~Gelosia e atti osceni in pubblico.
 
 

Autumn era una ragazza molto carina: era bassa e non troppo formosa, ma con i suoi capelli biondi, gli occhi azzurri, e la pelle biancolatte sembrava davvero un vero angelo. Come ogni mattina da due mesi a quella parte, stava entrando nella scuola, dopo una lunga corsa per cercare di arrivare in orario.
«Ma che sta succedendo lì?» chiese la ragazza, incuriosita, appena vide la migliore amica.
«Niente, quel beota di Nagumo è circondato da ragazze.» rispose Haruka, accanto a Fuusuke, che guardava sospirando tutto quel casino, per colpa del rosso.
Nonostante Autumn conosceva Haruya fin da bambina —in realtà, si conoscevano tutti e quattro fin da bambini-, s'ostinava a non rivelargli i suoi sentimenti, per paura di rovinare l'amicizia con il suo amico-nemico. La bionda s'avvicinò alla folla di ragazze, cercando di farsi spazio tra la calca della ragazze, cosa che riuscì a fare, grazie alla sua piccola statura.
«Haruya-san! Usciamo una di queste sere?» chiese una ragazza con capelli blu, e occhi azzurri, che riconobbe come una sua senpai del terzo anno. Era considerata una vera troia, e non si faceva scrupoli ad avere una piccola storia anche con qualcuno che era già occupato. Inoltre, e che cavolo, aveva due anni più del rosso, e ci stava provando con lui? Sul serio?
«Mi dispiace, sono già impegnato.» rispose il rosso, con non-chalance.
«Ah... sei impegnato tutta la settimana?» parlò ancora quell'oca della blu.
«Uhm, impegnato nel senso di fidanzato!» disse, accorgendosi della bionda lì vicino, e prendendola per la vita, appoggiando un braccio sulla sua spalla. La baciò, come se fosse di routine, e la lasciò dopo qualche secondo; quei due secondi in cui l'aveva lasciata, la ragazza gli aveva pestato il piede e l'aveva calpestata.
 
«Dovremmo aiutarli?» domandò Haruka, al suo fidanzato.
«No, se la caveranno da soli... Spero.» la castana si massaggiò il capo, sospirando per l'ennesima volta quella giornata.

Autumn, si appoggiò a un albero lì vicindo, tremando e piangendo, quando qualcuno le scompigliò i capelli. Arrossì, più dei capelli della persona che aveva davanti, per la vergogna. 
«Ma lo sai che sei davvero stronzo? Sbarazzarsi di quel gruppo di ragazze, baciandone una a caso!»
«Mh. E se ti dico che tu mi piaci?» chiese, girandosi, anche lui leggermente rosso per l'imbarazzo.

I due saltarono la scuola, e andarono alla sala-giochi, aperta anche di mattina; la cosa bella per Autumn, fu che non dovette pagare niente quella mattina. Una vera goduria per lei, che adorava i videogames quanto il cibo. 
«Senti... Stasera vorresti uscire con me?» Le disse Nagumo.
«Certo.» Disse facendo un sorriso solare.
 
Ora Autumn era a casa, ed aveva chiamato Haruka.
«Chi mi chiama ora!?» si domandò da sola, guardando il display del telefono, leggendo il nome Autumn. Rispose, nonostante non fosse per niente un buon momento. Voleva chiudere assolutamente subito la chiamata.
«Haruka-chan! Non ci crederai ma mi sono fidanzata con Nagumo!» disse, non lasciando neanche fiatare Haruka.
«Che bello! Però ora mi potresti lasciare? Sto con Suzuno... stiamo facendo una cosa...»
«Cosa? Non puoi rimandare a dopo? Sono la tua migliore amica!»
«Si... però questa è una cosa intima...»
«In che senso intima?» chiese la bionda dall'altro capo del telefono.
«Autumn...» quasi urlò Haruka, spazientita «Sto facendo sesso con Suzuno cazzo!» chiuse la chiamata quasi urlando, e rossa dall'imbarazzo  e dalla rabbia.
 Autumn era ancora allibita, con il telefono ancora in mano.
«Ma guarda che fidanzata rozza che ho.» Parlò Suzuno ricevendo un'occhiataccia.
 
 
Erano passate circa due ore da quando era iniziato l'appuntamento e non si sa come ma ora era in quella situazione. Nagumo aveva abbassato i sedili ed Autumn ci era sdraiata sopra, il primo si era messo sopra di lei.
Nagumo le tolse la maglia e incominciò a baciarle il collo.
«Non lasciarmi succhiotti, siamo quasi vicini all'estate e fa un caldo, non vorrei coprirmeli come quando l'anno scorso giocammo al gioco della bottiglia, e come penitenza mi avevi lasciato un succhiotto, e sono dovuta rimanere con la sciarpa in estate.» disse tutto ad un fiato.
I due si erano appostati con la macchina dietro dei cespugli, vicino a delle case. Il rosso rise.
«Haruya...»
«Mh?» Fece quello che stava togliendo il pantaloncino ad Autumn.
«Che succede se per esempio ci prende la polizia?»
«Credo che si paga una multa... E poi si viene schedati, o qualcosa del genere.»
«Mi sta decisamente venendo voglia di rivestirmi... Ma per cosa si viene schedati?»
«Per atti osceni in pubblico.»
Autumn si strozzò con la sua saliva «Ma io non voglio questo! Se i miei genitori quando tornano dal viaggio di lavoro lo venissero a sapere mi ammaz—»
Nagumo la fermò «Sei proprio paranoica, come sempre. Non succederà nulla.»
Continuò quello che aveva interrotto e riprese a baciarla.