- Nel
futuro a volte succedono cose che nel passato nemmeno sogneresti.
- Eppure,
in un sera d’inverno, davanti ad un camino acceso e ad un abete addobbato
ti capita di sfogliare le foto delle tua memoria e pensi a ciò che
è stato, a cosa è successo a com’era la vita prima solo qualche anno
fa… ti sembra tutto così assurdo e poi sorridi ad essa perché ti rendi
conto, guardando dietro di te che è tutto vero. E poi pensi…
- Pensi a
com’era la vita e l’amore in quegli anni turbolenti, in quei momenti in
cui pensavi che tutti avrebbero pensato a qualunque cosa fuorché
All’amore.
- Perché
l’odio non si uccide con l’odio ma con il coraggio.
- E ti
lasci assalire dai ricordi.
- Ricordo
il suo di un’armonica immaginaria… e torno indietro, di anni, mesi e
giorni… minuti e istanti… e mi lascio travolgere…
-
- Ricordo
quell’insopportabile Malfoy che aveva da ridire su chiunque e su qualunque
cosa non fosse lui stesso.
- Ricordo
la piccola Ginny impacciata e timida, ora donna e madre sicura.
- Ricordo
l’odio e l’amore, ricordo scene che non ho mai visto ma che il cuore non
fa fatica ad immaginare…
- Perché…
-
- La radio chiama, il mercante
grida
il giornalista rincorre menzogne.
Il mio amore sorride in silenzio,
conosce il vero, conosce le cose. -
- …
l’amore è indubbio che coglie imprevisto chiunque… anche i nemici, come
in un migliore racconto di favole.
- Ti
prende e di inchioda ad un muro, ti fa diventare probabilmente anche un
po’ matto perché altrimenti la ragione non lo saprebbe spiegare i palpiti
del tuo cuore.
- In quel
periodo nessuno avrebbe penso di poter amare le stesse persone che solo un
mese prima ti facevano soffrire… chissà come sarà stata dura affrontare
tutte le sere gli sguardi di genitori e fratelli, chissà come doveva essere
dura affrontare il giorno dopo lo sguardo di chi hai amato la notte prima
quando poi devi fingere davanti ad amici e cari.
-
- Le
guerre pretendono di dividere ciò che l’amore ha la presunzione di
unire…
Tra guerre sante per nobili affari,
gente in caccia di posti sicuri.
Il mio amore mi parla gentile,
non teme i sogni, non teme il futuro.-
- Se mi
fermo a pensare un istante di più mi rendo conto di quanto l’odio e il
dolore accechino anche le persone che pensano di essere giuste e
giustificate, quanto si fa del male senza rendersene conto.
- Fa
strano vedere quelle stesse persone ora come i tuoi amici quotidiani,
diventando lentamente la tua vita e danno ad essa un maggiore significato,
quelli che ti fanno sentire davvero a casa, davvero vivo.
- Pensare
a loro come amanti nascosti in un mondo dove tutti li avrebbe condannati mi
fa sentire ancora più stupido.
- Mi
sento in colpa perché inizio a chiedermi se non avrei dovuto chiederle più
spesso qualcosa sui suoi sentimenti, parlare di più con Ginny anziché
ignorare il suo silenzio e i suoi pensieri, avrei dovuto essere meno
egoista, avrei voluto allora conoscere meglio il futuro, avrei voluto sapere
come sarebbe andato per evitare quegli errori, quelle piccole cose che
ferisce chi si ama; ma si sa, Harry Potter in tutto ciò che è sentimenti
è sempre stato una frana, sia per se stesso che con gli altri.
- E Poi
Draco… magari avrei dovuto concedergli qualche parola in più anziché
aspettarlo sempre all’incrocio con la spada sguainata pronto a trafiggerlo
non appena ne avessi avuto occasione.
- Nel
ticchettio del mondo che va avanti con l’odio e la paura queste due
persone così diverse hanno saputo mettere da parte orgoglio e odio per
abbandonarsi l’un l’altro; hanno avuto quel coraggio e l’hanno preso
tra le loro mani, hanno abbandonato le loro paure e hanno preso i loro cuori
e se li sono donati reciprocamente, hanno avuto il coraggio di mostrarsi
quello che tanti altri avrebbero voluto ma non hanno osato.
Incalza il giorno, si affrettano gli anni,
gli orologi inseguono ore.
