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Autore: Black_Oblivion    09/05/2013    1 recensioni
Sull'autobus, un'amicizia può nascere da un mini duello su chi lascia il posto alla signora col bambino in braccio. Un'amicizia si può anche rompere sullo stesso autobus. Non si sà il perchè, il come e nemmeno, con esattezza, il dove. Questi sono i pensieri di una ragazza, che vuole dare il regalo di buon anno scolastico all'amica Micchi.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SIAMO ANCORA AMICHE?


 

 Spero tanto, Micchi, che un giorno leggerai questa one-shot. Spero che ti piaccia. E IO ho sempre la tua cartolina del mio viaggio.  


*********

 

La notte d’estate era afosa, quasi quanto la giornata. Quella metà dell’anno era stata magnifica da un punto di vista e orribile dall’altro. Il sentimento d’impotenza attanaglia chiunque… soprattutto se tuo nonno è dall’altra parte del mondo ed è gravemente malato. E tu dove sei? Io… io sono in Italia, lui in Sud America. Nuove amicizie mi hanno scatenato gioia ma so che hanno giocano scherzi solitari. Un’amica dell’autobus. Una passione in comune. Una cultura da condividere. Perché ci siamo allontanate non lo so. Forse perché io e te siamo diverse? Forse perché io e te non siamo completamente uguali? Forse perché io sono in seconda superiore e tu in quinta? Forse… il “forse” non lo so. So il “certo”.

Sono certa che la nostra amicizia sia stata produttiva. Sono certa del divertimento che abbiamo condiviso in quei venti-trenta minuti che passavamo insieme. Ma ho un dubbio… sono stata davvero un’amica per te? Non ho mai dubitato di un’amicizia, non ho mai dubitato di essere davvero un’amica per qualcuno. Tu sei la prima…

E’ stato bello condividere una passione. Tu forse non te lo ricordi il nostro primo incontro. O forse sì. Ma io ricordo che il giorno prima, io ero dietro di te sull’autobus e avevi la stessa copia del manga con il quale ci siamo incontrate.

Ricordo che le luci dell’autobus erano spente. Davanti a me c’eri tu, proprio di fronte, e a fianco avevi Davide. Gli hai detto: -Guarda! Sono riuscita a trovarlo!-
Lui non ti prestava attenzione, almeno da quanto ho potuto vedere dallo schienale. Gli stavi mostrando il secondo  o terzo volume di Blue Exorcist, non ricordo bene… ma ricordo che lo tirasti fuori dalla tua tracolla nera. Il giorno dopo sulla stessa filo, la tredici, ci siamo sedute: una nel posto dietro il conducente e l’altra dall’altra parte. Una donna con un bambino in braccio è entrata dalla porta anteriore, io stavo leggendo e tu guardavi fuori dal finestrino. Ci siamo offerte entrambe per cederle il posto. Abbiamo fatto un mini duello. Infine vinsi tu. Ti sei messa vicino a me. E io mi sono offerta di tenerti qualcosa e hai accettato. Hai visto il mio fumetto. E abbiamo iniziato la nostra amicizia a suon di manga e altro. Ricordo benissimo che un ragazzo, capelli tagliati corti, zaino nero della eastpak sulle spalle e cuffie dentro le orecchie. Sbuffò e rivolse gli occhi al cielo. E posso giurare di averlo sentito dire: -Le donne!- e poi –Fanno amicizia con niente! E quanto chiacchierano!-.

Io non lo conosco e tu?

Nelle settimane successive abbiamo iniziato a parlare anche di libri, film, anime. E mi dicevi sempre: -Devi farti una cultura!-. Ora ti dico che la mia cultura è fatta di piccole cose, cose che mi rendono felice al solo nominarle, cose che mi piacerebbe condividere di nuovo con te.

Non so come si sia rotta la nostra amicizia. Non so il perché, il quando né il dove. Forse… è stato meglio così. Mi bastano i ricordi della nostra passata amicizia. Basta questo.

Ora sulla filo, non ci parliamo, sembriamo estranee. Ma ti parlo con il cuore, per me essere tua amica è stato davvero importante. L’estate scorsa sono andata dall’altra parte del mondo a comprarti la cartolina.
Non ho scritto niente in quella cartolina e tuttora non ci scriverò. Ci scriverai TU! Perché voglio che tu possa ricordarti di me. Di quello che ti ho detto e scritto.

Se vuoi la cartolina scrivimi un’email. Tu sai il mio indirizzo. E il giorno dopo te la dò, se non riesco sulla filo… sono in 2°Q.

Micchi Muraro spero sul serio che tu mi chieda la cartolina. In caso contrario… la terrò nel caso i nostri destini dovessero incrociarsi di nuovo. La cosa più buffa è che dall’anno prossimo (intendo quello scolastico) non ci rivedremmo più… chissà cosa farai… chissà….
 




 

 
 

*Angolino dell’autrice*
Autrice: Nessun commento.   ^.^
Persone che leggono: BANG *sparo*
Autrice: … -.-“

  
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