominic.

E’ passato tanto tempo ma tutto é talmente nitido,
così chiaro e limpido che sembra ieri...

Era palese. Gli era veramente chiaro. Era come uno schiaffo sul viso.. oh, no, era molto, molto di più! E questo lo sapeva anche lui. Più cercava di cancellare tutti quei ricordi e più questi gli riaffioravano nella mente, e più il suo cuore soffriva. Ne era consapevole. Non ne capiva il motivo, ormai erano passati quattro anni. Un'infinità di tempo! No... non per quei ricordi che erano così nitidi nella sua mente.. Non ce la faceva proprio a sopportare questa cosa! Lui non aveva mai avuto problemi con le ragazze, solo lei l'aveva fatto soffrire, forse.. forse perché era anche l'unica di cui si fosse davvero innamorato..? A quel pensiero Dominic scosse la testa, non poteva essere affatto così! E Betty? E Karla? E Jenny? Non le aveva amate? No.. Era questa l'unica risposta che la sua mente concepiva. No. E perché? Perché ormai anche il suo cervello aveva capito che l'unica ragazza che gli era entrata nel cuore era lei. Questo lo infastidiva, e molto anche. Non voleva che fosse così! Lui non se la sentiva di dire di essere rimasto innamorato della stessa persona che aveva amato quattro anni fa, della stessa persona che non vedeva da quattro anni.. Non ce la faceva, era più forte di lui! Diavolo, lui era Dominic Monaghan, lo spensierato, giocherellone, cucciolone, pazzo ragazzo del gruppo! Insomma, non era da lui.

Aveva accettato. Aveva accettato di trovarsi con Viggo per delle foto. No, in verità aveva solo accettato di rischiare. Aveva dato prova al suo cuore di provare ancora quei vecchi sentimenti, di non essere cambiata, di aver ancora voglia di vederlo. Perché sapeva che era stato questo a farla muovere. In fondo, sennò, perché si era recata proprio a quella mostra? Le interessava solo vedere quella foto, sapeva che c'era. Sì, egoisticamente, forse, era andata a quella mostra solo per osservare quella foto... era così, lo sapeva, e ne soffriva.. In quegli anni dopo di lui aveva avuto sporadiche storie con qualche uomo, ma mai niente di serio, perché? Perché era lei a non volersi avvicinare troppo ad un uomo. Aveva paura. Paura di provare ancora una volta quelle sensazione che solo lui le faceva provare e poi... sprofondare nell'oblio, perdersi nella sua assenza e... soffrire. Era così. Aveva paura di amare o forse... si era arresa al fatto di non poter provare amore che per lui?

Ieri, avrei voluto leggere i tuoi pensieri
scrutarne ogni piccolo particolare ed evitare di sbagliare,
diventare ogni volta l’uomo ideale

Non ce la faceva più. In quei giorni non facevano che tornargli in mente mille ricordi. Era in macchina che stava raggiungendo Billy quando un improvviso flash gli fece addirittura sbagliare strada!
Gli venne da pensare che sarebbe stato tutto diverso se avesse compreso davvero i suoi veri sentimenti e soprattutto le ragioni che lei aveva per essersi comportata così duramente con lui. Sarebbe stato tutto diverso se avesse potuto leggere nei suoi pensieri e sapere quanti dubbi e quanti dolori stava provando. E così lui si addossava tutte le colpe. Tutte. Anche se a dire il vero lui, in pratica, non aveva fatto molto, ma sentiva che era stato lui a far crollare tutto. No, il fatto era che comprendeva benissimo che il tutto era stato causato dal ruolo che gli avevano dato nel film che lo avrebbe fatto conoscere al pubblico: "Il Signore degli Anelli", quello stesso film che lo avrebbe dovuto far allontanare per così tanto tempo da casa e da lei.. Era per questo che tutto era finito, era per questo che lei se ne era andata... per non soffrire ancora di più, per non farlo soffrire per lei, per non farlo sentire legato, per non mandare a rotoli una così bella relazione, per.. non perdersi. Ma in fondo, a cosa era servito? Ad allontanarsi. Dominic sapeva che era colpa sua, in un modo o nell'altro. Lui non si era accorto del suo comportamento, della situazione, lui non se ne era accorto quando era ancora in tempo per riprenderla con sé, per fermarla e.. e farla tornare indietro! Era troppo impegnato a fare la parte della star nascente! Ed ora ne pagava le conseguenze...
Sì, si era divertito, soprattutto con le mille ragazze diverse che aveva frequentato. Sì, si era divertito, ma cosa gli era rimasto? Nessuna di loro gli aveva lasciato qualcosa dentro. Nessuna. Dentro di lui c'era ancora lei, e Dominic lo sapeva bene. E per questo ci stava male.. Sapeva che solo lei sarebbe stata capace di far riprendere a pulsare quel cuore ormai "inattivo" da quattro, lunghi, anni...

"Hai davvero un bel viso"
"Grazie..." sorrise appena arrossendo un poco
Viggo rispose al sorriso, gli sembrava di avere davanti una bambina tenera e insicura invece di una ragazza di quasi trent'anni! Ma questo gli faceva provare un sacco di dolcezza verso Amanda..
"Avevo intenzione di proporre alcune tue foto per la mia prossima mostra, sempre che tu sia d'accordo!"
"Ah, io... non so se son.."
"Sei all'altezza!" esclamò l'uomo sorridendole, anticipandola.
"Ne sono contenta! Ma... il fatto è che non so se è una buona idea.."
"Non importa che tu mi risponda subito.. prenditi tutto il tempo che vuoi!"
Prendere tempo... ormai era quattro anni che non faceva che sprecarlo questo suo tempo..!

ma quel giorno che mai mi scorderò
mi hai detto non so più se ti amo o no ... domani partirò
sarà più facile dimenticare... dimenticare...

