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Autore: nalu    08/05/2013    0 recensioni
Tratto dal capitolo:
'E, come lei mette tutto il cuore per aiutarmi, io metterò tutta l'anima, muscoli e nervi. E non lascerò che qualcuno la scalfisca. Perchè lei è importante.'
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Non è ancora mezzanotte.
Ma ci siamo quasi.
Questo  è un piccolo regalo per te,
HeyaMorris; tu hai ispirato Vale.
Una delle mie migliori amiche di sempre.
Tanti Auguri.

 






La porta si chiude con un colpo secco alle mie spalle.
«Mia! Mia! Ludo non vuole restituirmi la mia bambola!». Alessia si precipita da me, con le lacrime agli occhi.
Mi giro verso la mia migliore amica, Valentina, e le faccio segno di aspettarmi di là.
Lei annuisce e si dirige dove i miei occhi indicano.
Prendo in braccio Alessia, la mia sorellina più piccola, uno scricciolo di appena 5 anni e le asciugo le lacrime.
Poi mi rivolgo a Ludovica, l’altra sorellina più grande, all’anagrafe di 9 anni ma di temperamento di una donna già fatta. «Ludo, cosa è successo?»
«Si è strappato il vestito. Stavo cercando di aggiustarlo, solo che conosci l’impazienza di Alessia» e guarda con occhi sorridenti la sua piccola sorellina. Le vuole un bene immenso, e farebbe di tutto per lei. Ne sono consapevole.
Lei è la più tranquilla, tra noi fratelli. È la più paziente e disponibile.
Io sono quella che non riesce a stare mai ferma, caratteristica che purtroppo ha ereditato anche Alessia.
Poi c’è anche un altro fratello, Leonardo, di 13 anni, appena entrato nella fase dell’adolescenza e quindi totalmente intrattabile.
«Ludo, dov’è Leo?» chiedo.
Nel momento in cui formulo la domanda, il suddetto entra dalla porta di casa.
Guardo velocemente l'orologio. «Ti sembra questo l’orario di tornare? Avevamo fatto un patto, Leo: io facevo per te la tua parte di pulizie, e tu rientravi prima delle sette e mezza! Direi che il coprifuoco è scattato da più di un’ora ormai!» la mia voce si alza di un tono: cerco di andargli incontro in tutti i modi possibili e di non fargli pesare nulla, ma quando è troppo è troppo. È la terza settimana di fila che rientra a quest’ora e non ho detto niente a papà, altrimenti sarebbero stati guai. Per quanto lui possa svolgere il ruolo di padre d’altronde. Torna a casa solo per dormire: la mattina lavora in una fabbrica e il pomeriggio ciondola di bar in bar. Posso comprenderlo, in parte: la morte di nostra madre qualche anno fa, ha segnato tutti, ma lui è quello che ci ha rimesso di più. Amava da morire la mamma, e dopo la sua morte semplicemente non ha retto: è caduto in depressione e non mangiava più; piangeva tutto il giorno ininterrottamente e ha quasi perso il lavoro per le continue assenze. Inaspettatamente sono io che gli ho fatto una lavata di capo bella e buona: aveva quattro figli a cui badare,una casa da mantenere e un ruolo da svolgere. Gli avevo offerto il mio aiuto, e gli avevo promesso che avrei fatto tutto ciò che potevo. Lui, allora, aveva ripreso il lavoro. Ma non ero riuscita a scacciare quell’ombra perenne che oscurava i suoi occhi: quindi ogni pomeriggio trovava rifugio in un bar per non pensare, e tornava a casa molto tardi. Cercavo di non disturbarlo: forse col tempo si sarebbe ripreso, mi dicevo.
Leonardo, comunque, non ascolta nemmeno una delle parole che gli ho rivolto e, con l’aria mezza imbronciata mezza annoiata, si chiude nella sua camera.
Io, esasperata, mi passo una mano sul viso.
Valentina intanto mi ha raggiunto e mi appoggia una mano sulla spalla. «Ci penso io» mi dice.
«Grazie le sussurro».
Vale ha un effetto particolare su Leo: riesce a calmarlo e a parlargli in maniera ragionevole. Il motivo mi è ignoto: ogni volta che cerco di carpire informazioni a uno dei due, il maschio fa l’indifferente, la femmina mi dice che sono ‘trucchi magici e pozioni segrete’ e forse ‘qualche nota stonata’. Non mi è mai stato chiaro cosa intendesse dire: Vale, comunque, è appassionata di musica. Di Ogni tipo. Non si sottrae se qualcuno le dice di ascoltare un nuovo genere. È aperta ad ogni nuova possibilità che preveda melodie e acuti e qualche accordo di chitarra. Infatti sa suonarla molto bene, anche se non sa cantare benissimo; ma la musica che lei crea, compensa ogni tipo di stonatura che potrebbe fare.
Mi dirigo in cucina e comincio a frugare tra i mobili, con la speranza di trovare qualcosa di decente da mangiare: oggi non ho avuto tempo di passare al supermercato e non so se ci sia qualcosa da aggregare insieme per farne una cena decente. Fortunatamente trovo qualche uova in frigo e mezza provola: ho proprio voglia di una bella frittata!
Mentre sbatto le uova, Vale mi raggiunge e mi dice: «Fatto» con uno sguardo di chi la sa lunga.
«Rispetterà il patto?» le chiedo.
«Alla lettera, non preoccuparti» e mi sorride.
«Sei la migliore» e la spingo col fianco.
Lei ride e si sistema gli occhiali sul naso: non avrei mai pensato che gli occhiali donassero, ma a lei stanno benissimo; gli occhi scuri, poi, risaltano ancora di più. Ed ha una risata che contagia; infatti non posso fare a meno di ridere anch’io.
Poi Vale comincia a tagliare la provola.
Io chiamo Ludo e le dico di mettere la tavola, e chiedo ad Alessia di aiutarla.
Tutto scorre quieto, per i miei standard: nessuna lite, nessun pianto, nessun capriccio. Solo giochi, risate e cena tranquilla.
Quasi sembra come prima.
Ma,prima che mi avventuri in foreste dai dolorosi ricordi, Vale è lì, a prendermi il braccio e a tirarmi indietro; perché io non ho notato il cartello ‘Pericolo’ al limitare di essa, ma lei sì; e mi riporta sulla strada luminosa.
Le sono veramente grata. Se non fosse stato per lei, non sarei riuscita ad affrontare tutto ciò che invece ho affrontato: con una battuta, con consiglio, con un abbraccio, a volte anche con uno schiaffo (quando lo merito), riesce a tirarmi su di morale. Non permette mai che io mi chiudi in me stessa e mi autocommiseri. Perché lei è la migliore d’altronde.
Con la sua tenera ingenuità conquista tutti; con la sua corazza da dura è stimata da tutti; ma solo pochi conoscono la fragilità che si cela nel suo cuore: non vorrebbe essere fragile, ma purtroppo tutti lo siamo. E capitano momenti in cui davvero non ce la fa più, e scoppia. Ma, per quanto possano valere i miei pensieri, io so che le sarò sempre accanto. E, come lei mette tutto il cuore per aiutarmi, io metterò tutta l'anima, muscoli e nervi. E non lascerò che qualcuno la scalfisca. Perchè lei è importante.
Tra poco compie anche gli anni, ed io ho una bella sorpresa per lei.
Sì, credo proprio che le piacerà.

  
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