Anime & Manga > Lupin III
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Autore: lillilola    09/05/2013    1 recensioni
Attraversai il giardino correndo, ma arrivata al vialetto mi accorsi delle luci blu e rosse.
Maledizione.
Un uomo con un impermeabile giallo guardava la finestra del secondo piano con un megafono in mano.
- Lupin, lo so che sei lì dentro! Esci immediatamente! – gridò .
Feci retrofront spaventata, ma vidi i 3 di prima correre verso di me.
Mi girai verso la polizia, e corsi verso di loro.
- Ehi ragazza fermati! – sentii.
Ci fu uno sparo.
Mi fermai presa dalla paura.
Non sapevo cosa fare.
Andare dai ladri o dalla polizia?
Non feci in tempo a scegliere, che sentii del bagnato sul mio fianco.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fujiko Mine, Goemon Ishikawa XIII, Jigen Daisuke, Lupin III, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Mi svegliai in un bagno di sudore.
Cercai di alzarmi dal letto in cui mi trovavo.
- Non lo farei se fossi in te- disse una voce al mio fianco.
- Dov’è il mio zaino? – chiesi al vuoto.
Nella mia visuale entrò un uomo con una giacca rossa.
Mi fece vedere il mio zaino.
Mi alzai di scatto per prenderlo, ma nello sforzo mi provocai una fitta di dolore che mi costrinse a stendermi di nuovo.
Guardai di nuovo il soffitto.
- Dove sono? – chiesi.
- Sei a casa mia –giacchetta rossa entrò di nuovo nella mia visuale – io sono Lupin – disse.
- Jigen – parlò quello seduto sul davanzale della finestra.
Lo guardai, e poi lo riconobbi.
Lui mi aveva sparato.
- Cosa volete da me? – chiesi visibilmente spaventata.
Non avevo mai avuto a che fare con una banda, non sapevo cosa bisognasse fare.
Lupin mi venne vicino.
Iniziai ad agitarmi.
- Ehi.. ehi, stai tranquilla, non vogliamo farti del male – era gentile mentre lo diceva , ma si sa che i ladri mentono.
- Io sono Goemon – disse uno vestito in modo strano e apparso dal nulla.
- Voglio il mio zaino – sussurrai.
Lupin me lo passò.
Iniziai a cercare i diamanti.
- Non li ho presi, sono ancora lì –
Lo guardai confusa quando mi assicurai che i diamanti ci fossero, e fossero autentici.
- Li hai presi prima tu e… -
- Perché mi hai sparato? – chiesi a Jigen.
- Tu hai schivato il proiettile –
- Vuoi spararmi di nuovo? –
Mi guardò negli occhi da sotto il cappello, e con una miriade di ciuffi neri.
- No, non vogliamo ucciderti-
Non mi rassicuravano le sue parole, ma nonostante questo mi misero in difficoltà.
Non mi aveva sparato lui?
Aveva detto che avevo schivato il proiettile.
Mi misi lentamente seduta per avere una visione generale della stanza e dei presenti.
Erano uno più strano dell’altro.
- Come ti chiami? – mi chiese quello vestito da samurai.
Restai in silenzio.
- Perché mi avete curato e portato in questo posto? –
- Prima dicci come ti chiami –
- Aria, mi chiamo Aria. Perché mi avete portato qui? –
Lupin prese una sedia e si sedette vicino a me.
- Uno degli uomini di Zazzà ti ha sparato per sbaglio, voleva colpire me –
Probabilmente parlava dell’uomo con l’impermeabile giallo.
Mi avevano curato per i sensi di colpa .
- Zazzà è l’ispettore di polizia –
Annuii facendo finta di aver capito.
I sensi di colpa lo avevano spinto ad aiutarmi, eravamo pari.
Io lo avevo salvato da una pallottola, lui mi aveva salvato dalla pallottola che avevo ricevuto al posto suo .
- Devo andare via – dissi all’improvviso.
- Non puoi fare molto ridotta così – disse Jigen – e camminare non è una delle cose che puoi fare –
Aveva ragione.
- Cos’avete intenzione di fare voi? –
Lupin sbadigliò.
- Non lo so. Io ho fame comunque, prendiamo da mangiare? –
Vidi annuire tutti.
- Sei stata curata bene, però ora devi riposarti – disse Goemon.
- Perché hai un collare attorno al collo? – chiese Jigen buttando fuori fumo.
Toccai il collare metallico e abbassai lo sguardo.
- Non sono affari tuoi –
- Jigen – lo ammonì giacchetta rossa – non essere sgarbato co..-
- Devo andarmene – prima che sia troppo tardi.
Scesi lentamente dal letto e presi lo zaino.
Feci un paio di passi barcollanti verso la porta.
Ogni passo provocava fitte lancinanti che si propagavano in tutto il mio corpo.
Persi l’equilibrio dal troppo male.
Jigen mi prese al volo.
- Quando dico le cose, non lo faccio per divertirmi – disse prendendomi in braccio e riportandomi a letto.
Guardai l’orologio che avevo al polso.
Mancava un minuto.
Non avrei fatto in tempo a tornare, mi dispiace così tanto Alyssa.
Odiavo quando succedeva, mi odiavo quando succedeva.
Iniziai a sudare freddo.
Merda.



Salve a tutti :)
Grazie a tutti per aver letto anche questo capitolo :)
Spero vi piccia anche questo, e che vi sia piaciuto il primo
Una domandina, riuscite a leggere bene con questo carattere, grandezza e cose simili? Ve lo chiedo perchè ho sempre dei dubbi su quanto farlo grande, avvisatemi se non riuscite a leggere bene
Avvisatemi anche se trovate errori\orrori di grammatica
Spero vi piaccia, BUONA LETTURA
   
 
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