Era stato proprio così. Testuali parole. Si era presentata a casa sua e non vi era nemmeno entrata. Mentre parlava si torceva le dita, segno che era nervosa, ma lui non ci aveva fatto caso, solo ora, ripensandoci, capiva tante cose... se solo avesse aperto gli occhi prima! Dovevano essere tutti quei suoi piccoli e insignificanti gesti a fargli aprire gli occhi: il contorcersi le mani, il mordicchiarsi le unghie, il rigirarsi con un dito i capelli, il mordicchiarsi il labbro inferiore, e quanti ancora? E soprattutto, quel suo sguardo... Lei era lì che lo guardava con una tristezza infinita negli occhi, chiunque poteva capire che nemmeno lei credeva a quelle parole, ma lui non lo aveva capito. "Beh... è che... insomma, il fatto è che ormai non so più se ti amo o no... Domani parto e.." aveva alzato le spalle e lo aveva guardato di sfuggita, ma non aveva letto nulla nei suoi occhi... ci era rimasta male e così era andata avanti "Ecco... sai, così sarà più facile dimenticare... Sì, insomma... dimenticare noi..." e lo aveva guardato mordendosi il labbro inferiore aspettando una qualche reazione... Non era quello che pensava, forse sperava anche che lui lo capisse, ma non lo aveva fatto. O forse, sperava solo che la fermasse..
"Allora Dom, muoviti!" lo richiamò alla realtà Billy dandogli uno scappellotto sulla testa "Vogliamo andare sì o no?!"
"Sì, arrivo, arrivo!" esclamò quasi scocciato
"Ah, mi fai sempre essere in ritardo, tu!" sorrise l'amico salendo in macchina "Dai pelandrone! Che oggi sei proprio addormentato!"
No, non era addormentato... era solo oppresso da troppi ricordi. Accidenti a quelle maledette canzoni!!

Si sentiva a pezzi. Era ormai da qualche settimana che aveva conosciuto Viggo e che si faceva fare qualche innocente scatto. Si era divertita a posare per lui, era un grande artista. Già. Ma, ma il suo cuore sperava altro... sperava di poter incontrare una persona.. Che stupida che era stata! Ancora si ricordava le parole confuse che gli aveva detto prima di andarsene. E lui non aveva fatto nulla. Nemmeno una parola per fermarla. L'aveva lasciata andare, così.. senza altre spiegazioni. L'aveva lasciata andare. Questa cosa non l'aveva sopportata e tuttora non la sopportava! Diavolo, non era possibile che non lo avesse capito! Non era possibile che avesse creduto davvero a quelle parole "..il fatto è che ormai non so più se ti amo o no.." Non poteva non aver capito che era solo una stupida menzogna per allontanarsi da lui!
Forse era stata egoista, questo non lo sapeva, ma aveva agito così per non soffrire. La lontananza che ci sarebbe stata nel periodo in cui lui sarebbe stato a girare in Nuova Zelanda era troppa e sarebbe durata troppo a lungo. Non avrebbe retto e poi.. non era sicura che lui l'amasse a tal punto da non concedersi qualche scappatella... Dominic era pur sempre un bel ragazzo ed in più anche un attore che si stava facendo strada..!
Le era crollato il mondo quando aveva appreso, dalle varie pubblicità che aveva, che era diventato anche un gran Don Giovanni! Sapeva che era sempre stato un tipo burlone e tutto... ma pensava che la loro storia gli avesse almeno lasciato qualcosa... e si stava convincendo sempre di più che per lui non era stata affatto una storia importante..

...e adesso che farai?
Risposi, io... non so
quel tuo sguardo poi lo interpretai come un addio,

Chiunque avrebbe capito che stava mentendo, cazzo! Ma non lui... o almeno non lui in quella situazione, non lui quando era uno stupido ragazzino viziato che aveva appena appreso la notizia di dover girare un film importantissimo e si era montato la testa! Non lo aveva capito! Solo ora se ne rendeva conto, solo ora capiva di quanto era stato stupido! Lei aveva solo paura! Aveva paura della loro lontananza, del suo lavoro, del tempo, aveva paura di soffrire ancora di più..
"Beh... e adesso che farai?" aveva provato allora lei, sperando di vedere una qualche reazione da parte di lui. Ora come ora non capiva come aveva potuto dirle solo quelle parole quando in realtà avrebbe voluto dirle così tante cose! "Io.. non so..." Come si poteva essere più cretini?! Si chiese per l'ennesima volta Dominic, non riusciva ad accettarlo, ma come poteva essere stato così stupido?! E poi.. lui a quel tempo stava capendo piano piano quello che provava per lei, perché non glielo aveva detto? Perché non aveva replicato? Perché, perché, perché!? E' proprio vero che si capisce l'importanza di una persona quando la si è persa... e lui l'aveva provato sulla propria pelle, lui lo stava provando tuttora!
Ora capiva. Ora capiva quello sguardo che lei aveva avuto alla sua risposta. Ora poteva comprendere. Ora sapeva che quello, che quello era un addio..

Alla fine se ne era andata davvero e l'aveva lasciato solo. E lei era sola.. Non si era mai sentita più sola che in quei quattro anni! Certo, aveva avuto relazioni e amici sempre accanto, ma non lui. E per questo si sentiva sola. Sola e vuota.
Ma questo ora non aveva importanza, lei aveva un'altra vita, ora. Una vita senza di lui.. Solo di questo doveva convincersi..!

senza chiedere perché, da te mi allontanai
ma ignoravo che in fondo non sarebbe mai finita.

