Storie originali > Giallo
Segui la storia  |      
Autore: Lisa24_12    09/05/2013    0 recensioni
In una notte buia e tempestosa, tra lampi,fulmini e saette, dalla casa sulla scogliera si sentì un urlo agghiacciante:-Ahhhhhhhhh- chi avrà urlato??
Chiara e Giulio Smith, due fratelli di 13 anni lei e 15 lui, andando a casa dei loro nonni, sentirono le urla e chiamarono la polizia... Che cosa succederà? Ce la faranno Chiara e Giulio a scoprire il mistero? Scoprilo leggendo la storia!!!
Genere: Azione, Mistero, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
In una notte buia e tempestosa, tra lampi, fulmini e saette, dalla casa sulla scogliera si sentì un urlo agghiacciante: -Ahhhhhhh - chi avrà urlato? Chiara e Giulio Smith , due fratelli che avevano 13 anni lei e 15 lui, andando a casa dei loro nonni per il weekend, sentirono le urla e telefonarono immediatamente alla polizia. Gli dissero che avevano sentito un urlo provenire dalla casa sulla scogliera. La polizia arrivò dopo cinque minuti. I due giovani insieme ai poliziotti si avviarono verso la casa ed entrarono. Arrivando in salotto videro Giorgio Gasparri, il proprietario miliardario della casa, seduto sulla poltrona con un pugnale conficcato nel petto. Provarono a rianimarlo, ma nulla: era morto. I poliziotti, capendo la gravità della situazione, telefonarono al più bravo investigatore italiano: Carlo Bogognotti. Quando l'investigatore Bogognotti entrò ed andò in salotto fu sorpreso nel vedere il miliardario morto. La casa era a tre piani. Al pian terreno c'erano il salotto, la cucina e la sala da pranzo. Il salotto aveva pareti color panna, un grande tappeto decorativo e sopra di esso un tavolino in legno noce e un divano di pelle nera con tre poltrone abbinate. La cucina era arredata con mobili in legno chiaro e pareti color arancione pallido. La sala da pranzo aveva un tavolo con otto sedie di legno pregiato. Al secondo piano si trovavano due camere e due bagni. La stanza del proprietario aveva pareti giallo intenso ed un letto matrimoniale che, insieme a due comodini, si trovava nel centro della camera. Le pareti erano abbellite con diversi quadri di arte moderna che davano un tocco di allegria alla stanza. I due bagni, identici, avevano le pareti fatte a mosaico con varie gradazioni di azzurro e i sanitari, in stile classico, erano bianchi con pomelli e rubinetti dorati che si intonavano con le pareti. L'ultima camera, appartenente alla cameriera Loretta, e tinteggiata in rosa tenue, aveva un letto singolo e per finire, sulla parete sinistra, spiccava un armadio di legno. Al terzo piano c'erano la camera degli ospiti e lo studio del proprietario. La camera degli ospiti aveva due letti singoli e un armadio, invece separato da un arco si trovava lo studio con all'interno una scrivania e uno schedario. L'investigatore perlustrò tutta la casa, da cima a fondo, senza risultati. Entrando nella camera di Loretta trovò un bellissimo portagioie: dentro di esso c'era una chiave, anch'essa bellissima. Sopra la chiave d'argento, si trovava una pietra scintillante, forse un rubino. L'investigatore la prese e tornò nel luogo dell'assassinio. Arrivando vide Giulio inciampare nel tappeto e nel cadere lo spostò. Chiara non poté fare a meno di sentire un brivido di vergogna salirle su per la schiena, ma, subito dopo, girò lo sguardo e vedendo una botola sotto il tappeto non esitò a dire: - Grande! Giulio sei unico! -. L'investigatore, pieno di rabbia e malumore, si diresse verso Giulio per rimproverarlo ma Chiara lo fermò spiegandogli che spostando il tappeto Giulio aveva scoperto una botola. L'investigatore prese la chiave che aveva trovato in camera di Loretta e provò ad aprirla. Dopo svariati tentativi andati a vuoto l'investigatore si rassegnò e decise di chiamare una pattuglia per far sfondare la botola. La pattuglia arrivò, sfondò quest'ultima così i presenti scesero. Era tutto buio e non si vedeva un palmo dal naso. Bogognotti, andando a tastoni, trovò l'interruttore della luce. Si guardarono attorno. Le pareti erano color giallo pallido. C'erano tre porte marrone scuro: su una c'erano disegnati due fiori rosa col gambo verde, sull'altra una specie di cornice d'oro e infine il contorno color rosso porpora. Dove porteranno? Le prime due erano aperte. Scelsero la prima ed entrarono. Videro la cameriera sdraiata per terra, morta, con un pugnale conficcato nel cuore ed un biglietto in mano con su scritto: Mi sono suicidata perchè non volevo essere solo la tua cameriera,Giorgio Io ti amavo!!! Spero che nell'aldilà ti rivedrò. LORETTA Chiara e Giulio alzarono gli occhi e videro la cassaforte scassinata: dentro c'era solo qualche spicciolo e degli euro. I due giovani volevano andare con l'investigatore al commissariato, ma lui non volle, allora rimasero nella casa insieme ai poliziotti. Bogognotti al commissariato scoprì che sui pugnali non c'erano impronte neppure quelle di Giorgio Gasparri e di Loretta.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Giallo / Vai alla pagina dell'autore: Lisa24_12