Il mio amore cammina tranquillo,
nessun tempo la riesce a ingannare.-
- Come fa
strano vedere ora i loro figli con i capelli rossi e gli occhi grigi … mi
commuove e mi rende felice allo stesso tempo perché in fondo mi fa
ricordare che qualcosa è cambiato davvero… non solo che è il tempo di
guerra è finito, ora si possono amare liberamente… e almeno in questo mi
sento di aver partecipato per il loro amore e per il loro futuro, una
piccola consolazione.
- Draco
si avvicina a me e mi guarda con aria ironica, probabilmente si è accorto
che sto riflettendo troppo per un giorno di festa.
- “La
smetti di pensare zio Harry, stai rovinando la festa a tutti!”
- Lo
osservo sorridendo… pensare che ora è uno dei miei migliori amici, fa
davvero strano.
- “E
poi guarda, fuori c’è anche la neve!” continua a dire mentre guarda
attraverso la finestra sorridendo.
- Chissà
com’era quel girono in cui si sono dichiarati amore per sempre… chissà
forse c’era al neve come oggi, forse era proprio a questo che pensava.
-
- Era
un giorno freddo d'inverno
e sulla strada ho incontrato il mio amore.
Mentre intorno gente correva,
gridava certezze, vendeva opinioni. -
- Mentre
io pensavo solo a combattere il mio dolore e il mio odio, in quei giorni bui
e tormentati in cui pensavo solo a me stesso mi capitava nonostante ero
convinto di essere sempre nel giusto come tutti ho sbagliato, ho commesso
errori imperdonabili e ho trafitto le mie spade spesso prima di pensare,
prima di lasciar parlare il cuore sulla ragione… ho forse o lasciato
parlare troppo un cuore ferito.
- Ma
fuori dal mio piccolo mondo egoista c’era gente pronta a cogliere i frutti
della mia negligenza e a trasformarli in piante con radici ben salde e per
sempre.
Pioveva forte la fuori,
lei mi ha raccolto e mi ha presa per mano.
"E' arrivato il tempo" mi ha detto dolce,
mi ha asciugato e mi ha offerto riparo.
Al tavolo della cena ci sediamo tutti e mi guardo intorno, vedo gli anni passati e vedo gli anni futuri tutti intorno ad un tavolo imbandito di ogni prelibatezza, dove bambini e adulti scherzano e ridono, dove il color rosso e oro trionfa ma non perché siano tutti grifondoro, ma solo perché è Natale, con i suoi pacchetti e le sue luci, con il suo calore e le luci soffuse.- Qualcosa
mi riporta veloce alle immense tavolate di Hogwarts ma questa è una tavola
starna perché è sotto un’unica casa e non è né rossa-oro, né
verde-argento o di qualunque altro colore.
”Brindiamo!” esclamo deciso. - Avremmo
dovuto bere dallo stesso calice molto prima.
- Quasi
con un movimento impercettibile prendo la mano della ragazza seduta alla mia
destra e la stringo, so a cosa voglio brindare, so che se sono qui oggi,
accanto alla donna che mi tende quella mano è per merito loro.
- “Brindiamo?
E a cosa?” mi chiede Draco mentre osserva le nostre mani.
- La
ragione vorrebbe lasciare la presa ma in realtà la mia mano stringe di più
la sua inconsapevolmente.
- “All’amore”
sorrido.
- A Draco
sta per scappare un sorriso visibile ma Ginny seduta alla suo fianco lo
colpisce con una gomitata leggera.
- “Ehi
Potter… se brindi all’amore vuol dire che sei messo proprio male!”
- Brindo
perché da voi ho imparato qualcosa, ma scordatelo che te lo dirò mai Draco.
- Vedo
Ginny che scuote la testa con una mezza nota di disappunto e un vago sorriso
sulle labbra, lo amerà anche per questo, suo marito.
- “Ma
chi sta brindando al mio di amore!” replico sorridendo e stringendo ancora
di più la “sua “mano.
- E alzo
di nuovo il calice per brindare…
- “All’amore!”
sorrido.
- Gli
occhi di Draco e Ginny si fanno quasi lucidi ma Draco mi sferra solo uno
sguardo ironico per nascondere l’emozione.
- Alza il
calice e si unisce a me.
- “Già…
all’amore!”
- A
quell’amore intrecciato nel vento e nel sole, a quell’amore tessuto nei
silenzi dell’odio… all’amore del coraggio e del desiderio di pace.
- All’amore
nato ai tempi del caos.
-