"Allora, perché non ci fai vedere qualche tua nuova opera d'arte?" sorrise Billy
"Ho proprio qua delle foto" si alzò dal divano Viggo "Le sto facendo ad un ragazza molto carina e dolce che ho conosciuto ad una mia mostra e... grazie a te Dom!" esclamò tornando a sedersi con in mano delle foto
"E perché?" chiese stupito mentre Billy cominciava a guardare le foto
"Perché l'ho conosciuta per caso, mi stava incuriosendo il fatto che si ostinasse a guardare la foto che avevo fatto a te..!" disse indicando Dominic
"Oh, allora si vede che è una che se ne intende di uomini!" si pavoneggiò un po'.
"Più che altro è una gran bella ragazza!" sorrise l'altro mentre Dom gli si avvicinava per vedere le foto.
E' proprio vero, a volte tornano... e più forti di prima..!
Restò immobile. Immobile a fissare quel viso immortalato in quelle belle foto. No, era lei che rendeva stupende quelle immagini! Sbarrò gli occhi, si sentì strano, nemmeno lui seppe riconoscere quei sentimenti che gli riempirono il cuore. E sentì il suo cuore sussultare, un battito... Ma poi, sentì solo una grande rabbia salirgli alla testa e alla fine scoppiò: "Lei! Dove l'hai incontrata? Quando? Perché? Dov'è ora, adesso!?!" gridò tutto d'un fiato alzandosi improvvisamente dal divano e mostrando le foto nervosamente "Lei, lei, dov'è ora!?!"
"Dominic, calmati!" esclamò Viggo portandosi davanti all'amico, era esterrefatto dal suo comportamento
"Ma che ti prende?" gli domandò Billy cercando di farlo risedere sul divano ma il ragazzo si divincolò e prese altre foto osservandole "Dove.. dove.. dov'è..." mormorò fino a far diventare le sue parole un sussurro..
Aveva solo bisogno di sapere dove fosse, aveva bisogno di vederla..

Aveva deciso. Doveva ricominciare la sua nuova vita. Perché non avrebbe dovuto accettare la proposta di Viggo? E così decise di andare subito da lui per riferirgli la notizia. Era come dimostrare a se stessa che ci sarebbe riuscita! Doveva farlo, sentiva di doverlo fare. Sentiva, sentiva di dover andare da Viggo.. Doveva troncare una volta per tutte con il passato! Aveva deciso, ora era convinta. Ma non aveva fatto i conti con il proprio destino..

Teso, ero a pezzi ma un sorriso in superficie
nascondeva i segni d’ogni cicatrice
nessun dettaglio che nel rivederti potesse svelare
quanto c’ero stato male,

Viggo e Billy si stavano alterando per il comportamento di Dominic che stava perdendo la testa. Non sopportava l'idea che qualcuno potesse portargliela via! E non si rendeva conto che nessuno, lì, voleva fare ciò. Non ce la faceva a ragionare..!
Improvvisamente suonò il campanello, questo lo fece calmare un poco cosicché Viggo poté andare ad aprire alla porta con un mezzo sorriso sulle labbra..


.. "Ho deciso!" entrò di slancio nell'appartamento "Ho deciso di accettare la tua proposta! Potrai mettere le foto alla tua mostra..!" esclamò sorridendo all'uomo che la stava guardando fra il sorpreso, il felice e l'agitato.
Improvvisamente capì che c'era qualcosa che non andava. Girò lo sguardo verso l'interno della stanza e lo vide. Lui era là, a pochi metri da lei che la stava fissando con un'espressione indecifrabile sul volto.. Lui era lì, lo aveva davanti. Il suo passato era tornato nella sua vita, la sua decisione a farsi benedire e... il suo cuore ad esplodere di gioia. Ma, aveva paura. Sapeva che non poteva esserci nulla, sapeva che non doveva succedere nulla. Non ce l'avrebbe fatta a reggere nuovamente.
Tutto sembrava essersi fermato. Viggo era rimasto in silenzio, così come l'altro ragazzo che Amanda aveva subito riconosciuto: Billy Boyd. Erano rimasti fermi, osservando la scena.
Respirò profondamente. Non capiva. Non capiva cosa stava succedendo.. o forse, solo, non voleva capire..


Restò immobile. Immobile. Se avesse potuto avrebbe smesso di respirare. Lei era là. Aveva aspettato quel momento per tutti quegli anni ed ora, che era arrivato, l'unica cosa che riusciva a fare era rimanere fermo immobile a fissarla!
Si sentiva un cretino, ma.. aveva paura. Aveva paura di una sua reazione negativa. Aveva paura di poterla perdere nuovamente, senza nemmeno riaverla..
Abbozzò un sorriso fintissimo. Era un attore, ed anche bravo, ma in quel momento non riusciva certo a recitare.
Sorrise, quasi forzatamente, come per farle capire che lui stava bene, che lui non aveva sofferto. Stupidaggini. Lui stava male tutt'ora, come avrebbe potuto negare che non lo era stato per nulla?
Abbozzò un sorriso. Non convinse nemmeno lui stesso..

Lo guardò e cercò di sorridere. Doveva essere forte. Ma... ma vide che anche il suo sorriso non era sincero. Non erano contenti di vedersi? Oh no, questo no... Dentro sprizzavano di gioia per quell'incontro! Ma... ma lui era troppo orgoglioso per mostrarsi debole e lei... lei era troppo insicura, ma allo stesso tempo caparbia, per lasciarsi andare a quelle emozioni di gioia che le invadevano il cuore! E poi, nonostante tutto, erano turbati, preoccupati..
Quei pochi istanti sembrarono ad entrambi durare un'eternità.. In quella stanza c'erano loro, solo loro, nel presente... non più nel passato, non più nei ricordi, ma nella realtà!

quattro anni scivolati in fretta e tu
mi piaci come sempre... e forse anche di più,

Quei pochi istanti sembrarono ad entrambi durare un'eternità.
L'osservò attentamente. Forse non era cambiata, ma solo diventata più donna, ma lui non poteva che vederla ancora più bella di prima. Erano passati quattro anni da quel maledetto giorno. Erano quattro anni che non si vedevano. Ma sentiva che i suoi sentimenti non erano cambiati. Gli piaceva, gli piaceva come prima... No, non era vero. Ora sentiva qualcosa di più per lei. In quegli anni aveva capito di amarla veramente. Ora se ne rendeva conto. L'aveva amata. L'amava. E intanto.. Tum, Uno. Tum, Due. Tum, Tre.. E intanto il suo cuore batteva. Batteva, batteva, batteva, sempre più veloce...

Non poteva essere vero. Lo rivedeva dopo quattro anni. Bello, bello come sempre, come e più di prima con quei suoi occhioni grigio-azzurri che tanto l'avevano fatta innamorare.. Lo osservò ancora qualche istante. No, non poteva farcela.
"Io.. io devo andare..." mormorò spostando lo sguardo su Viggo "Mi dispiace.." e così dicendo.. via. Via da quella situazione. Via dal passato. Via da lui. Via dal suo tormento. Via dalla sua felicità.. Si girò e corse via, corse via. Scese di corsa le poche scale. Si ritrovò spaesata per strada. Mosse qualche passo di corsa. Girò l'angolo e si fermò. Si fermò posando una mano sulla fronte. Ora capiva. Ora capiva di amarlo ancora.. Ora capiva di non aver mai smesso di provare quei sentimenti.

"Dom.." bisbigliò Billy poggiandogli una mano sulla spalla "Non è che lei è.." esitò un attimo a dire quel nome "..Amanda?" disse in un soffio, sapendo tutta la storia. A quel nome Dominic sembrò destarsi "Amanda.."
"Ora capisco, capisco perché fissava così intensamente la tua foto.." mormorò Viggo capendo molte cose. Già quel giorno alla mostra lo sguardo di Amanda, insistente su quella foto, gli doveva far capire molte cose ed ora, ripensandoci, capiva che quello ero uno sguardo tutt'altro interessato alla foto, bensì al soggetto che vi era ripreso. All'improvviso alzò la testa e guardò negli occhi l'amico "Va da lei"
"Come?"
"Raggiungila, corri!" l'incitò Billy "Muoviti! O perderai nuovamente la tua occasione per dimostrarle i tuoi sentimenti!". Dominic gli aveva parlato più volte di Amanda e della loro relazione, ma molto superficialmente, però Billy aveva sempre capito che ci doveva essere stato qualcosa di veramente grande tra loro perché tutte le volte che ne parlava il volto di Dominic diventava serio ed il suo sguardo quasi assente.. e testardamente aveva sempre creduto che l'amico provasse ancora qualcosa anche se lui lo negava sempre ma quella sera, quella sua reazione l'aveva scoperto.
"Io non.." provò Dominic con una smorfia sul volto che voleva far passare per un sorrisino.
"Non rompere le palle Dom!" gli gridò quasi Billy in faccia
"O vai da lei ora o ti butto fuori a calci!" rincarò la dose Viggo, anche se non sapeva cos'era accaduto fra quei due aveva intuito che c'era stato qualcosa di veramente importante e questo poteva captarlo anche dallo sguardo speranzoso di Billy.
"Smettila di fare il bambino una buona volta!" continuò l'altro "Non sei con i soliti cretini che vogliono vedere solo il Dom giocherellone e pazzo! Ti ho detto di andare da lei! Muoviti! Vai da lei!"
A quelle parole sembrò riscuotersi, come facevano loro a...? No, non aveva importanza questo ora.
Corse. Corse via. Scese le scale e si ritrovò per strada. Si guardò attorno. Di là. Iniziò a correre..

mi hai detto: so che é un controsenso ma
l’amore non é razionalità... non lo si può capire...

Era immobile, al centro del marciapiede, con una mano sulla fronte, la testa bassa, lo sguardo fisso a terra.. Non volle pensarci oltre. Le poggiò una mano sulla spalla cosicché la ragazza si rigirò di soprassalto, quasi spaventata, verso di lui.
Ancora una volta: gli occhi sbarrati, un leggero tremolio. Sembrava un cucciolo che aveva bisogno di essere protetto. Capiva, capiva che voleva essere lui a proteggere quel piccolo cucciolo.
"Amanda.." mormorò Dominic accarezzandole una guancia. Lei non rispose ma rimase immobile, inclinando un poco la testa come per assaporare meglio quel contatto, le emozioni che le dava.. E quel semplice e tenero contatto non aveva certo lasciato indifferente lui.. un brivido gli percorse la schiena. Da tanto non provava queste emozioni, queste sensazioni per una donna.
"Io.. io.." cercò di mettere in piedi una frase, ma non vi riuscì e, contro ad ogni aspettativa, di entrambi, fu lei a parlare "Non si può capire, vero? L'amore, non lo si può capire... non è razionale. Non lo è.. Lo so, è un controsenso, ma è così.."

"L'amore?" mormorò lui guardandola quasi sorpreso. Lo sapeva, perché parlava a sproposito? Ora cosa cavolo c'entrava quella frase?! Cioè, erano quattro anni che non lo vedeva e in tutto quel tempo non aveva pensato altro a che cosa avrebbe potuto dirgli se lo avesse rivisto... e lei? Cosa le aveva detto lei? Una frase scombussolata che nemmeno lei ne capiva esattamente il significato! No.. questo non era vero. Sapeva cosa aveva detto, lo sapeva bene, ma non poteva pretendere che qualsiasi altro capisse quella frase detta così scombussolatamente.

Aveva capito. In realtà aveva capito perfettamente ciò che voleva dire. Ma perché ora? Perché in quel momento? Non ci pensò oltre e si fece dare forza da quelle parole. Sorrise "Lo so, è stato così anche per noi" ma ora non più, vero?, così avrebbe voluto finire accompagnando le parole con un bacio appassionato. Ma non fece niente di tutto ciò, si limitò ad osservarla e continuare a pensare a quanto avrebbe voluto abbracciarla di nuovo.. Un semplice abbraccio. Certo, non era da lui pensare ad un semplice abbraccio ed infatti non fu così, insomma era un uomo e poi... e per giunta Mr Monaghan! Ma... ma la prima cosa che gli venne in mente fu proprio quella. Di tenerla fra le sue braccia e coccolarla. Era proprio vero che quando pensava a lei non ci stava più con la testa! Glielo aveva detto anche Billy a cui aveva raccontato tutta la sua storia. Non la conosceva ma gli era bastato sentir parlare di lei da lui che quelle parole gli erano uscite da sole dalla bocca: "Quella ragazza, inconsapevolmente, ti ha reso matto! Non che tu non lo sia già.." aveva ridacchiato "..ma questa Amanda ti ha proprio preso, mi dispiace confessartelo io, ma ormai penso che tu te ne sia reso conto da solo: sei stato un gran coglione a tuo tempo e lei ti piace ancora tanto anche se lo vuoi mascherare con tutte le donnicciole che frequenti!"

Alzò gli occhi dal grigio asfalto a lui, cosa voleva dire? Stava sorridendo. No, forse si sbagliava, forse lui non era cambiato affatto. Forse lui era rimasto il solito ragazzo infantile troppo preso di sé. Ci pensò un attimo, a volte si comportava proprio così ma lei sapeva quale era il vero Dominic! Ma... ma ora? Ora cosa ne poteva sapere lei? Erano ormai quattro anni che non si vedevano! Cosa poteva dire lei di lui? Non lo sapeva e forse aveva anche paura di scoprire che lui non si era reso conto di nulla... Ma forse sapeva già la risposta, solo non riusciva a vederla o semplicemente non la voleva vedere...

"E' bello rivederti"
"Già... fa piacere anche a me"
"Come... come va?"
"Be...bene.. Tu?"
"A posto.."
Frasi... solo frasi... Frasi formali. Solo e dannatissime banalità.
Non era vero, non era affatto vero! Lui non stava bene! Cazzo no che non stava bene! Era ormai del tempo che non stava bene con se stesso. Diavolo, e sapeva che in tutto questo c'entrava lei! Lei e solo lei! Ma cosa gli era preso? Insomma aveva rincontrato una sua ex ragazza, l'aveva pensata negli ultimi tempi.. ma poi? Che altro poteva dire? Poteva dire che non era normale pensare tutti i santissimi giorni a tutte le ore ad una ragazza che non vedeva da quattro anni! Ma.. ma poi chi aveva detto che aveva smesso di pensare ad Amanda? Lui sapeva bene che non lo aveva mai fatto.
La loro era una storia non ancora del tutto chiusa, lasciata in sospeso. Era così che l'aveva presa lui fin dall'inizio ed era così che ora la voleva pensare. No che per lui non era finita, e che diamine! Ma la domanda che ora lo assillava era: e per lei? Pensava che forse in un primo momento poteva essere stato così anche per lei, ma ora? Ora cosa poteva dire? Aveva lasciato passare ben quattro anni e se non fosse stato per Viggo lui probabilmente non l'avrebbe mai più rivista!

ed ore a parlare, poi abbiam fatto l’amore...
ed é stato come morire... prima di partire.
Potrò mai dimenticare... dimenticare...

Alla fine aveva accettato. L'aveva invitata a casa sua tanto per.. "farsi due chiacchiere in pace" come aveva detto lui, ed ora si stava guardando attorno in quel grande salone di quell'altrettanto grande appartamento. Si appoggiò al tavolo della sala da pranzo e sospirò. Forse era meglio se non avesse accettato. No, sarebbe stato decisamente meglio. Perché era così masochista a volte? Che cosa ci stava guadagnando da tutto questo?
Era già da un bel po' che stavano parlando ormai, di cose futili e banali. Ad Amanda venne da pensare che un discorso così avrebbe potuto farlo con un'indifferente amica, ma di certo non con lui, non con lui nella situazione nella quale erano!
"E' stato troppo divertente! Una cosa magnifica!!" finì il suo discorso Dominic scoppiando a ridere. Non lo aveva seguito, troppo presa dai suoi pensieri, accennò solo un sorriso.

Non saprebbe dire come ma se ne accorse. Non sapeva se era stata più masochista lei ad accettare il suo invito o lui a proporglielo. Ed ora cosa stavano facendo? Erano davvero due idioti, si ritrovò a pensare Dominic facendosi d'improvviso serio. La fissò, si era appoggiata al tavolo, distendendo le gambe e incrociando le braccia al petto, aveva la testa un poco inclinata come a volerlo analizzare in ogni suo aspetto. Ma, in fondo, non era quello che stava facendo anche lui?
Rimasero in silenzio per un minuto che ad entrambi sembrò durare una vita e poi quella domanda a bruciapelo uscì così dalla sua bocca, senza una precisa spiegazione..
"Prima, stavi scappando... da me?" Aveva bisogno di sapere, solo questo.
Lei sembrò destarsi dai suoi pensieri, si stava riferendo a prima quando era uscita tutta di fretta da casa di Viggo."Io.." balbettò cercando di trovare una plausibile spiegazione, ma davvero non ce l'aveva così si limitò a sussurrare, abbassando lo sguardo a terra "Io non so"

In quel momento si sentiva incredibilmente stupida. Perché aveva reagito così appena lo aveva visto? In fondo non cercava proprio questo andando da Viggo? Non era una scusa per poterlo vedere?? E allora perché aveva reagito così..? Davvero, non lo sapeva. O forse lo sapeva e le era così palese che nonostante tutto non lo capiva o meglio, non voleva capirlo.
Aveva abbassato lo sguardo, non poteva reggere gli occhi di Dominic nei suoi.. come sempre non avrebbe potuto.. perché tutte le volte la prendevano nella sua profondità, la facevano morire e rinascere in un secondo..

E come sempre aveva agito invece di pensare, ma non contento l'aveva rifatto. Vederla lì, così insicura e così bella ai suoi occhi, gli aveva trasmesso una tenerezza infinita.. Le si era avvicinato e le aveva preso il mento fra le dita della mano facendole alzare la testa e incontrare i suoi occhi. Sapeva che non era il caso, sapeva che non era il momento adatto, ma non poteva farci nulla, doveva farlo. Scrutò ancora una volta nei suoi occhi incontrando nel profondo di Amanda un silenzioso "sì" e così lo fece. Appoggiò le sue labbra su quelle di lei dando vita ad un bacio pieno di dolcezza. Era qualcosa di estremamente tenero e incomprensibile per entrambi, che stavano solo mettendo in luce i propri sentimenti per troppo tempo repressi.
Si stavano baciando e a tutti e due sembrò che quei quattro anni non fossero mai trascorsi.. si sentivano nuovamente complici ed innamorati da una vita e gli sembrò come una cosa naturale abbracciarsi e stringersi in quel bacio che diventava sempre più profondo, ad ogni momento, ad ogni passo verso il divano..
E senza rendersene conto avevano fatto l'amore come se non fosse cambiato niente. Con tale passione ed amore, e si erano guardati negli occhi raggiungendo il loro profondo come mai avevano fatto prima, liberandosi di ogni maschera ed esternando i propri sentimenti nella maniera più vera e sensibile.

Quando aveva aperto gli occhi, la stanza era avvolta dal silenzio più totale, nella penombra. Piano piano si alzò vedendo bene di non svegliare Dominic. Aveva la testa vuota o meglio.. non voleva pensare, non ne aveva il coraggio, non aveva né la volontà né la razionalità per analizzare i suoi comportamenti. Non voleva farlo, sapeva di aver paura, di lui, di lei..
Velocemente si vestì, prese la borsa e fece per uscire, ma d'improvviso si fermò girandosi e tornò qualche passo indietro. Rimase immobile a fissare Dominic. Forse avrebbe voluto svegliarlo, baciarlo e stare con lui o forse avrebbe voluto che lui si svegliasse e la fermasse. Forse avrebbe voluto tante cose, come sempre.. avrebbe voluto. Forse, avrebbe, ma non fece niente se non contemplare ancora per qualche attimo il volto di lui e poi.. rigirarsi tremante verso l'ingresso ed uscire di casa..

Dominic aprì gli occhi vedendo la porta chiudersi piano. Era sveglio già da prima. Istintivamente abbassò lo sguardo a terra per poi posarsi un mano sulla fronte. Se ne era stato immobile, incapace di fare qualsiasi cosa, quando ne avrebbe volute fare mille. Si era comportato come aveva sempre fatto. Come sempre, non aveva reagito al suo presente. Avrebbe voluto, avrebbe dovuto fare qualcosa, avrebbe dovuto alzarsi e abbracciarla, avrebbe voluto fermarla e farla restare da lui, con lui... Avrebbe, avrebbe.. come quattro anni fa. Avrebbe.

Non avrebbe dimenticato cosa era successo quel giorno fra loro, non avrebbe dimenticato i loro sentimenti, non avrebbe mai dubitato che ancora si amavano come quattro anni fa. E solo in quel momento capì che non l'avrebbe mai dimenticato.

Non avrebbe dimenticato cosa era successo quel giorno fra loro, non avrebbe dimenticato i loro sentimenti, non avrebbe mai dubitato che ancora si amavano come quattro anni fa. E solo in quel momento capì che non l'avrebbe mai dimenticata.

L’infinito sai cos’é?... L’irraggiungibile,
fine o meta che... rincorrerai per tutta la tua vita,

Era quello ciò che cercavano così disperatamente gli uomini? Era quello? Era l'amore? E lei, che poteva dire... l'aveva trovato? Sapeva già la risposta, ma la terrorizzava. Lei.. lei era stata capace di amare una persona senza vederla per così tanto tempo? Lei era stata capace di avere altri uomini e pensare sempre alla stessa persona? Lei era stata capace di questo? Forse non lo sapeva con esattezza ma ciò che aveva ben chiaro in mente era che per quei quattro anni non aveva mai smesso di soffrire per lui, non aveva mai smesso di pensarci e piangerci come una bambina. E allora cos'era? Era infinito? Forse, ma era così irraggiungibile... era tutto troppo dannatamente difficile. Forse aveva ragione chi diceva che la mente non poteva capire le ragioni del cuore... e allora? Come far conciliare le due cose? Come far accettare ad uno le ragioni dell'altro? Ma soprattutto, quale ragione accettare? Non c'era via di mezzo? Era tutto troppo dannatamente complicato!
Forse l'unica cosa da fare era rincorrere quel dannato amore che sembrava stesse giocando a nascondino! Forse.

Questo cambiava le cose? Le cambiava? Non riusciva a darsi una risposta. Non riusciva a concepire una risposta per questa domanda, non ci riusciva. Non sapeva se aveva fatto la cosa giusta ma fatto sta che non avrebbe cambiato quei momenti per nulla al mondo, avrebbe rifatto le stesse cose, avrebbe provato le stesse emozioni. Sì, anche se ora stava male. Perché ora stava male. Voleva capire, capire cosa ci potesse essere sotto tutto questo. Doveva capire lui e doveva capire lei.
Loro si erano incontrati e si erano amati come quattro anni prima e se fosse stato possibile si erano amati ancora di più. E non capiva, non capiva cosa non andava. Loro erano fatti per stare insieme.
Ci era arrivato, era questa la conclusione a cui era giunto. Loro dovevano stare insieme, in un modo o nell'altro. Lui non avrebbe potuto vivere nel rimpianto e lei non avrebbe potuto vivere nel rimorso. In fondo, era infinito questo, no?

ma adesso che farai?
...adesso io non so...

Cosa doveva fare ora? Cosa? Non lo sapeva. Stava girovagando per la città senza una meta precisa. Era immersa nei suoi mille pensieri, non badava a dove stava andando. Ogni tanto urtava contro qualche persona ma non si fermava, andava avanti, senza vedere realmente cosa avesse di fronte. Lei andava.. così come i suoi pensieri. Non sapeva cosa doveva fare, come doveva comportarsi, ora. Ma soprattutto, non sapeva se l'avrebbe rivisto. Doveva capire cos'era stato quel giorno per lui. E per lei? Per lei cos'era stato? Non lo sapeva, si sentiva confusa. Sapeva solo di aver fatto l'amore. Dopo quattro anni sapeva che aveva nuovamente fatto l'amore amando veramente una persona. Si sentiva felice, ma ora, sapendo che tutto stava finendo, o che era già finito, si sentiva soffocare, si sentiva morire. Stava male. Adesso non sapeva proprio cosa doveva fare.

Si sentiva abbattuto. Non tanto per quanto era successo, ma per quello che non era successo. Lui ci aveva davvero sperato. Sperato che tutto tornasse come una volta. Era abbattuto. Sapeva che doveva fermarla, aveva capito che la sua vita si era basata ormai troppe volte sui forse, sui ma e su quel maledetto "non so", troppe volte e aveva deciso di darci un taglio. Sì, lui era sempre stato quello scherzoso giocherellone del gruppo per mascherare troppe cose, troppi ricordi. Lui era divertente di natura, era il suo modo di essere, ma spesso in quegli anni aveva esagerato ed ora se ne rendeva conto. Ora doveva rimettere un po' in sesto la sua vita e perché non cominciare proprio da Amanda? Sentiva che lei era una parte fondamentale di sé, era qualcosa che in qualche modo gli apparteneva. Non doveva lasciarla andar via!

Un lampo, e qualcosa si mosse nella sua mente, o forse nel suo cuore.. Un ricordo. Il ricordo di quando lei, quattro anni prima, gli chiedeva cosa avrebbe fatto e lui che semplicemente le rispondeva con quelle parole: "Io.. non so.."
Ora sapeva cosa doveva fare.
Se ci teneva veramente, non doveva commettere l'errore che avevano fatto quattro anni prima. Non dovevano lasciare il loro futuro in mano a quelle parole: "Non so", non dovevano!
All'improvviso si girò per cominciare a correre nella direzione dalla quale era venuta. Ora sapeva cosa doveva fare.

Non doveva lasciarla andar via! No che non doveva! Ma non tutto era perduto.
Si vestì in fretta e furia per uscire, doveva cercarla. L'avrebbe trovata. L'avrebbe trovata di sicuro, Viggo doveva avere il suo indirizzo o almeno il numero di telefono. Si riaccese in lui una speranza, una forza che sembrava aver perduto. Doveva vincere una battaglia, una sfida e.. sì che l'avrebbe vinta! L'avrebbe vinta eccome!

infiniti noi

Aprì velocemente la porta e fece per uscire quando la vide. Era seduta sull'ultimo gradino delle scale prima del corridoio. Teneva i gomiti poggiati sulle cosce e il mento sorretto dalle mani. La luce del sole proveniente dalla grande vetrata davanti a lei le illuminava il viso... sembrava assorta nei suoi mille pensieri.
Piano piano le si avvicinò e le si sedette accanto assumendo la sua stessa posizione. Rimasero così per qualche minuto, ognuno assorto nei propri pensieri, negli stessi pensieri.
Non voleva dire niente, voleva che fosse lei a interrompere quel silenzio. Voleva che gli dicesse qualunque cosa, non gli importava.. perché sapeva che avrebbe comunque lottato, lottato per lei.

L'aveva sentito sedersi accanto a lei e rimanere in silenzio fissando, anche lui, un punto qualsiasi del paesaggio che si offriva ai loro occhi da quella vetrata. Aveva corso per tutto il tragitto senza mai fermarsi e quando era arrivata alla sua casa aveva deciso di aspettarlo. Non che sapesse che lui sarebbe uscito così di corsa, magari per cercarla, non poteva saperlo, ma sapeva ben altro. Sapeva che lui non si sarebbe arreso. Finalmente l'aveva capito, aveva capito che anche nella testa di Dominic rimbombavano le sue stesse domande, le sue stesse paure, i suoi stessi pensieri..
"Siamo solo degli stupidi, non è vero?"

Si girò lentamente verso di lei "Oh sì, lo siamo stati.. e per tanto tempo!"
La vide sorridere lievemente. Il ghiaccio era stato rotto. Ora dovevano solo andare avanti.
"Sei molto impegnato in questo periodo?" gli chiese
"Dovrò cominciare a girare un film che mi porterà sulla costa, da Miami a Boston" le spiegò come una macchinetta. Se fosse servito a qualcosa era anche disposto a rinunciare a quel film, ma lui sapeva esattamente che lei non glielo avrebbe permesso.
"Io sono qua a Los Angeles per un affare di lavoro. Mio padre dice che per certe pubblicità la più adatta sono io, ha sempre avuto una grande fiducia nella mia creatività"
"E ha sempre avuto ragione, Amanda"
Sorrise nuovamente.

Sapeva che anche Dominic l'aveva sempre elogiata per quella sua caratteristica, la creatività, ma le faceva dannatamente piacere sentirselo dire ancora una volta.
Lei lavorava nell'azienda pubblicitaria della sua famiglia, una fra le più importanti dell'America. Suo padre l'aveva sempre indirizzata in quel campo e lei aveva sviluppato un'istintività e una creatività eccezionali. A volte bastava che pensasse all'oggetto da pubblicizzare e vedesse una banalissima scenetta di vita quotidiana che.. voilà! Ecco fatto! Ed in più era quasi sempre lei a contrattare gli affari, o almeno, determinati affari. Insomma, ci sapeva fare. Dominic gliel'aveva sempre detto, si ricordava bene tutte le volte che lui la prendeva fra le sue braccia e la consolava quando lei credeva di non potercela fare e voleva mollare tutto. In fondo, se era arrivata là dov'era arrivata, lo doveva molto anche a lui che non le aveva fatto svanire tutto in fumo il suo lavoro quando pensava di non potercela fare.
"Per quanto dovrai restare qua?" quella domanda la risvegliò dai suoi pensieri
"Un mese, forse due.. non so, lo sai come sono queste cose, imprevedibili!"
"Già, come per me, in fondo.." sospirò

Rimasero in silenzio ancora per un lungo minuto poi la voce di Amanda lo richiamò all'attenzione "Dominic? Pensi.. tu pensi che.. ce la possiamo fare?"
Non aspettava che questa domanda. Un sorriso gli si dipinse in volto "Sì, maledettamente sì, Amanda!" E così, senza nemmeno pensarci le prese il volto fra le mani e la baciò con impeto sulle labbra "Noi dobbiamo farcela, mi capisci?"
Gli sorrise e gli sfiorò il naso col suo "Perché è "infinito"... vero Dom?"
"E' infinito" le sussurrò sulle labbra prima di baciarla nuovamente, ma questa volta sul serio, con tutta la passione e la felicità che aveva in corpo e allo stesso modo lei rispose..

so solo che non potrà mai finire
mai ovunque tu sarai, ovunque io sarò
non smetteremo mai

"E muoviti Billy! Non voglio arrivare in ritardo al nostro primo incontro!"
"Guarda che tanto arriverà lei in ritardo" disse Billy aggiustandosi la cravatta "E poi mi sembra davvero una cosa assurda"
"Cosa?" lo guardò serio Dominic incrociando le braccia al petto.
"Tutta questa faccenda! Ho capito che lei doveva lavorare qua e tu sei dovuto partire per Boston e giù di là! Ma che bisogno c'era di tutto questo gran programmare per questa mostra di Viggo?"
"Non capisco cosa non ti torni! Abbiamo deciso di riniziare da stasera!" disse Dominic aprendo la porta del suo appartamento, poi continuò mentre aspettava sull'uscio che l'amico uscisse "Amanda ha concluso quest'affare e ha deciso di continuare a lavorare seguendo le tappe del film, in poche parole verrà con me continuando a lavorare liberamente per le sue pubblicità!"
"Questo l'ho capito" puntualizzò Billy prendendo le chiavi della macchina e uscendo di casa seguito a ruota dall'altro "Ma non capisco perché avete aspettato tutto questo tempo senza nemmeno sentirvi, potevate benissimo "ricominciare", come dici tu, quando vi siete incontrati e sentirvi durante questi mesi di lontananza.. no?"
"Il fatto è che c'eravamo già passati. Quando ci siamo lasciati è stato proprio per la paura della lontananza e non volevamo che potesse risuccedere, anche se tutti e due eravamo convinti, e lo siamo tutt'ora, che non potrà mai più riaccadere una cosa così"
"E allora? Dove stava il problema?" chiese nuovamente Billy mettendosi alla guida della macchina e partendo verso l'albergo dove si sarebbe tenuta la mostra di Viggo.
"Il problema stava che volevamo rimettere un po' in sesto le nostre cose, le nostre vite. Volevamo prenderci quel poco di tempo che ci serviva per riflettere sulle cose accadute" finì soddisfatto Dominic battendo le mani sul cruscotto dell'auto
"Per me siete pazzi!" ridacchiò l'altro per poi continuare serissimo "Ma sono davvero molto contento per te, davvero Dom. Finalmente ti vedo contento e soprattutto vero.. perché so che questo sei veramente tu"
... Quando arrivarono all'hotel ed entrarono nelle sale adibite appositamente per la mostra, ebbero tutto il tempo di salutare le persone conosciute dato che Amanda non era ancora arrivata ed era in forte ritardo.
Dominic si era spostato un po' in disparte, non vedeva l'ora che lei arrivasse. Voleva vederla e stringerla a sé.
Nemmeno per un momento gli passò nella testa l'idea che lei potesse non arrivare, questo pensiero non lo sfiorò minimamente perché sapeva che sarebbe arrivata, perché se l'erano detto... quello che provavano era infinito.
Avevano passato quasi due mesi senza né vedersi né sentirsi mai, ma lui sapeva esattamente che ovunque lei era e ovunque lui era, anche se lontani, Amanda c'era e c'era per lui soltanto. Sapeva che lei era là per lui e sapeva che lui era lì per lei.
Era questo quello che pensava. Ed era l'unica cosa "astratta" a cui credeva veramente.

Sapeva di aver fatto tardi ma non era stata colpa sua, l'avevano trattenuta per un piccolo problema che si era creato che lei aveva risolto nel minor tempo possibile. Era soddisfatta dell'affare che aveva concluso, non solo le avrebbe fruttato un bel po' il suo conto in banca, ma l'aveva anche rinforzata. Quel contratto e soprattutto quella lontananza "forzata" da lui l'aveva fatta crescere ancora. Sapere che lui la stava aspettando, anche se era lontano chilometri e chilometri, la faceva stare bene e si sentiva forte. Ma ora, ora che sapeva che lui era là, il suo cuore aveva cominciato a palpitare più veloce. Era emozionata e felice. Appena arrivata all'hotel non si preoccupò di nulla ma andò dritta verso di lui che se ne stava da solo sulla terrazza.

se questo é amore... é amore infinito!

Si sentì picchiettare sulla spalla e subito si girò incontrando quegli occhi che l'avevano perseguitato nei suoi sogni per ben quattro anni e per quel tempo appena passato.
"Amanda" sorrise
"Lo so, sono in forte ritardo, ma non è colp.." cercò di dire ma lui aveva già capito, aveva preso il suo viso fra le mani e aveva cominciato a baciarle la bocca.
"Ehi Signor Monaghan!" disse lei appena poté staccarsi un poco da lui, rimanendogli comunque abbracciata
"Troppo vorace, eh?" le disse con aria da cucciolo che la fece ridere
"Sei sempre il solito! Ma, in fondo, è per questo che ti amo tanto.." finì carezzandogli una guancia prima di baciarlo.

Aveva finito per baciarlo a sua volta proprio come lui. Tutta la paura che aveva avuto prima, in tutti quei quattro anni e quando l'aveva rincontrato, era sparita come se non fosse mai esistita. Ormai aveva deciso, e aveva deciso che non si sarebbe lasciata trasportare da tutti quei "non so" che avevano da sempre condizionato la sua vita. Oh no, no che non l'avrebbero più condizionata! Stavolta era tutto diverso. Sarebbe stato diverso perché stavolta era davvero felice, perché stavolta aveva trovato la persona che da sempre aveva cercato. Beh, sarebbe stata dura, chi l'aveva mai negato? Ma era pronta ad affrontare la cosa. Lui valeva molto di più. Ma, per quanto poteva essere faticoso e anche pieno di sofferenze il percorso che avevano intrapreso, sapeva che lo avrebbero affrontato nei migliori dei modi!

Era ora che si sentiva bene. Era ora che poteva comportarsi come il solito Dom senza fingere in niente. Era ora che avrebbe fatto qualsiasi pazzia. Era ora, era ora perché aveva nuovamente trovato la serenità, perché aveva trovato lei, Amanda. In quei quattro anni non aveva fatto altro che autodistruggersi perché lui lo sapeva cosa gli mancava, ma non lo voleva ammettere e così si difendeva con quella buffa maschera che si era creato. Ma ora l'aveva capito, diavolo se l'aveva capito!

infinito...

..e, in fondo, nei loro cuori sapevano che fra loro avrebbe funzionato. Perché? Perché il loro era amore infinito... no?

 

  
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